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I miracoli di Reinhard Bonnke 1: Presunte guarigioni? {Alexander Seibel} (A)
Come si possono spiegare i molti racconti di guarigioni, vantati da Reinhard
Bonnke? In questo contesto un certo André Kole ha apportato delle interessanti
indicazioni. Egli è un prestigiatore o illusionista. Essendo anch’egli credente,
ha spesso esaminato le affermazioni degli evangelisti-guaritori. Innanzitutto ha
constatato che ci sono patologie psicosomatiche e organiche. Riguardo alle
caratteristiche delle malattie psicosomatiche (o funzionali) e organiche
afferma: «Le malattie possono essere divise in due tipi: funzionali e
organiche... Una malattia funzionale è una malattia che risale a una mutata
funzione d’un organo corporeo o di un tessuto senza che il tessuto sia
danneggiato. Una malattia organica risale a un mutamento visibile in un organo o
tessuti. Perciò nel trattamento di malattie funzionali come, per esempio,
ipertensione, dipendenza da droga, mal di schiena o la maggior parte dei casi di
mal di testa non è possibile verificare alcun danno visibile nei tessuti, ma
l’organo o i tessuti hanno una disfunzione. Al contrario, nelle malattie
organiche come, per esempio, fratture d’ossa, paralisi a causa di nervi
interrotti, malformazioni congenite... esiste un danno chiaro e accertabile dei
tessuti». Come André Kole spiega ulteriormente, le malattie
funzionali possono essere guarite praticamente da chiunque esercita le tecniche
della «guarigione di fede» [= religiosa o trascendentale]. Quest’ultime sono
applicabili per principio in tutto il mondo da sciamani, psico-guaritori, uomini
della medicina, maghi, seguaci della New Age, ecc. «Ognuno può compiere
praticamente delle guarigioni di fede — perfino un gatto!».
La guarigione divina, in cui anche noi crediamo, non è tuttavia fattibile né
manipolabile.
«Inoltre, in un’atmosfera estremamente sensazionale e
carica di emozioni d’una manifestazione di guarigioni di fede, il cervello può
essere stimolato a rilasciare nel sistema nervoso un’alta dose d’endorfina...
Questo è il motivo perché le persone possono dire sinceramente: “Il dolore è
passato”, e pensano seriamente di essere guarite — fin quando alcune ore dopo
l’effetto diminuisce». È notevolmente anche la costatazione finale di André
Kole in relazione a Benny Hinn, che è attualmente l’evangelista-guaritore più
popolare al mondo, un uomo che fu noto reso in Germania dapprima anche
attraverso Bonnke, e cioè nel 1987 a Francoforte: «Benny promise continuamente
di collaborare con me e di dimostrare a me e al mondo che giorno per giorno
nelle sue campagne di miracoli avvengono centinaia di miracoli di guarigioni
soprannaturali, organiche. Mi disse con sincerità che mi avrebbe inviato
immediatamente esempi di casi dimostrati. Dopo un po’ di tempo gli dissi:
“Benny, non vorrei essere scortese, ma penso che dovrei menzionare già da 35
anni ogni guaritore cristiano di fede, con cui ho parlato, mi ha fatto le stesse
promesse come le tue, e io non ho mai più sentito alcunché da loro”. Benny
rispose: “Tu sentirai di me. Ti fornirò immediatamente i nomi
corrispondenti”...».
André Kole non ha sentito più nulla da parte di Benny Hinn.
Sono paragonabili a ciò anche altre testimonianze
dell’attività di Bonnke. Così un testimone oculare d’una grande evangelizzazione
in Kananga (Zaire) nel 1994 riferisce: «Era una campagna [evangelistica] molto
popolare e ben frequentata. Era molto viva e le persone provano una grande
gioia... Ma le persone sembravano essere sorde in riferimento all’Evangelo,
perché erano interessate solo agli aspetti materiali, i miracoli e le guarigioni
che sarebbero dovuti avvenire. Secondo la mia osservazione la maggioranza delle
persone non venne per ascoltare l’evangelizzazione, ma per vedere i miracoli e
le guarigioni, che erano stati promessi loro in gran numero... La fine di ogni
giorno era riservato al momento, lungamente aspettato di miracoli, guarigioni e
testimonianze. Durante la preghiera, tutti coloro che erano infermi, zoppi o
ciechi oppure che si sentivano in qualche modo malati, dovevano mettere la loro
mano (o le loro mani) sulla corrispondente parte corporea per ottenere
guarigione. Se in qualche modo ci sono state alcune conversioni e guarigioni
durevoli mediante quest’evento, lo appureremo per mezzo dell’inchiesta. A me
personalmente non è tuttavia noto neppure un solo caso».
Alcuni paragrafi dopo si legge: «Tutti coloro che
volevano ricevere lo Spirito Santo, avrebbero dovuto alzare la mano, mentre
l’evangelista pregava per l’effusione dello Spirito Santo. Ciò significa che
egli impose loro le mani per trasmettere i doni dello Spirito. A coloro, che lo
desideravano, disse anche come avrebbero dovuto “pregare nello Spirito Santo”,
in lingue. Tutti coloro che lo volevano imparare, avrebbero dovuto gridare
alleluia in modo concentrato e fintantoché essi notavano di essere stati
afferrati dallo Spirito e di parlare in lingue. Di questo giorno fu detto che
avrebbe dovuto avere luogo la grande effusione dello Spirito Santo e che Dio
avrebbe fatto grandi segni e miracoli. Come furono perciò grandi la mia
delusione e il mio disgusto... Sebbene fosse una campagna popolare, mi sembrò
che ne fosse piuttosto una, il cui il raccolto consisteva in parassiti». Mettere le proprie mani sulla parte malata del corpo,
per ottenere guarigione, è la tecnica tipica dei guaritori esoterici ed è
un’usuale pratica nel mesmerismo.
Nella rivista «Focus» è stato scritto, tra l’altro, su
Bonnke denominato «trebbia»: «Ognuno dovrebbe mettere la propria mano sulla
propria parte corporea lesa e tendere l’altra in direzione del cielo. Molti
sobbalzano come se un martello pneumatico si trovasse in loro. Bonnke balbetta
all’incirca: (poi segue la glossolalia, N.d.R.). L’orgia dura parecchi minuti,
durante la quale 200.000 uomini, donne e bambini si comportano come pennuti
starnazzanti».
Si viene ricordati dell’accusa dell’apostolo Paolo: «Le persone pensano che
siete pazzi» (1 Cor 14,23).
Una cristiana del Madagascar narrò a mia moglie e a me
che, dopo la campagna di Bonnke, che fu preannunciata come al solito con una
sovrabbondanza di guarigioni, rimasero sul campo molte persone frustrate e
deluse, perché le guarigioni vere non si verificarono e quelle presentate
risultarono false. Cose simili mi sono state riferite in Kiev, Hyderabad e in
altri luoghi della terra. Dapprima c’è un grande entusiasmo, poi segue un sacco
di speranze deluse. Al riguardo però viene steso abitualmente il velo del
silenzio.
Certo, non ci sono solo speranze deluse ma conseguenze
peggiori. È abituale per Reinhard Bonnke e praticamente per tutti gli
evangelisti-guaritori un’imposizione di mani sia indiscriminata che veloce. La
mano è praticamente il
medium [= mezzo] attraverso il quale viene trasmessa la forza. L’avviso
della Scrittura di non imporre troppo velocemente le mani (1 Tm 5,22), già da
molto tempo viene largamente trascurato o interpretato a modo proprio.
Come conseguenza di tale prassi non biblica di imporre
così le mani, ricorrono talvolta depressioni e gravi problemi psicosomatici.
Infatti da questi guaritori proviene una potenza. Così una sorella in una
lettera privata mi scrisse come in Karlsruhe Bonnke le aveva imposto le mani. Da
questo momento in poi deve combattere contro tentazioni.
Un ex membro della BGG (Biblische Glaubens-Gemeinde, Stuttgart [= Biblica
Comunità di Fede, Stoccarda) narra: «Sotto l’imposizione delle mani di R.
Bonnke, fui scaraventato all’indietro sul duro pavimento di pietra, come colpito
da un lampo, mentre ogni sensibilità fisica era scomparsa. Non rimasi ferito in
questa caduta». Durante queste manifestazioni trascendentali, gli
spettatori di Bonnke cadono abitualmente sulla schiena. Anche questa è un segno
caratteristico dei profeti falsi (Is 28,13). Certo, tutto questo è solo la punta
dell’iceberg. Un evangelista dalla Germania meridionale mi raccontò come una
giovane ragazza fosse stata guarita da Bonnke è in una delle sue manifestazioni.
Una settimana dopo, fu rinchiusa in un reparto di psichiatria.
Per l’approfondimento dei temi qui trattati si veda la seguente letteratura:
■ Nicola Martella, «Facoltà extrasensoriali»,
Carismosofia (Punto°A°Croce, Roma 1995), pp. 154-162; cfr. qui anche «Fenomeni medianici»,
pp. 163-175.
■ Nicola Martella, «Commistioni fra guarigione ecclesiale e paranormale»,
La salute fra scienza, religioni e ideologie,
Malattia e guarigione 1 (Punto°A°Croce, Roma 2003), pp. 92-104.
■ Nicola Martella, Dizionario delle medicine alternative,
Malattia e guarigione 2 (Punto°A°Croce, Roma 2003), «Endorfina», p. 139; «Guarigioni spontanee»,
pp. 217s; «Guarigioni trascendentali», pp. 218-227; «Guarigioni: meccanismi
sconosciuti», p. 228; «Imposizione delle mani», pp. 244-250; «Ipnosi», pp.
251-258; «Medicina psicosomatica», p. 327; «Mesmerismo», p. 335; «Placebo
(Effetto~)», pp. 430-435; «Suggestione», pp. 515ss. |
Tradotto, redatto e adattato da Nicola Martella; © Punto°A°Croce 2007
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Grande
evangelizzazione di Bonnke in Kananga (Zaire), relazione di Mbuyi Ntambwe
Shabangi, Centro Biblico di Emmaus in Africa, fine del 1994.
Lettera all’autore,
16-10-1984.
Gerhard Wissmann,
Jesus–Nachfolge oder Jesus–Trip [= Sequela di Gesù o trip di Gesù],
manoscritto, p. 29.
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A2-R_Bonnke2_MeG.htm
21-11-2007; Aggiornamento: 08-04-2009
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