Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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«Chi dice la gente ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 1: È ciò che dicono gli altri su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nei mass-media
■ Gesù fra teologia e filosofia
■ Gesù fra filosofia e ideologia
■ Gesù fra ideologie e religioni
■ Excursus: La via che porta a Dio

 

«E voi, chi dite ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 2: È ciò che la Bibbia dice su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nella Bibbia e nella storia
■ La questione giudaica
■ Aspetti conclusivi (Gesù e le donne, Il Gesù sacramentale, Interrogativi)
■ Dizionarietto dei termini

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 Offensiva intorno a Gesù 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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DI CHI UN DIO SBAGLIATO? PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Di chi un Dio sbagliato?», in cui riporto varie osservazioni e obiezioni alla seguente affermazione lapidaria di Luca Adamo:

«UN DIO SBAGLIATO: Se pensi che Dio non voglia oggi guarirti, se pensi che Gesù abbia voluto tenere l’apostolo Paolo malato, se pensi che Dio non ti voglia [far] prosperare e benedire, e se pensi che Egli mandi su di te le prove e le tentazioni (o anche che le permetta), allora voglio dirti una cosa molto semplice: tu non stai credendo semplicemente in cose sbagliate, ma stai credendo addirittura in un DIO sbagliato. Cioè, se queste sono le cose che credi, allora il tuo Dio non è il Dio dei vangeli, né quello che Gesù ci ha presentato. È qualcos’altro...» {Pastore Luca Adamo; 29-05-2015}

 

 

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I contributi sul tema 

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Christian Sequenzia

2. Danilo Ristagno

3. Claudia Biscotti

4. Ivaldo Indomiti

5. Mattia Viggiano

6. Gianni Siena

7. Carmine Sassano

8. Andrea Angeloni

9. Edoardo Piacentini

10.

11.

12. Autori vari

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Christian Sequenzia}

 

Sono contento a non aver avuto solo io questa impressione. Grazie, fratello Nicola, per me questa è una conferma. E sì, il popolo evangelico sta sempre più diventando cattolico (termine non brutto, se non fosse per la religione cattolica), sempre più tendente al dio buonista, che concede e permette tutto. Per me vale sempre quella regola di Spurgeon: «Dove la Bibbia tace, tu fai altrettanto». E purtroppo, in merito a questo, io leggo ciò che hai detto, e cioè che Dio può, nella sua volontà, anche tenere una persona nello stato in cui è, per la sua gloria e per la guarigione spirituale, che vale più della guarigione fisica. Pace {10-06-2015}

 

 

2. {Danilo Ristagno}

 

Questi mi ricordano molto i mercati cacciati via da Gesù Cristo dal tempio (Giovanni 2,15). Analogamente a quell’evento, costoro invece di colombi, buoi, pecore e cianfrusaglie varie vendono false speranze. Hanno fatto del nome del Signore, nella loro fantasia, un mercato di menzogne. Che vergogna. Ecco perché il Signore un giorno dirà: «Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori d’iniquità» [Mt 7,23, N.d.R.]. «Tu che predichi: “Non rubare!”, rubi? Tu che dici: “Non commettere adulterio!”, commetti adulterio? Tu che detesti gli idoli, ne spogli i templi? Tu che ti vanti della legge, disonori Dio trasgredendo la legge? Infatti, com’è scritto: “Il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra fra gli stranieri”» (Romani 2,24).

     Invece di convertire le anime a Cristo, li convertono al miracolismo e all’isteria. Che il Signore abbi pietà di costoro. {10-06-2015}

 

 

3. {Claudia Biscotti}

 

Dio è Dio, quale Egli è; non un dio a nostra immagine, che esaudisce i nostri desideri, che sta al nostro servizio. Da lontano e con sottomissione e ubbidienza, potremo forse scorgere parte della santità, della misericordia, dell’amore. Dio pensa e agisce in modo, che noi non comprendiamo, e mi sembra logico. Se l’uomo potesse riuscire a comprendere appieno Dio, considerando i nostri limiti, in questo caso mi troverei davanti a «qualcun altro» o «qualcos’altro» e non davanti a Dio. L’umana avversione, legittima, verso la sofferenza, può portare ad affermazioni azzardate; chiedo sempre a Dio la saggezza, il discernimento la sensibilità e la possibilità di vedere la realtà come la vede Lui. Sono grata che Dio «dosa» i suoi doni e le sue benedizioni, altrimenti non potrei reggere umanamente. Dio sa benissimo e conosce tutti; nulla di ciò, che decide e fa, è sbagliato! Accettare tutto dalla sua mano, è il risultato di profonda fiducia e comunione di ubbidienza e sottomissione. Questo non è facile per l’uomo, è un percorso difficile e doloroso, nel crogiuolo dell’afflizione, per purificarci e renderci conformi a Cristo per il suo regno. {12-06-2015}

 

 

4. {Ivaldo Indomiti}

 

Che dire? Immaginiamo tutte le persone sofferenti, fratelli e sorelle inclusi. «Poiché a voi è stato dato, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in lui, ma anche di soffrire per lui» (Filippesi 1,29). Paolo s’è dunque sbagliato nel dire ciò? E perché solo ai Filippesi? Erano tutti nel peccato rispetto alle altre chiese del tempo? Non è così. Nel peccato purtroppo c’erano tutti, nessuno escluso. Perciò? «Diletti, non vi stupite della fornace accesa in mezzo a voi per provarvi, quasi che vi avvenisse qualcosa di strano. Anzi in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevene, affinché anche alla rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi giubilando. Se siete vituperati per il nome di Cristo, beati voi! perché lo Spirito di gloria, lo Spirito di Dio, riposa su voi. Nessun di voi patisca come omicida, o ladro, o malfattore, o come chi si ingerisce nei fatti altrui; ma se uno patisce come cristiano, non se ne vergogni, ma glorifichi Dio portando questo nome. Poiché è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, qual sarà la fine di quelli che non ubbidiscono all’Evangelo di Dio? E se il giusto è appena salvato, dove comparirà l’empio e il peccatore? Perciò anche quelli che soffrono secondo la volontà di Dio, raccomandino le anime loro al fedele Creatore, facendo il bene» (1 Pietro 4,12-19). {12-06-2015}

 

 

5. {Mattia Viggiano}

 

Luca Adamo fa parte di quel filone di predicatori «American Style», a cui appartengono i vari Benny Hinn & Co. Tempo fa so che predicava anche sulla TBNE italiana; erano tutte prediche mirate ovviamente a ungere per poi... mungere! La sua «teologia» è molto spiccia, tipica della versettologia e del «tutto è facile, se credi». Insomma, per quanto si possa sempre affermare con le parole neotestamentarie, che per invidia e per rivalità comunque Cristo è annunciato [cfr. Fil 1,15-18, N.d.R.], è anche vero, a mio avviso, che bisogna sempre mettere in guardia da queste redivive ondate di evangeli della prosperità con poche (e sbagliate) basi scritturali, per preservare le persone da pericolose illusioni, che porterebbero poi a inevitabili delusioni. {10-06-2015}

 

 

6. {Gianni Siena}

 

Contributo: L’unico modo per sapere se Dio vuole guarire, è studiare attentamente la Bibbia: la risposta è «sì» e secondo la sua volontà. Poi l’unico modo per ricevere la guarigione, è pregare con fede. Naturalmente la risposta dipende dal Signore che, secondo sua volontà, può guarire o meno. In ogni caso, il credente che prega e cerca di stare in comunione con il suo Signore, accetta qualunque risposta Dio gli dia. {21-06-2015}

 

Nicola Martella: Gianni Siena, tu che risponderesti alle asserzioni di Luca Adamo?

 

Gianni Siena: 1. Personalmente non ho sempre ricevuto la guarigione chiesta e sono sempre più orientato a fidarmi di Dio. Il tema «miracolo» è sempre più gettonato, ma non è una «scienza»; e la fede è «certezza» di Dio, anche quando Egli dice no.

     Luca Adamo fa del suo meglio per esortare a credere, ma di Dio ci si fida, anche se non opera «segni e potenti operazioni». Molti anni fa il fratello Francesco Grasso, allora pastore della chiesa ADI di Nova Milanese, s’aspettava e pregò per essere guarito da una appendicite. Ma dovette sottoporsi all’operazione. È morto qualche anno fa, molto anziano, e il figlio Roberto scrisse nel «necrologio»: «...ha servito il Signore sino alla fine della sua vita». Credo che questa «condizione» sia la migliore conclusione della nostra vita di credenti in Cristo. {28-06-2015}

     2. Nicola caro, non ho nulla da rispondere alla tua domanda! Se una persona ha scambiato Dio per un distributore di miracoli, inserendovi il «gettone» della fede, vuol di che non ha capito con Chi ha a che fare. Io suggerisco di pregare Dio, stando in comunione con Lui, e la risposta non mancherà. Sappiamo che Egli faceva (e fa) straordinari miracoli, operando con i suoi servi, ma quando Lo si conosce, ci si accosta a Lui con piena fiducia, sapendo di ricevere soccorso e grazia al momento opportuno. Qualunque risposta dia Dio, è quella giusta. {13-07-2015}

 

 

7. {Carmine Sassano}

 

L’unico, che si è costruito un dio su misura, che risponda a ogni volere dell’uomo e che si è reinterpretata la Bibbia, è Luca Adamo. Questo dimostra la sua ribellione nei confronti di Dio, perché chi si costruisce un dio su misura, è perché non accetta la sovranità di Dio e non accetta di ubbidire alle cose, che Dio ha comandato. Quindi oltre a essere un falso insegnante, è anche un ribelle. Prego che Dio apra gli occhi di quelle persone semplici, che credono a tutti i suoi pseudo studi, che fa con versi fuori contesto, inventando dottrine, che non esistono. Ecco qualche esempio sulle eresie, che insegna: Giuda Iscariota realmente è in cielo non all’inferno; il credente non pecca più, ma al massimo fa degli errori. {21-06-2015}

 

 

8. {Andrea Angeloni}

 

Il «vangelo della prosperità» è un falso vangelo, nel quale viene insegnato a credere di poter usare Dio a proprio vantaggio, quando invece è il contrario: È Dio a servirsi dell’uomo (credente). Considerando inoltre l’andamento di questo «mondo», è più facile che sia l’iniquo a prosperare ed essere poi soggiogato dal «materialismo» tanto bramato e sempre di più desiderato, fino ad arrivare all’avidità, che è idolatria. {04-09-2015}

 

 

9. {Edoardo Piacentini}

 

Quello che, secondo Luca Adamo, è un «Dio sbagliato», è invece proprio il Dio della Bibbia, che noi serviamo con tutto il nostro cuore; e, a differenza di ciò che insegna la dottrina della prosperità, insieme all’apostolo Paolo, noi «ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza, e l’esperienza speranza. Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Romani 5,3-5). La Bibbia, che leggiamo, ci avverte che «quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati» (2 Timoteo 3,12); c’insegna che «molte sono le afflizioni del giusto, ma l’Eterno lo libera da tutte» (Salmo 34,19). Sappiamo, però, che «come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, così per mezzo di Cristo abbonda pure la nostra consolazione» (2 Corinzi 1,5) e «che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi» (Romani 8,18).

     La parola «prosperità» appare diverse volte nell’Antico Testamento, dove l’Iddio d’Israele proteggeva e arricchiva il suo popolo, se ubbidiva ai Suoi statuti e osservava i Suoi comandamenti, anche per mostrare alle altre nazioni che gli ebrei servivano il solo e unico vero Dio. Esso però non appare mai nel Nuovo Testamento, anche se il concetto di prosperità c’è, ma solo nel senso spirituale, non in quello materiale; infatti la nostra vita rigenerata in Cristo anziché ricercare l’abbondanza dei beni materiali, ci spinge a desiderare e realizzare la pienezza delle virtù spirituali per assomigliare a Cristo.

     Gesù esortava i suoi discepoli con le seguenti parole: «Non cercate che cosa mangerete o che cosa berrete, e non ne state in ansia, perché le genti del mondo cercano tutte queste cose, ma il Padre vostro sa che voi ne avete bisogno. Cercate piuttosto il regno di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. Non temere, o piccola gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno. Vendete i vostri beni e dateli in elemosina; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove il ladro non giunge e la tignola non rode. Poiché dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore» (Luca 12,29-34). Se il nostro tesoro è Cristo, la salvezza, il regno di Dio, prospereremo soprattutto nelle cose spirituali, e il benessere materialistico, tanto agognato da questi predicatori carnali e corrotti, non solo non c’interessa realizzarlo, ma qualora dovessimo diventare ricchi, siamo consapevoli che quelle ricchezze non ci appartengono e siamo disposti a donare tutto ai poveri. Infatti, «il regno di Dio non è mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo» (Romani 14,17); e «quando abbiamo di che mangiare e di che coprirci, saremo di questo contenti» (1 Timoteo 6,8). {07-09-2015}

 

 

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11. {}

 

 

12. {Autori vari}

 

Franco Caparco: Quanto è importante leggere, riflettere, meditare e pregare ogni giorno il Signore per conoscere le Scritture. È importante avere dei fratelli stimati, come Nicola, ma anche gli Anziani di chiesa, ai quali rivolgersi per chiedere consiglio, quando non si comprende un versetto. In questo modo si evita di andare dietro a persone, che si vantano dei loro falsi insegnamenti (2 Tm 3,16; 4,3-4). {10-06-2015}

 

Nicola De Serio: Luca Adamo crede in cose sbagliate. Egli ha un dio sbagliato. Sarebbe bene per lui tornare all’ABC della Parola di Dio, invece di raccontare favole e confondere la mente del popolo di Dio. {10-06-2015}

 

Michele Savino: Grazie. Credo sia giusto (quando se ne ha la possibilità) confutare idee e convinzioni erronee o addirittura infondate su dottrine o argomenti biblici. Nel caso specifico sono evidenti aspetti incongruenti con l’insegnamento della Parola del Signore. {12-06-2015}

 

Alessio Rando: A giudicare da quello che scrive, a me sembra che sia Luca Adamo a credere in un dio sbagliato, che non è il Dio della Bibbia! {10-06-2015}

 

Samuele Maodda: Eh già! Qualche tempo fa, qualcuno mi ha consigliato di leggere un libro: «Il Dio in cui non credo». Chissà che tale libro non abbia ispirato gli pseudo evangelisti di oggi. {10-06-2015}

 

Raffaele Di Martino: Io lo dico sempre che a tirare troppo la corda, alla fine si spezza. {10-06-2015}

 

Jonathan Seitanidis: Amen, fratello Nicola, siamo dello stesso Spirito. {12-06-2015}

     Ho la nausea nel leggere una tale affermazione... {04-09-2015}

 

Biagio Travia: Suppongo che questo pastore e tutta la sua comunità siano sani anche fisicamente e prosperi anche materialmente. Personalmente non vorrei appartenere a una comunità simile. {04-09-2015}

 

Rosario Patrizio Picone: Sembra la pubblicità di un supermercato «Sei stato estratto, vieni a ritirare il tuo premio» {04-09-2015}

 

Rita Fabi: «Perciò io mi diletto nelle debolezze, nelle ingiurie, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle avversità per amore di Cristo, perché quando io sono debole, allora sono forte» (2 Corinzi 12,10). «Perché come le sofferenze di Cristo abbondano in noi, così anche la nostra consolazione abbonda da parte di Cristo» (2 Corinzi 1,5).

 

Gaetano Nunnari: «Verrà il tempo che non supporteranno più la sana dottrina ma si cercheranno maestri secondo le proprie voglie» (2 Timoteo 4,3). {04-09-2015}

 

Damaris Lerici: Forse Luca Adamo ha dimenticato le parole, che Dio rivolse a Giobbe, non solo a Giobbe ma a ognuno di noi, piccoli e insignificanti uomini, che troppo spesso hanno la presunzione di sapere, ma non sanno nulla. «Allora l’Eterno rispose a Giobbe di mezzo alla tempesta e disse: “Chi è costui che oscura il mio disegno con parole prive di conoscenza? Orsù, cingiti i lombi come un prode; io t’interrogherò e tu mi risponderai. Dov’eri tu quando io gettavo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. Chi ha stabilito le sue dimensioni, se lo sai, o chi tracciò su di essa la corda per misurarla? Dove sono fissate le sue fondamenta, o chi pose la sua pietra angolare, le stelle del mattino cantavano tutte insieme e tutti i figli di Dio mandavano grida di gioia? Chi racchiuse con porte il mare quando proruppe uscendo dal grembo materno, quando gli diedi le nubi per vestito e per fasce l’oscurità? Quando gli tracciai un limite e gli misi sbarre e porte, e dissi: “Tu arriverai fin qui, ma non oltre; qui si arresteranno le tue onde superbe!”» [Gb 38,2-11, N.d.R.].

     Signore, apri la nostra mente e il nostro cuore, affinché possiamo capire la tua Parola in tutta la sua interezza e profondità! {04-09-2015}

 

Sand N Ems: Luca Adamo ha reso «Dio» così buono, da non sapere più per certo se Giuda è andato all’inferno, anche se Gesù stesso lo ha chiamato un diavolo, che non credeva, e le Scritture lo chiamano il figlio di perdizione. {Corp e Conca; 04-09-2015}

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Dio_sbagl_OiG.htm

14-07-2015; Aggiornamento: 11-09-2015

 

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