Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

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«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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La salute fra scienza, religioni e ideologie — Malattia e guarigione 1:

   Ecco le parti principali:
■ La questione della medicina e delle sue alternative
■ Guarigione e problematica
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Dizionario delle medicine alternative — Malattia e guarigione 2:

   Ecco il procedimento usato per i singoli temi:
■ Presentazione del metodo o della problematica
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■ Punto di vista biblico e valutazione della questione nel cristianesimo
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Inoltre ci sono anche queste parti:
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CANALIZZAZIONE E VISUALIZZAZIONE? PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Canalizzazione e visualizzazione».

     Temi come questo si trasformano facilmente in un referendum pro e contro la glossolalia, ma questo non è lo scopo dell’articolo di riferimento e di questa discussione, visto che così andrebbe «fuori asse». Ricordo che il tema verte più sulla traduzione delle lingue (specialmente quelle «psichiche») e sul fatto che alcuni «traduttori» sono, in realtà, canali sciamanici. Allora le domande sono le seguenti.

     ■ Nella vostra comunità parlate in altre lingue tutti insieme o solo uno alla volta e solo quando c’è chi «traduce»? Il numero di coloro, che parlano in altra lingua, è al massimo tre, come prescritto da Paolo? (1 Cor 14,27). Se non c’è chi traduca, fate tacere nella chiesa chi parla in altra lingua, come prescritto da Paolo? (v. 28).

     ■ Conoscete persone che ripetono continuamente una specie di «mantra», ossia alcuni fonemi ricorrenti? Considerate ciò una «lingua psichica» o un carisma dello Spirito? Che cosa fate se chi «traduce», fa «romanzi celestiali», basandosi su tali pochi fonemi?

     ■ Avete esperienza di «traduttori», che sono, in verità, canali sciamanici, che pretendono però di trasmettere messaggi divini? Che cosa fate in questi casi?

     ■ Conoscete persone che in sala fanno mirabili preghiere, anche in altre lingue, ma nella vita vivono in modo immorale? Ritenete che lo Spirito Santo si manifesti nei figli della disubbidienza? Può la loro devozione pubblica di tipo mistico compensare la loro iniquità privata? Che cosa fate in questi casi?

 

Sul questo tema rimando anche al seguente articolo: «Carismaticisti esoterici o esoteristi carismatici». Si veda nel primo contributo «I fenomeni mistici e la morale».

     Non sono stati presi in considerazione quei contributi che facevano deviare esplicitamente sulla glossolalia, creando un dibattito sulla sua natura e sulla sua esistenza oggigiorno; tale tema è stato discusso altrove e non è il soggetto primario di questo dibattito.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito può dare uno pseudonimo, se richiesto.

I contributi sul tema 

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Nicola Martella

2. Enzo D’Avanzo

3. Clelia del Prete

4. Enzo D’Avanzo

5. Stefano Frascaro

6. Enzo D’Avanzo

7. Geppino Autuori

8. Anna Castagna

9. Pierluigi Prozzo

10.

11.

12. Autori vari

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Nicola Martella}

 

I fenomeni mistici e la morale

 

Dal nord al sud Italia mi telefonano e scrivono fratelli, che con grande vergogna e costernazione mi mettono al corrente di ciò, che succede nella loro chiesa: persone (specialmente donne), che in sala hanno sublimi trasporti mistici, facendo grandiosi discorsi in altre lingue (almeno secondo le parole di chi «traduce»), ma durante la settimana vivono in fornicazione, non di rado con altre persone della stessa chiesa! Sempre secondo tali informative, altri credenti convivono insieme o vivono in adulterio col tacito consenso degli altri (cfr. 1 Cor 5). Tutto ciò è il prodotto di una «grazia a poco prezzo», predicata dai conduttori di tali chiese, della loro mancanza di sorveglianza e dell’assenza della disciplina di chiesa.

     Oggigiorno ci sono, purtroppo, anche casi di persone che abbandonano il loro coniuge credente e convivono con un altro credente, escono dalle loro chiese, magari si risposano, e fondano la loro propria chiesa. È una moda molto ricorrente specialmente fra le immigrate dal Sudamerica di estradizione carismaticista; le si ritrova spesso anche in rete col titolo di «pastora». Eppure si vantano di grandi carismi e di trascendentali messaggi divini in altre lingue o come «profezia»; e, guarda caso, sono difesi a spada tratta dai membri di tali chiese.

     Il saggio Giacomo chiedeva giustamente: «La sorgente emette dalla medesima apertura il dolce e l’amaro?» (Gcm 3,11). E il nostro Maestro affermava: «O voi fate l’albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l’albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l’albero» (Mt 12,33).

     Può mai lo Spirito Santo dare carismi spirituali a chi cammina nel peccato e manca del frutto dello Spirito e manifestarsi parlando per mezzo di tale persona impenitente?

 

 

2. {Enzo D’Avanzo}

 

Contributo: Ho avuto una telefonata con il frat. Nicola Martella, su questi argomenti specifici, in quanto i veri pastori pentecostali di un tempo non erano tanto facili a confermare il dono delle lingue come dono dello Spirito Santo, ma aspettavano sempre la pienezza e i frutti a esso collegato. Quindi, mi rivedo in questo studio di confronto, essendo quanto già mi era stato insegnato tanti anni fa dai pastori e dal mio pastore.

     Sono in totale accordo con Nicola Martella: non sempre quando si parla in lingue, si tratta del vero battesimo nello Spirito Santo. Per avere l’effettiva conferma, bisogna aspettare i frutti. Le lingue non garantiscono da sole e da se stesse che si tratta di vero battesimo. I frutti daranno conferma! Il mio pastore, Pasquale Di Martino, era molto cauto e ragionava come il fratello Martella ha poi descritto. Parimenti, nelle comunità, che Iddio mi ha messo a pasturare, faccio la stessa cosa: non do mai per scontato che si tratta di vero battesimo al primo balbettare di lingue, ma aspetto la pienezza e frutti. Shalom. {08-08-2011}

 

Osservazioni (Fittaiolo Michele): Finalmente!!! {08-08-2011}

 

 

3. {Clelia del Prete}

 

Finalmente, era ora che qualcuno avesse il coraggio di ragionare sulle cose spirituali senza sminuire la benedizione di Dio, ma anzi cercando di renderla piena e profonda quale dovrebbe essere. Questo approfondimento della fede da parte dei battezzati sarebbe di grande incoraggiamento per quelli che non sono battezzati di Spirito Santo, evitando quella terribile classifica dei credenti di 1° grado e 2° grado (quelli non battezzati sarebbero di 2° grado).

     Ciò che anche alcuni giovani esperimentano, secondo me non è il battesimo dello Spirito Santo, altrimenti non tornerebbero a fare le stesse cose, che facevano prima. Tuttavia, se il pastore gli ha già detto che sono stati battezzati, loro si sentono a posto così e non cercano più niente! Non si può illudere la gente riguardo ai doni di Dio, anche questo è mentire.

     Una volta avevamo le serate di preghiera intitolate per la «Ricerca dello Spirito Santo». Cercare qualcosa, richiede tempo e dedizione, perciò va da sé che le esperienze facili e che non costano nulla, ugualmente non valgono molto. Dio vi benedica, non volevo offendere nessuno, solo spiegare una cosa che succede sempre più spesso! {08-08-2011}

 

 

4. {Enzo D’Avanzo}

 

Nota redazionale: Quanto segue è costituito dalle parti salienti delle risposte, che Enzo D’Avanzo ha dato a un suo interlocutore, che avendolo io bannato per arroganza e male creanza, non avevo potuto leggerne gli interventi. Non entro nel merito delle cose affermate in dettaglio, ma evidenzio soltanto gli aspetti congrui alla nostra discussione.

 

È molto importante essere battezzato con Spirito Santo, ma quando esso è vero battesimo, non quando è frutto della carne o altro. Sono i frutti a determinare quando sei dallo Spirito e nello Spirito; ci sono manifestazioni non puramente dettato dallo Spirito Santo.

     I frutti attesteranno da parte nostra chi siamo. Non si colgono frutti di amore e di pace da un albero, che butta bora, odio, fornicazioni, accuse false, ecc., ecc. Il frutto dello Spirito è pace, gioia, amore, santità, benignità, ecc., ecc.

     L’uomo veramente spirituale non è lacerato in se stesso, ma mostra la sua buona condotta.

     È sempre lo Spirito Santo che ci convince a riconoscere il peccato, quindi noi diciamo come l’apostolo che non tutti sono condotti dallo Spirito Santo.

     La santificazione è dovuta sempre e comunque, anche da chi non ha ricevuto il battesimo dello Spirito Santo.

     Il parlare in lingue non c’entra con la salvezza. A me da sempre nelle scuole bibliche hanno insegnato che il battesimo dello Spirito Santo con l’evidenza del parlare in lingue è sempre accompagnato dal dono di un ministero; ma non sempre è così, visto che molti di quelli, che parlano in lingue, scaldano le sedie.

     Chi parla in lingua edifica se stesso non gli altri, a meno che non c’è chi interpreta; e qua si devono fare le cosiddette verifiche: uno parla e gli altri giudicano. {08-08-2011}

 

 

5. {Stefano Frascaro}

 

Contributo: È la base del Reiki... ce ne sarebbe da parlare. {08-08-2011}

 

Risposta (Nicola Martella): Il lettore si riferisce qui a Canalizzazione e visualizzazione. Aspettando un contributo in merito, rimando ai seguenti articoli: Reiki e dintorni {Nicola Martella}; Un ex-occultista sull’esoterismo cristianizzato {Stefano Frascaro}.

 

Osservazioni (Pietro Calenzo): Qualche anno addietro, c’era un articolo sul Reiki ne «Il Cristiano». Ricordo, comunque, che lo spirito si manifestava in un modo impressionante. {08-08-2011}

 

 

6. {Enzo D’Avanzo}

 

Contributo: Nella chiesa, se non c’è chi interpreta, solitamente non gli si dà poi la possibilità che questo si esprima. Se c’è chi può interpretare, si lascia fare e si sta attento a cosa dice e come lo dice; saranno poi questi elementi di valutazione, che determinano come è chi interpreta, se lo fa in virtù di guida divina o di suo.

     Quando, poi, s’innescano quei canali sciamani, allora lì s’interviene e si fa tacere; anzi si mette in guardia dal tipo e dalla tipa, che esercita lo sciamanesimo. La cosa dev’essere messa sotto controllo, perché a ogni modo lo spirito del profeta è sottoposto ai profeti; e quando c’è ribellione e confusione, allora non c’e neppure lo Spirito Santo a guidare costoro, perché Dio non è confusione ma porta all’edificazione. {11-08-2011}

 

Osservazioni (Salvatore Paone): Ragionando sulla sfera pentecostale e carismatica, credo che bisogna dare atto che ci sono movimenti, che hanno un ordine nel praticare la «glossolalia» e si dissociano dal disordine estatico e da quel modo sfrenato confusionario. Al contrario c’è chi esercita tale dono e chi lo interpreta. Rimanendo nel merito del tema, credo che, come ha detto il fratello Enzo D’Avanzo, bisogna avere discernimento riguardo a chi esercita [un dono spirituale] e sopratutto essere attenti a cosa proferisce, poiché le insidie del nemico sono molteplici. {11-08-2011}

 

 

7. {Geppino Autuori}

 

Contributo: Siamo stati adottati dal Signore. Siamo suoi figli. Avere fede significa ascoltare... anche il falso, altrimenti come saprai che è falso? Al di là delle chiese, è importante il rapporto, che hai con Dio. Certo il maligno preferisce corrompere il cristiano, ma il Padre Nostro non lascerà mai che accada del male al proprio figlio. Fede, fede, fede. {12-08-2011}

 

Risposta 1 (Nicola Martella): Il pensiero di Geppino Autuori è un po’ contorto e non del tutto comprensibile. Quanto al bisogno di «ascoltare... anche il falso», faccio notare che la finanza, che sta dietro ai falsari di banconote, studia i soldi veri in tutti i dettagli; quando poi si trova nelle mani una banconota falsa lo sa per esperienza e intuito, che non è vera.

     Riguardo al fatto che Dio a ogni costo salvaguarderà i suoi figli, le cose non sono così semplici e lineari, viste le molte raccomandazioni a vegliare (1 Cor 16,13; 1 Pt 5,8), a sorvegliare il gregge (At 20,28-31; 1 Pt 5,2ss) e a provare gli spiriti (1 Gv 4,1). Già Gesù aveva messo in guardia che «sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti» (Mt 24,24). L’adozione da parte del Signore non mette al sicuro dalle seduzioni, altrimenti non verrebbe ingiunto ai credenti di non essere ingenui ma maturi, di stare allerta, di non fare posto al diavolo (Ef 4,27) e di stare attenti ai lupi rapaci umani (Mt 7,15; At 20,29) e al diavolo stesso, che «va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare» (1 Pt 5,8). Non basta la fede al cubo, ma ci vuole anche timor di Dio, discernimento riguardo a verità e menzogna e ubbidienza.

 

Osservazioni (Michela Libero): Infatti, non a caso Gesù disse: se fosse possibile, si svierebbero anche gli eletti; ciò significa che non è possibile. {12-08-2011}

 

Risposta 2 (Nicola Martella): Faccio notare che l’espressione «se fosse possibile» è in realtà «se possibile» (p.es. CEI, Diodati), quindi «nel caso ciò sia possibile», «quando / laddove è possibile». Altrimenti l’intera espressione di Gesù è senza senso; se non è possibile, perché menzionarlo?

     Anche gli eletti, che non vegliano, possono essere sedotti! Meglio che siano guardinghi, invece di crogiolarsi in false speranze, credendo: «Tanto a me non può succedere!».

 

 

8. {Anna Castagna}

 

Contributo

     ■ 1. Può darsi che il pastore della comunità e gli anziani tengano sotto controllo tutto. Ho assistito qualche volta a scene d’indemoniati, che durante una preghiera si sono manifestati in modo violento; e ho visto che nelle volte successive il pastore, appena quest'uomo entrava in chiesa, gli metteva intorno un gruppo di fratelli anziani con il dono del discernimento degli spiriti.

     ■ 2. Una volta ho anche assistito a un altro episodio. Una ragazza parlava in lingue; il pastore ha abbandonato il pulpito, è andato presso la ragazza e ha sgridato lo spirito, dicendogli: «Taci, il tuo parlare in lingue non è da Dio», e sgridava lo spirito nel nome di Gesù. Poi, dopo il culto, hanno chiesto alla ragazza da quale comunità veniva, e lei disse che era di una comunità cattolica del «rinnovamento della spirito».

     ■ 3. Un giorno portai con me nella mia comunità un anziano signore. Entrati, ci sedemmo uno accanto all’altro, vicino a una sorella, che durante tutto il sermone, parlava continuamente in lingue; ma nessuno ha tentato di farla tacere. Finito il culto, io chiesi all’anziano signore, se gli era piaciuto il sermone, e lui mi rispose: «Veda, io parlo solo due lingue, il siciliano e l’arabo, perche per tutta la mia vita ho lavorato in Arabia; e ora che sono anziano, mi sono ritirato nel mio paese natale. E per tutto il tempo del culto, non ho ascoltato la predica del pastore, perché ho preferito ascoltare quella signora, che era seduta accanto a me, la quale ha parlato tutto il tempo in lingua araba e sono rimasto estasiato per le belle parole, che diceva al Signore, parole ineffabili, che quando noi preghiamo non usiamo dire al Signore; e così io ripetevo le stesse parole, che usava lei per glorificare il Signore. Praticamente non ho ascoltato [il sermone], ma ho pregato». Quindi, io penso che solo chi ha una conoscenza profonda e i doni dello Spirito Santo, può dire se è giusto o no.

     ■ 4. A me interessa tutto quello, che si ha da dire sul Signore e ascolto volentieri tutto, perché ogni persona, che ama il signore, vive una esperienza diversa dalla mia e dalla tua; e le meraviglie, che fa il Signore mi edificano. E avendo discernimento, perché ho letto molto la Parola, quando raccontano le proprie esperienze o fanno dottrina, io accetto quello, che c’è di buono e che non contrasta con gli insegnamenti di Cristo; tutto il resto lo lascio cadere. Se vale la pena, discuto anche volentieri, ma se mi accorgo che vuole essere solo un gioco di parole, allora passo oltre. Ho anche capito che hai molto da dire, e sicuramente hai fatto tante esperienze col Signore, e non mi dispiace ascoltare quello, che tu hai da dire. […] {13-08-2011}

 

Risposta (Nicola Martella): Ho numerato le singole parti per rispondervi meglio.

     ■ 1. Laddove i conduttori non hanno discernimento degli spiriti, coloro che sono demonizzati, non sempre vanno in parossismo, ma a volte si confondono con i credenti e anch’essi «pregano», anche in altre lingue, bestemmiando il nome del Signore.

 

     ■ 2. Tale esempio della ragazza del «rinnovamento dello Spirito», che parlava falsità in lingue, mostra come Satana si serva di «canali» o medium religiosi per fare la sua opera nefasta nelle chiese. Anch’io ho avuto persone nella cura pastorale, che erano demonizzate e che si erano contaminate per mezzo di preti carismatici, che avevano imposto loro le mani. Se tali persone non vengono scoperte, isolate e possibilmente liberate, diventano un laccio per l’opera di Dio, poiché si accreditano come santoni e profeti. Specialmente le donne, a causa della loro indole particolare, vengono volentieri e facilmente penetrati dagli spiriti religiosi per farne loro «canali» preferenziali (cfr. 1 Sm 28,7ss; At 16,16ss).

 

     ■ 3. Tale esempio di glossolalia esercitata tra le file, mentre il predicatore parlava, mi lascia sconcertato. Una donna parla in lingua araba a bassa voce, un non-credente capisce tale lingua e si concentra su di essa, distogliendo l’udito dal sermone e ripetendo le parole della donna. Alla fine lui, il non-credente, giudica che tali belle parole glorificassero il Signore e che quindi fossero legittime!

     Anna Castagna, non solo non fece nulla, perché tale vecchio Signore ascoltasse il sermone, che magari lo avrebbe convertito (!), ma lo riferisce pure come un fatto positivo. Che «conoscenza profonda e i doni dello Spirito Santo» poteva avere tale uomo non-credente per poter dire, se ciò che aveva ascoltato dalla donna fosse legittimo, corretto, e giusto dinanzi a Dio? E se tale donna fosse stata solo un «canale mediatico», che stava distogliendo tale uomo non-credente dall’ascoltare quella predicazione, che gli avrebbe cambiato la vita? Che responsabilità!

 

     ■ 4. Mi chiedo che discernimento della Parola può aver colui, a cui «interessa tutto quello, che si ha da dire sul Signore», indipendentemente, se ciò è verità o menzogna. Il termine ricorrente è «esperienza». Qui si adatta un mio vecchio aforisma, che recita: «Chi è aperto verso ogni esperienza, poi non si lamenti di fare acqua da tutte le parti». Auguro a tale lettrice più discernimento e prudenza.

 

 

9. {Pierluigi Prozzo}

 

Sempre più persone seguono i vari di consigli di moderni e sempre più diffusi maestruncoli esotero-cristiani sia protestanti che cattolici o chissà che altro, che incoraggiano a provare a parlare in «lingue». Finisce che questi focalizzando la loro mente nel perseguire la possibilità di dire in giro di essere stati «battezzati con lo Spirito Santo», apriranno la bocca per emettere versi e suoni a caso, con la speranza che esca il bramato «dono». Tuttavia, io credo che qualcosa o qualcuno, invece di uscire entrerà; ed è proprio così che finisce nella maggioranza dei casi di chi pratica meditazione trascendentale, yoga e similari, guarda caso sempre accompagnati da posizioni mentali e del corpo particolari, visualizzazioni, mantra, ecc.

     Se davvero fosse così, capirei il motivo per cui tanti «carismaticisti», che ho conosciuto e che incontro del continuo, vivano in un mondo tutto loro, fatto di sogni a occhi aperti e fantasticherie inverosimili, perseguendo come sciocchi, ancora dopo anni e anni, tante «profezie» fatte o ricevute e che non si sono mai realizzate e mai lo saranno.

     Come si suole dire, «si sono fritti il cervello» proprio a motivo del provare e riprovare tali pratiche ore, giorni e anni, magari pensando di esercitare un «dono» di Dio, quando invece balbettano frasi a caso, così come si divertono a fare i bambini piccoli. E così facendo, abbandonano la buona pratica di pregare sobriamente e intelligentemente anche con la mente (come insegnato nella Parola); ma, al contrario, preferiscono piuttosto svuotarla, per farsi accompagnare in quelle, che loro chiamano «preghiera», da chissà quale spirito, o nel migliore dei casi facendosi dominare dalle proprie fantasie, anziché farsi ammaestrare dalla pura Parola di Dio. {17-08-2011}

 

 

10. {}

 

 

11. {}

 

 

12. {Autori vari}

 

Pietro Calenzo: Da ciò, che ho letto e riletto del tuo articolo, carissimo fratello Nicola, questa insidiosissima tematica si è fatta ancora più allarmante. Dio ti benedica. {08-08-2011}

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Canalizza_visualizza_MeG.htm

10-08-2011; Aggiornamento: 19-08-2011

 

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