Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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La salute fra scienza, religioni e ideologie — Malattia e guarigione 1:

   Ecco le parti principali:
■ La questione della medicina e delle sue alternative
■ Guarigione e problematica
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■ Registro delle voci
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ENTRARE IN SINTONIA COL SOPRANNATURALE?

 

Nicola Martella

 

Tale frase potrebbe averla scritta un seguace dello gnosticismo cristianizzato, che parla solo di «spiritualità, trascendenza, sovrannaturale». Nella Bibbia la trascendenza non è neutrale, ma esiste sia come mondo di Dio, sia come mondo dei demoni.

     Per entrare alla presenza del Signore, bisogna entrare in sintonia con Cristo soltanto. E come avviene questo? Non col misticismo, ma mettendo in pratica i suoi comandamenti. «Gesù rispose e gli disse: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui» (Gv 14,23). Questo è un parlare biblico, senza filosofismi misticheggianti, simili all’esoterismo cristianizzato.

 

Viene suggerito che, per stare così alla presenza del Signore, bisogna entrare in sintonia col sovrannaturale. Nel soprannaturale esiste certamente Dio, e nel suo mondo ci sono gli esseri celesti creati: gli inviati (o angeli), i serafini, i cherubini e i 24 anziani. La Scrittura proibisce di cercare di prendere contatto con gli esseri celesti creati. Nel soprannaturale esistono pure il diavolo e i suoi angeli, chiamati anche spiriti impuri o demoni. La Parola di Dio proibisce di cercare di prendere contatto con loro. Infatti è scritto: «Io non voglio che abbiate comunione con i demoni» (1 Cor 10,18).

     Perciò, tale frase, sebbene scritta con le buone intenzioni, è sbagliata, crea confusione ed è pericolosa.

     Per stare alla presenza del Signore, la Scrittura ci suggerisce ben altro che sintonizzarci sul soprannaturale. Ecco qui di seguito alcuni esempi.

 

     ■ Quando proclamiamo la Parola di Dio, ciò avviene alla presenza di Dio. «Noi parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo» (2 Cor 2,17). Per farlo, bisogna sintonizzarsi su Cristo, non sul sovrannaturale. Egli è il cuore dell’Evangelo e la sostanza della sana dottrina.

 

     ■ Gesù ha aperto la via verso il santuario, dove sta il trono di Dio; mettendoci in sintonia con Cristo, arriviamo al cuore di Dio. «Avendo, dunque, fratelli, franchezza riguardo all’ingresso del [santo] dei santi mediante il sangue di Gesù, che egli inaugurò per noi quale via recente e vivente, attraverso la cortina — cioè la sua carne — e [avendo] un gran sacerdote sopra la casa di Dio, accostiamoci con cuore verace, nella convinzione di fede...» (Eb 10,19-22). Quindi, non bisogna sintonizzarsi proprio su nulla, tranne che su Gesù.

 

     ■ Essendo Gesù il nostro sommo sacerdote, dobbiamo sintonizzarci su di Lui, per arrivare al trono di Dio: «Accostiamoci dunque con franchezza al trono della grazia, affinché riceviamo misericordia e troviamo grazia in vista del soccorso opportuno» (Eb 4,16).

 

Non abbiamo traccia nella Scrittura della necessità di sintonizzarci sul soprannaturale. Ci viene, però, comandato di correre «con persistenza la gara, che ci sta davanti, mirando verso il precorritore e perfezionatore della fede, Gesù, il quale in cambio della gioia, che gli stava davanti, sopportò la croce, disprezzando il disonore, e si è seduto alla destra del trono di Dio» (Eb 12,1s).

 

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I contributi sul tema

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1. Luigi Cesarano

2. Alessio Rando

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7.

8.

9.

10.

11. Vari e medi

12. Vari e brevi

 

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1. {Luigi Cesarano}

 

Contributo: Caro fratello Nicola Martella, come al solito speculi su una singola frase e dai un’interpretazione del tutto personale. È risaputo che tutti i cristiani, quando parlano e citano il sovrannaturale, è esclusivamente riferito all’Eterno, e a lui solo spetta l’esclusiva devozione. Purtroppo molti appartenenti a chiese dove la presenza del Cristo non è un momento centrale del culto dell’adorazione, ogni manifestazione del Divino viene visto con sospetto, e si parla con faciloneria di agnosticismo o di opere diaboliche del maligno. Non mi stupisco che di questo passo i cristiani, che hanno un intimo rapporto con la presenza del Signore, siano seguaci dello spiritismo di Allan Kardec. {16-07-2016}

 

Nicola Martella: Io non speculo, leggo le cose equivoche, che tu pubblichi. Frasi del genere non vengono lette solo da credenti (e tra di loro c’è tutta una varietà quanto a devozione, conoscenza e maturità!), ma anche da non credenti di vario genere: atei, agnostici, spiritualisti esoterici, occultisti, cultori dello gnosticismo, e cose simili. Inoltre, io ho parlato di gnosticismo, e tu rispondi con l’agnosticismo. Ne comprendi la differenza?

     Puoi citarmi una sola chiesa evangelica, in cui «la presenza del Cristo non è un momento centrale del culto dell’adorazione»? È molto grave ciò che affermi. Ho scritto sopra che, per entrare alla presenza del Signore, bisogna entrare in sintonia con Cristo soltanto.

     Nessuno ha parlato dello «spiritismo di Allan Kardec». Tuttavia la spiritualità esoterica tinta di cristianesimo e di linguaggio fintamente biblico è abbastanza diffusa, fin da Corinto (cfr. 2 Cor 11,3ss.13ss). E anche oggigiorno ci sono chiese locali fomentate dal lievito del falso profetismo e dominate da pseudo apostoli, autonominati «unti» che si pascono e arricchiscono a danno dei credenti, simili ai «sommi apostoli» di Corinto (2 Cor 11,5; 12,11), a Jezabel (Ap 2,20), ai Nicolaiti (Ap 2,6.15) e ai seguaci di Balaam (2 Pt 2,15; Gd 1,11; Ap 2,14).

     Chi conosce la Bibbia e il mondo spirituale e ha scritto su tali cose articoli e libri, come me (cfr. «La lieve danza delle tenebre», «Entrare nella breccia», «Dizionario delle medicine alternative, Malattia e guarigione 2»), sa che il «soprannaturale» non è un’entità neutrale, ma esiste un «soprannaturale divino» (che comprende gli esseri celesti) e un «soprannaturale diabolico». Infatti, si parla di principati e potestà nei luoghi celesti (Ef 3,10); e si aggiunge che i principati, le potenze, i dominatori di questo mondo di tenebre, le forze spirituali della malvagità sono nei luoghi celesti (Ef 6,12). Quindi, trascendenza e soprannaturale non sono concetti neutrali. Perciò, è pericoloso affermare, senza aggiungere altro, che bisogna entrare in sintonia col soprannaturale!

     Il mio consiglio è questo: Usa più discernimento nelle cose che pubblichi, tagliando rettamente la «Parola della verità»; altrimenti si corre facilmente il rischio di diventare un «operaio confuso», che non può avere l’approvazione di Dio (2 Tm 2,15). Quando ciò purtroppo avviene, allora si diventa anche una fonte di confusione per gli altri.

 

 

2. {Alessio Rando}

 

Contributo: Il «vangelo del soprannaturale», tanto caro agli ambienti carismatici, non è il Vangelo di Cristo, ma è un falso vangelo. Certamente, Dio può intervenire, a sua discrezione, in maniera miracolosa nella vita dei suoi figli e nel mondo, ma questo non giustifica una ricerca spasmodica del miracolo. La potenza dello Spirito Santo di Dio si manifesta principalmente nella santificazione e nell’evangelizzazione, non nella glossolalia o nel miracolo. Anche i miracoli degli apostoli, secondo la Parola di Gesù, servivano per evangelizzare (cfr. Mc 16,20) non certo per creare un sensazionalismo fine a se stesso. {18-07-2016}

 

Nicola Martella: Qui si parla dell’aspetto devozionale dello spiritualismo, secondo cui solo se ci sintonizza sul «soprannaturale», si è in grado di stare alla presenza del Signore! Anche un seguace della New Age cristianizzata potrebbe esprimersi così! Intatti negli ambienti mistici e spiritualistici di ogni genere si cercano primariamente luoghi e persone, considerati privilegiati, che fanno da «canale» verso il soprannaturale (mediatori, medium) e che siano in grado di «spillare» energia (fluido, magnetismo «unzione», «potenza") alla trascendenza, comunque la si voglia chiamare («Dio», «Spirito», «Signore», «spirito guida», «entità», «cielo», «soprannaturale», ecc).

     Tutto ciò attinge al «pensiero magico», sebbene poi il tutto viene rivestito di concetti cristiani o filo-biblici. Non pochi pastori, che attingono al «fuoco estraneo», presentano se stessi come «mediatori» di benedizioni, «unzioni», fenomeni paranormali fintamente scritturali, suggestioni di massa (mesmerismo cristianizzato o ipnosi lucida) e così via. Non a caso certi «santoni», conosciuti e sconosciuti ai più, vendono prodotti carichi di «energia soprannaturale», che l’esoterismo chiama «fluido», «magnetismo», «Chi» e in modo simile, ma i «sommi apostoli» attuali chiamano «unzione», termine che la Bibbia non conosce così (in essa è limitato perlopiù solo alla consacrazione ministeriale).

     Il nuovo patto conosce un solo modo, per entrare e stare alla presenza di Dio onnipotente, sintonizzarsi su Gesù l’Unto (= Cristo, Messia), senza altri «canali», mediatori e pseudo «unti».

 

 

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11. {Vari e medi}

 

 

12. {Vari e brevi}

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Soprannatural_MeG.htm

18-07-2016; Aggiornamento:

 

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