Qui di seguito discutiamo l’articolo «Di
chi un Dio sbagliato?», in cui riporto varie osservazioni e obiezioni alla seguente affermazione lapidaria
di Luca Adamo:
«UN DIO SBAGLIATO: Se pensi che Dio non voglia oggi guarirti, se pensi che Gesù
abbia voluto tenere l’apostolo Paolo malato, se pensi che Dio non ti voglia
[far] prosperare e benedire, e se pensi che Egli mandi su di te le prove e le
tentazioni (o anche che le permetta), allora voglio dirti una cosa molto
semplice: tu non stai credendo semplicemente in cose sbagliate, ma stai credendo
addirittura in un DIO sbagliato. Cioè, se queste sono le cose che credi, allora
il tuo Dio non è il Dio dei vangeli, né quello che Gesù ci ha presentato. È
qualcos’altro...» {Pastore Luca Adamo; 29-05-2015}
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1. {Christian
Sequenzia}
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Sono contento a non aver avuto solo io questa
impressione. Grazie, fratello Nicola, per me questa è una conferma. E sì, il
popolo evangelico sta sempre più diventando cattolico (termine non
brutto, se non fosse per la religione cattolica), sempre più tendente al dio
buonista, che concede e permette tutto. Per me vale sempre quella regola di
Spurgeon: «Dove la Bibbia tace, tu fai altrettanto». E purtroppo, in merito a
questo, io leggo ciò che hai detto, e cioè che Dio può, nella sua volontà,
anche tenere una persona nello stato in cui è, per la sua gloria e per la
guarigione spirituale, che vale più della guarigione fisica. Pace {10-06-2015}
2. {Danilo
Ristagno}
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Questi mi ricordano
molto i mercati cacciati via da Gesù Cristo dal tempio (Giovanni 2,15).
Analogamente a quell’evento, costoro invece di colombi, buoi, pecore e
cianfrusaglie varie vendono false speranze. Hanno fatto del nome del
Signore, nella loro fantasia, un mercato di menzogne. Che vergogna. Ecco
perché il Signore un giorno dirà: «Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi
da me, voi tutti operatori d’iniquità» [Mt 7,23, N.d.R.]. «Tu che
predichi: “Non rubare!”, rubi? Tu che dici: “Non commettere adulterio!”,
commetti adulterio? Tu che detesti gli idoli, ne spogli i templi? Tu che ti
vanti della legge, disonori Dio trasgredendo la legge? Infatti, com’è scritto: “Il
nome di Dio è bestemmiato per causa vostra fra gli stranieri”» (Romani
2,24).
Invece di convertire le anime a Cristo, li convertono al miracolismo e
all’isteria. Che il Signore abbi pietà di costoro. {10-06-2015}
3. {Claudia
Biscotti}
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Dio è Dio, quale Egli è; non un dio a nostra
immagine, che esaudisce i nostri desideri, che sta al nostro servizio. Da
lontano e con sottomissione e ubbidienza, potremo forse scorgere parte della
santità, della misericordia, dell’amore. Dio pensa e agisce in modo, che noi non
comprendiamo, e mi sembra logico. Se l’uomo potesse riuscire a comprendere
appieno Dio, considerando i nostri limiti, in questo caso mi troverei davanti a
«qualcun altro» o «qualcos’altro» e non davanti a Dio. L’umana avversione,
legittima, verso la sofferenza, può portare ad affermazioni azzardate;
chiedo sempre a Dio la saggezza, il discernimento la sensibilità e la
possibilità di vedere la realtà come la vede Lui. Sono grata che Dio «dosa» i
suoi doni e le sue benedizioni, altrimenti non potrei reggere umanamente. Dio sa
benissimo e conosce tutti; nulla di ciò, che decide e fa, è sbagliato!
Accettare tutto dalla sua mano, è il risultato di profonda fiducia e comunione
di ubbidienza e sottomissione. Questo non è facile per l’uomo, è un percorso
difficile e doloroso, nel crogiuolo dell’afflizione, per purificarci e
renderci conformi a Cristo per il suo regno. {12-06-2015}
4. {Ivaldo
Indomiti}
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Che dire? Immaginiamo tutte le persone
sofferenti, fratelli e sorelle inclusi. «Poiché a voi è stato dato, rispetto
a Cristo, non soltanto di credere in lui, ma anche di soffrire per lui»
(Filippesi 1,29). Paolo s’è dunque sbagliato nel dire ciò? E perché solo ai
Filippesi? Erano tutti nel peccato rispetto alle altre chiese del tempo? Non è
così. Nel peccato purtroppo c’erano tutti, nessuno escluso. Perciò? «Diletti,
non vi stupite della fornace accesa in mezzo a voi per provarvi, quasi
che vi avvenisse qualcosa di strano. Anzi in quanto partecipate alle
sofferenze di Cristo, rallegratevene, affinché anche alla rivelazione della
sua gloria possiate rallegrarvi giubilando. Se siete vituperati per il nome
di Cristo, beati voi! perché lo Spirito di gloria, lo Spirito di Dio, riposa
su voi. Nessun di voi patisca come omicida, o ladro, o malfattore, o come chi si
ingerisce nei fatti altrui; ma se uno patisce come cristiano, non se ne
vergogni, ma glorifichi Dio portando questo nome. Poiché è giunto il tempo in
cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da
noi, qual sarà la fine di quelli che non ubbidiscono all’Evangelo di Dio? E se
il giusto è appena salvato, dove comparirà l’empio e il peccatore? Perciò anche
quelli che soffrono secondo la volontà di Dio, raccomandino le anime loro
al fedele Creatore, facendo il bene» (1 Pietro 4,12-19). {12-06-2015}
5. {Mattia
Viggiano}
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Luca Adamo fa parte di quel filone di
predicatori «American Style», a cui appartengono i vari Benny Hinn & Co.
Tempo fa so che predicava anche sulla TBNE italiana; erano tutte prediche
mirate ovviamente a ungere per poi... mungere! La sua «teologia» è molto
spiccia, tipica della versettologia e del «tutto è facile, se credi».
Insomma, per quanto si possa sempre affermare con le parole neotestamentarie,
che per invidia e per
rivalità comunque
Cristo è
annunciato [cfr. Fil
1,15-18, N.d.R.], è anche vero, a mio
avviso, che bisogna sempre mettere in guardia da queste redivive ondate
di evangeli della prosperità con poche (e sbagliate) basi scritturali, per
preservare le persone da pericolose illusioni, che porterebbero poi a
inevitabili delusioni. {10-06-2015}
6. {Gianni
Siena}
▲
■
Contributo:
L’unico modo per sapere se Dio vuole guarire, è studiare attentamente la Bibbia:
la risposta è «sì» e secondo la sua volontà. Poi l’unico modo per
ricevere la guarigione, è pregare con fede. Naturalmente la risposta
dipende dal Signore che, secondo sua volontà, può guarire o meno. In ogni
caso, il credente che prega e cerca di stare in comunione con il suo Signore,
accetta qualunque risposta Dio gli dia. {21-06-2015}
▬
Nicola Martella:
Gianni Siena, tu che risponderesti alle asserzioni di
Luca Adamo?
■
Gianni Siena:
1. Personalmente non ho sempre ricevuto la guarigione chiesta e sono
sempre più orientato a fidarmi di Dio. Il tema «miracolo» è sempre
più gettonato, ma non è una «scienza»; e la fede è «certezza» di Dio, anche
quando
Egli dice no.
Luca Adamo fa del suo meglio per esortare a credere, ma di Dio ci si fida,
anche se non opera «segni e potenti operazioni». Molti anni fa il fratello
Francesco Grasso, allora pastore della chiesa ADI di Nova Milanese, s’aspettava
e pregò per essere guarito da una appendicite. Ma dovette sottoporsi
all’operazione. È morto qualche anno fa, molto anziano, e il figlio Roberto
scrisse nel «necrologio»: «...ha servito il Signore sino alla fine della sua
vita». Credo che questa «condizione» sia la migliore conclusione della nostra
vita di credenti in Cristo. {28-06-2015}
2.
Nicola caro, non ho nulla da rispondere alla
tua domanda! Se una persona ha scambiato Dio per un distributore di miracoli,
inserendovi il «gettone» della fede, vuol di che non ha capito con Chi ha
a che fare. Io suggerisco di pregare Dio, stando in comunione con Lui, e la
risposta non mancherà. Sappiamo che Egli faceva (e fa) straordinari miracoli,
operando con i suoi servi, ma quando Lo si conosce, ci si accosta a Lui con
piena fiducia, sapendo di ricevere soccorso e grazia al momento opportuno.
Qualunque risposta dia Dio, è quella giusta. {13-07-2015}
7. {Carmine
Sassano}
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L’unico, che si è costruito un dio su misura,
che risponda a ogni volere dell’uomo e che si è reinterpretata la Bibbia, è Luca
Adamo. Questo dimostra la sua ribellione nei confronti di Dio, perché chi
si costruisce un dio su misura, è perché non accetta la sovranità di Dio
e non accetta di ubbidire alle cose, che Dio ha comandato. Quindi oltre a essere
un falso insegnante, è anche un ribelle. Prego che Dio apra gli occhi di
quelle persone semplici, che credono a tutti i suoi pseudo studi, che fa
con versi fuori contesto, inventando dottrine, che non esistono. Ecco qualche
esempio sulle eresie, che insegna: Giuda Iscariota realmente è in cielo
non all’inferno; il credente non pecca più, ma al massimo fa degli
errori. {21-06-2015}
8. {Andrea
Angeloni}
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Il «vangelo della prosperità» è un falso
vangelo, nel quale viene insegnato a credere di poter usare Dio a proprio
vantaggio, quando invece è il contrario: È Dio a servirsi dell’uomo (credente).
Considerando inoltre l’andamento di questo «mondo», è più facile che sia
l’iniquo a prosperare ed essere poi soggiogato dal «materialismo»
tanto bramato e sempre di più desiderato, fino ad arrivare all’avidità,
che è idolatria. {04-09-2015}
9. {Edoardo
Piacentini}
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Quello che, secondo Luca Adamo, è un «Dio
sbagliato», è invece proprio il Dio della Bibbia, che noi serviamo
con tutto il nostro cuore; e, a differenza di ciò che insegna la dottrina della
prosperità, insieme all’apostolo Paolo, noi «ci gloriamo anche nelle
afflizioni, sapendo che l’afflizione produce pazienza, la pazienza
esperienza, e l’esperienza speranza.
Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri
cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Romani 5,3-5). La
Bibbia, che leggiamo, ci avverte che «quelli che vogliono vivere piamente in
Cristo Gesù saranno perseguitati» (2 Timoteo 3,12); c’insegna che «molte
sono le afflizioni del giusto, ma l’Eterno lo libera da tutte» (Salmo
34,19). Sappiamo, però, che «come abbondano in noi le sofferenze di
Cristo, così per mezzo di Cristo abbonda pure la nostra consolazione»
(2 Corinzi 1,5) e «che le sofferenze del tempo presente non sono
affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi»
(Romani 8,18).
La parola «prosperità» appare diverse volte nell’Antico
Testamento, dove l’Iddio d’Israele proteggeva e arricchiva il suo popolo, se
ubbidiva ai Suoi statuti e osservava i Suoi comandamenti, anche per mostrare
alle altre nazioni che gli ebrei servivano il solo e unico vero Dio. Esso però
non appare mai nel Nuovo Testamento, anche se il concetto di
prosperità c’è, ma solo nel senso spirituale, non in quello materiale;
infatti la nostra vita rigenerata in Cristo anziché ricercare l’abbondanza dei
beni materiali, ci spinge a desiderare e realizzare la pienezza delle virtù
spirituali per assomigliare a Cristo.
Gesù
esortava i suoi discepoli con le seguenti parole: «Non cercate che
cosa mangerete o che cosa berrete, e non ne state in ansia, perché le genti del
mondo cercano tutte queste cose, ma il Padre vostro sa che voi ne avete bisogno.
Cercate piuttosto il regno di Dio, e tutte queste cose vi saranno
sopraggiunte. Non temere, o piccola gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di
darvi il regno. Vendete i vostri beni e dateli in elemosina; fatevi delle borse
che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove il ladro non giunge
e la tignola non rode. Poiché dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro
cuore» (Luca 12,29-34). Se il nostro tesoro è Cristo, la salvezza, il
regno di Dio, prospereremo soprattutto nelle cose spirituali, e il benessere
materialistico, tanto agognato da questi predicatori carnali e corrotti, non
solo non c’interessa realizzarlo, ma qualora dovessimo diventare ricchi, siamo
consapevoli che quelle ricchezze non ci appartengono e siamo disposti a donare
tutto ai poveri. Infatti, «il regno di Dio non è mangiare e bere, ma
giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo» (Romani 14,17); e «quando
abbiamo di che mangiare e di che coprirci, saremo di questo contenti»
(1 Timoteo 6,8). {07-09-2015}
10. {}
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11. {}
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12. {Autori
vari}
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■
Franco Caparco: Quanto è
importante
leggere, riflettere, meditare e pregare ogni giorno il Signore per conoscere le
Scritture. È importante avere dei fratelli stimati, come Nicola, ma anche
gli Anziani di chiesa, ai quali rivolgersi per chiedere consiglio, quando non si
comprende un versetto. In questo modo si evita di andare dietro a persone, che
si vantano dei loro falsi insegnamenti (2 Tm 3,16; 4,3-4). {10-06-2015}
■
Nicola De Serio: Luca Adamo
crede in
cose sbagliate. Egli ha un dio sbagliato. Sarebbe bene per lui
tornare all’ABC della Parola di Dio, invece di
raccontare favole e confondere la mente del popolo di Dio. {10-06-2015}
■
Michele Savino: Grazie.
Credo sia giusto (quando se ne ha la possibilità) confutare idee e
convinzioni erronee o addirittura infondate su dottrine o argomenti biblici. Nel
caso specifico sono evidenti aspetti incongruenti con l’insegnamento
della Parola del Signore. {12-06-2015}
■
Alessio Rando: A giudicare
da quello che scrive, a me sembra che sia Luca Adamo a credere in un
dio sbagliato, che non è il Dio della Bibbia! {10-06-2015}
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Samuele Maodda: Eh già!
Qualche tempo fa, qualcuno mi ha consigliato di leggere un libro: «Il Dio in
cui non credo». Chissà che tale libro non abbia
ispirato gli pseudo evangelisti di oggi. {10-06-2015}
■
Raffaele Di Martino: Io lo
dico sempre che a
tirare troppo la corda, alla fine si spezza. {10-06-2015}
■
Jonathan Seitanidis: Amen,
fratello Nicola, siamo dello stesso Spirito. {12-06-2015}
Ho la nausea
nel leggere una tale affermazione... {04-09-2015}
■
Biagio Travia: Suppongo che
questo pastore e tutta la sua comunità siano
sani anche fisicamente e prosperi anche materialmente.
Personalmente non vorrei appartenere a una comunità simile. {04-09-2015}
■
Rosario Patrizio Picone:
Sembra la
pubblicità di un supermercato «Sei stato estratto, vieni a ritirare il
tuo premio» {04-09-2015}
■
Rita Fabi: «Perciò io
mi diletto nelle debolezze, nelle ingiurie, nelle necessità, nelle
persecuzioni, nelle avversità per amore di Cristo, perché quando io sono debole,
allora sono forte» (2 Corinzi 12,10). «Perché come le
sofferenze di Cristo abbondano in noi, così anche la nostra
consolazione abbonda da parte di Cristo» (2 Corinzi 1,5).
■
Gaetano Nunnari: «Verrà
il tempo che non supporteranno più la sana dottrina ma si cercheranno maestri
secondo le proprie voglie» (2 Timoteo 4,3). {04-09-2015}
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Damaris Lerici: Forse Luca
Adamo ha dimenticato le parole, che Dio rivolse a Giobbe, non solo a Giobbe ma a
ognuno di noi, piccoli e insignificanti uomini, che troppo spesso hanno la
presunzione di sapere, ma non sanno nulla. «Allora l’Eterno rispose a Giobbe
di mezzo alla tempesta e disse: “Chi è costui che oscura il mio disegno con
parole prive di conoscenza? Orsù, cingiti i lombi come un prode; io
t’interrogherò e tu mi risponderai. Dov’eri tu quando io gettavo le fondamenta
della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. Chi ha stabilito le sue
dimensioni, se lo sai, o chi tracciò su di essa la corda per misurarla? Dove
sono fissate le sue fondamenta, o chi pose la sua pietra angolare, le stelle del
mattino cantavano tutte insieme e tutti i figli di Dio mandavano grida di gioia?
Chi racchiuse con porte il mare quando proruppe uscendo dal grembo materno,
quando gli diedi le nubi per vestito e per fasce l’oscurità? Quando gli tracciai
un limite e gli misi sbarre e porte, e dissi: “Tu arriverai fin qui, ma non
oltre; qui si arresteranno le tue onde superbe!”» [Gb 38,2-11, N.d.R.].
Signore, apri la nostra mente e il nostro cuore, affinché possiamo capire la tua
Parola in tutta la sua interezza e profondità! {04-09-2015}
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Sand N Ems: Luca Adamo ha
reso «Dio» così buono, da non sapere più per certo se Giuda è andato
all’inferno, anche se Gesù stesso lo ha chiamato un diavolo, che non credeva, e
le Scritture lo chiamano il figlio di perdizione. { Corp
e Conca;
04-09-2015}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Dio_sbagl_OiG.htm
14-07-2015; Aggiornamento: 11-09-2015 |