Milingo, il prelato carismatico dal grande seguito, aveva lasciato le sue
«pecorelle» per convolare a nozze con la donna che gli ha destinata Moon, il
capo-setta coreano che si è autonominato la rincarnazione di Cristo. Poi era
tornato sui suoi passi e messo sotto disciplina vaticana. Ma non ha resistito ed
è ritornato dalla sua donna. Una commovente storia d’amore fra una giovane donna
coreana e un anziano africano.
Che dire dell’arcivescovo Milingo dal punto di vista
biblico? Come ho mostrato già nel 1995 nel mio libro «
Carismosofia», Milingo è un taumaturgo africano vestito da prelato cattolico carismatico. In
molti casi di cura pastorale, da me svolta negli anni e in cui i soggetti
avevano gravi problemi legati all’occultismo, ci aveva messo la mano proprio
Milingo: le persone affette da problemi spirituali si sono recate ripetutamente
da lui per ricevere l’imposizione delle mani, ma esse dopo stavano peggio di
prima e i fenomeni paranormali aumentavano.
In fondo, con l’apertura di Milingo alla setta di Moon (un leader
orientale che, come detto, si ritiene l’incarnazione di Cristo e che guida la
sua setta con sistemi dittatoriali) ha mostrato che — come ha detto l’apostolo
Pietro — «il cane torna al suo vomito» (2 Pietro 2,22; cfr. Proverbi
26,11): non c’è quindi da meravigliarsi che lo sciamano africano in veste di
arcivescovo carismatico sia ora approdato nel porto di una tale religione
orientale cristianizzata. Quanto al matrimonio (libero e non forzato) dei chierici, ciò è
conforme alla Bibbia, che recita: «L’episcopo [gr. = «sorvegliante»,
conduttore di chiesa] sia irreprensibile, marito di una sola moglie...» (1
Timoteo 3,2; Tito 1,6). Bisogna stare però attenti alle «crociate» che ora fanno i seguaci
di Moon sul Web, su questo caso costruito ad arte (!), spacciandosi ora per
cattolici, ora per evangelici. Non sono né l’uno né l’altro, ma una setta
orientale cristianizzata, simile alle tante sette gnostiche dei primi secoli
dopo Cristo. Guardiamoci da tali strumentalizzazioni: è solo lo «specchio per le
allodole» per accreditare la falsa dottrina orientale, piena di elementi
esoterici e gnostici cristianizzati, del «falso cristo» Moon. Che sarebbero
venuti «falsi cristi», «falsi profeti» e «falsi apostoli», ci aveva avvisato
Gesù stesso (Matteo 24,7.24) e anche gli apostoli (2 Corinzi 11,13; 2 Pietro
2,1; 1 Giovanni 4,1).
Si fa sempre bene a «provare gli spiriti» (1 Giovanni 4,1) per non
incappare in color che sono marchiati a fuoco nella loro coscienza, perché hanno
creduto a dottrine di demoni e hanno apostatato la fede biblica (1 Timoteo
4,1ss; cfr. 2 Timoteo 4,1ss). Bisogna guardarsi dai falsi «unti» e dal falso
«lievito». Bisogna vegliare come sentinelle del Signore (2 Timoteo 4,5;
Apocalisse 3,2) e «combattere strenuamente per la fede, che è stata una volta
per sempre tramandata ai santi» (Giuda 1,3).
Gesù ha detto ai suoi discepoli: «Ecco, io vi mando come pecore
in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le
colombe» (Mt 10,16). Vi lascio con un mio motto: «Fidarsi è bene,
controllare nella Scrittura è meglio!».
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I contributi sul
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sottostante
1. {Giorgio
Saglietti} ▲
Caro Nicola, io non disprezzo l’uscita di
Milingo sui preti sposati, sono circa 150 mila in tutto il mondo, e la gerarchia
si rifiuta di trovare una soluzione e preferisce restare nell’ipocrisia. Senza
sperare in un leader (né padri, né maestri ma solo fratelli) penso che il fatto
potrebbe smuovere le acque, almeno spero. È chiaro che la vicenda ha molte
contraddizioni ma tutti ne abbiamo, in special modo quella gerarchia che
vorrebbe portare tutti nel medesimo ovile. cordialmente. {2007}
2.
{Nicola Martella} ▲
Caro Giorgio, šalôm. Nel seguente articolo:
Chierici, celibato e matrimonio esprimo le convinzioni bibliche riguardo al
tema. La questione a cui bisogna dare massima attenzione è che un’aspirazione
biblicamente legittima («Ognuno ha il suo proprio dono da Dio: l’uno in un
modo, l’altro in un altro»; 1 Cor 7,7), venga strumentalizzata da abili
ideologi curiali mediante la tragica storia di Milingo, un taumaturgo che ha
ammesso di aver ricevuto la sua facoltà esorcistica da uno stregone africano (!)
e che è finito nell’alveo di uno pseudo-cristo quale è Moon. I preti sposati
hanno tutta la mia simpatia di esegeta. Ma a puntare sulla carta di un
carismatico neognostico ci perderanno!
Le
convinzioni cristiane devono nutrirsi dell’esegesi biblica e non delle decisioni
di una gerarchia ecclesiastica, motivate da altre motivazioni (politiche,
egemoniche, mistiche, ecc.). Questo ha certo un costo, ma è l’unica via
percorribile per chi ha il timore di Dio e ama la sua Parola. «Chiesa» è lì dove
Gesù è presente: «Dovunque
due o tre son radunati nel mio nome,
qui sono io in mezzo a loro»
(Mt 18,20). Allora se la Parola afferma che «è meglio sposarsi che ardere» (1
Cor 7,9), è altresì bene ubbidire a essa che cadere in peccati di varia
concupiscenza, di cui le cronache mondiali son piene. Pietro e gli altri
apostoli hanno protestato allora dinanzi al Sinedrio: «Bisogna ubbidire a Dio
anziché agli uomini» (At 4); la stessa cosa bisogna protestarla oggigiorno
dinanzi ai moderni Sinedri.
{2007}
3.
{Pino Carella} ▲
Nei due anni seguenti la mia conversione, che risale al gennaio 1976, ricordo
che mi addentrai per qualche settimana, presso una filiale di Milano della setta
di Moon, chiamata allora «Principi Universali», per studiarne le
dottrine, col fine di conoscere al meglio le loro strategie di guerriglia e,
poter a mia volta poter ribattere con efficacia, Bibbia alla mano. La setta di Moon è tremendamente devastante e distruttiva, lacera e
dissolve la libertà individuale della singola coscienza, annullandone tutte le
psicologiche difese. Essa accoglie con tiepida socialità le persone, dando loro
da un lato importanza e un apparente affetto e, dall’altro lato fa percepire in
modo chiarissimo che «tu non sei niente ma noi ti faremo essere qualcuno». Nella setta di Moon si viene bombardati continuamente di informazioni
relative al leader che, viene venerato come un dio. Si deve studiare in modo
sistematico il pensiero di Moon e dare evidenti risultati del proprio lavoro.
Nel giro di meno di un mese il nuovo adepto è già programmato e pronto per fare
proseliti. Il nome che si sono attribuiti: «Principi Universali» è molto sibillino.
Se da un lato lo si può leggere: «Princìpi Universali», nel senso di
plurale di principio. Ora, però, se si sposta l’accento sulla prima «i»
(significato dottrinalmente non insegnato ai nuovi adepti), si legge: «Prìncipi
Universali». E qui la cosa si fa pesante!! Da una denominazione generica e se
vogliamo comunque di estrazione
new age, si salta di colpo a una identità di stampo fortemente esoterico
e con caratteristiche esageratamente e dichiaratamente sataniste. Quello di
adorare i «prìncipi universali», ovvero, il principe di questo mondo e
tutti i suoi seguaci precipitati dalla presenza di Dio, angeli ribelli, demoni
dannati. È un gioco di parole basato solo sullo spostamento di un accento che
però, manifesta senza ombra di dubbio, tutta la malafede e la volontà di portare
avanti un progetto subliminale, ad indirizzo satanico.
In seguito, mi sono addentrato pure nella setta dei Testimoni di
Geova, dei Mormoni, degli Hare Khrishna e di Dianetics, avendo conferme che,
cambiando l’ordine degli addendi... il risultato non cambia. Satana ha sulla
terra le sue schiere ben distribuite sul territorio ma, presto farà i conti col
Signore dei Signori e Re dei Re: Gesù Cristo, il Figlio di Dio, subendo il
giusto giudizio e condanna che merita, lui e tutti quelli che lo seguono. Nostra
è la vittoria e grande sarà la nostra gloria, perché grande, meraviglioso e
potente è il nostro grande Dio e Signore: Gesù Cristo, benedetto in eterno.
Amen.
{2007}
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Milingo_Moon_pretisposati_UnV.htm
2007; Aggiornamento: 11-11-2008
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