Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Malattia e guarigione 1

 

Pentecostalismo

 

 

 

 

La salute fra scienza, religioni e ideologie — Malattia e guarigione 1:

   Ecco le parti principali:
■ La questione della medicina e delle sue alternative
■ Guarigione e problematica
■ La medicina e la Bibbia

 

Dizionario delle medicine alternative — Malattia e guarigione 2:

   Ecco il procedimento usato per i singoli temi:
■ Presentazione del metodo o della problematica
■ Analisi critica scientifica, medica, razionale
■ Punto di vista biblico e valutazione della questione nel cristianesimo
■ Possibili alternative.

 

Inoltre ci sono anche queste parti:
■ Fatti, casi ed eventi nella paramedicina
■ Registro delle voci
■ Registro ragionato delle voci

 

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Malattia e guarigione 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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SERVI DI DIO O DI SE STESSI

Leader pentecostali e carismaticisti a confronto

 

 di Gianni Siena

 

Questo articolo di Gianni Siena si aggiunge a quello già pubblicato: «Un pentecostale sui guaritori carismatici». L’autore si era sentito provocato dalla mia seguente massima sul pericolo rappresentato dai carismaticisti per le chiese pentecostali: «Se i pentecostali vorranno continuare a sopravvivere anche domani, senza essere permeati e fagocitati dai carismaticisti, faranno bene oggi a tenere fuori dalle loro chiese le dottrine carismaticiste e chi le propaga». Chiaramente egli non crede che ciò avverrà mai. Come recita un motto: «Speriamo in meglio, ma prepariamoci al peggio».

     L’autore ci tiene a delineare le differenze fra i pentecostali classici e gli attuali neo-pentecostali o carismaticisti. Egli stesso è membro delle ADI. In questo articolo intende mostrare come i primi predicatori pentecostali fossero degli uomini di Dio e si differenziassero alquanto per spiritualità, umiltà e moralità dai predicatori carismaticisti odierni (che egli associa al «leaderismo teocratico»), dal loro narcisismo e dai loro spettacoli.

     Io personalmente non entro nel merito delle questioni, avendo già scritto altrove in proposito, e lascio le sue parole al giudizio dei lettori. {Nicola Martella}

 

Ministero cristiano e imitazioni

     Il movimento pentecostale conobbe diversi personaggi poco raccomandabili fin dall’inizio. Nessuno può però accusare di «contraffazione» persone come Smith Wigglesworth, era un idraulico quando il Signore lo salvò e lo chiamò nel ministero. Un uomo semplice e senza istruzione teologica che servì il Signore e fu testimone di conversioni e di opere divine straordinarie durante una vita spesa a predicare il Vangelo: non fu l’unico!

     Anche le ADI hanno i loro «eroi»: semplici ma ubbidienti alla chiamata, come quel fratello che sentiva un peso per l’Italia. Un giorno avvertì una voce che gli comandava di lasciare il lavoro e andare al porto di New York. Ubbidì e al porto uno sconosciuto gli porse un’offerta sufficiente per affrontare il viaggio: la sua famiglia fu sostenuta dal Signore ed egli evangelizzò il paese nativo. L’azione soprannaturale di Dio accompagnò questa gente, laddove predicò il Vangelo di Cristo: con umiltà davano a Dio la gloria di ciò.

     Wigglesworth aveva la fama di «taumaturgo», ma non era d’accordo con questa riverenza. Una volta fu invitato a predicare, era imbarazzato, come se rubasse la gloria al Signore; mentre si recava in tale comunità, egli si fermò a pregare. Intanto il pastore, non vedendolo arrivare, affidò l’incarico a un altro… Wigglesworth arrivò alla riunione che era finita, ma la gente giubilava di gratitudine verso Gesù: molti furono salvati quella sera e Dio agì potentemente! In questo episodio si colgono due aspetti primari della realtà del ministero cristiano autentico. La prima è certamente la consapevolezza del servo potentemente usato, ma timoroso di mettersi tra la gente bisognosa, e la manifestazione del «Sole della giustizia, nelle cui ali è la guarigione» (Mal 4,2) La seconda è la qualità spirituale delle persone che frequentavano le chiese, come il conduttore che affidò a un altro la conduzione della serata: prima davano l’onore a Cristo Gesù! Questo tipo di credenti è andato scemando nelle chiese pentecostali, le megachiese carismatiche così «simili», dove gli «eccellenti apostoli» fanno quel pare loro, non conoscono questi cristiani umili ma consapevoli del loro rapporto con Cristo.

 

Come imitare i servi di Dio

     Chi trasforma il servizio pastorale in un ministero «potente», lo fa sfruttando mezzi umani. Ha davanti agli occhi i pionieri e vorrebbe imitarne i caratteri e le imprese, senza la consacrazione, la costanza nella preghiera (che è intimità vera con Dio), senza sottoporsi alla Parola di Dio.

     Non si può riprodurre un ministero come quello svolto da Paolo, e da altri d’una lista non molto lunga, senza la chiamata e l’assistenza di Dio. È come se uno di noi ambisse conseguire il record mondiale d’una specialità atletica: un campione è un atleta che ha consacrato la vita allo sport praticato. Ugualmente è così quando uno è chiamato al servizio di Cristo e dei fratelli.

     Il leaderismo teocratico nasce come contraffazione del ministero potente dei veri servi di Dio, attira seguaci con una rapidità impressionante e li mantiene in uno stato di continua attenzione sugli aspetti miracolosi della fede. La fede di questi credenti, che seguono tali leader, è spesso forte, coinvolgente, sono pronti a dare denaro, tempo, fatiche per ogni necessità: sono capaci di commuovere chiunque con il loro zelo. Il problema è che queste persone impinguano il conto corrente dei vari «apostoli», mentre chiese serie hanno voci di spesa in direzione dell’aiuto fraterno e verso i bisognosi.

     In una comunità cristiana seria (piccola o grande non importa) il cameratismo e l’amicizia sono i primi elementi dell’amor fraterno che si percepiscono, oltre all’aiuto e alla collaborazione reciproci che accompagnano la relazione tra credenti. Nelle megachiese si recepisce immediatamente una «tensione» che plagia la persona e la induce a «credere»: uno si trova coinvolto nel «movimento», senza che abbia potuto riflettere sui costi. «Non c’è nulla sotto il sole che già non vi sia stato» (Ec 1,9-10)… questa è la sentenza del predicatore.

 

Abbiamo bisogno d’una casta di superapostoli? {G. Fontanesi - N. Martella} (T/A)

Un pentecostale sui guaritori carismatici {Gianni Siena} (A)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A2-Servi_Dio_se-stessi_MeG.htm

24-02-2009; Aggiornamento: 25-02-2009

 

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