Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

Prima pagina

Contattaci

Domande frequenti

Novità

Arte sana

Bibbia ed ermeneutica

Culture e ideologie

Confessioni cristiane

Dottrine

Religioni

Scienza e fede

Teologia pratica

▼ Vai a fine pagina

 

Offensiva intorno a Gesù 1

 

Cattolicesimo

 

 

 

 

«Chi dice la gente ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 1: È ciò che dicono gli altri su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nei mass-media
■ Gesù fra teologia e filosofia
■ Gesù fra filosofia e ideologia
■ Gesù fra ideologie e religioni
■ Excursus: La via che porta a Dio

 

«E voi, chi dite ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 2: È ciò che la Bibbia dice su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nella Bibbia e nella storia
■ La questione giudaica
■ Aspetti conclusivi (Gesù e le donne, Il Gesù sacramentale, Interrogativi)
■ Dizionarietto dei termini

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 Offensiva intorno a Gesù 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Serviti della e-mail sottostante!

E-mail

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VIA DOGMATICA O VIA ESEGETICA?

 

 di Nicola Martella

 

Da amici e amiche cattolici ricevo lettere, scritti e articoli di natura dottrinale su temi dibattuti fra le diverse denominazioni (p.es. sacramenti, magistero, Maria, santi, riti, liturgie). Le stesse cose magari mi arrivano anche da amici e amiche non cattolici, chiedendomi spiegazioni al riguardo.

     Ammetto che sto sempre dietro al lavoro, non riesco a rispondere a tutti, né posso farlo come vorrei. A ciò s’aggiunga che i temi di natura dottrinale, invece di edificarmi, mi «affliggono» e mi scoraggiano sempre. Infatti non si parte dal testo (esegesi contestuale), ma da ciò che altri durante il corso della storia hanno detto o scritto in senso dottrinale su una certa cosa, basandosi su una visione clericale e sacramentale assunta, scontata e diventata convenzione. Ci si può immaginare come il mio cervello, abituato all’esegesi contestuale [ Interpretazione della Bibbia], dopo un po’ si rifiuta letteralmente di proseguire secondo tali schemi dottrinali, figli d’una sovrastruttura dogmatica di natura filosofica, e si blocca. Infatti, così facendo, non ci si occupa della verità scritturale di per sé, ma delle opinioni umane su tale soggetto, filtrate dalla propria posizione dottrinale. Ciò non mi alletta per nulla.

     La verità sta nella Scrittura e l’unica chiave per accedervi è l’esegesi contestuale. I dogmatici (come filosofi cristiani) usano gli artifici della scolastica e la dialettica e, in tal modo, tanto girano e rigirano la «frittata» dottrinale, che alla fine essa dice ciò che si vuole, ossia ciò che il magistero ordina. Perciò bisogna fare una scelta: o seguire la via dettata da una sovrastruttura dogmatica o seguire la via di un’esegesi contestuale. Io ho scelto quest’ultima. Ogni sovrastruttura dogmatica (ossia ogni magistero che se ne serve per affermare se stesso) umilia la sacra Scrittura, facendone la propria ancella. L’esegesi contestuale si fa serva della Scrittura e la interroga in modo umile, verificando che cosa dica veramente e permettendo che essa corregga l’esegeta.

     Ogni magistero, per esistere, deve immancabilmente tracciare un confine verso i cosiddetti «laici», attestando un clericalismo sulla base d’una particolare iniziazione, cosa che gli darebbe l’esclusiva potestà d’amministrare particolari «misteri» (sacramenti) e di comunicare particolari «grazie» spirituali (indulgenze, remissione di peccati, ecc.) in virtù della propria consacrazione clericale, del proprio ministero e dei «misteri» che amministra. Questa visione di cose era estranea all’insegnamento e alla prassi del cristianesimo apostolico della chiesa del primo secolo; la ritengo particolarmente dannosa per la fede, la dottrina, la devozione e la vita spirituale. Io credo nel sacerdozio universale d’ogni credente, senza distinzione, senza mediazioni umane, senza gerarchie e senza una sedicente successione privilegiata (si noti invece che l’Evangelo, per essere arrivato fino a me, è passato, dagli apostoli in poi, per una successione di testimoni: questo mi basta). La sacramentalizzazione è avvenuta sotto la spinta della gnosi esoterica e delle «religioni del misteri»; il clericalismo è figlio della paganizzazione della chiesa all’interno della chiesa di stato, da Costantino in poi. Ogni cristiano che ama la Bibbia ed è sottomesso esclusivamente a Cristo e alla sua Parola, vuole tornare alla «sana dottrina» del «nuovo patto», così come è presentata nel NT e come fu predicata e praticata dalla chiesa apostolica del primo secolo. Questo è lo spartiacque.

     ■ In un tempo di decadenza dottrinale e morale, Isaia gridava: «Orsù, all’insegnamento [biblico; ebr. Torà] e alla testimonianza [= Decalogo]! Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui alcuna aurora!» (Is 8,20).

     ■ L’apostolo Paolo e gli altri suoi collaboratori ingiunsero di imparare a «praticare il “non oltre quel che è scritto» (1 Cor 4,6).

     ■ In mezzo alla confusione delle idee e delle ideologie del suo tempo, l’apostolo Paolo istruì così il suo discepolo e collaboratore Timoteo: «Studiati di presentare te stesso approvato dinanzi a Dio: operaio che non abbia a essere confuso, che tagli rettamente la parola della verità» (2 Tm 2,15).

 

Quindi, questi sono i limiti d’ogni possibile confronto e i binari, su cui è possibile camminare con chi vuole interloquire. Il resto sono opinioni umane magistralmente presentate all’interno d’una sovrastruttura dogmatica, predefinita e inamovibile. Il mio personale interesse al riguardo è chiaramente scarso. La medicina per il pensiero e la pratica dei cristiani è l’esegesi contestuale, con cui verificare quale sia il consiglio di Dio e la sua volontà per il mondo e per i suoi figli, per l’oggi e il domani, per ognuno che crede e specialmente per la mia vita. Il resto è costituito da mirabili idee e ideologie umane, spesso figlie dell’umanesimo e addirittura del paganesimo e dello spiritualismo esoterico, tutte adattate e cristianizzate. Il pensiero dogmatico un giorno mette al centro il Creatore e un altro giorno le creature; un giorno venera Cristo, unico Salvatore, e l’altro giorno le reliquie di una delle tante persone ritenute meritevoli; un giorno attesta il monoteismo e il giorno dopo pratica il polisantismo (politeismo fatto di santi). Personalmente dico a tale via: No grazie!

     Dinanzi a tutto ciò, preferisco fare nuovamente mia una raccomandazione di Paolo per Timoteo, che mostra la grande responsabilità che abbiamo: «Bada a te stesso e all’insegnamento; persevera in queste cose, perché, facendo così, metterai al sicuro te stesso e quelli che t’ascoltano» (1 Tm 4,16). Poi quello che uno semina, mieterà (Gal 6,7s). E un giorno ognuno dovrà rendere conto di sé al Signore (Rm 14,12).

 

Per l'approfondimento si veda Nicola Martella, Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002): «Teologia biblica e dogmatica: confronti», pp. 252s (i due approcci alla Scrittura a confronto); «Teologia biblica» (approccio esegetico), pp. 353s; «Teologia dogmatica», pp. 356s (approccio dottrinale); cfr. anche «Ermeneutica», p. 155 (differenza fra esegesi ed eisegesi); «Versettologia», pp. 378s (come s’arriva a una «dottrina» mediate l’accumulo indifferenziato di versi).

     Si veda pure Nicola Martella, E voi, chi dite ch’io sia? Offensiva intorno a Gesù 2 (Punto°A°Croce, Roma 2000): «Il Gesù sacramentale e il Gesù Signore», pp. 147-150.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Via_dogm_esegesi_OiG.htm

12-02-2008; Aggiornamento:

 

▲ Vai a inizio pagina ▲

Proprietà letteraria riservata

© Punto°A°Croce