Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia.

  Ecco le rubriche principali:
■ Scenario biblico
■ Vita di comunità
■ Abbecedario riflessivo
■ Ad acta
■ Dietro il velo
■ Casella postale biblica
■ Variazione delle costanti
■ Puntigli e indovinelli
■ Sapienza da quattro soldi
■ Massime e minime
■ Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PENTECOSTALI E CARISMATICISTI:

È NECESSARIO DISTINGUERLI?

 

 a cura di Nicola Martella

 

Alcuni credenti pentecostali, specialmente quando non hanno altri argomenti, mi scrivono le cose più strane riguardo alle cose che io nutrirei sui medesimi, sia che lo pensino essi stessi, sia che l’abbiano ascoltato da altri. Il fatto è che essi stessi non sanno, in genere, distinguere fra «pentecostali» e «carismaticisti». Sull’altro fronte ci sono ex carismaticisti che, a causa delle loro esperienze traumatiche, fatte in passato, mi esortano spesso a troncare ogni rapporto anche con i credenti pentecostali, avendo spesso anch’essi difficoltà a distinguerli dai carismaticisti. Chi si è bruciato, vede tutto come fuoco! Navigare a vista fra questi scogli insidiosi, a volte non è facile. E bisogna spiegare e rispiegare le cose.

    Questo tema di discussione è uno sviluppo dell'articolo «Pentecostali e carismaticisti: distingui necessari».

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Patrizia Miceli

2. Nicola Martella

3. Gianni Siena

4. Gaetano Nunnari

5. Nicola Martella

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Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Patrizia Miceli}

 

Carissimo fratello, sappia che ha tutta la mia stima per come conduce i dibattiti contro le eresie che ci sono in circolazione da un po’ d’anni a questa parte.

     Chi le scrive è una persona che, non conoscendo il mondo evangelico, uscendo dalla chiesa cattolica, era capitata in una «chiesa prosperante» dove innalzavano Benny Hinn, non nominando quasi mai Gesù e il ravvedimento. Solo potenza e miracoli e spiriti da combattere anche la notte.

     Dopo un anno, leggendo gli interventi di fratelli validi nel forum evangelici.net (tra cui i moderatori che chiaramente non approvavano Benny Hinn e i suoi seguaci prosperanti), ho aperto gli occhi su quella comunità, che tanto mi stava facendo male, impoverendomi oltre al portafoglio, anche lo spirito, e ora, grazie a Dio frequento una comunità pentecostale libera, ma molto moderata.

     Non lesino di contraddire, Bibbia alla mano le teorie di qualunque «prosperante», che cerca di propinare le sue eresie per fare proseliti.

     Non ultimo è stato anche aperto un topic che velatamente si rifà al «tempo di raccolta» dell’unto di turno, un certo signor Annacondia, dove i sostenitori della sana dottrina non stiamo tirandoci indietro per informare quelle povere anime incastrate in queste dottrine.

     Le segnalo il link, che può leggere tranquillamente anche da visitatore, giusto per confortarla che anche i pentecostali siamo in disaccordo con certe dottrine carismatiche e scaramantiche.

     Ringrazio Dio che ci sono fratelli come lei che combattono strenuamente per la sana dottrina. Dio la benedica. {7 settembre 2009}

 

 

2. {Nicola Martella}

 

Cara Patrizia, shalom. Grazie che mi hai scritto e ho preso atto del tuo percorso. Ho dato un’occhiata alla discussione in merito su evangelici.net, soffermandomi su quelli col tuo nickname. Ti faccio presente che molti degli articoli su Benny Hinn presenti sul mio sito, sono stati scritti da Antonio Morlino, un fratello pentecostale [► Carismaticismo] Inoltre diversi altri pentecostali s’esprimono sui carismatici; infatti noi distinguiamo gli uni dagli altri. [► Pentecostali e carismaticisti: distingui necessari] Lo stesso «Heaven» su tale topic è un pentecostale belga, che è intervenuto spesso sul mio sito col suo vero nome e cognome.

Sul mio sito trovi anche Annacondia col suo «vieni a prenderti il tuo miracolo» e con i suoi «miracoli» odontoiatrici. [► Tempo di raccolta con Carlos Annacondia] Anche tu puoi partecipare alla discussione sui temi aperti.

 

 

3. {Gianni Siena}

 

Io credo sia utile fare questa distinzione, il pentecostale classico è un evangelico che s’è spinto nel chiedere al Signore qualcosa in più... come al tempo della chiesa primitiva. Non senza problemi, visto qualche strascico negativo d’esperienze e visioni maturate strada facendo... nessuno è perfetto. Il pentecostale classico professa che tutta / solo la Bibbia è autorità infallibile, sottopone a essa ogni sua esperienza di fede e d’altro genere. Non disprezza l’esperienza (= la vita) spirituale, ma non accetta la «teologia dell’esperienza», che porta parecchio fuori strada. Accetta d’imparare dai propri errori e non rinuncia a considerare ancora aperta la porta da dove provengono, sempre secondo la volontà di Dio, le «distribuzioni dello Spirito Santo». Per un pentecostale classico (io la penso così) il «dono di Dio» manifestato è soprattutto lo «spirito di grazia e d’invocazione», profetizzato da Zaccaria sul popolo d’Israele... ma nell’attesa è sparso sui Gentili con i segni che l’accompagnano. Un pentecostale classico non fa fatica a dialogare con credenti d’altre provenienze, riconoscendoli come fratelli in Cristo: pur nell’inevitabile differenza di vedute e di percorso spirituali.

     Con i carismaticisti il problema è grosso, non nego che, talvolta, le loro peculiari «manifestazioni» siano avvenute anche nel nostro mezzo, ma sono state respinte come non bibliche e, sia pure con dispiacere d’alcuni, abbandonate. Il dialogo è sempre una buona medicina per imparare a mostrare ai non credenti la fondamentale unità della Chiesa di Cristo. Ogni tanto, credo, può essere utile confrontarsi su qualche tema specifico... c’è sempre da insegnare agli altri ma, soprattutto, da imparare da loro. Alla fine, siamo debitori gli degli altri e impariamo a sopportarci con amore: Si «litiga» anche nelle migliori famiglie! {9 settembre 2009}

 

 

4. {Gaetano Nunnari}

 

È necessario distinguere i pentecostali dai carismaticisti? Per amore di verità dico che sì, vanno distinti. Tuttavia bisogna avere anche la stessa onestà nel dire che i pentecostali sono i progenitori dei carismatici.

     Io ho conosciuto e frequentato entrambi gli ambienti. Anche se i miei articoli sono sempre stati corretti dal redattore, ascrivendo sempre le mie esperienze alla categoria dei più estremi, non è sempre stato così.

 

I pentecostali classici

     Faccio una premessa molto importante, io credo che la maggior parte dei pentecostali classici, come le ADI ad esempio, siano miei fratelli in Cristo. Ciò non toglie che le divergenze d’opinione, specialmente per quanto riguarda la manifestazione dello Spirito Santo, ci ponga su due differenti vedute, molto distanti. I pentecostali, come ha scritto Gianni Siena, si definiscono evangelici che si sono spinti nel chiedere al Signore qualcosa in più. Secondo loro, noi evangelici classici, come battisti, movimento dei Fratelli, riformati, ecc. siamo quelli che si sono fermati prima! La cosa che poi mi fa sorridere è che i carismatici, stufi dei pentecostali non così rispecchianti in tutto e per tutto gli atti eroici degli apostoli, dei profeti dell’AT e di Cristo stesso, hanno deciso anche loro d’andare ancora più oltre.

     Ho da dire ancora qualcosa. Anche se Gianni Siena dice che i pentecostali valutano le proprie esperienze con la Scrittura, ciò è fatto spesso solo a parole, e non rigorosamente con spirito di preghiera. Infatti alcune loro esperienze che non stanno né in cielo né in terra, se a loro ha portato una certa, chiamiamola così, «benedizione», allora era da Dio. Anche se la Bibbia non appoggia o contraddice certe affermazioni, riecco la solita tiritera: Dio può far tutto.

 

I carismaticisti

     Per quanto riguarda i carismaticisti, personalmente credo che forse un 5% si possa ancora considerare come cristiani nati di nuovo, e siccome sono fermamente convinto che Lo Spirito Santo guida alla verità, e non fa perseverare nella menzogna, tali movimenti sono dal diavolo. Tengo anche a precisare che di quel 5% che considero possibili fratelli in Cristo, non ne fanno assolutamente parte i loro leader, pastori, profeti, essendo essi stessi causa di tali eresie, e promulgatori di dottrine (cioè insegnamenti) di demoni ecc...

     Con tutte le dovute eccezioni, perché solo Dio conosce quelli che sono suoi, tali unti non sono amati da Dio, e bisogna prenderne atto. Paolo disse chiaramente che Dio indurisce i loro cuori, ottenebra le loro menti affinché non credano alla verità. Dobbiamo lavorare per coloro che sono finiti per la loro ingenuità nella trappola di questi distorsori della Scrittura, affinché Dio conceda loro di ravvedersi.

     Io ho parenti che frequentano chiese ADI, a cui voglio sinceramente bene, e che credo che siano, nonostante le divergenze d’opinioni su alcuni argomenti, e su alcune loro esperienze, miei fratelli in Cristo. Non è così per i carismaticisti che invece vanno di male in peggio.

 

Precisazioni conclusive

     Un’altra precisazione che desidero fare, in quanto non voglio che ciò che dico possa essere strumentalizzato dai carismaticisti, utilizzando sempre la solita menzogna, ossia che se uno non è un loro seguace vuol dire che non crede allo Spirito Santo, o che crede che Dio oggi non guarisce più, e le loro solite mendaci affermazioni: mi dispiace deludervi, ma io credo nello Spirito Santo, e ricerco la sua guida, e credo fermamente che Dio guarisce ancora oggi.

     Mi sottometto alla sua volontà, confidando nella sua misericordia. Dio non mi deve nulla, io davanti a Dio non ho nessun diritto, e come essere macchiato dal peccato come potrei mai esigere che qualcosa mi sia dovuto? So però che il mio Padre celeste usa misericordia verso i suoi figli, e come suo figlio so che lui si prenderà cura di me. Tutto è per grazia, ossia per il favore immeritato di Dio.

     I carismaticisti hanno invece un padre molto suscettibile, legato a formule magiche, che promette e poi si rimangia la parola data, dice che fa, e quando non fa è perché non si è spiegato bene, un dio molto limitato, come il titolo d’un film, sono figli d’un dio minore, che non è Jahwè, non è il Padre del mio Signore Gesù Cristo, ma il suo antagonista. Che Dio possa avere pietà delle loro anime!

     Per quanto riguarda invece i miei fratelli pentecostali: hanno voluto qualcosa in più? Forse sarà meglio che facciano un passo in dietro, posando gli occhi più sulle Scritture. Perlomeno li scongiuro di non andare ancora più oltre... {11 settembre 2009}

 

 

5. {Nicola Martella}

 

Le osservazioni di Gaetano Nunnari possono senz'altro apparire pertinenti a un lettore neutrale in materia, e questo specialmente tenendo presente il suo particolare punto di vista di insider: egli non scrive da sprovveduto, ma ha conosciuto di prima persona tutto lo spettro entusiastico che va dai pentecostali classici ai neopentecostali (o carismaticisti) più estremi. Ancora attualmente ha parenti, specialmente fra questi ultimi, i quali pretendono di aver ricevuto «profezie» circostanziate da parte di Dio, che coinvolgono anche lo stesso Gaetano; sebbene queste poi non si sono avverate per nulla, tali parenti, invece di ravvedersi, danno come motivo una delle tante scuse, tipiche di tale ambiente. Inoltre alcuni di loro affermano pubblicamente di essere stati guariti dal Signore, sebbene in privato stiano alquanto maluccio e siano costretti a ricorrere ai medici. In tali ambienti carismaticisti ne ha viste di tutti i colori e ancora ora ha il suo daffare con la parentela, che lo marca da vicino e lo considera un traditore.

     Faccio comunque notare che l’ambiente pentecostale classico è molto variegato. Sebbene abbia una certa base comune, nella pratica le credenze e le attività entusiastiche sono molto varie da comunità a comunità. Alcune chiese pentecostali hanno di pentecostale solo il nome, essendo a tutti gli effetti delle chiese libere e moderate. Altre, oltre al nome, hanno una certa «coreografia» devozionale, ma non permettono che si parli in lingue in pubblico né mettono una particolare enfasi su una seconda esperienza. Poi ci sono altre che mettono una enfasi più o meno grande sul cosiddetto battesimo di Spirito e incoraggiano, con enfasi diversa, la glossolalia come particolare distintivo; anche qui ci sono chiese, in cui si parla in lingue solo se si può tradurre, e altre in cui tutti pregano e parlano in lingue allo stesso tempo, e pare d’essere nella prima Babele, quando nessuno capiva l’altro (Gn 11).

    Queste ultime chiese, oltre a non praticare 1 Corinzi 14,27s, rappresentano un pericolo per sé e per altre chiese, poiché possono rappresentare un’infezione spirituale; infatti, se nessuno interpreta, chi verificherà che non venga bestemmiato il nome di Dio in lingue? Ex occultisti affermano di essere andati regolarmente in tali chiese senza «decoro e ordine» (1 Cor 14,40), per bestemmiare lì il nome di Dio e invocare Satana in lingue.

     Quindi, lo spettro del pentecostalismo classico è molto vasto. Facciamo bene a incoraggiarne le forme più moderate.

 

 

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Confronto fra pentecostali, ex e non 1 {G. Siena - G. Nunnari - N. Martella} (T/A)

Confronto fra pentecostali, ex e non 2 {A. Capasso, G. Nunnari e N. Martella} (T/A)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Pentec_carismatici_parla_Mds.htm

08-09-2009; Aggiornamento: 06-10-2009

 

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