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I contributi sul tema
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1.
{Michele Altieri}
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È una bellissima testimonianza. [...] Una testimonianza che dimostra una
elaborazione teologica profonda e non una semplice e suggestionata adesione per
motivi sociali. Nessuna rivendicazione tranne quella di capire il pensiero di
Dio. Neanche il prete con la Bibbia ha potuto frenare questo processo di
conversione. In effetti il Concilio Vaticano II incidendo nel tessuto
istituzionale del cattolicesimo, è derivata anche un’apertura spregiudicata
verso quegli aspetti del protestantesimo che non possono disturbare lo status
quo, ma che anzi, possono rafforzarne la stabilità. In questo senso si comprende
la nascita, d’una sorta di «movimento di risveglio» interno alla chiesa
cattolica, quale il rinnovamento carismatico. Ma non è bastato, la sorella alla
fine si è unita ai credenti evangelici della locale comunità [...]. {25 gennaio
2010}
2. {Annamaria Mazzari}
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Nota redazionale: Annamaria e Cristiana sono due ex-suore. Nelle
discussioni con
Fiorina Pistone avevo coinvolto
anche loro. Mettendole al corrente della testimonianza, avevo scritto loro
quanto segue: «Probabilmente ti farà piacere quanto segue riguardo a una
nostra vecchia conoscenza, con cui abbiamo discusso in passato… Non so se vi
ricordate di Fiorina Pistone. In ogni modo è una bella testimonianza che mostra
che ciò che facciamo non è vano e che la Parola di Dio non torna a vuoto verso
coloro che sono onesti di cuore».
Caro Nicola, alleluja!!!!! Una
notizia più bella non potevi darmela! È proprio vero che Dio conosce i suoi, li
aspetta e attraverso le loro vie li raggiunge e li guida sulla sua
via. Se hai occasione di scriverle
salutala per me e per Cristiana. Sono veramente felice… {25 gennaio 2010}
3.
{Pietro Calenzo}
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Voglio
parteciparvi, le mie impressioni altamente positive, sulla cronaca della
conversione della sorella Fiorina. Sin dai primi contatti con parte della
Scrittura e alla ricerca del Signore Onnipotente, ha rivelato un sano
discernimento della propria limitatezza come «religiosa alla ricerca della
Verità». Non è da tutti, quando si è da soli in tale cammino, confessare a se
stessi, prima che agli altri, i propri timori, le proprie perplessità, il
rinnegare tutto il proprio vissuto, le proprie amicizie, il forte spirito di
comunanza con i propri familiari. Il Signore ha provveduto al rimanente,
ponendole come ausilio un fedele servitore del Signore e un’assemblea
evangelica. Il travaglio, sovente, che accompagna una nascita, comporta dolori,
molti dolori; la libertà, in fin dei conti, ha un suo costo, anche nella sfera
della ricerca della salvezza in Gesù Cristo (compensati largamente in seguito
dalla nuova nascita, dalla vita eterna, e dalla comunione con altri figliuoli di
Dio).
Ogni conversione ha un suo iter personale, quello della sorella Fiorina, è stato
caratterizzato più che da una conversione istantanea, da una lenta ma costante
maturazione, in prospettiva, come i cristiani di Berea, che definirei molto
attenta al «se le cose stessero effettivamente così». Certo, si sono potute
rivelare delle pause, che ne hanno frenato il percorso, ma esso è stato comunque
ascendente verso il Padre celeste. D’altro canto, dalle mie esperienze personali
e dai dati in mio possesso, le conversioni dei figli di Dio, che si
concretizzano, dopo un percorso travagliato, immerso in un attento vaglio delle
Scritture, molte volte, sono le meno istantanee; ma con il decorrere degli anni,
nella fase susseguente alla rigenerazione si rivelano le più ferme e più
radicali.
Ringrazio altresì la sorella della sua preziosa testimonianza, poiché per mezzo
d’essa ho potuto conoscere ulteriori arricchimenti di storiografia bibliografica
e d’usi veterotestamentari relativi all’adorazione del nostro santo e benedetto
Signore sul sito di «Fede controcorrente». A Gesù Messia, Unto Re in Eterno, sia
la eterna gloria. {25 gennaio 2010}
4.
{Raffaele Minimi}
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Nota redazionale: Questo lettore è un cattolico tradizionalista, che vede
nel «Concilio di Trento» il cattolicesimo normale, in Marcel François Lefebvre
l’esempio da seguire e nella messa in latino la massima espressione della
devozione. [►
Raffaele Minimi: l'uomo dai mille volti?]
È un segno. Si vede che
Dio
vuole che trovi il tempo di realizzare quel famoso, piccolo saggio in
dimostrazione della superiorità della Chiesa sulla Bibbia, cui sto pensando da
tempo. Circa la Signora Pistone, per favore, egregio Nicola, inoltragli un testo
che scriverò, in commento e analisi del suo scritto, su cui ci hai resi edotti.
Ti / vi anticipo solo che, senza mai mancare di rispetto a chicchessia (spero
che tu possa prendere e dare atto che non è nel mio costume) ma, come la signora
Pistone, leggendo il brano che parla di «Se un occhio ti offende, cavalo»,
scoprì un volto di Gesù esigente, non si meravigli se troverà nelle righe che
scriverò la stessa atmosfera.
Dio ci benedica e ci dia Luce e
Forza… {26 gennaio 2010}
5.
{Nicola Martella}
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Superiorità della chiesa sulla Bibbia?
Che pia illusione e che arroganza umana. Come può ciò che trae identità e
sostanza dalla sacra Parola di Dio esserne superiore? Come si può essere
superiori alla Costituzione che Dio userà per giudicare vivi e morti mediante il
suo giusto giudice, Gesù Messia (At 10,42; 2 Tm 4,1)? «Chi
mi respinge e non accetta le mie
parole, ha chi lo giudica: la
parola che ho annunziata
è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno» (Gv 12,48). Questa è da
sempre l’arroganza dei chierici e dei loro accoliti.
Tutt’al più «la chiesa del Dio vivente [è]
colonna e base della verità» (1 Tm 3,15), ossia
sostegno alla verità rivelata e sua
ancella. Inoltre essa è soltanto portavoce
di ciò che Dio ha rivelato, poiché «per mezzo
della chiesa è data a conoscere la infinitamente varia sapienza di Dio» (Ef
3,10). Quando non fa ciò, aggiungendo o togliendo, diventa una
chiesa apostata.
Fu con lo «sta scritto» che Gesù si
difese dal diavolo (Mt 4,4.6.10) e dai suoi avversari (Mc 7,6; Lc 20,17) e
argomentò (Mt 11,10; 21,13; 26,24.31; Lc 22,37; 24,46; Gv 8,17...). E suoi
seguaci confermarono quanto affermavano, sia gli evangelisti (Mt 2,5; Mc 1,2; Lc
2,23; 3,4; Gv 12,14), sia apostoli (At 1,20; 13,33; Rm 4,23; 12,19; 14,11; 1 Cor
15,35...).
Perciò gli apostoli insegnavano «a praticare il
«non oltre quel che è scritto”» (1 Cor 4,6). Paolo ingiungeva al suo
collaboratore e discepolo Timoteo, non ad aggiungere alla parola, ma di farne
una corretta esegesi, perché non fosse confuso e potesse ammaestrare gli altri:
«Studiati di presentare te stesso
approvato
dinanzi a Dio: operaio che non abbia a essere
confuso, che
tagli rettamente
la parola della verità» (2 Tm 2,15).
La Bibbia si chiude con un severo avvertimento del Signore risorto: «Io
lo dichiaro a ognuno che ode le parole della profezia di questo libro: Se alcuno
v’aggiunge
qualcosa,
Dio
aggiungerà
ai suoi mali le piaghe descritte in questo libro; e se alcuno
toglie
qualcosa
dalle parole del libro di questa profezia,
Dio gli toglierà
la sua parte dell’albero della vita e della città santa, delle cose scritte in
questo libro» (Ap 22,18s). Anche quando Gesù Messia era sulla terra, diede
quest’avvertimento a coloro che, come scribi e farisei, aggiungevano le loro
tradizioni (presenta «Torà orale») alla Parola rivelata di Dio: «Il
cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» (Mt 24,35).
Dimostri quindi Raffaele Minimi la
sedicente superiorità d’una qualunque chiesa sulla sacra Parola rivelata di Dio!
Si prenda ora tale responsabilità. Per certo, come lo stesso Gesù Messia ha
messo in guardia, dovrà rendere conto
«di ogni sua parola oziosa... giorno del
giudizio, poiché dalle tue parole sarai giustificato, e dalle tue parole sarai
condannato» (Mt 12,36)!
Mi ha sorpreso una nota scrittami dal catechista cattolico carismatico
Paolo Elia: «Anche se non sono del tutto
d’accordo sul tuo commento al signor Minimi, tuttavia spero che non ce l’abbia
tanto con la Chiesa Cattolica da inoltrare a Fiorina certe idee del Minimi. La
Fiorina non pensa minimamente di ritornare al cattolicesimo, ma se tu gli passi
gli scritti di Minimi, avrà una ragione in più per non farlo...» (3
febbraio 2010). Si commenta da sola.
6.
{Lucia Vitangeli}
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In qualche modo mi
ci ritrovo un po’ in questa testimonianza. La mia profonda ricerca di Dio mi
portò ad accettare il ruolo di catechista nella parrocchia, convinta che il mio
fare sarebbe piaciuto a Dio. E Dio mi si è rivelato attraverso la lettura delle
sue Scritture, lette tante volte, ma sembravano messaggi in codice... Poi,
all’improvviso, con l’amarezza nel cuore per ciò che vedevo e sentivo in
parrocchia, chiesi a Dio che mi si rivelasse, perché avevo bisogno di
comprendere la Verità. E le Scritture s’aprivano davanti a me,
comprendevo il loro significato e ciò che mi spinse (e ancora lo fa) ad andare
avanti. Partendo da «voi siete la luce del mondo», è iniziata cosi la
ricerca di questa luce, che mi ha portato a Gesù. Scusate, ho commentato
una testimonianza con la mia... ma mi sentivo spinta a farlo. Saluti fraterni…
{26-01-2010}
7.
{Gianni Siena}
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Ho letto la testimonianza di Fiorina Pistone molto velocemente, e mi sono fatto
un’idea precisa: la sua è una conversione completa e un «risveglio» dello
spirito dettati da un travaglio cosciente: quello dell’intelligenza che non
sopporta gli equivoci, a cui una certa religione ci ha abituati.
Volesse Iddio suscitare nel cuore di molti credenti (tradizionali, pentecostali,
carismatici, eccetera) un simile interesse per la chiarezza sulla dottrina: sono
certo che ne guadagnerebbe la testimonianza cristiana. {29 gennaio 2010}
8.
{Salvatore Paone}
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In tutta onestà,
dobbiamo dare atto al fratello Nicola Martella e dargli veramente i meriti per
il lavoro che svolge su «Fede Controcorrente», perche anche se per alcuni può
sembrare un sito critico, beh, io lo definirei sì un sito critico, ma
costruttivo, istruttivo e, perché no, anche evangelistico.
Leggendo questa testimonianza non posso dire altro che il Signore conosce i
cuori
di coloro che bramano e desiderano la Verità. Nel caso di questa sorella che era
molto combattuta tra religione, tradizione e Verità, alla fine è prevalsa la
verità; e questo è una gioia, vedere anime, che cercano la verità. Io non posso
giudicare, nel dire che questa persona non era già nata di nuovo, perché sarebbe
assurdo far capire che la salvezza si trovi in una religione o in una
denominazione, anche perche lo stesso Gesù disse: «Io sono la via la verità e
la vita nessuno viene al Padre se non per mezzo di me». Questo implica una
sola cosa, ossia che per mezzo di Cristo Gesù solo si ha la vita eterna.
Oggigiorno troviamo anche in molti ambienti evangelici che si predicano delle
eresie, come o forse peggio dei cattolici, e si dovrebbe in quei casi
ricercare la dottrina neotestamentaria, gli insegnamenti degli apostoli, per
non far dire a Dio ciò che non ha mai detto. Perciò bisogna fare delle ricerche
come ha fatto questa donna. {29-01-2010}
9.
{Pietro Calenzo}
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Caro Nicola, uno dei problemi più attuali ed
emergenti è la cosiddetta differenzazione, che un buon numero di fratelli (in
primo luogo carismatici o neo-pentecostali) tende a proporre, tra
fede intuitiva o sperimentale, da quella che alcuni di loro sogliono
definire «fede puramente intellettiva», dimenticandosi, forse, che una
giusta emotività non deve essere mai disgiunta, da uno studio esegetico e
intellettivo della Parola di Dio (per i perfezionamento dei santi lo Spirito
Santo ha costituito anche dottori, insegnanti, anziani e presidenti
d’assemblea). Questo è stato il cammino spirituale della cara sorella. E, per
quanto possano essere limitative e soggettive le mie esperienze personali, non
di rado ho potuto constatare che le conversioni più sofferte, a volte più
tormentate ed anche temporalmente più meditate, sono nello stesso tempo le più
ferme e radicali; infatti, non basandosi (solamente) su un subitaneo (ed a volte
estemporaneo) slancio fideistico, ma in primo luogo sulla solida base
cognitiva della Parola di Dio, hanno tutte le peculiarità bibliche dei
credenti di «Berea», che hanno
meritato in ogni tempo la menzione di credenti avveduti e apprezzati da tutte le
posteriori generazioni di cristiani. Questo è stato il cammino prescelto dal
Signore per la cara sorella, che pian pianino ha visto sciogliersi, con la sua
onestà intellettuale e spirituale, tutte le
pseudo certezze, che la religiosità ufficiale le aveva costruito intorno.
Un caro abbraccio alla
sorella, e non dimentichiamoci mai che la fede viene dall’udire la Parola di
Dio, e non solo o primariamente da quelle che sono percezioni sperimentali o
emotive. «Pregherò con lo Spirito, ma anche con la mente», affermava
l’apostolo Paolo, e ritengo che questo santo approccio sia più che mai coattivo
e cogente per ogni cristiano. {29-01-2010}
10.
{Vincenzo Russillo}
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Ho letto con molto
piacere la testimonianza di Fiorina. Da quando ho iniziato a leggere il sito
«Fede controcorrente», mi sono soffermato a studiare alcune tematiche
riguardanti il cattolicesimo. Queste sono state una guida verso la Verità
anche per me. Nella lettura di vari articoli e discussioni, se pur in un
ambiente virtuale, si cerca d’apprendere gli stati d’animo o quello che ci si
vuole trasmettere. In particolare nel caso di Fiorina, ho sempre notato nei suoi
scritti un amore verso la Parola. Non un atteggiamento passivo, ma
piuttosto critico. Non una ricerca con i paraocchi, ma con spirito umile di chi
vuol cercare la Verità. Da questo intenso vissuto, si può delineare quel forte
contrasto tra un fede reverenziale e quella fede viva che viene proclamata dalla
Bibbia. Quando si è alla ricerca d’una risposta, il Signore ci risponde a gran
voce.
Tutte le
contraddizioni della chiesa cattolica sono venute a galla e nessuna
dottrina d’uomo può contrastare la Parola di Dio. Gloria sia data al nostro
Signore per questa «nuova rinascita» in Cristo, niente vien per caso.
L’Eterno ci guida e ci porta verso la sua strada: «Noi tutti eravamo smarriti
come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma il
Signore ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti»
(Isaia 53,6).
Siamo in attesa dello scritto di Raffaele Mimini, che ci dovrà dimostrare
la superiorità delle chiesa (ma quale?). Se intende quella cattolica, credo che
per fare l’«avvocato del diavolo» ce ne voglia; dovrà dimostrare un po’ di cose
Bibbia alla mano. Io in conclusione posso ricordare quanto c’è scritto:«Ogni
Scrittura ispirata da Dio
è utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla
giustizia». Prima d’ogni cosa deve stare la Scrittura, come ci ha ricordato
Fiorina attraverso la sua testimonianza, in ossequio a quanto Gesù ha detto: «Sta
scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che proviene dalla
bocca di Dio”» (Matteo 4,4). {30-01-2010}
►
Come sono diventata evangelica? Parliamone 2 {Nicola Martella} (T)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Diventata_evangelica_MT_AT.htm
25-01-2010; Aggiornamento: 09-02-2010