Michela Depatris (ps.), quand’era nel cattolicesimo era considerata «eretica» per il suo
attaccamento alla Bibbia. Poi, cercando aiuto presso un pastore evangelico, si
trovò invischiata nel «movimento della prosperità»; anche qui ebbe molto a
soffrire proprio per il suo attaccamento alla sacra Scrittura, con cui
analizzava i singolari fenomeni che succedevano intorno a lei (sussulti, cadute,
rotolamenti, rantoli, urli, guaiti, risate irrefrenabili, ecc.). Anche in tale
ambiente carismaticista la sua lotta fu dura e anche qui fu marchiata a fuoco
come eretica. Eppure ella termina la sua testimonianza con le seguenti parole:
«Adesso frequento una chiesa pentecostale libera, molto moderata e di sana
dottrina, dove ho trovato ristoro e pace. In questa comunità regna la pace e
l’amore fra tutti i componenti, e il pastore è un vero servo di Dio umile e
buono. Adesso sì che sono in una chiesa». [►
Sono uscita dal movimento della prosperità]
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster
(E-mail)
Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli
firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito
può dare uno pseudonimo, se richiesto.
I contributi sul tema
▲ (I
contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori. I
contributi attivi hanno uno
sfondo bianco)
Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante
1. {Andrea
Diprose}
▲
Che tristezza! Il resoconto della sorella si commenta da
solo, anche perché i testi biblici inseriti dal fratello
Martella aiutano a comprendere meglio cosa insegna la Bibbia
su certi argomenti.
Ringraziamo Dio che il suo
resoconto termina con le seguenti parole: «Adesso
frequento una chiesa pentecostale libera, molto moderata e
di sana dottrina, dove
ho trovato ristoro e pace.
In questa comunità regna la pace e l’amore fra tutti i
componenti, e il pastore è un vero servo di Dio umile e
buono. Adesso sì che sono in una chiesa. Grazie a Dio».
{14-12-2009}
2. {Pietro Calenzo}
▲
Alla cara sorella, ex carismatica evangelica: ben hai fatto
sorella, il movimento delle lingue, è sorto su fondamenti
non scritturali, nell’innalzare un carisma (per me cessato)
al di sopra degli altri. Se vogliamo parlarne, ci sarebbero
poi i frutti della 2a, 3 a, 4 a
«ondata dello Spirito», sperimentalità della fede,
ecumenismo e binario diretto verso il Vaticano (e purtroppo
ciò è palese). Ritorniamo alla Rocca, ai sentieri antichi:
Sola Fede, Sola Grazia, Solo Cristo e Sola Scrittura. Dio ti
benedica, sorella, e grazie della tua testimonianza. A Dio
sia la gloria. Amen
{14-12-2009}
3. {Fortuna
Fico}
▲
Brava! Certe manifestazioni e comportamenti vanno affrontati
solo con la Parola; e allora tutte le fortezze costruite
cadranno una a una, e la Verità trionfa! Dio ti benedica!
{14-12-2009}
4. {Sara
Iadaresta Esposito}
▲
Quello che mi ha colpito in «questa avventura religiosa»
(che grazie a Dio ha portato la sorella alla verità), è
stato che lei partiva sempre in «battaglia» con la Bibbia,
che è l’arma che il Signore ci ha lasciato. È anche vero
che, alla fine, certe persone non le cambi, neanche se
dimostri realmente che stanno sbagliando. Ne so qualcosa. Il
Signore ti benedica, sorella!
{14-12-2009}
5. {Angela
Morana}
▲
Salve, Nicola. È veramente vergognoso come vengono ad
accostarsi alla fede di nostro Signore Gesù, questi falsi
credenti! D’altra parte è normale che tutto ciò succeda.
Grazie al Signore perché Lui conosce i suoi e li libera! Ma
queste persone che fanno tutto ciò, non andranno lontano e,
come dice la Parola di Dio, la loro fine è già scritta.
Certo è che leggere tali cose, fa effetto, figuriamoci poi a
esserci dentro! Ma l’accecamento di Satana, come sappiamo,
non ha limiti, lui è bravo a intrappolare anime. Preghiamo
per queste persone, semmai Dio possa avere pietà di loro. E
ringraziamolo per averci liberato dalla sua ira! Grazie per
la tua pagina a cui attingo molto spesso, come dagli tuoi
articoli che ricevo. Dio ti benedica!
{14-12-2009}
6. {Antonio Di
Santi}
▲
Io sto in una chiesa pentecostale ma, grazie a
Dio, simili manifestazioni non ne ho viste, se no fuggirei subito. Credo che
dove venga predicata e insegnata bene la Parola di Dio, simili cose non
accadono.
{14-12-2009}
7. {Tony Gatto}
▲
Sono d’accordo con te, Antonio, non tutte le chiese
pentecostali professano false dottrine, come non tutte le
chiese di denominazione diversa professano dottrine sane.
Dio ti benedica e t’aiuti sempre a tenere la guardia alta (1
Timoteo 3,15).
{14-12-2009}
8. {Gianni
Siena}
▲
La vicenda di Michela Depatris è esemplare. La sorella
Michela Depatris è arrivata alla meta della consapevolezza:
la dottrina biblica della prosperità è differente da quella
di certi cristiani. Infatti, basta rileggersi le parole di
Gesù e si scopre che chi lascia ogni cosa per eseguirlo, può
contare su un Dio che provvede abbondantemente,
«cento volte di più», ma insieme a ogni genere di
difficoltà e persecuzione. La prosperità evangelica è tutta
in salita, implica la condivisione del bene ricevuto con la
fratellanza e «in vista di Dio»; implica, innanzitutto, il
distacco del cuore dalle cose terrene come il denaro: non si
può amare Dio e mammona al tempo stesso diversamente si
disperde ogni benedizione.
Questa «società» con Gesù, nella
quale ognuno dei due contraenti mette tutto quello che ha, è
basata sull’Amore e sulla Grazia di Dio e non in vista di
impinguare le casse
della comunità e il conto bancario del «pastore». È la
tentazione che rovina più d’un ministro del Vangelo e la sua
comunità; in una chiesa, dove la gente dona generosamente,
il ministro «efficientista» comincia a vagheggiare (con la
calcolatrice alla mano) «quanto» incasserebbe, se tutti
dessero la decima. È immaginabile che sia una massa notevole
di danaro... ma quello già in cassa come è speso?!
Ecco un caso pietoso che mi
è stato riportato. Durante una assemblea amministrativa,
sono presenti meno della metà dei credenti in comunione. Nel
leggere il rendiconto delle spese, salta subito all’occhio
la somma stanziata per l’auto nuova del pastore e la cifra
destinata ai bisognosi:
la prima è duecentosessanta volte maggiore... e la
somma va raddoppiata, dato che questi riceve l’identico
contributo da un’altra chiesa. Nulla da dire, il bisogno del
pastore suddetto è reale, ma occorre riflettere su questa
situazione che mostra lo stato spirituale d’una «chiesa» e
del «conduttore». Proviamo ad amplificare questa situazione
(reale) e trasportiamola in un mondo «cristiano», laddove
avvengono seduzione e prevaricazione spirituale: povere
anime spolpate in nome di Uno che non aveva una pietra per
cuscino!
{14-12-2009}
9. {Tonino Mele}
▲
Certamente non bisogna fare di tutta l’erba un
fascio: ci sono chiese pentecostali più moderate e chiese più esagitate. Ho però
l’impressione, senza con questo voler fare nessun giudizio, che ci sia in questi
ambienti una certa «apertura», per non dire «predisposizione» verso le «novità»
del mondo spirituale, che vengono accolte con una certa «ingenuità», cioè senza
esercitare quel discernimento che la Scrittura prescrive (1 Ts 5,20-22; 1 Cor
14,29; 1 Gv 4,1). Non è un caso che i fenomeni descritti più su facciano parte
della «terza» o forse già «quarta ondata dello Spirito», che altro non sono se
non un’evoluzione della «seconda» e della «prima ondata», dove hanno le radici i
«pentecostali moderati». E questo è un dato storico.
{14-12-2009}
10. {Ambra
Laureti}
▲
Io penso solo che dipenda tutto dai conduttori,
o pastori di chiesa; se sono sani lo è anche la chiesa stessa. Sono loro infatti
che non devono far entrare false dottrine. Al credente sta di vigilare sulla
correttezza di ciò che viene detto dal pulpito, confrontandolo sempre con la
Parola di Dio. E in questo vuol dire poco la denominazione della chiesa, quanto
l’insegnamento che essa produce.
{14-12-2009}
11. {Patrizia
Miceli}
▲
Patrizia mi ha mandato un'immagine di un uomo senza pelle, e poi mi scritto:
«Quando a Milano ho visto l'uomo senza pelle nel Duomo, ho pensato che fosse un
poveretto scappato anch'egli dai prosperanti». Ho ritrovato tale immagine in
rete
qui.
Interpretando il sottile sarcasmo della lettrice, penso che lei voglia dire
questo: i santoni della «ideologia della prosperità» ti strappano perfino la
pelle di dosso per rimpinguare le loro avide casse e i loro famelici conti in
banca (Nicola Martella).
12. {Giulia
Donadio}
▲
Non so se sei capitata in una chiesa d’imbecilli oppure
d’esaltati demoniaci, scegli te; e purtroppo il mondo è
pieno di questi gruppi. Lo Spirito di Dio è ben altra cosa.
L’essere umano si pone sempre nel ridicolo, ma anche nella
scempiaggine più nera, quando cerca con la carne di
dimostrare lo Spirito. Ci sono chiese addirittura che si
sono messe a covare uova nel vero senso della parola, perche
nella loro depravazione sulla Parola hanno considerato che
lo Spirito nasce nelle viscere… non so se ridere, mah. Buona
fortuna, mi raccomando in guardia sempre. {14 dicembre 2009}
Nota redazionale: In questo contributo ci sono cose condivisibili nel
merito, sebbene non sempre nella forma. Visto il discernimento spirituale di
questa lettrice, qualcuno avrà da ridire sull'inaspettato «buona fortuna»
finale.
►
Sono uscita dal movimento della prosperità! Parliamone 2 {Nicola Martella}(T)
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Mov_prosper_uscita_MeG.htm
14-12-2009; Aggiornamento: 16-12-2009 |