Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Offensiva intorno a Gesù 1

 

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«Chi dice la gente ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 1: È ciò che dicono gli altri su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nei mass-media
■ Gesù fra teologia e filosofia
■ Gesù fra filosofia e ideologia
■ Gesù fra ideologie e religioni
■ Excursus: La via che porta a Dio

 

«E voi, chi dite ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 2: È ciò che la Bibbia dice su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nella Bibbia e nella storia
■ La questione giudaica
■ Aspetti conclusivi (Gesù e le donne, Il Gesù sacramentale, Interrogativi)
■ Dizionarietto dei termini

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 Offensiva intorno a Gesù 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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INDIZI PER INDIVIDUARE I SANTONI DOTTRINALI?

PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Metto a capo di questa trattazione, la seguente mia massima sulla coerenza morale: «Chi pensa di dover difendere la verità, non può mettere in ibernazione il «frutto dello Spirito». Non fidarti delle parole dottrinali di chi vive o si comporta in modo incoerente rispetto all’insegnamento morale della Bibbia!».

     Nell’articolo «Indizi per individuare i santoni dottrinali» abbiamo visto che ci sono diversi tipi di «santoni», ad esempio, i «falsi maestri» di tipo mistico e quelli di tipo dottrinali, quelli affaristi e quelli filantropi. Inoltre ci sono i santoni monotematici: qualunque sia il tema di discussione, essi vanno sempre a finire che parlano del loro «chiodo fisso», ad esempio, secondo appartenenza e aspirazione: il nome di Dio; il sabato; l’ubbidienza alla legge mosaica; il misticismo carismaticista (segni, sogni, visioni, predizioni), specialmente la glossolalia e il battesimo dello Spirito; supremazia della chiesa romana o, al contrario, ossessione contro di essa; speculazioni escatologiche con annessi calcoli, l’individuazione di chi sia il 666 e allarmismi sul «marchio della bestia» e sulla fine del mondo; la maledizione generazionale, da cui doversi liberare a caro prezzo mediante loro; l’unzione da ricevere mediante le loro mani; riti esorcistici particolari; la doppia predestinazione…); tutt’al più i loro temi preferiti sono solo un paio e combinati tra loro.

     Abbiamo visto che altri santoni cercano di accreditarsi come particolari «maestri» semplicemente facendo i «Ghostbusters del Web»: avendo essi un piccolo ego, e per di più complessato, si appagano cercando piccoli particolari fuori rima negli scritti altrui e denigrando tali autori per siffatte «pulci», che essi artificiosamente gonfiano a «elefanti», per avere occasione per denigrarli pubblicamente.

     Diversi di loro non hanno nessun ministero nelle chiese di appartenenza, a causa della loro condotta o del loro carattere. Non pochi di loro non hanno neppure una chiesa locale d’appartenenza, ma usano Internet come loro pulpito; ci sono di quelli che sono stati messi fuori comunione per gli scandali prodotti o per le troppe e continue polemiche. Alcuni di loro sono dei grandi sconosciuti là, dove vivono. Altri hanno creato incredibili problemi nelle chiese, dove sono stati o solo passati. Altri ancora hanno problemi morali nella loro vita, ma in rete appaiono come difensori della verità (la loro). Poi, ci sono anche i nullafacenti, che vivono a spese d’altri, che li considerano degli «uomini di Dio».

     In genere, essi hanno trovato una ragione di esistere per «essere contro» a tutto e a tutti. È inutile cercare di parlare con loro, per farli ragionare in modo pacato e moderato, perché ti si rivoltano contro come cani rabbiosi, imprecano contro di te, ti dissacrano come persona e fanno di te la loro prossima ossessione.

     Un altro importante aspetto è dato dall’intransigenza violenta: l’irragionevolezza, l’estremismo inconciliabile e l’aggressività. Chi ha a che fare con loro, vede realizzarsi questi antichi detti della Scrittura, sebbene siano usati per altri contesti. In ogni caso, si rimane scottati: «Uno si metterà forse del fuoco in seno senza che i suoi abiti si brucino? camminerà forse sui carboni accesi senza scottarsi i piedi?» (Pr 6,27s). In ogni caso, dopo un tale tentativo di dialogo, ci si sente così attaccati nella propria persona, umiliati e prostrati, che si ha questa sensazione: «Sarà di voi come d’uno che fugge davanti a un leone, e lo incontra un orso; come d’uno che entra in casa, appoggia la mano alla parete, e un serpente lo morde» (Am 5,19).

     Per capire se qualcuno è un santone, bisogna osservare tutta la sua vita: il suo insegnamento, il suo modo di vivere, il suo carattere e la sua morale. Solo ciò ci permetterà di vedere la sua reale coerenza con la Parola di Dio, fra ciò che afferma e ciò che pratica. Chi abitualmente non frequenta una chiesa locale, non ha titolo per essere maestro di altri. Chi non pratica il «frutto dello Spirito», non può essere uno strumento di Dio. Chi è un nullafacente nella vita e magari vive sulle spalle di qualche credente, sfruttandolo, non può essere un servo di Dio.

     Ripeto l’esortazione dell’apostolo Paolo: «Non permettete di derubarvi il premio a nessuno, il quale fa la sua propria volontà in umiltà e culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di nullità nella mente della sua carne» (Colossesi 2,18).

I contributi sul tema 

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Antonio Capasso

2. Stefano Ferrero

3. Pier Luigi Prozzo

4. Antonio Tollini

5. Pietro Calenzo

6. Salvatore Paone

7. Oscar Giulio Roben

8. Gaetano Rizzo

9. Claudio Bagno

10. Gaetano Nunnari

11.

12. Autori vari

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

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1. {Antonio Capasso}

 

Contributo: Il tuo articolo Nicola, mi ricorda tanto un carissimo amico tuo. {03-04-2012}

 

Risposta 1 (Nicola Martella): Intendi colui, che me lo ha ispirato come «amico» (effettivamente ce n’è più di uno, che ne ha fatto le spese e ha scritto un nuovo libro delle Lamentazioni), o il possibile modello di santone, che mi ha ispirato? ☺

 

Replica (Antonio Capasso): Mi riferisco al santone, che ti ha ispirato. {04-04-2012}

 

Risposta 2 (Nicola Martella): Eh, troppi ce ne sono di tale specie, ma probabilmente ti riferisci al «confutatore universale». I miei «indizi per individuare i santoni dottrinali» sono come un vestito, che diversi di loro possono indossare; ammetto che esso a qualcuno, a cui stai pensando, sta più a pennello di altri.

 

 

2. {Stefano Ferrero}

 

Contributo: Il confine tra un «santone dottrinale» e un «apologeta della verità da false dottrine» è sempre netto e demarcato? Oppure è spesso così sottile da dipendere dalle posizioni teologiche di chi osserva? Buona riflessione... ☺ {03-04-2012}

 

Risposta 1 (Nicola Martella): Una delle differenze maggiori fra un «santone dottrinale» e un «apologeta della verità» biblica è la seguente: quest’ultimo dialoga in modo rispettoso con tutti sul testo biblico, anche con quelli, che non hanno la sua stessa opinione, riportando correttamente il loro convincimento e rispondendo nel merito. Il «santone dottrinale», invece, impreca contro tutti coloro, che non hanno la sua opinione, non lasciando alcuna possibilità di dialogo e usando in modo ricorrente verso gli altri, ad esempio, epiteti come: «Vergognati!», «Pentiti!». Quest’ultimo mira a infangare la persona di chi non è d’accordo con lui, spesso amplificando dei dettagli (pulci) fino a farli apparire cose importantissime (elefanti). Buon discernimento!

 

Replica 1 (Stefano Ferrero): Una maggiore «etica di discussione» implica solo maggiore educazione e cordialità, non necessariamente ortodossia biblica. Ho conosciuto dei geovisti e degli esoteristi colti, dotti ed educati, con cui mi sono confrontato con molta serenità e amore, tuttavia su due parole che uscivano dalla bocca tre erano veleno spirituale... ☺ Non ci possiamo permettere di essere ingenui, Nicola... {03-04-2012}

 

Osservazioni (Matteo Ricciotti): Abbiamo bisogno di «apologeti della verità»! Apologeti al plurale, perché se fossero al singolare diventerebbero come i santoni. Tante voci concordi formano un coro gradevole, e qualche solista è anch’esso gradito se sta nel coro. {03-04-2012}

 

Risposta 2 (Nicola Martella): Nella massima d'ingresso a questo tema ho ricordato, ad esempio la coerenza morale rispetto al globale insegnamento biblico e alla pratica del «frutto dello Spirito».

 

Replica 2 (Stefano Ferrero): Romani 16,18: «Costoro, infatti, non servono il nostro Signore Gesù Cristo, ma il proprio ventre; e con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore dei semplici». Secondo voi i falsi maestri usano sempre un linguaggio iracondo e arrogante o usano anche un parlare dolce e lusinghiero? ☺ Anzi se usiamo i criteri di «rispetto ecumenico», persone come Giovanni Battista sarebbero esclusi. ☺ A buon intenditor... {03-04-2012}

 

Risposta 3 (Nicola Martella): È vero che alcuni santoni possono avere un linguaggio suadente e lusinghiero, ma in tal caso sono riconoscibili per altri aspetti, ad esempio alcuni di loro sono riconoscibili dalla loro etica deficitaria o dai loro metodi per suggestionare psicologicamente le loro vittime, alfine di ricavarne dei vantaggi ideologici (potere) o finanziari (i santoni carismaticisti per le loro «unzioni» richiedono laute offerte di denaro). Essi «servono... il proprio ventre» (Rm 16,18) o il proprio narcisismo (affaristi, beoni, teologia della prosperità). [► Aronne Ebenezer, santone ciarlatano: La donna coinvolta testimonia {Nicola Martella} (A)]

     Quindi, anche alcuni «santoni» possono essere dolci e gentili nel parlare in determinate circostanze. Nell’articolo di riferimento ho mostrato differenti aspetti, che bisogna guardare nel complesso. Anche nell’introduzione a questo tema di discussione ho affermato che bisogna studiare l’intera vita delle persone, non solo ciò che dicono, ma anche ciò che fanno o omettono di praticare, ad esempio: vivono nell’immoralità, sono dei nullafacenti e vivono sfruttando altri credenti, non frequentano nessuna chiesa o sono stati messi fuori comunione. Da un credente, che vuol fare da «maestro» agli altri, ci si aspetta che sia irreprensibile (1 Tm 3; Tt1).

 

 

3. {Pier Luigi Prozzo}

 

Contributo 1: Stefano Ferrero, ma tu hai mai provato a contraddire, in pubblico o in privato, uno di questi «santoni»? Tu hai idea di che razza di reazioni hanno? Se non lo sai, prova e vedi, se è la Verità, che vogliono proclamare e difendere, oppure se sono i loro convincimenti riguardo alla Verità, che in realtà difendono. {03-04-2012}

 

Risposta 1 (Nicola Martella): Io ci ho provato come te. Il risultato è stato come mettere una mano in una cesto di vipere o come prendere in mano un nido di vespe. I santoni non amano dialogare in modo pacato e moderato, ma solo essere applauditi. Se li contraddici, cominciano a denigrare la tua persona, a rinfacciarti di aver commesso il «peccato imperdonabile» e a minacciarti di immani giudizi divini. Come già detto, se fai obiezioni al loro pensiero, ti dicono subito di vergognarti e di ravvederti. Il decoro, la buona creanza e la stima per gli altri sono parole straniere per loro.

 

Contributo 2 (Pier Luigi Prozzo): Ciao, Nicola, mi sono ricordato, leggendo i contributi di tutti in questo tema, che tra i loro frutti di certa razza particolare di santoni dottrinali (e forse anche gli altri), per cui si possono riconoscere, c’è la vendetta. Sì, sono molto, molto vendicativi, molto, molto, davvero molto. {06-04-2012}

 

Risposta 2 (Nicola Martella): Dio perdona; certi «santoni» mai. Tali «dottorini della leggina» si sentono il braccio destro di Dio, quindi pretendono di vivere di là da bene e male. Poi, come recita un proverbio: «Dove passa Attila [= il “confutatore universale”], non cresce l’erba [= il “frutto dello Spirito” e/o il “pari consentimento”]».

     Quando si mette fuori uso il «frutto dello Spirito» — «amore, gioia, pace, longanimità, gentilezza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo» (Gal 5,22) — non resta che dare arbitrariamente una parvenza cristiana alle «opere della carne», tra cui troneggiano le seguenti: «inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, fazioni, invidie» (vv. 19ss). Certo, ciò può valere per ognuno di noi, in certe situazioni particolari, ma i santoni sono abili a dare una motivazione ideologica cristianizzata a tale loro pratica costante. Non a caso, essi sono come l’acido, che decompone tutto ciò, che tocca; e alcuni di loro sono motivo di spaccature di chiese o vivono oramai da «senza chiesa».

 

 

4. {Antonio Tollini}

 

Contributo: Vorrei sapere a che titolo la verità di uomini ha diritto di giudicare altri uomini. {05-04-2012}

 

Risposta (Nicola Martella): Antonio Tollini, alias «Antonio Parola» (sensitivo, ecc.), questo è un sito di apologetica cristiana. L’autorità di giudizio viene dalla sacra Scrittura, che ci dà precisi canoni per individuare i santoni, i falsi maestri e i falsi profeti. Ecco, ad esempio, che cosa afferma Gesù: «Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono a voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Voi li riconoscerete dai loro frutti» (Ev. di Matteo 7,15s; cfr. vv. 17-23).

 

 

5. {Pietro Calenzo}

 

Contributo: Amen, Nicola, meglio diffidare delle imitazioni, che talvolta sono talmente malfatte, che a stento passerebbero per delle copie, eppure nel molto variegato mondo d’Internet, hanno i loro seguaci (pochi ringraziando il Signore Cristo Gesù). {04-04-2012}

 

Osservazioni 1 (Stefano Ferrero): È un criterio troppo dilettantistico. I mormoni e i geovisti che bussano alle nostre porte, hanno quasi sempre una vita morale ineccepibile e un gran sorriso. Idem molti seguaci dell’esoterismo. Tuttavia sono dal diavolo e perduti... {04-04-2012}

 

Replica 1 (Pietro Calenzo): I Geovisti, che manipolano le loro stesse dichiarazioni, o i Mormoni, che hanno manipolato la King James, sono delle brave persone? Non mi sembra una vita etica o morale ineccepibile? {04-04-2012}

 

Osservazioni 2 (Stefano Ferrero): Dal punto di vista morale, certamente sì. I seguaci di questi gruppi come mormoni e geovisti non si ubriacano, non fumano, hanno matrimoni solidi, non giocano d’azzardo, sono gentili, onesti, non rubano, non sono violenti, frequentano le riunioni dei loro gruppi costantemente, dedicano molto tempo a diffondere le loro dottrine. Però sono figli di perdizione, dato che non sono mai nati di nuovo e non sanno niente della salvezza mediante la sola fede. {04-04-2012}

 

Replica 2 (Pietro Calenzo): Sono d’accordo sulla chiosa, ma hai letto i registri delle sale del regno? Sono segnate quante volte vanno e quante volte intervengono in una adunanza di ministero del regno. Vogliamo guardare ad anche i tabellari delle ore nell’opera di pioneraggio. Vogliamo parlare dei dissociati e della loro vita d’inferno, se non tornano nella organizzazione, non sono liberi di dire «ciao», nemmeno alla madre, pena la dissociazione. {04-04-2012}

 

Osservazioni 3 (Stefano Ferrero): Affido al discernimento di chi mi legge, di capire se desidero fare apologia della torre di guardia, o fare riflettere i lettori sulla apparente e molto convincente bontà e moralità dei falsi profeti. {04-04-2012}

 

Replica 3 (Pietro Calenzo): Non ho detto Stefano; che fai l’apologia dei testimoni di Geova, cerco di dimostrare che non sono eticamente corretti, sia nei vertici che alla base, ove l’acconsentimento a mostruosi comportamenti interfamiliari, ne sono una palese testimonianza.. {05-04-2012}

 

Risposta (Nicola Martella): Gesù, quando affermava: «Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono a voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Voi li riconoscerete dai loro frutti» (Ev. di Matteo 7,15s; cfr. vv. 17-23).

     Nel mio articolo sono elencati numerosi indizi o principi, secondo cui poter individuare un falso maestro; come ogni cosa, non è esaustivo. Tuttavia, come al solito, tu hai trovato il consueto pretesto e ti sei attaccato soltanto a ciò, che ti fa comodo, per poter trovare il pelo nell’uovo, per dissentire, per mostrare la tua mirabile «superiorità» di giudizio e per poter dire con goduria: «È un criterio troppo dilettantistico» e cose simili.

     Una persona umanamente e spiritualmente matura, equilibrata e moderata agisce in altro modo, ossia in modo propositivo e costruttivo, ad esempio, cominciando così: «Cari fratelli, oltre ai punti da voi elencati per individuare i santoni dottrinali (e questi soltanto!), vorrei aggiungere (portare all’attenzione o far notare) questi altri criteri: 1…; 2…; 3…». Quando ciò accadrà, sarà successo qualcosa di miracoloso in cielo, sulla terra e specialmente nell’atteggiamento del tuo cuore. Spero e prego che ciò accadrà presto… prima che tu abbia fatto interamente terra bruciata intorno a te.

 

 

6. {Salvatore Paone}

 

Contributo: La settimana scorsa, mi trovai a parlare con dei credenti di appartenenza pentocarismaticista, dottrina del successo, con pratica di mesmerismo ecc. Parlando con loro in una maniera pacata, sottolineai che l’unica e autorevole verità è la Parola di Dio e che per essa noi conosciamo la perfetta volontà di Dio; essi ebbero da contestarmi che la Bibbia ha la sua importanza, ma non è tutto. Sembrava che vivessero per visioni, e la Bibbia per loro è un complemento alla vita cristiana. Inoltre, dal loro modo di parlare ho percepito che per loro non è tanto importante unire Spirito e Scrittura, ma sembrerebbe che lo Spirito abbia sempre un qualcosa in più rispetto alla Scrittura. A ciò rispondiamo: «Spirito e Scrittura camminano di pari passo».

     La cosa incredibile è che tali coniugi sembrano che siano dei «missionari». E la cosa sconvolgente è che domenica «delle palme» si sono recati insieme a migliaia di persone cattoliche a benedire la palma; la cosa mi ha sconcertato, ma non più di tanto. Infatti, la Scrittura ci esorta che negli ultimi tempi sorgeranno molti falsi profeti (Matt 24,11). {06-04-2012}

 

Risposta (Nicola Martella): Si tratta di cosiddetti «neo-evangelicali», i quali cristianizzano tutto ciò che trovano per via, non solo riguardo alla cultura popolare del cattolicesimo e di altre grandi denominazioni cristiane, ma anche riguardo alla cultura religiosa di religioni etero-cristiane. [► Discrepanze emergenti nella «Emerging Church» {Georg Walter - Nicola Martella}] Biblicamente parlando, ciò si chiama sincretismo religioso. Ciò sta diventando l’humus della religione unificatrice della fine dei tempi e dell’apostasia finale. I «santoni» cristianizzati hanno qui un gran ruolo. Infatti, alla fine dei tempi, «non sopporteranno la sana dottrina; ma per prurito d’udire si accumuleranno insegnanti secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno ai miti» (2 Tm 4,3s).

 

 

7. {Oscar Giulio Roben}

 

Contributo: Voi conoscerete la verità, e la Verità vi renderà Liberi... Chi lo ha affermato? {06-04-2012}

 

Risposta 1 (Nicola Martella): «Guardatevi dai falsi profeti... Voi li riconoscerete dai loro frutti» (Matteo 7,15s). Chi lo ha affermato?

 

Replica 1 (Oscar Giulio Roben): Chiedo scusa, ma perché parlarne? Meglio, con l’aiuto del Signore, evitarli.

     Chi conosce la verità è esperto nel riconoscere il male, senza doverlo studiare. {06-04-2012}

 

Risposta 2 (Nicola Martella): Come si fa a riconoscere coloro, di cui non si parla insieme, per mettere alla luce ciò, che sono? (nel gregge del Signore ci sono anche gli ingenui, i novizi e gli sprovveduti). Perché allora il Signore e gli apostoli hanno messo in guardia da loro, evidenziandone le loro caratteristiche, oltre ai pericoli di seguire i falsi maestri? Infatti, non esistono soltanto coloro, che sono arrivati «allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo», ma anche coloro che sono ancora «dei bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore» (Ef 4,13s). Ad esempio, si parla del fatto che «si sono intrusi fra noi certi uomini (per i quali già dall’antichità è scritta questa condanna), empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo» (Gd 1,4); per una loro descrizione, si veda l’intera epistola di Giuda.

 

Osservazioni (Pietro Calenzo): Dobbiamo conoscere le arti e le astuzie del nemico, per combatterle, da qualsiasi parte esse provengano. Infatti, anche l’apostolo Paolo lo profetizzò, e ci disse di vegliare. {06-04-2012}

 

 

8. {Gaetano Rizzo}

 

Contributo: Beh, se parli della persona, alla quale penso, potresti, nel caso fosse possibile, provare a fare delle contro-confutazioni agli scritti, che ha redatto per criticare certe tue vedute. Ciao. :-) {07-04-2012}

 

Risposta (Nicola Martella): Vedo che la fantasia interpretativa è un elemento forte nella mente umana, anche laddove un articolo affronta tutta una categoria. Il tema è generale, e tale «vestito» vale per tutta la categoria, sebbene a un santone esso starà un po’ largo, a un altro un po’ stretto e a un altro ancora starà a pennello. Vedi tu quale taglia porta la persona, a cui tu stai pensando. ;o)

 

 

9. {Claudio Bagno}

 

Contributo: È un articolo ineccepibile, veramente preciso. Mi sono imbattuto spesso con questo tipo di persone, però dobbiamo esaminarci di continuo, potremmo essere noi i prossimi, per cui mi propongo io per primo di stare attento. L’orgoglio dottrinale è una piaga, che si attacca facilmente, è inebriante sentirsi considerati, e io potrei non essere esente da tale orgoglio. Il primo è stato Caino, pensava di essere la speranza di mamma e papa e, invece, fu un cattivo sacerdote. {07-04-2012}

 

Risposta (Nicola Martella): Chiaramente Caino è stato anche un cattivo «sacerdote» (a quel tempo erano i capifamiglia a esercitare tale funzione), visto che pensò nel suo arbitrio di poter decidere lui, che cosa dovesse portare a Dio (Eb 11,4). A ciò si aggiunga che aveva anche una pessima moralità (oltre che un cattivo carattere), visto che divenne il primo omicida della storia; «egli era dal maligno e… le sue opere erano malvagie» (1 Gv 3,12). E se ciò non bastasse, aveva poi anche una pessima teologia; infatti, credette di poter nascondere qualcosa a Dio! Degli empi, che abusavano della religione per il proprio tornaconto, Giuda disse quanto segue: «Guai a loro! Perché si sono incamminati per la via di Caino» (Gd 1,11).

 

 

10. {Gaetano Nunnari}

 

Ho letto velocemente, i vari contributi. Mi hanno colpito due cose. Chi sostiene giustamente che i falsi profeti possano essere moralmente ineccepibili agli occhi della gente (cfr. Mt 7,15, Lc 6,43-45; 2 Tm 3,5-9; 2 Pt 2,1-3) e chi rimarca, sempre giustamente, la manifestazione dei frutti dello Spirito (Galati 5,22). Un aspetto non esclude l’altro. È ovvio che da un figlio di Dio ci si aspettino i frutti dello Spirito, ma ciò non esclude il lato dottrinale. Quindi, per avere una certezza abbastanza valida, le due cose devono coesistere. In fondo, come essere umani, noi non possiamo sapere chi appartiene a Dio, solo il Signore conosce i suoi.

     Un altro indizio, che può essere utile nel riconoscere il buono dal cattivo, è questo: «In verità, in verità vi dico che chi non entra per la porta nell’ovile delle pecore, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Ma colui che entra per la porta è il pastore delle pecore. A lui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le proprie pecore per nome e le conduce fuori. Quando ha messo fuori tutte le sue pecore, va davanti a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Ma un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei» (Gv 10,1-5). {07-04-2012}

 

 

11. {}

 

 

12. {Autori vari}

 

Vincenzo Russillo: «Ma sorsero anche falsi profeti fra il popolo, come ci saranno anche fra voi falsi dottori, che introdurranno di soppiatto eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si trarranno addosso subita rovina» (2 Pietro 2,1). Invito alla visione di questo video: «Conversazione: Come difendersi dai falsi profeti». Dei battisti riformati si scambiano opinioni riguardo a come difendersi dai falsi profeti. {05-04-2012}

 

Adolfo Monnanni: Ma se glielo fai notare, occhio! Per esperienza posso dire che ti fai un nemico, e in ogni occasione ti vorrà danneggiare. {05-04-2012}

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Santoni_dottrinali_OiG.htm

05-04-2012; Aggiornamento: 20-06-2012

 

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