Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Le diversità possono essere una risorsa oppure diventano un problema.

 

Ecco le parti principali:
■ Entriamo in tema (il problema)
■ Uniti nella verità
■ Le diversità quale risorsa
■ Le diversità e le divisioni
■ Aspetti connessi.

 

Il libro è adatto primariamente per conduttori di chiesa, per diaconi e per collaboratori attivi; si presta pure per il confronto fra leader e per la formazione dei collaboratori. È un libro utile per le «menti pensanti» che vogliano rinnovare la propria chiesa, mettendo a fuoco le cose essenziali dichiarate dal NT.

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL CAMMINO DI DUE EX SUORE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito presentiamo le reazioni dei lettori all'articolo «Abbiamo scelto Cristo e Lui solo», che riporta la testimonianza del cammino fatto da due ex suore nella comprensione della verità biblica, così come è presentata nella sacra Scrittura. Dopo che avevano capito le verità bibliche, non fu facile realizzarle subito e passarono per tante e dure lotte, sia esterne che interiori. Alla fine, sebbene la loro età e l'incertezza del futuro, presero una drastica decisione che cambiò totalmente la loro rotta. Ora, affermano di aver trovato pace con Dio e con la loro coscienza.

 

Confronto fra un'amica cattolica e un’ex-suora {Fiorina Pistone - Annamaria Mazzari} (T/A)

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Chino Piraccini

2. Raffaello Minimi

3. Calogero Sicurello

4. Pietro Grandoni

5. Francesco Dragotto

6. Annamaria Mazzari

7. Benito Viapiana

8. A. Palmieri-Multari

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10.

11.

12.

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Chino Piraccini}

 

Molto interessante l’esperienza delle due suore che hanno maturato il passaggio dalla confessione cattolica a quell’evangelica. Sono un prete sposato del gruppo Sorrivoli e se avessi un pastore illuminato nelle vicinanze,... mi sarebbe di tanto aiuto a vivere una testimonianza più significativa e aderente alla Parola. Grazie {08-02-2008}

 

 

2. {Raffaello Minimi}

 

■  Contributo: Carissimo, premesso che trovo molto più cattolicesimo in alcuni tuoi testi che, per esempio, in varie parti del magistero della buonanima di Karol, premesso che gradirei avere qualche riferimento per poter contattare in privato le due suore, e premesso che tu, sempre in privato, puoi scrivere a chicchessia di ciò che ti pare; ma, rispondi un po’, non ti sembra una provocazione, un tantinello di «Cattivo gusto» inviare un testo del genere a una lista che è nata per il confronto TRA CATTOLICI? DIO ci benedica, vostro UomochenonfuMAI {08-02-2008}

 

 Risposta: Caro «UomochenonfuMAI», come avrai notato, io non sono l’autore dell’articolo. Tu stesso avrai potuto prendere atto che ti mando gli inviti alla lettura per ogni tema principale che metto in rete. Quindi non c’è nessuna manovra né «cattivo gusto», come da te fomentato; io cerco di agire sempre con onestà intellettuale e con chiarezza. Non a caso abbiamo avuto modo di scriverci e confrontarci anche in passato. Dove sta quindi il problema? Ti saluto in Gesù Messia... Nicola Martella («UomoamatodaDIO»)

 

 

3. {Calogero Sicurello}

 

Ho ricevuto la testimonianza delle due suore, che adesso fanno parte di quel grande popolo di Dio. Vi mando un fraterno saluto, Calogero. {08-02-2008}

 

 

4. {Pietro Grandoni}

 

■  Contributo: Nella testimonianza di Annamaria ho letto che il rito della messa e in contrasto con la Parola di Dio. Mi fai capire come? Grazie. {08-02-2008}

 

Risposta: Sig. Grandoni, la lettera agli Ebrei è molto chiara in proposito, perché più volte in questo Scritto è detto che il sacrificio di Cristo «è stato compiuto una volta per sempre» (Eb 7,26.27; 9,25.28; 10,10.18). Non servono continui atti di giustizia, è bastato quello che si è compiuto alla croce 2000 anni fa! (Rom 5,18).

     Secondo la dottrina cattolica, la messa è la ripetizione di quel sacrificio. Il perdono dei nostri peccati è stato ottenuto al momento in cui Cristo ha versato il suo sangue per noi; nella messa non c’è spargimento di sangue, perciò non c’è perdono (Eb 9,22).

     Del resto durante il periodo apostolico non si parla di messa, ma di cena del Signore, né si parla di sacrificio incruento come dice il catechismo della chiesa cattolica. Gesù all’ultima cena ha detto di spezzare e mangiare il pane e di bere tutti (non solo i sacerdoti) al calice del suo nuovo patto. Ha detto inoltre: «Fate questo in memoria di me», e lo ha detto a tutti; è un memoriale che ricorda quanto Egli ha fatto per noi. Coloro che credono, si riuniscono anche oggi per ricordare il sacrificio di Cristo. È la cena del Signore: ovunque viene perpetrato questo ricordo, i credenti sperimentano insieme l'adesione alla passione e morte del Signore in vista del suo ritorno. Non c’è alcuna «transustanziazione».

     Dio la benedica. {Annamaria Mazzari; 09-02-2008}

 

 

5. {Francesco Dragotto}

 

È una storia d’avvero commovente! Il Signore è meraviglioso e, attraverso la testimonianza di quest’esperienza vissuta, bussa al cuore di quanti sono travagliati... sussurrando: «Io sono qui, e sono il Dio dell’impossibile... apri la porta del tuo cuore e credi...». Un saluto affettuoso con 2 Cor 13,13. {09-02-2008}

 

 

6. {Annamaria Mazzari}

 

Ciao Nicola, le parole di Chino [ 1.], mi rallegrano il cuore, perché sento il desiderio di questo ex sacerdote di voler approfondire la Parola di Dio, comprendo il suo desiderio di voler seguire Gesù nella verità! Mentre scrivo mi sovviene Gv 8,31.32: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». A suo tempo anch’io ero molto incoraggiata da queste parole e sentivo il desiderio d’attuarle nella mia vita. Dio ascolta la voce di chi lo cerca, e anche a Chino il Signore farà incontrare la persona che l’aiuterà nella sua ricerca così sincera. Dio benedica il tuo lavoro Nicola, benedica e sostenga Chino nel suo cammino. {09-02-2008}

 

 

7. {Benito Viapiana}

 

Gloria a Dio per l’opera che compie in ciascuno di noi. Trovo tanto piacere nel leggere la testimonianza di queste due suore, e sono molto esortato dallo spirito per cui esse hanno preso la loro decisione. Se amiamo il Signore, se sentiamo il desiderio di conoscerlo ancora di più, Egli si fa trovare e si rivela in modo tangibile nella nostra vita. Egli stesso guida i nostri passi e ci stabilisce nel luogo adatto per noi.

     Anche io, come le due suore, e tantissime altre persone siamo andati incontro a simili circostanze nella nostra vita. È vero che vi sono delle incertezze, è vero che si prova difficoltà a dare delle spiegazioni del cambiamento e della scelta che si è fatta, specialmente con i propri familiari, e gli amici più intimi. Ma è una scelta essenziale che ognuno di noi ha dovuto fare, quando abbiamo incontrato il Signore. È un atto di fede verso il Signore. Anch’io ero cresciuto nella Chiesa Cattolica per circa quarant’anni. Ricordo un episodio quando facevo il «chierichetto». Il prete della diocesi, disse a una donna che aveva toccato una Bibbia: «Non toccarla perché sarai scomunicata». Questa frase è rimasta con me e non l’ho mai dimenticata. Il Signore dice: «Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza». Nella Chiesa Cattolica ci hanno impedito di crescere nelle vie del Signore, tenendoci nascosta la santa Parola di Dio, che è il cibo spirituale essenziale alla vita. In parte perché essi stessi non sono stati esposti alla Parola del Signore, perché anziché leggere la Bibbia, leggevano il cosiddetto «breviario». Possa il Signore rivelarsi a tutti coloro i quali sono in autorità nella Chiesa Cattolica, affinché potessero ammaestrare il popolo in amore e verità.

     Potrei dare la mia testimonianza, ma questo non è il caso. Probabilmente ci sarà un’altra opportunità. Colgo l’occasione per ringraziarvi per le e-mail che ci pervengono, le quali ci aiutano nella crescita spirituale, e c’esortano nel cammino di fede. Possa il Signore benedire grandemente le due suore, e usarle a raggiungere altre suore per la gloria di Dio. E a Lui diamo la lode, l’onore, la gloria, l’adorazione e il ringraziamento per le opere grandiose che ha compiuto e compie in ciascuno di noi. Dio vi benedica. {09-02-2008}

 

 

8. {Angela Palmieri-Multari}

 

Ho letto attentamente la testimonianza delle due ex suore, nonché tutti i commenti inviati e trascritti sul sito. Trovo molto utile lasciare spazio a coloro che vogliono intervenire nel dibattito, anche perché siamo così abituati ad ascoltare messaggi contrari alla Verità biblica che, quando si parla della Buona Novella, ci sembra di scoprire l’acqua calda.

     È stato per me un privilegio aver conosciuto qualche mese fa personalmente le due suore, e ho ringraziato il Signore per quell’incontro meraviglioso!

     Essendo stata educata in un collegio, e avendo studiato sino all’età di 18 anni in scuole private, rette da religiose di diversi ordini, ho potuto sperimentare personalmente il fatto di non aver mai letto la Bibbia (libro messo all’indice a suo tempo), ma d’aver ascoltato fin da piccola i racconti delle vicende dell’Antico e del Nuovo Testamento come fossero state delle fiabe.

     In tutti quegli anni ho assistito alle cerimonie della vestizione di molte novizie. Ho visto giovani donne, con la convinzione di piacere al Signore, pronte a sacrificare la propria vita, fare il voto di povertà, castità e obbedienza e rinchiudersi in un convento. Purtroppo ho assistito anche a scene di dolore da parte di genitori che disdegnavano un Dio così crudele che pretendeva tanto sacrificio da parte delle proprie figlie!

     E per di più nessuna suora di quelle, che ho conosciuto io, mi ha mai detto d’essere sicura della propria salvezza.

     Infatti la Parola di Dio dice: «È per grazia che siete stati salvati, mediante la fede. E ciò non viene da voi, è il dono di Dio. Non è in virtù d’opere affinché nessuno se ne vanti» (Efesini 2,8-9).

     La grazia non è qualcosa che possiamo acquistare attraverso i sacramenti e nessuna chiesa può dispensarcela perché non le appartiene!

     Anch’io, come le due ex suore, solo leggendo la Bibbia, ho potuto riconoscere che quelle cose della tradizione, in cui credevo, non erano la Verità: esse erano sì radicate in me fin dalla più tenera età, perché avevo sempre creduto in quello che m’era stato insegnato, ma il Signore mi sembrava molto lontano e settario, non un Dio buono e giusto e tanto meno misericordioso! Dio invece vuole che ogni essere umano giunga alla salvezza, e all’età di 43 anni ho potuto sperimentare la gioia della nuova nascita in Cristo Gesù, che è la Via, la Verità e la Vita. Che cosa c’è di più bello che testimoniare d’essere stati riscattati da Dio fatto Uomo che con la sua morte in croce ci ha liberati dalla condanna eterna e ci ha rivestiti della sua giustizia, per essere quel popolo eletto, santo, che ha continuamente accesso al trono della grazia. Non c’è più condanna per chi è in Cristo.

     Lo Spirito di Dio c’esorta a leggere la sua Parola perché è Verità, non siamo quindi soli, lasciati a noi stessi, ma «nessuno ci rapirà dalla sua mano» e facciamo parte d’una grande famiglia, la Famiglia di Dio. Desideriamo quindi essere dei figli obbedienti, fare la sua volontà di buon animo, sapendo che la nostra vita è nelle sue mani. Egli vuole il nostro bene e già il nostro destino è segnato: saremo sempre con Lui! A Dio la gloria, l’onore e la lode. {14-02-2008}

 

 

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Link esterno: ► La storia di due ex suore (video Evantv)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Ex-suore_cammino_UnV.htm

08-02-2008; Aggiornamento: 22-01-2014

 

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