Fausto Marinetti, un sacerdote alternativo, seguace
di don Zeno, nell'articolo «Sfogo
di cattolico sul viaggio papale negli USA» ha preso spunto da tale viaggio di
Joseph Ratzinger negli USA, avvenuto nell’aprile del 2008, per dare sfogo al suo lamento
sul papa, sul vaticano, sul clero e sul cattolicesimo di un certo tipo. È un articolo
che ho letto con interesse e che contiene vari spunti di riflessione anche per i
non cattolici. L'autore mette il dito sul comportamento del papa verso i
preti pedofili, verso le innumerevoli vittime, verso
il presidente degli USA, verso il modo di gestire il suo ruolo, verso gli ultimi
della società e del mondo, verso i dissidenti cattolici e così via. Qui di
seguito diamo occasione ai lettori per intervenire sul tema.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi
al Webmaster
(E-mail)
Attenzione! Non si
accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli firmati con nome e
cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito può dare uno
pseudonimo, se richiesto.
I contributi sul
tema
▲
(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.
I contributi attivi hanno uno
sfondo bianco)
Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica
sottostante
1.
{Sergiopaolo Falbo} ▲
Quest’articolo è stimolante; ripete le stesse cose che noi affermiamo. Il papato
è ormai così un misto tra stato laico corrotto e paganesimo, sincretismo, new
age e tanta altra vanità. Noi del centro anti-blasfemia Eldomobarlion conosciamo
tutti i difetti della chiesa cattolica odierna.
Ora menziono delle cose per riflettere. Molti preti pedofili,
in Italia, non vengono puniti, restano dove sono. Ormai neanche la chiesa
cattolica crede più al Vangelo, tanto che i vescovi e i teologi, dichiarano
apertamente che è leggenda.
Mentre il Papa e il Vaticano navigano nelle ricchezze,
tra banche, beni immobiliari e beni mobili, migliaia di fedeli cattolici, in
Messico, in Brasile
e altri
paesi, muoiono di fame, però amano e credono nel Papa.
Vediamo che nelle casse del clero cattolico entra denaro sporco, come quello
ricavato dai paolini per la vendita di film blasfemi
come il film porno-blasfemo di Martin Scorsese «L’ultima tentazione di Cristo»,
che la San Paolo riproduce e vende in tutto il mondo.
Ormai
Gesù è gay pure per i cattolici. Infatti
il Cardinale di Vienna ha permesso una mostra di pitture nella diocesi dove, in
uno di queste pitture, Gesù e gli apostoli sono intenti a fare un orgia gay; in
un’altra pittura, Gesù viene torturato ai genitali. Nonostante le proteste dei
fedeli, quest’ultima pittura resterà in mostra nella diocesi fino a giorno 10
Maggio.
Il sito Petrus, che si dedica a pubblicare tutto quello che fa il Papa
Ratzinger, ha pubblicato un articolo del criminologo Francesco Bruno, che
dichiara che
Giuda Iscariota era nevrotico e omosessuale,
quindi Gesù se ne andava a predicare la Parola di Dio, con pazzi e gay, e quindi
anche egli era tale; «Dimmi con chi vai, e ti dirò chi sei».
La chiesa cattolica ultimamente è piena di massoni,
quindi il Papa non potrebbe essere diverso da quello che è. Il cattolico se si
vuole salvare, si deve svegliare, e cercare Gesù attraverso il Vangelo, crederlo
e seguirlo. {5 maggio 2008}
Il gruppo «Ebrei per Gesù» è stato chiuso e le stesse persone hanno aperto un gruppo simile:
«Ebrei
con Gesù»; tale «comitato» ha innumerevoli gruppi aperti in Internet.
Su un altro loro gruppo si legge «Il gruppo denominato centro-anti-blasfemia
è stato eliminato poiché violava i Termini di servizio di Google»; sarà
successo la stessa cosa per «Ebrei per Gesù», che Google dà attualmente come
inesistente. |
2.
{Giovanni Mele} ▲
Nell’anno 1955,
avevo 13 anni e si facevano i preparativi per essere ammesso nel seminario
francescano nell’ordine dei Minori della provincia di Cosenza. Per la mia
ammissione s’interesso mio zio, al quale voglio molto bene; oggigiorno è
cappuccino in riposo nel convento natale.
La mia entrata in seminario fu il 17 settembre di quell’anno. La mia vestizione
al saio ci fu il primo novembre (che giorno buio). Tutto proseguiva normale, sia
nella vita seminaristica, sia nella scuola e sia nella vita spirituale.
Un giorno m’accorsi che avvertivo dei turbamenti in campo genitale, cioè avevo
delle erezioni del pene, e ciò mi succedeva ogni volta che ci trovavamo su in
cappella a pregare. Questo mi turbò molto. Passò del tempo ma, non cessarono i
turbamenti; non ne parlai con nessuno, ma poi decisi di confessarmi con il padre
confessore, il quale non esitò ad accogliermi e ad ascoltare i miei pensieri e
il turbamento che m’accadeva; mi diede l’assoluzione e mi disse di non
preoccuparmi.
Dopo una settimana mi sentii chiamare dal direttore, che m’invitò nella sua
stanza; e dopo, che ebbe finito di parlare con la sua filosofia, m’invitò ad
alzarmi il saio perché doveva farmi una puntura. Lo vidi con una siringa in mano
pronto per metterla nella mia carne. Benedetto sia il Signore che mi dette
perspicacia; abbassai il saio e, rivoltomi indietro, gli dissi: «Cosa vuol fare?
E chi ti ha detto il mio segreto, dato che nessuno lo sa all’infuori del
confessore?». Lui rimase di stucco, e io continuai a parlare dicendo: «È questo
sarebbe il sacramento della confessione, che dite che è segreta?».
Aprii la porta, sbattendola andai da mio cugino, che si trovava lì affianco ed
era vicedirettore, e piangendo gli raccontai la storia; poi gli dissi
espressamente d’andarmi a comprare un paio di pantaloni perché non avevo più
alcuna intenzione di continuare il resto della mia vita in seminario e di farmi
frate.
Che cosa il direttore volesse iniettarmi nel corpo, ancora oggi non lo so. Forse
qualcosa, per mezzo della quale non sarei stato più in grado di procreare, forse
qualcosa che m’avrebbe fatto diventare omosessuale, non lo so. Quale diritto
avesse questa struttura di fare quel che voleva del mio corpo, non saprei che
rispondere a me stesso; lo lascio alla riflessione dei lettori! {5 maggio 2008}
3.
{Angela Palmieri-Multari}
▲
Anch’io, dopo aver
letto i commenti riportati sul sito, sento il desiderio d’esprimere il mio
parere.
Indubbiamente la Chiesa di Roma s’arroga il diritto d’essere la Chiesa Cattolica
(= Universale) di Cristo. Ma non è affatto vero! Se così fosse il papa, il clero
e i seguaci della loro dottrina s’accorgerebbero d’essere lontani anni luce
dalla verità espressa nella Bibbia. Infatti l’unica autorità è la Parola di Dio,
ispirata dallo Spirito Santo, non frutto d’invenzione umana. Il Signore nella
sua misericordia si rivela a ogni uomo che lo cerca con fede, dando
l’opportunità d’accostarsi a Lui tramite suo Figlio Gesù, infatti «Dio
resiste ai superbi ma dà grazia agli umili».
Quando penso al papa, ai cardinali, ai vescovi, mi vengono in mente gli Scribi e
i Farisei («sepolcri imbiancati»).
Eppure anch’io, cattolica fervente per molti anni, convinta d’essere nel giusto,
ho fatto parte di quella moltitudine di persone religiose che con le preghiere
(tramite l’intercessione di Santi e Madonne), le buone opere e i sacramenti sono
sicure di meritare il perdono dei peccati e d’essere nell’ultimo giorno accolte
in Paradiso. La Bibbia però non dice affatto questo: dice invece che solo Gesù è
il Mediatore tra Dio e l’uomo; che le nostre buone azioni non sono altro che
panni sporchi al cospetto di Dio, e che nessuno può raggiungere la salvezza, se
non tramite i meriti acquistati dal sacrificio di Cristo sulla croce.
Perché allora la Chiesa Cattolica Romana non afferma la stessa cosa come la
Bibbia? Anzi, s’innalza a oltranza, dispensa grazie a profusione tramite i
sacramenti: Si fa garante di cose che non sono sue, pontifica su tutto e su
tutti. Così facendo, però, non allontana molte persone dalla verità? Quella
verità che libera da qualunque religione e idolatria, indicando Gesù come la
Via, la Verità e la Vita? {6 maggio 2008}
4.
{Annamaria Mazzari}
▲
Nota editoriale: La lettrice è un'ex-suora che in tarda età ha
abbandonato la chiesa romana. [►
Abbiamo scelto Cristo e Lui solo; ►
Il cammino di due ex suore; ►
Perché due suore hanno lasciato la Chiesa Cattolica]
Non ho avuto tempo d’esprimere subito il mio pensiero
sullo sfogo del sacerdote riguardo al viaggio del Papa negli USA, ma vorrei
intervenire ora facendo presente un tema fondamentale: il sacerdozio della
chiesa cattolica, a causa del quale si commettono molti errori e che, se fosse
riveduto secondo il messaggio del Vangelo, molti di essi si potrebbero evitare.
Io condivido le critiche di
Fausto Marinetti (vorrei fossero costruttive in ambito cattolico ma...) e tutto
quello che egli disapprova della chiesa cattolica, perché anch’io da suora
avvertivo tutte queste deviazioni e queste gravi colpe, ne soffrivo, ma non
avevo i mezzi per trovare il bandolo della matassa. Ora so che l’origine di
tutti questi scandali sta nel tema di fondo, che si dà per scontato, ed è
convalidato nella chiesa cattolica dal sistema ormai millenario.
Quello che don Fausto
Marinetti lamenta sono le conseguenze d’una «casta» o sistema gerarchico
all’interno di questa chiesa che non ha ragione d’essere perché non ha un
fondamento biblico; ciò che gli uomini inventano in aggiunta al volere di Dio,
espresso nella sua Parola, non può essere benedetto, ma avrà come conseguenza
delle maledizioni. Basterebbe riflettere sui fatti successi al re Saul, per non
essersi sottomesso alla volontà di Dio: l’Eterno lo ha abbandonato a se stesso.
Gesù non ha istituito un
ordine sacerdotale, non ha stabilito un ordine gerarchico nella chiesa, non ha
eletto un papa né dei cardinali, ma ha detto tramite Pietro: «Voi siete una
stirpe eletta, un sacerdozio regale» (1 Pietro 2,9), riferendosi a tutti i
credenti. Gesù ha costituito la chiesa, perché testimoniasse il Vangelo al mondo
e senza d’essa non avremmo neppure conosciuto Cristo, ma non ha costituito una
gerarchia ecclesiastico-sacerdotale.
Un sacerdozio che rinnovi il
sacrificio di Cristo, è assolutamente inutile perché Cristo è l’unico
sacerdote e assume in esclusiva tutte le funzioni sacerdotali, lo dice
chiaramente la lettera agli Ebrei 7,22.25. In questa lettera troviamo più volte
che Cristo ha offerto il suo sacrificio una
volta per sempre. Cristo è anche l’unico
mediatore fra noi e il Padre (Ebrei 4,14.16). Se Cristo ha detto: «Tutto è
compiuto», a che servono i sacerdoti?
La chiesa cattolica anziché
obbedire alla Parola di Dio, ha dato vita a un ordine gerarchico, si è
sostituita all’autorità della Bibbia, ha obbligato i suoi sudditi a osservare
delle leggi assurde con conseguenze più o meno nefaste e sono anche quelle
lamentate da don Marinetti.
Si può migliorare un ordine
sacerdotale che Dio non ha voluto? E se Dio non l’ha voluto, perché la chiesa
cattolica è così pervicace nel mantenerlo? Allora, perché stupirsi delle
conseguenze nefaste? Non solo quelle d’oggi; se leggiamo la storia della chiesa
è costellata di scandali commessi in tutti i gradi dell’ordine ecclesiastico.
Sfogarsi è bene ma credo non basti, bisognerebbe avere il coraggio di Pietro
davanti alle autorità: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini»
(Atti5,29). Non si può accettare ciò che va oltre quello che è scritto nella
Parola di Dio (1 Cor 4,6).
Vorrei dire a Don Fausto che
lo sfogo non basta, perché sa benissimo che forse lui ne pagherà lo scotto; ma a
Roma basta un colpo di spugna e tutto rimarrà come prima.
In Apocalisse 18,4 è
scritto: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi
peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi». {11 maggio 2008}
5.
{} ▲
6.
{} ▲
7.
{} ▲
8.
{} ▲
9.
{} ▲
10.
{} ▲
11.
{} ▲
12.
{} ▲
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Sfogo_cattolico_papa_Oc.htm
05-05-2008; Aggiornamento: 03-07-2010
|