Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Offensiva intorno a Gesù 1

 

Cristologia

 

 

 

 

«Chi dice la gente ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 1: È ciò che dicono gli altri su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nei mass-media
■ Gesù fra teologia e filosofia
■ Gesù fra filosofia e ideologia
■ Gesù fra ideologie e religioni
■ Excursus: La via che porta a Dio

 

«E voi, chi dite ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 2: È ciò che la Bibbia dice su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nella Bibbia e nella storia
■ La questione giudaica
■ Aspetti conclusivi (Gesù e le donne, Il Gesù sacramentale, Interrogativi)
■ Dizionarietto dei termini

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 Offensiva intorno a Gesù 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ADOZIONE E RESURREZIONE

 

 di Nicola Martella

 

In Atti degli apostoli al capitolo 13 si parla della promessa fatta ai padri e soprattutto della resurrezione del Signore Gesù. A un certo punto è scritto quanto segue: «...e noi vi annunziamo il lieto messaggio che la promessa fatta ai padri Dio l’ha adempiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche è scritto nel salmo secondo: “Tu sei mio Figlio, oggi ti ho generato». Volevo capire riguardo all’espressione «risuscitando Gesù come anche è scritto nel salmo secondo: “…io ti ho generato”». Il generare è riferito alla risurrezione? Gesù è stato generato alla resurrezione? {Giuseppe Santagati; 12-09-2014}

 

Senza un salto culturale nel mondo antico e in quello specificamente ebraico, non è possibile capire tale problema.

     Per capire l’adozione nell’antichità, bisogna capire che i «figli generati» avevano lo status paragonabile ai servi; chi di tali «figli generati» diventava «figlio adottato», a una certa età, aveva altresì lo status di erede. Questo è un discorso un po’ difficile per molti di noi oggi, poiché l’istituto dell’adozione moderna differisce da quella antica. Tuttavia, è ciò che è scritto anche da Paolo: «Or io dico: Fintantoché l’erede è minorenne, non differisce in nulla dal servo, benché sia padrone di tutto; ma è sotto tutori e curatori fino al tempo prestabilito dal padre» (Gal 4,1s). Similmente, storicamente parlando, i credenti erano sotto la tutela della legge mosaica in stato di servitù, finché non arrivò il Figlio di Dio a riscattarci, per ricevere l’adozione a «figli legittimati» e, quindi a eredi per grazia di Dio (vv. 3-7). L’adozione era quindi un atto di riscatto o emancipazione.

     La formula «Oggi, ti ho generato» era usata nell’antichità da un uomo, quando adottava un suo figlio, un suo parente o un estraneo a suo erede. Sebbene non ricorra ancora tale formula nella storia di Giacobbe e dei suoi figli, ma un’altra espressione, prendiamo atto che questo patriarca adottò a suoi figli (quindi a eredi) Efraim e Manasse, i figli naturali di Giuseppe (Gn 46,20; 48,1), dichiarandoli: «Sono miei… come Ruben e Simeone… essi saranno chiamati col nome dei loro fratelli, quanto alla loro eredità» (Gn 48,5s). In tal modo, essi ebbero la status di titolati tribali, come tutti gli altri figli di Giacobbe (Gs 14,4; 16,4; 17,17).

     Nel Salmo 2 venne usata quella formula particolare e venne così espressa proprio tale realtà: all’atto di adozione del re d’Israele da parte di Dio («Tu sei mio figlio» v. 7), seguì la conferma dell’eredità (v. 8). Ciò si riferiva all’adozione di Davide e della sua progenie, che aveva il diritto al trono (cominciando con Salomone) a «figlio di Dio» (cfr. 2 Sm 7,12ss). Anche Gesù, essendo «l’Unto a re», è il Figlio di Davide e, quindi, erede legittimo per il trono d’Israele. Non poteva ricevere l’eredità, fintantoché rimaneva morto; perciò Dio lo ha dovuto necessariamente resuscitare (At 13,33ss).

     In Ebrei 1,5 tale formulazione fu usata nel senso della superiorità del Figlio di Dio sugli angeli. In Ebrei 5,5s l’autore la usò per confermare il sommo sacerdozio regale di Gesù in cielo.

     Quindi, Gesù non divenne soltanto erede del trono d’Israele (At 13), ma anche erede del trono celeste. Perché ciò si adempiesse, era necessaria la risurrezione di Gesù, poiché essa era vista come la conferma dell’adozione divina di Gesù sul trono celeste. Infatti, dopo la risurrezione, Gesù ascese al cielo e si sedette sul trono del Padre come suo erede universale, in vista di poter occupare un giorno anche il trono nel regno d’Israele, alla fine dei tempi.

     Anche per noi vale lo stesso principio: «...noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, anche noi stessi gemiamo in noi medesimi, aspettando l’adozione, il riscatto del nostro corpo. Poiché noi siamo stati salvati in speranza» (Rm 8,23s). La risurrezione soltanto ci permetterà di entrare in possesso dell’eredità promessa (cfr. Eb 9,15). I morti non ereditano nulla, ma solo i viventi. Perciò, «se lo Spirito di Colui, che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti, vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi» (Rm 8,11).

 

Per l’approfondimento delle questioni, qui affrontate, si veda in Nicola Martella, E voi, chi dite ch’io sia? Offensiva intorno a Gesù 2 (Punto°A°Croce, Roma 2000), i seguenti articoli: «La speranza messianica nell’AT», pp. 3-9; «Gesù, l’ultimo Cristo», pp. 16-25; «Gesù l’adempimento dell’AT», pp. 34-37. ● Si veda in Nicola Martella (a cura di), Escatologia fra legittimità e abuso. Escatologia 2 (Punto°A°Croce, Roma 2007), i seguenti articoli: «Il conduttore del popolo», pp. 82-87; «Divario fra predizioni e adempimenti messianici?», pp. 129-132.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Adoz_resurr_OiG.htm

24-09-2014; Aggiornamento:

 

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