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Tale frase potrebbe averla scritta un seguace dello gnosticismo cristianizzato, che parla solo di «spiritualità, trascendenza, sovrannaturale». Nella Bibbia
la trascendenza non è neutrale, ma esiste sia come
mondo di Dio, sia come
mondo dei demoni.
Per entrare alla presenza del Signore, bisogna entrare in
sintonia con Cristo soltanto. E come avviene questo? Non col misticismo, ma mettendo in pratica i suoi comandamenti. «Gesù rispose e gli disse: «Se uno mi ama,
osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e
noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui”» (Gv 14,23). Questo è un parlare biblico, senza
filosofismi misticheggianti, simili all’esoterismo cristianizzato.
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Viene suggerito che, per stare così alla presenza del Signore, bisogna entrare
in sintonia col sovrannaturale. Nel soprannaturale esiste certamente Dio,
e nel suo mondo ci sono gli esseri celesti creati: gli inviati (o
angeli), i serafini, i cherubini e i 24 anziani. La Scrittura proibisce di
cercare di prendere contatto con gli esseri celesti creati. Nel soprannaturale
esistono pure il diavolo e i suoi angeli, chiamati anche spiriti
impuri o demoni. La Parola di Dio proibisce di cercare di prendere contatto
con loro. Infatti è scritto: «Io non voglio che abbiate comunione con i
demoni» (1 Cor 10,18).
Perciò, tale frase, sebbene scritta con le buone
intenzioni, è sbagliata, crea confusione ed è pericolosa.
Per stare alla presenza del Signore, la
Scrittura ci suggerisce ben altro che sintonizzarci sul soprannaturale. Ecco qui
di seguito alcuni esempi.
■ Quando proclamiamo la Parola di Dio, ciò avviene alla presenza di
Dio. «Noi parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio,
in Cristo» (2 Cor 2,17). Per farlo, bisogna sintonizzarsi su Cristo,
non sul sovrannaturale. Egli è il cuore dell’Evangelo e la sostanza della sana
dottrina.
■ Gesù ha aperto la via verso il santuario, dove sta il trono di
Dio; mettendoci in sintonia con Cristo, arriviamo al cuore di Dio.
«Avendo, dunque, fratelli, franchezza
riguardo all’ingresso del [santo] dei santi mediante il sangue di Gesù, che egli
inaugurò per noi quale via recente e vivente, attraverso la cortina — cioè la
sua carne — e [avendo] un gran sacerdote sopra la casa di Dio, accostiamoci
con cuore verace, nella convinzione di fede...» (Eb 10,19-22).
Quindi, non bisogna sintonizzarsi proprio su nulla, tranne che su Gesù.
■ Essendo Gesù il nostro sommo sacerdote, dobbiamo sintonizzarci su di Lui,
per arrivare al trono di Dio: «Accostiamoci dunque
con franchezza al trono della grazia, affinché
riceviamo
misericordia e troviamo grazia in vista del soccorso opportuno» (Eb
4,16).
Non abbiamo traccia nella Scrittura della necessità di sintonizzarci sul
soprannaturale. Ci viene, però, comandato di correre
«con persistenza la gara, che ci sta
davanti, mirando verso il precorritore e
perfezionatore della fede, Gesù, il quale in cambio della gioia, che gli stava
davanti, sopportò la croce, disprezzando il disonore,
e si è seduto alla destra del trono di Dio» (Eb 12,1s).
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I contributi sul tema
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1. {Luigi Cesarano}
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Contributo:
Caro fratello Nicola Martella, come
al solito speculi su una singola frase e dai un’interpretazione del tutto
personale. È risaputo che tutti i cristiani, quando parlano e citano il
sovrannaturale, è esclusivamente riferito all’Eterno, e a lui solo spetta
l’esclusiva devozione. Purtroppo molti appartenenti a chiese dove la presenza
del Cristo non è un momento centrale del culto dell’adorazione, ogni
manifestazione del Divino viene visto con sospetto, e si parla con
faciloneria di agnosticismo o di opere diaboliche del maligno. Non mi
stupisco che di questo passo i cristiani, che hanno un intimo rapporto con la
presenza del Signore, siano seguaci dello spiritismo di Allan Kardec.
{16-07-2016}
▬
Nicola Martella:
Io non speculo, leggo le cose equivoche, che tu pubblichi. Frasi del
genere non vengono lette solo da credenti (e tra di loro c’è tutta una
varietà quanto a devozione, conoscenza e maturità!), ma anche da non credenti
di vario genere: atei, agnostici, spiritualisti esoterici, occultisti, cultori
dello gnosticismo, e cose simili. Inoltre, io ho parlato di gnosticismo,
e tu rispondi con l’agnosticismo. Ne comprendi la differenza?
Puoi citarmi una sola chiesa evangelica, in cui «la presenza del Cristo
non è un momento centrale del culto dell’adorazione»? È molto grave ciò che
affermi. Ho scritto sopra che, per entrare alla presenza del Signore, bisogna
entrare in sintonia con Cristo soltanto.
Nessuno ha parlato dello «spiritismo di Allan Kardec». Tuttavia la
spiritualità esoterica tinta di cristianesimo e di linguaggio fintamente
biblico è abbastanza diffusa, fin da Corinto (cfr. 2 Cor 11,3ss.13ss). E anche
oggigiorno ci sono chiese locali fomentate dal lievito del falso profetismo
e dominate da pseudo apostoli, autonominati «unti» che si pascono e
arricchiscono a danno dei credenti, simili ai «sommi apostoli» di Corinto (2 Cor
11,5; 12,11), a Jezabel (Ap 2,20), ai Nicolaiti (Ap 2,6.15) e ai seguaci di
Balaam (2 Pt 2,15; Gd 1,11; Ap 2,14).
Chi conosce la Bibbia e il mondo spirituale e ha scritto su tali cose
articoli e libri, come me (cfr. «La
lieve danza delle tenebre», «Entrare
nella breccia», «Dizionario delle medicine alternative,
Malattia e guarigione 2»), sa che il «soprannaturale» non è un’entità
neutrale, ma esiste un «soprannaturale divino» (che comprende gli esseri
celesti) e un «soprannaturale diabolico». Infatti, si parla di principati
e potestà nei luoghi celesti (Ef 3,10); e si aggiunge che i principati, le
potenze, i dominatori di questo mondo di tenebre, le forze spirituali
della malvagità sono nei luoghi celesti (Ef 6,12). Quindi, trascendenza e
soprannaturale non sono concetti neutrali. Perciò, è pericoloso
affermare, senza aggiungere altro, che bisogna entrare in sintonia col
soprannaturale!
Il mio consiglio è questo: Usa più discernimento nelle cose che
pubblichi, tagliando rettamente la «Parola della verità»; altrimenti si corre
facilmente il rischio di diventare un «operaio confuso», che non può
avere l’approvazione di Dio (2 Tm 2,15). Quando ciò purtroppo avviene, allora si
diventa anche una fonte di confusione per gli altri.
2. {Alessio Rando}
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Contributo:
Il
«vangelo del soprannaturale», tanto caro agli ambienti carismatici, non è
il Vangelo di Cristo, ma è un falso vangelo. Certamente, Dio può intervenire, a
sua discrezione, in maniera miracolosa nella vita dei suoi figli e nel mondo, ma
questo non giustifica una ricerca spasmodica del miracolo. La potenza
dello Spirito Santo di Dio si manifesta principalmente nella santificazione
e nell’evangelizzazione, non nella glossolalia o nel miracolo. Anche i
miracoli degli apostoli, secondo la Parola di Gesù, servivano per evangelizzare
(cfr. Mc 16,20) non certo per creare un sensazionalismo fine a se stesso.
{18-07-2016}
▬
Nicola Martella:
Qui si parla dell’aspetto devozionale dello spiritualismo, secondo cui
solo se ci sintonizza sul «soprannaturale», si è in grado di stare alla presenza
del Signore! Anche un seguace della New Age cristianizzata potrebbe
esprimersi così! Intatti negli ambienti mistici e spiritualistici di ogni genere
si cercano primariamente luoghi e persone, considerati privilegiati, che fanno
da «canale» verso il soprannaturale (mediatori, medium) e che siano in
grado di «spillare» energia (fluido, magnetismo «unzione», «potenza")
alla trascendenza, comunque la si voglia chiamare («Dio», «Spirito», «Signore»,
«spirito guida», «entità», «cielo», «soprannaturale», ecc).
Tutto ciò attinge al «pensiero magico», sebbene poi il tutto viene
rivestito di concetti cristiani o filo-biblici. Non pochi pastori, che attingono
al «fuoco estraneo», presentano se stessi come «mediatori» di
benedizioni, «unzioni», fenomeni paranormali fintamente scritturali, suggestioni
di massa (mesmerismo cristianizzato o ipnosi lucida) e così via. Non a caso
certi «santoni», conosciuti e sconosciuti ai più, vendono prodotti
carichi di «energia soprannaturale», che l’esoterismo chiama «fluido»,
«magnetismo», «Chi» e in modo simile, ma i «sommi apostoli» attuali chiamano «unzione»,
termine che la Bibbia non conosce così (in essa è limitato perlopiù solo alla
consacrazione ministeriale).
Il nuovo patto conosce un solo
modo, per entrare e stare alla presenza di Dio onnipotente, sintonizzarsi
su Gesù l’Unto (= Cristo, Messia), senza altri «canali», mediatori e pseudo
«unti».
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11. {Vari e medi}
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12. {Vari e brevi}
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Soprannatural_MeG.htm
18-07-2016; Aggiornamento: |