Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

Prima pagina

Contattaci

Domande frequenti

Novità

Arte sana

Bibbia ed ermeneutica

Culture e ideologie

Confessioni cristiane

Dottrine

Religioni

Scienza e fede

Teologia pratica

▼ Vai a fine pagina

 

La lieve danza delle tenebre

 

Carismaticismo

Vai ai contributi sul tema

Norme di fair-play

 

 

L’occultismo viene presentato quale problema sociale, razionale e biblico.

  Alcuni dei temi principali sono i seguenti:
■ La superstizione
■ La divinazione
■ L’astrologia
■ Medianismo e fenomeni extra-sensoriali
■ Lo spiritismo
■ La magia
■ La massoneria
■ La neostregoneria
■ Il satanismo
■ Il paranormale
■ La religione
■ I fenomeni estatici e la falsa profezia
■ L’esoterismo
■ La dottrina occulta
■ I fenomeni occulti nella prospettiva biblica

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Serviti della e-mail sottostante!

E-mail

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BRANHAM, PROFETA MAGGIORE ED ELIA?

Confronto con Francesco Manzo, seguace di W.M. Branham

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito continuiamo l'analisi di questo fenomeno iniziato nel tema di discussione «Branham, "profeta" modalista, e i suoi seguaci». Partiamo dalle asserzioni, sempre più frequenti, che Francesco Manzo scrive sul suo sito «la via santa» (!) e manda in giro riguardo al defunto autonominato «profeta» William M. Branham, che egli definisce il «profeta maggiore» del nostro tempo e «l'Elia che doveva venire»!

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito può dare uno pseudonimo, se richiesto.

I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Francesco Manzo

2. Nicola Martella

3. Abele Aureli

4. Francesco Manzo

5. Nicola Martella

6. Abele Aureli

7. Francesco Manzo

8. Nicola Martella

9. Abele Aureli

10.

11.

12.

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Francesco Manzo}

 

Nota editoriale: I seguente messaggi mi sono arrivati con grandissimi caratteri maiuscoli e con le parti che riguardano Branham in rosso e con un carattere ancora più grande, che ho reso col maiuscoletto e il corsivo. Ho eliminato gli errori di battitura. Ecco quindi i testi.

 

     1. Sei un pastore cristiano? Sei un predicatore o un evangelista? Sei un semplice membro di chiesa? Ti sei allineato con l’insegnamento del messaggio dell’ora predicato dal profeta maggiore di quest’epoca William M. Branham? Se non lo sei, fai come fece Eliseo, il quale lasciò il suo modo di fare per seguire Elia, il profeta. Se vuoi approfondire sul messaggio di Dio per questa generazione adultera, allora richiedici i sermoni del profeta William M. Branham […] {1 dicembre 2008}

 

     2. Vuoi ottenere nuovi sermoni mai tradotti del profeta di Dio William M. Branham? [...] {1 dicembre 2008}

 

 

2. {Nicola Martella}

 

Mi è già successo di ricevere messaggi del genere da seguaci di William M. Branham. I miei tentativi di dialogare con loro non hanno fruttato molto, poiché denigrano in genere tutto ciò che è diverso da loro e dalle concezioni ideologiche del loro «patrono», l’autonominato profeta. Il loro scopo, come sui legge sopra, è che gli altri si allineino al messaggio del loro «nume tutelare».

     Infatti William M. Branham è considerato da tali seguaci come il «profeta maggiore di quest’epoca», sebbene egli sia morto da tempo. Egli viene considerato nientemeno «Elia, il profeta»! Gesù ha affermato che Giovanni Battista era l’Elia che doveva venire e che con lui terminavano tale tipo di profeti teocratici e iniziava l’epoca dei proclamatori dell’Evangelo (Mt 11,13s; cfr. Mal 4,5s; Lc 16,16). Dovendo scegliere fra ciò che ha attestato il Messia e ciò che affermano i seguaci di Branham, non abbiamo dubbi riguardo a chi siano i mendaci, poiché mettono in dubbio le parole del Signore. E questa dovrebbe essere la «via santa», come recita il nome del sito di Francesco Manzo?

     La cosa tragicomica è che un altro seguace di William M. Branham afferma di essere lui «l’Elia che doveva venire»! [► L’Amico di Gesù Cristo & Profeta Degli Ultimi Giorni?; Chi è l’Elia escatologico?; ► Emile Okoka è l’Elia escatologico?; Parlando di Emile Okoka alias Elia] Viene da dire: mettetevi d’accordo! Rimando a questi ultimi link per gli approfondimenti riguardo all’Elia che doveva venire.

    Alcune denominazioni pretendono che la tradizione abbia anch’essa autorità nella chiesa come «parola di Dio orale», accanto alla «Parola di Dio scritta»; i Mormoni affermano che il loro libro completi la sacra Scrittura; così i Branhamiti pretendono che i messaggi del loro «profeta maggiore» o «profeta di Dio» completino la Bibbia. Come si vede, la storia non cambia.

 

 

3. {Abele Aureli}

 

Nota editoriale: Il seguente scritto di Abele Aureli mi è arrivato da Francesco Manzo con una sua risposta, che riporto come prossimo contributo. Come mai questo seguace di Branham mandi in giro le lettere altrui, è un mistero; similmente fanno altri seguaci di tale «nume tutelare» di mia conoscenza. Visto che oramai tale lettera è pubblica, l’aggiungo come contributo; Abele Aureli si è mostrato d'accordo. Ora che ci si prepari agli strali dei devoti di tale «patrono»!

 

Lasciamo perdere di tradurre gli scritti d’un uomo, anche se... era un uomo di Dio! Purtroppo oggi troppi seguaci suoi lo stanno acclamando come neppure Gesù stesso fu acclamato! Io sono nato e cresciuto in una famiglia cristiana, ho 64 anni e non ho mai sentito nominare questo William Branham. State facendo come la Chiesa Cattolica che, dopo la morte di certi personaggi, li vogliono beatificare e farli santi! Se William è stato un uomo, di cui Dio si è servito, buon per lui. Altrimenti potrebbe essere anche considerato da Dio come un uomo che insegnava una falsa dottrina. La vostra pignoleria nel volerci appioppare i suoi scritti, vi sta facendo dimenticare di propagare il Vero Vangelo di Cristo. Invece di dare fastidio ai credenti, andate a trovare ed evangelizzare i non credenti!

     Due dei vostri emissari sono venuti in casa mia e io li ho accolti per amore di un’altra persona. Ma quando hanno capito che non volevo accettare la loro dottrina, mi hanno offeso e io gli ho detto che quella era l’ultima parola che avrebbe detto in casa mia!... Punto e basta!

 

 

4. {Francesco Manzo}

 

Nota editoriale: Il seguente scritto egli lo ha mandato ad Abele Aureli, in risposta alla sua lettera, e lo ha spedito parimenti a tutti i suoi contatti. Ho tolto la quantità di eccessivi grassetti e maiuscole, che ho sostituito col maiuscoletto e aggiustato in meglio il testo.

 

Se tu ben conosci le Sacre Scritture, saprai che esse furono scritte anche da uomini. Infatti così scrisse uno di questi uomini chiamato apostolo Pietro: «Sapendo prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura procede da vedute particolari; poiché non è dalla volontà dell’uomo che venne mai alcuna profezia, ma degli uomini hanno parlato da parte di dio, perché sospinti dallo Spirito Santo» (2 Pietro 20, 21). [N.d.R. 2 Pt 1,20s] Stando a questa Scrittura la Bibbia è una composizione di scritti d’uomini che hanno parlato in nome e per conto di Dio. Come mai tutti noi predicatori durante i nostri sermoni citiamo e menzioniamo le parole di Paolo, dello stesso Pietro, di Mosè, di Giona, d’Eliseo, di Gioele e non le consideriamo (a giusta ragione) parole d’uomini ma di Dio? Beh tu dirai, ma esse sono già contenute nel «Canone Scritturale». Io ti dico vero! Però anche Paolo, quando venne sulla scena, predicò e scrisse il suo Evangelo, che non era, anch’esso, contenuto nei canoni della Bibbia d’allora; e infatti disse ai religiosi del suo giorno che Quello era comandamento del Signore e che Dio glielo aveva rivelato personalmente (un uomo). Chi era Timoteo? E Tito? E Fielmone? Essi erano seguaci e fautori del Vangelo di Paolo, il quale se non è eseguito alla perfezione ci rende anatemi.

     Anche Mosè, il grande Profeta di Dio, scrisse i suoi 5 libri che poi furono considerati Bibbia! Allora? Come fai a credere a tutti questi uomini di Dio del passato e non credi al profeta maggiore dei nostri giorni? Non ti raffiguri a quei farisei del tempo di Gesù che avevano la Legge e Mosè (La Bibbia), ma stavano perdendo di vista la parola del loro giorno, il loro profeta maggiore (Messia) che aspettavano da millenni?

     Però il ministero di Branham è comunque canonizzato nelle Scritture, Vecchio (Malachia 4,5; Gioele 2,25) e Nuovo Patto (Luca 17,30; Apocalisse 10,7), e visto che William Branham ha predicato, mettendo in atto tutti gli insegnamenti di Paolo, di Mosè e di tutti i suoi predecessori, allora per chi non crede al suo evangelo le conseguenze sono quelle descritte in Galati 1,8.

 

 

5. {Nicola Martella}

 

Di per sé un tale scritto non meriterebbe neppure una risposta, dato che Francesco Manzo ha l'ardire di paragonare il suo «grande profeta» di riferimento ai proclamatori dell’antico patto (profeti), che Dio chiamò personalmente e i cui scritti canonici erano riconosciuti da tutto il popolo d'Israele al tempo del NT, tanto da essere letti ogni sabato nelle sinagoghe. Egli ha l'ardire pure di paragonare il suo «santone» agli apostoli del nuovo patto (i Dodici, Paolo), che Gesù chiamò personalmente, che furono riconosciuti subito dall'intera chiesa e i cui scritti entrarono nel canone del NT. Le Scritture dei profeti d'Israele furono citati dagli scrittori giudei dei primi secoli (e oltre) e dagli scrittori del NT come libri possedenti l'autorità divina. Le Scritture degli autori del NT furono riconosciuti subito nel cristianesimo come aventi autorità normativa e furono citati negli scritti cristiani dei primi secoli (e oltre) come Parola di Dio. A differenza dei profeti legittimi d'Israele e degli apostoli del Signore, William Branham è stato controverso in vita ed è stato riconosciuto solo da un minuscolo gruppo di seguaci. Come detto, tali asserzioni non varrebbero neppure la pena di essere considerate, dato il relativismo di base.

     Come ho mostrato già, chi studia la storia delle chiese, prenderà atto che si tratta sempre della solita questione: a seconda delle persone, viene data autorità alla tradizione ecclesiale (chiamata «parola orale di Dio»), a un altro libro (p.es. Mormon), alle decisioni dottrinali di un direttorio al vertice di un'organizzazione (p.es. la «società della torre di guardia» a capo dei Testimoni di Geova) o gli scritti di uno dei tanti autonominati profeti (p.es. W.M. Branham) — pretendendo di mettere ciò accanto alla sacra Scrittura e come unica chiave d'interpretazione d'essa. Si tratta sempre della stessa tattica: relativizzando ogni cosa, si pretende di accreditare il proprio «santone» di riferimento, le proprie tesi ideologiche e, quindi, se stessi.

    Analizzando nel merito lo scritto relativista di tale seguace del suo defunto «profeta», ecco altre poche osservazioni. Pietro era accreditato in tutta la chiesa e parlò dei passati profeti del Signore (antico patto), anch’essi accreditati in tutto Israele e nella chiesa. Pietro accreditò anche Paolo, screditando parimenti coloro che travisavano i suoi scritti (2 Pt 3,15); le epistole di Paolo erano lette e apprezzate in tutte le chiese, tanto che le une le passavano alle altre e viceversa (Col 4,16). Come detto, William Branham era invece sconosciuto in vita alla maggior parte dei cristiani nel mondo ed era controverso e contestato dalla maggior parte di coloro che lo avevano conosciuto. Questa è una differenza non poco trascurabile. Ora da morto i suoi seguaci vorrebbero innalzarlo a «profeta maggiore» del nostro tempo. Da quanto in qua un profeta defunto può essere ancora attivo nell’oggi? Attraverso i suoi controversi scritti pieni di dottrine false e controverse (p.es. il modalismo antitrinitario)?

     Paragonare Branham a Mosè, a Pietro a Paolo e addirittura al Messia, per accreditarlo con un ragionamento relativista!? Che sfacciataggine! E poi si manipola ad hoc la stessa sacra Scrittura per affermare che Branham sarebbe stato «l’Elia che doveva venire», citando abilmente (ma falsamente) brani come Mal 4,5. Non si capisce perché egli citi Gioele 2,25 che parla del giudizio storico d’allora mediante le cavallette. Luca 17,30 parla di Lot; che centra con tale «profeta maggiore» di tale ideologia? Apocalisse 10,7 parla del tempo della grande tribolazione quale adempimento della parola dei profeti dell’AT; che ha a che fare ciò con Branham? La Bibbia viene manipolata come si vuole; che responsabilità dinanzi a Dio e al suo giudizio! Quanto a Malachia 4,5s, brano che parla di Elia, esso — come ho mostrato sopra — si è adempiuto in Giovanni Battista, l’ultimo dei profeti teocratici: «Tutti i profeti e la legge hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è l’Elia che doveva venire» (Mt 11,13s). Con Giovanni Battista terminavano tale tipo di profeti teocratici e iniziava l’epoca dei proclamatori dell’Evangelo: «La legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni; da quel tempo in poi viene annunziata la buona novella del regno di Dio» (Lc 16,16).

     Come fa allora il «ministero di Branham» a essere «canonizzato nelle Scritture», visto che «Elia» è stato identificato da Gesù stesso con «Giovanni Battista»? Chi è qui il mendace, Gesù o Branham (e i suoi seguaci)? Non abbiamo dubbi in merito, visto che si aggiunge alla Scrittura (Ap 22,18s). Non abbiamo neppure dubbi su chi si debba applicare Galati 1,6-9, visto che Branham e i suoi seguaci predicano un «altro Cristo» (pretendono che il Padre e Gesù siano la stessa persona!) e, perciò, un «altro evangelo» (aggiungendo le ideologie visionarie di Branham alla sacra Scrittura), poiché sono mossi da un «altro spirito». [ Antitrinitari mimetizzati?; La concezione modalista di Dio; Trinità e antitrinitari]

     Le stesse cose animavano i «sommi apostoli» gnostico-giudaici che avevano preso il potere in Corinto. Di loro disse l’apostolo Paolo, rimproverando tali cristiani sprovveduti: «Ma temo che come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti siano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purità rispetto a Cristo. Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno Spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un evangelo diverso da quello che avete accettato, voi ben lo sopportate! […] Poiché codesti tali sono dei falsi apostoli, degli operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo. E non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque gran che se anche i suoi ministri si travestono da ministri di giustizia; la fine loro sarà secondo le loro opere» (2 Cor 11,3s.13ss).

 

 

6. {Abele Aureli}

 

Nota editoriale: Il seguente scritto è stato mandato da Abele Aureli in risposta a Francesco Manzo e mi è stato inviato dall'autore.

 

La cosa che vorrei enfatizzare è la seguente. Se, come asserite voi, il vangelo che Branham ha annunziato, è lo stesso di Cristo, di Pietro e di Paolo, allora faccio prima a leggerlo e praticarlo direttamente dalla Bibbia. O no? Perché dovrei andare a leggere il vangelo dai libri di Branham, quando lo abbiamo già nella Bibbia? Se metto in pratica il Vangelo di Cristo secondo come lo abbiamo nella Bibbia e, secondo voi, quello di Branham è uguale a quello di Cristo, allora mettendo in pratica quello di Cristo, sto mettendo in pratica anche quello di Branham, o no? A meno che, vista la vostra insistenza nel proporci gli scritti di Branham, non è vero che il suo vangelo sia veramente come quello di Cristo! Non sarà così, cioè, che Branham e voi stiate proclamando «un altro vangelo» e che proprio per questo motivo, Galati 1,8-9 s’applica a Branham e ai suoi seguaci?

 

 

7. {Francesco Manzo}

 

Cari interlocutori, nelle ultime settimane come avete ben visto, aprendo le vostre caselle e-mail, avete ricevuto dal sottoscritto delle missive recanti la testimonianza relativa a ciò che credo sia la Verità. Sono consapevole che la Verità non è sempre accettata da tutti, e sono altresì consapevole che neanche Dio in persona ha mai costretto alcuno ad ascoltarLo. Figuriamoci io!

     Quello che ho fatto è stato solo un dovere cristiano nei confronti di quanti già conoscevo e di quanti in qualche modo ho ricevuto l’indirizzo e-mail. Un dovere che ogni vero Figlio di Dio sente nell’animo e nel cuore, cioè fare sapere agli altri le meraviglie Dio. Credo che la donna samaritana quando annunciò ai suoi compaesani dell’avvento del Messia e che addirittura lei Gli aveva parlato, molti avranno reagito come alcuni tra di voi. Alcuni disinteressati, altri irritati, e altri «pochi, molto pochi» felici, perché in attesa della Promessa.

     Lo scopo di questa mail non è, assolutamente, un tentativo di scuse da parte mia. Poiché si scusa chi sbaglia, e io credo che annunciare l’Evangelo di Cristo, quello del Nostro Giorno, non è un errore. Paolo, il primo Messaggero disse: «Guai a me se non evangelizzo». Mi è però doveroso chiarificare a mezzo e-mail alcune circostanze che hanno contraddistinto l’invio di questi messaggi.

     Devo dire a mia colpa che, inizialmente, ho evitato d’inviare i miei messaggi a taluni, poiché in qualche maniera sospettavo della loro reazione; ma poi mi sono detto: ma perché? Chi lo sa Dio voglia operare un miracolo come avvenne per lo zelante Saulo da Tarso? Infondo se un fariseo di farisei come Saulo ha ceduto a Cristo, chi lo sa? Così ho iniziato a inviare le mie missive a tutti i facenti parte della mia mailing-list, Pastori in precedenza «evitati» compresi. Il resto è storia! E chi legge lo sa.

     Si è scatenato un putiferio, proprio come al tempo di Gesù. Finché andava al tempio, chiamava discepoli, faceva miracoli e predicava che il Regno era vicino, i Religiosi lo tenevano sì d’occhio, ma a distanza e con finta comprensione. Quando cominciò a dire come stavano le cose «ufficialmente» e in «pubblico», e che loro erano sepolcri imbiancati e che erano della progenie del serpente e soprattutto che lui era il Figlio di Dio, oh apriti cielo!

     Ma come si permette questo figlio di nessuno, ma lo sa chi siamo noi! Lo sapeva, lo sapeva. E persino i suoi fratelli nella carne lo apostrofarono, perché pensavano che era uscito fuori di testa, un pazzo insomma. Ma come si fa a mettersi contro quei Santoni del Tempio. Un esaltato esagerato che non sapeva usare l’amore di Dio con i fratelli, e con i sacerdoti. E cosa fece Gesù, cambiò idea nooo!!! Niente affatto. Non si lasciò intimidire dai Religiosi del suo tempo o da altri... Ma continuò a credere e lavorare per il Padre Suo.

     Lo stesso, cari interlocutori, è avvenuto a me.

     Alcuni personaggi a cui ho inviato le mie missive mi hanno fatto sapere tramite terze persone di voler essere esclusi dalla mia mailing-list. Ed io per evitare che queste terze persone debbano continuare a ricevere le lamentele contro di me, li cancellerò sicuramente dalla mailing-list. Anche perché non è corretto gettare il peso che dovreste appioppare a me, sulle spalle d’un altro. Però la tattica è efficace, devo dire. Complimenti!

     Alcuni erano scontati, me l’aspettavo, come ho scritto. Ma ho fatto un tentativo, così davanti a Dio non porto nessuna colpa e sarò scevro e pulito nel giorno del Giudizio. Però si è lamentato anche un altro, per fare bella figura con il suo ventriloquo (un’altra specie di Santone), solo che quello non sa, che lui attinge dal Messaggio di Branham per le sue predicazioni. Altri invece, davanti hanno l’apparenza di chi accetta (anche di persona) e si prendono gli opuscoli o i libri, e poi si vanno a lamentare, dopo che sono loro a cercare me e a chiedere continuamente consigli scavalcando anche il suo pastore. Assurdo! Chi ha orecchie per udire oda!

     Basta ora! Non avrò più peli sulla lingua. Tutti uguali. Lo sapevate che al tempo di Gesù c’era più d’una denominazione religiosa: I Farisei, i Sadducei, gli Zeloti e gli Erodiani. Tutti frequentavano lo stesso Tempio ma tutti loro erano discordi su qualche dottrina biblica; però c’era una cosa su cui erano tutti d’accordo: Gesù di Nazareth è un Falso Profeta!

     Non è forse lo stesso oggi? Sono tutti Pentecostali e sono tutti discordi tra loro: chi è trinitario, chi è unitario, chi è misto, chi è legalista, chi è per il liberalismo, chi balla, chi suona, ma su una cosa sono tutti, proprio tutti d’accordo: William Marrion Branham è un Falso Profeta! Proprio gli stessi geni.

     Voglio concludere ora dicendo a tutti coloro che hanno rivolto delle lamentele di non preoccuparsi più, poiché non riceverete più alcun’altra e-mail di nessun genere da parte mia. Questa è l’ultima. E per il futuro, ora parlo a chi ancora non si è lamentato, se aveste qualche rimostranza da fare o voleste essere esclusi dalla mailing-list, vi chiedo caldamente che me lo facciate sapere direttamente via e-mail, perché in tal caso vi doveste rivolgere ancora agli intercessori la richiesta non verrà più presa in considerazione, e vi terrò nella mailing-list. Grazie.  {09 dicembre 2008}

 

 

8. {Nicola Martella}

 

L’autore del messaggio precedente parla di «Verità», ma lungi dall’intendere con ciò solo la «Verità» della sacra Scrittura e dell’Evangelo, comprende così l’interpretazione dottrinale mediante la cosiddetta «parola del giorno», ossia data mediante gli scritti del suo santone di riferimento, William Branham, oramai morto da tempo. Poi parla di «dovere cristiano», ma dovrebbe chiamarsi «dovere branhamita», visto che a lui e ai suoi accoliti non interessa il semplice annuncio dell’Evangelo di Gesù Cristo, così com’è scritto nella Bibbia, ma di propagare le idee del suo santone di riferimento. È bene non farsi ingannare quando parla di «Evangelo di Cristo, quello del Nostro Giorno», poiché così intende il filtro dato dagli scritti di Branham.

     È bene non farsi ingannare dai paralleli con Saulo da Tarso, poiché questi si è convertito a Cristo e solo a lui, mentre i branhamiti vogliono fare solo seguaci per il loro presunto «ultimo Elia». Si noti che poi prende fatti contingenti nella storia di Gesù, ossia l’avversione da parte dei capi religiosi, e li applica alla sua situazione di seguace di Branham! Così fanno tutti gli ideologi, strumentalizzano fatti concreti per poi accreditare chi una tradizione particolare, chi una rivelazione gnostica, chi un proprio santone e chi le «proprie visioni, gonfiato di vanità dalla sua mente carnale» (Col 2,18).

     Ecco poi la tesi: anche chi non conosce Branham, «attinge dal Messaggio di Branham per le sue predicazioni». Perché? Perché egli, essendo considerato l’ultimo profeta e «l’Elia che doveva venire» (ma dove sta il Messia, per cui doveva preparare la via come ha fatto giovanni Battista?), avrbbe portato l’interpretazione definitiva della sacra Scrittura. Chi studia la storia delle chiese, prende atto di quanti «Elia» sono arrivati, pretendendo d’essere «l’ultimo profeta» o il «profeta degli ultimi giorni»; anche un seguace di Branham, Emile Okoka, si presenta così! [ Emile Okoka è l’Elia escatologico?; L’Amico di Gesù Cristo & Profeta Degli Ultimi Giorni?]

     Risulta quindi veramente patetico quando si confronta Gesù con Branham e, con un transfer indebito, si crea un parallelismo fra le due persone e sulle reazioni degli altri! Questa è demagogia. Gesù Cristo è il Figlio di Dio, Salvatore e Signore di chi in Lui crede, mentre William Marrion Branham è il guru dei suoi seguaci, alla cui tomba peregrinano in cerca di «unzione», come fosse un «Padre Pio» o un santone di una delle tante religioni.

     «Basta ora! Non avrò più peli sulla lingua. Tutti uguali», dice lui. Lo diciamo anche noi: tutti uguali coloro che abbandonano la semplicità della Parola di Dio e si affidano a santoni gnostici e alle loro sedicenti rivelazioni; il risultato è falsa profezia e false dottrine (p.es. modalismo antitrinitario). Nulla di nuovo sotto il sole. Come sono finiti nella polvere del tempo gli altri sedicenti santoni che, durante il corso della storia, affermarono di essere qualcosa di particolare, aggiogando un certo numero di seguaci, così succederà del falso profeta modalista William Marrion Branham e tutti coloro che lo seguono. Invece di seguire il risorto Signore Gesù e diffondere l’Evangelo della vita, preferiscono andare dietro a un santone morto e propagare i suoi torbidi messaggi, che creano solo confusione e dissidi.

 

 

9. {Abele Aureli}

 

Bella l’arringa, ma errati l’autore e i ricettori!

     Anche i TdG [Testimoni di Geova, N.d.R.] dicono che essi sono nel vero e noi siamo dei falsi, ma poi andiamo a verificare le Scritture e s’accorgono che si sono dati la fatidica «zappa sui piedi»!

     La Parola di Dio sarà quella che vi condannerà nell’ultimo giorno! Non ho sbagliato! Alla fine, quando ci sarà il «giudizio universale», perché in quello sarete giudicati voi.

     La mia Bibbia, quella Sacra con 66 libri, dice che «Gesù siede alla destra del Padre e intercede per noi»! Quindi, se permetti, Dio è ancora Trino e non esiste «Gesù Solo»!

     È facile usare i Farisei come esempio per condannare gli altri, ma almeno, dei Farisei Gesù poté dire: «Fate ciò che dicono, ma non fate ciò che fanno»! Mentre per voi o di voi non si può dire di fare ciò che dite, perché ciò che dite è più abominevole di ciò che fate! Usare Internet per scrivere una lettera del genere vi classifica per quello che veramente siete. Quando non venite ascoltati, iniziate a condannare. Io te lo dissi nella mia prima risposta: quando i vostri emissari videro che io non volevo accettare la vostra dottrina, iniziarono a condannarmi e a offendermi, al ché li misi fuori dalla porta.

     Purtroppo, così come ho detto ai TdG, le molte volte che vi sbattono la porta in faccia, non è perché rifiutano la verità dell’Evangelo, ma perché siete petulanti e insistenti fino al limite della maleducazione! Altro che Verità profetica e... lo spirito d’Elia! Siete dei falsi profeti e come tali dovete essere trattati. Chi non lo fa, non lo fa perché è ancora troppo ingenuo e non conosce a fondo la Verità.

     Giovanni nella sua seconda lettera e ai versi 10 e 11, dice che se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non lo ricevete in casa e non lo salutate, perché chi lo saluta partecipa alle sue opere malvagie! Però nel verso 9, dice: «Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio». Non so se avete capito bene: non avendo il Padre, non avete neppure il Figlio! Purtroppo per voi!!!

     Per ciò che insegnate, secondo l’Apostolo Paolo, voi dovreste essere «anatema»!!! E noi vogliamo ubbidire ai suoi insegnamenti! {10 dicembre 2008}

 

 

10. {}

 

 

11. {}

 

 

12. {}

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Branham_Elia_Oc.htm

03-12-2008; Aggiornamento: 18-12-2008

 

▲ Vai a inizio pagina ▲

Proprietà letteraria riservata

© Punto°A°Croce