Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

Prima pagina

Contattaci

Domande frequenti

Novità

Arte sana

Bibbia ed ermeneutica

Culture e ideologie

Confessioni cristiane

Dottrine

Religioni

Scienza e fede

Teologia pratica

▼ Vai a fine pagina

 

Malattia e guarigione 1

 

Carismaticismo

 

 

 

 

La salute fra scienza, religioni e ideologie — Malattia e guarigione 1:

   Ecco le parti principali:
■ La questione della medicina e delle sue alternative
■ Guarigione e problematica
■ La medicina e la Bibbia

 

Dizionario delle medicine alternative — Malattia e guarigione 2:

   Ecco il procedimento usato per i singoli temi:
■ Presentazione del metodo o della problematica
■ Analisi critica scientifica, medica, razionale
■ Punto di vista biblico e valutazione della questione nel cristianesimo
■ Possibili alternative.

 

Inoltre ci sono anche queste parti:
■ Fatti, casi ed eventi nella paramedicina
■ Registro delle voci
■ Registro ragionato delle voci

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

Malattia e guarigione 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Serviti della e-mail sottostante!

E-mail

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

KENNETH HAGIN E LA «CONFESSIONE POSITIVA»

 

 di Marco Soranno

 

Ho avuto modo di leggere alcuni scritti di Kenneth Hagin (1917-2003), pastore evangelico tra i fondatori del «Movimento della Fede». Quest’ultimo è una realtà evangelico carismaticista che proclama come dogma la guarigione per fede, la prosperità materiale e l’autorità del cristiano su ogni aspetto della vita e d’ogni forza spirituale della vita, e la possessione diabolica per i credenti. Kenneth Hagin è noto per aver raccontato la sua esperienza da morente e il fatto di aver visto in visione la gloria di Dio in Paradiso. [N.d.R.: Rimandiamo ad altra analisi un giudizio sulle sue esperienze trascendentali. Esse sono state analizzate e commentate, insieme ad altre simili, da Nicola Martella nell’articolo «Visioni dell’aldilà», presente nel suo libro Escatologia fra legittimità e abuso. Escatologia 2 (Punto°A°Croce, Roma 2007), pp. 313-328 (cfr. qui anche «Esperienze vicine alla morte», pp. 329-332).]

     Sono rimasto colpito da ciò Hagin che afferma sulla cosiddetta «confessione positiva», che è diventata una delle caratteristiche di questo movimento: «Quello che confesso, possiedo». Il testo principale preso al riguardo in esame è Romani 10,9-10: «Perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati». Credo che i predicatori del «Movimento della Fede» fraintendano il senso di brano perché la confessione di fede menzionata dall’apostolo non fa riferimento a benessere materiale. Gesù ci ha detto d’essere prudenti nel parlare perché non abbiamo il potere di far diventare bianco o nero un nostro capello (Matteo 5,36) e nella nostra bocca non c’è un miracolo… se non quando rimane chiusa per evitare di dire cose spiacevoli o poco edificanti.

     Il «Movimento della Fede» sostiene che la bocca del credente consente d’ottenere qualsiasi cosa desideriamo e il non riceverla è mancanza di fede; ma penso sia giusto ricordarci ciò che ha detto l’apostolo Giacomo: «Domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri» (4,3).

     Io credo che dobbiamo confessare la Signoria di Cristo, la volontà sovrana del Padre e non un ricco conto in banca. Dire: «Dio non ci vuole poveri» contraddice ciò che disse Paolo di sé e degli Apostoli (e che di riflesso s’applica a ogni discepolo): «Sconosciuti, eppure ben conosciuti; moribondi, eppure eccoci viventi; castigati, eppure non messi a morte; contristati, eppure sempre allegri; poveri, eppure arricchenti molti; non avendo nulla, eppure possedenti ogni cosa!». (2 Corinzi 6,8-9).

     Ma allora ciò che diciamo non influisce per nulla nella nostra vita spirituale? Affatto. Gesù ha detto: «Or io vi dico che d’ogni parola oziosa che avranno detto, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché dalle tue parole sarai giustificato, e dalle tue parole sarai condannato» (Matteo 12,36-38); il termine greco che traduciamo con «ozioso» è argos che significa «inattivo, infruttuoso, pigro». Il contesto qui è la critica dei Farisei all’autorità del Cristo, si parla della bestemmia contro lo Spirito Santo, quindi ciò che diciamo ha un peso spirituale agli occhi di Dio perché dall’abbondanza del cuore la bocca parla (Matteo 12,34; Luca 6,45).

     Gesù ha detto ai suoi discepoli che essi otterranno qualsiasi cosa chiederanno con fede (Matteo 21,22), ma la fede secondo me è confidare nel piano di Dio per me e non nei miei desideri e criteri di bisogno; inoltre i discepoli non hanno mai goduto d’una vita agiata e ricca, ma hanno vissuto del sostegno della fratellanza e/o del loro stesso lavoro.

     La cosiddetta «confessione positiva» è frutto d’una religiosità nord americana che cozza parecchio con la cultura dei tempi di Gesù, e ricorda di più la New Age.

     Credo che il linguaggio del cristiano debba essere sano e irreprensibile (Tito 2,8; ma non credo che dobbiamo vivere con la paura che ci sia un angelo che annoti ciò che diciamo in virtù d’un giudizio investigativo, come insegna la Chiesa Avventista); e ciò che dobbiamo confessare deve essere la fede e l’amore di Dio nella nostra vita, poiché solo quando cerchiamo il suo regno e lo riceviamo nella nostra quotidianità, tutte le cose ci vengono date (Matteo 6, 33) — senza che le confessiamo a mo’ di formula magica.

     Avere fede che Dio provvederà e rimettersi alla sua volontà sovrana: questa è la vera confessione positiva!

 

Kenneth Hagin e confessione positiva? Parliamone {Nicola Martella}(T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A2-K-Hagin_confessio-positiva_MeG.htm

26-03-2009; Aggiornamento: 03-04-2009

 

▲ Vai a inizio pagina ▲

Proprietà letteraria riservata

© Punto°A°Croce