Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia.

  Ecco le rubriche principali:
■ Scenario biblico
■ Vita di comunità
■ Abbecedario riflessivo
■ Ad acta
■ Dietro il velo
■ Casella postale biblica
■ Variazione delle costanti
■ Puntigli e indovinelli
■ Sapienza da quattro soldi
■ Massime e minime
■ Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

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IL SERBATOIO VUOTO

PARANOIA CARISMATICISTA? PARLIAMONE 2

 

 a cura di Nicola Martella

 

Pensavamo che esorcizzare un indirizzo e-mail fosse oramai il massimo della paranoia carismaticista. [ Paranoia carismaticista? Parliamone 1] Ci siamo sbagliati. Non basta un alone di luce su una fotografia che viene scambiato per la presenza di Dio (carismatici evangelici) o per la Madonna oppure per Padre Pio (carismatici cattolici). [ Soprannaturale e fotografia] Alla fantasia entusiastica ed estatica non manca immaginazione, inventiva, creatività né limite. Nel primo contributo viene esorcizzato addirittura un serbatoio vuoto. Se non fosse che la lettrice, che ci ha raccontato tale storia, l’ha vissuta in prima persona, penseremmo che sia solo una barzelletta… purtroppo è reale paranoia carismaticista.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Michela Depatris, ps.

2. Gianni Siena

3. Patrizia Miceli

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Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Michela Depatris, ps.}

 

Non so se ridere o piangere. Due anni fa, ho assistito personalmente all’esorcismo d’un serbatoio di benzina, che era rimasto vuoto per la mancanza d’accortezza del guidatore carismatico. Il pastore carismaticista ordinò alla macchina di partire. Ma l’auto, da «vera posseduta» (sto piangendo dalle risate al ricordo) s’opponeva alle sgridate sonore di tale «unto».

     Fummo tutti invitati a pregare dentro la sala della comunità, affinché il serbatoio si riempisse. Lo sgridatore carismatico restò fuori. Dopo dieci minuti rientrò in chiesa dicendo: «Gloria a Dio, il serbatoio si è riempito». Eravamo tutti ad applaudire, se non che arrivò alle spalle del carismaticista il garzone del benzinaio per dire, scusandosi, che si era dimenticato di chiudere con la chiave il tappo del serbatoio, dopo che il pastore gli aveva fatto mettere 20 euro di benzina.

     Che era successo? A una cinquantina di metri dalla chiesa c’era uno spiazzo con un rifornimento. Noi siamo stati mandati dentro, e lui era fuori a sgridare il serbatoio. Tuttavia, appena fu rimasto solo, andò a far benzina. Che magra figura che ha fatto.

     Un paio di giorni dopo si è poi giustificato, dicendo che ci voleva fare uno scherzo e che noi, poveri allocchi, c’eravamo cascati. In ogni modo, se non fosse arrivato il garzone del benzinaio, sarebbe passato per «il miracolo del serbatoio»!

     Non vi dico altro. Se dovessi raccontare tutte le eresie che ho visto in quella chiesa potrei riempire un bel libro... di barzellette. Certe «chiese» ne fanno di più belle che nel cabaret. Grazie a Dio ne sono scappata. Naturalmente una volta andata via da lì, sono stata minacciata da loro e perseguitata per diversi mesi. Sono bravi a fare queste cose. E non ti dico le maledizioni che mi hanno mandato, a non finire. {8 settembre 2009}

 

 

2. {Gianni Siena}

 

Qualche episodio biblico viene usato dai carismaticisti come «pezza d’appoggio», ma ahimè con quale logica!!!

     Per esempio: Mosè doveva parlare alla roccia per far scaturire l’acqua; ma egli la percosse e l’acqua scaturì lo stesso. Sappiamo che gli arabi del Sinai, per procurarsi da bere percuotono (scavano) la roccia negli stessi luoghi, e antiche vene d’acqua sgorgano copiose a dissetare... Per questo Dio aveva comandato di «parlare» alla roccia: essa doveva servire da esempio alle generazioni di credenti possedenti la sostanza degli, allora, futuri beni. Quella roccia (reale, «calcarea»!) era / «incarnava» (= rocciosamente) il Cristo o Roccia dei secoli; Iddio non dice o fa mai nulla che non possa essere d’istruzione o d’esempio nel futuro: Dio è, appunto, «Dio»! Parlare a un vegetale (il fico poi seccato), a un uomo contraddicente (Pietro), al sole e alla luna (Giosuè), tutto è possibile quando Dio lo comanda... Tuttavia a monte di questi episodi c’è sempre una fede che ascolta la voce di Dio e che ha una missione da compiere!

     I carismaticisti sono al ridicolo e all’imbroglio. L’uomo non ha ricevuto da Dio il potere permanente di compiere a piacere segni soprannaturali. Gli apostoli supplicavano il Signore per avere la fede d’operare prodigi e segni in accordo con la sua volontà. In ogni tempo i calli delle ginocchia testimoniano la perseveranza nell’attesa (non escludente una risposta negativa!) che il Signore risponda: questa è l’umiltà del servo di Dio! Ma costoro sono fonti senz’acqua, nuvole senza pioggia, alle quali è riservata l’oscurità dell’inferno. Stiano attenti, non è un buon «affare» beffare il Signore, la suggestione delle masse può portare a qualche sorta di «miracolo» (anche in vista d’un buon raccolto, soprattutto, di «offerte»), ma se manca il «miracolo della salvezza», della «rigenerazione interiore» in vista della «vita eterna», tutto è pseudo miracolo.

     La storia, pietosamente, vera del serbatoio di benzina «esorcizzato» dimostra che costoro, non diversamente dal mondo del «paranormale» da ultima pagina di certi giornali, sono in tutto identici ai vari imbroglioni che fanno soldi alle spalle dei poveri creduloni da spennare.

     Vorrei che le chiese evangeliche formassero un «trust» spirituale / denominazionale per distaccarsi nettamente da costoro. Non mi piace quando i credenti (purtroppo) si contendono un nome in un’aula un tribunale: ma esso, per chi lo ha già, è un marchio distintivo; dietro c’è una storia con pochi errori e tanti fatti d’autentica vita cristiana vissuta... Perciò mette al bando le contraffazioni. Per questo io rispetto le varie denominazioni cristiane autenticamente evangeliche: anche quando hanno differenze vistose fra loro (ma sempre nel contesto d’un biblico comune sentire sulle questioni fondamentali).

     In conclusione: non passa differenza tra i carismaticisti e i maghi, a parte il frasario e l’ambiente: povera gente ingannata da questi marpioncelli! {9 settembre 2009}

 

 

3. {Patrizia Miceli}

 

Contributo: Caro fratello, ti voglio segnalare anche questo topic, dove ce n’è delle belle riguardo ai «prosperanti» {9 settembre 2009}.

 

Risposta: Ho visionato il topic. È triste a quanto possa portare la paranoia carismaticista. Invece di tagliare rettamente la «Parola della verità», la si asservisce alle proprie ideologie, storcendola a proprio arbitrio! Come la lettrice stessa ha mostrato sopra, tali seguaci della «ideologia della prosperità» non si tirano neppure indietro a manipolare i fatti e la realtà, pur di inculcare tale falso lievito dottrinale! Si attesterà la verità, barando o cibando la gente con falsi miraggi spiritualistici, mistici, gnostici ed entusiastici? In fondo, era così che facevano i «superapostoli» gnostici d’origine giudaica (i carismaticisti d’allora), prendendo il potere nella chiesa di Corinto e seducendo gli incauti credenti (2 Cor 11,3ss.13ss).

     Rispondo inoltre con questa mia riflessione: La dottrina della prosperità è un’ideologia New Age cristianizzata, che usa la «versettologia» a proprio arbitrio. Essa sposta l’attenzione dal Donatore (col suo arbitrio e la sua sovrana libertà) ai doni di diritto («tu hai diritto alla tua guarigione), rendendo così il Dio vivente un «pozzo di san Patrizio» o un distributore automatico di miracoli. Questi non è il Dio della Bibbia, ma la proiezione d’una spiritualità esoterica cristianizzata. Inoltre tale «teologia» è responsabile di tante altre false dottrine (p.es. «Non sei stato guarito, perché non hai avuto abbastanza fede»), di tante delusioni («Dio non m’ama abbastanza, altrimenti…»), di tante disaffezioni dalla fede biblica («Non vale la pena credere in Dio, visto che non mi guarisce») e di tante tragedie esistenziali («Eppure Dio aveva promesso per bocca della profetessa *** di guarire mio figlio, ma ora è morto... Perché Lui ha fallito così?»).

     La dottrina della prosperità afferma: «Signore, sia fatta la mia volontà»; la fede biblica afferma invece: «Signore, sia fatta la tua volontà». La dottrina della prosperità afferma: «Dio guarisce da ogni malattia, basta credere»; la fede biblica afferma invece: «Dio libera o dal problema (soccorrendo, guarendo) o nel problema (dando forza nella difficoltà e grazia nella malattia), e cioè agendo a suo arbitrio e in modo insindacabile. {Nicola Martella}

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Paranoia_carism_parla2_Mds.htm

09-09-2009; Aggiornamento: 10-09-2009

 

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