Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

Prima pagina

Contattaci

Domande frequenti

Novità

Arte sana

Bibbia ed ermeneutica

Culture e ideologie

Confessioni cristiane

Dottrine

Religioni

Scienza e fede

Teologia pratica

▼ Vai a fine pagina

 

Escatologia 1

 

Carismaticismo

 

 

 

 

Questa opera contiene senz’altro alcune novità. Leggendo i brani escatologici della Bibbia sorgono vari interrogativi, ad esempio i seguenti:
■ I credenti, quando muoiono, vanno in cielo o in paradiso?
■ I morti nell’aldilà sono solo inattivi o anche incoscienti?
■ I bimbi morti dove vanno?
■ Se nessuno sa il giorno e l’ora dell’avvento del Messia, perché diversi cristiani hanno fatto predizioni circostanziate per il loro futuro imminente?
■ Qual è la differenza fra escatologia e utopia?
■ In che cosa si differenzia la speranza biblica dalla speranza secolarizzata di alcuni marxisti?
■ Il «rapimento» precederà o seguirà la tribolazione finale?
■ Quando risusciteranno i credenti dell’AT?
■ Il regno millenario è concreto o solo spirituale?
■ Durante il suo regno futuro col Messia regnerà sono Israele o anche la chiesa?
■ Nella nuova creazione i credenti abiteranno in cielo o sulla nuova terra?
■ Lo stagno di fuoco esisterà per sempre?
■ I morti si riconoscono nell’aldilà?
■ Non sarà noioso vivere nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il tempo nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il matrimonio nel nuovo mondo?
■ Eccetera...

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Escatologia 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Serviti della e-mail sottostante!

E-mail

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RISVEGLIO CARISMATICISTA ALLA PROVA BIBLICA 1

Analisi critica delle tesi di Francesco Minaci

 

 di Nicola Martella

 

1. Entriamo in tema

2. Le tesi di Francesco Minaci

3. Osservazioni e obiezioni

Prima parte

4. Il travisamento dei dati escatologici

5. Chi si deve risvegliare?

Seconda parte

 

 

1.  ENTRIAMO IN TEMA: Ero stato invitato all’evento «Vogliamo il risveglio in ITALIA», iniziato da un certo da Massimo Di Liberto e da una donna, che preferisce nascondersi dietro all’etichetta «Na Dia». Ero intervenuto, mostrando alcune mie perplessità, ma ero stato trattato con ingiuria da Massimo Di Liberto; egli ha poi cancellato tutti i miei interventi. Ho parlato di ciò nell’articolo «Vogliono un «risveglio», senza cominciare da sé», a cui è seguita un’interessante discussione. Sebbene l’evento avesse come scadenza venerdì 1 giugno 2012, settimane dopo mi è arrivata per e-mail un’ulteriore segnalazione e uno scritto (già conosciuto) dal titolo «In cosa consiste questo risveglio?». Rispondendo a tale e-mail, scrissi quanto segue: Quest’ultimo scritto contiene alcune lacune teologiche. Inoltre, i brani citati da Francesco Minaci, si riferiscono a «risvegli» all’interno d’Israele, che era già il popolo di Dio. Non esiste, infatti, un risveglio d’increduli (devono essere vivificati, non risvegliati), ma solo dei credenti, che si sono assopiti. Ciò fa una grande differenza.

     Annunciai di rispondere ai contenuti dottrinalmente lacunosi dello scritto di Francesco Minaci e segnalai nuovamente i miei scritti sopra citati. Per sicurezza, misi il contenuto della mia risposta anche su tale evento.

     Ora, è arrivato il momento di presentare le tesi di Francesco Minaci e di rispondervi. Egli si definisce evangelista, ed è un seguace del carismaticista Kenneth Hagin e della sua falsa dottrina del rhema. Consiglio ai lettori di leggere dapprima il nostro lungo confronto riportato nell’articolo sopra menzionato. Chiaramente ne correggo gli errori (battitura, dizione, ecc.) e lo adatto nella forma e nella punteggiatura; il grassetto è redazionale.

 

 

2.  LE TESI DI FRANCESCO MINACI: Esse sono riportate in uno scritto dal titolo «In cosa consiste questo risveglio?».

     Qualcuno di recente mi ha posto questa domanda. Questa è una domanda difficile, a cui rispondere, principalmente perché le espressioni del risveglio e le persone, che il Signore usa, si differenziano molto.

     Come ho detto prima, credo che molti in questi giorni porteranno il mantello di coloro, che hanno portato un risveglio nel passato, e alcuni di loro ebbero un grande carisma.

     Spesso Dio va contro la nostra mentalità, per rivelarci il nostro cuore. Di recente, in un sogno, il Signore mi mostrò vari aspetti del movimento di Dio, che si sta attivando attorno al mondo. Nel sogno vari risvegli si stavano manifestando, ognuno con la loro enfasi.

     Dopo un po’ fu chiaro che certi risvegli erano nello stesso livello della Pasqua. In questi risvegli migliaia di persone furono salvate e introdotte nel Regno di Dio.

     Nei giorni del re Giosia scoppiò un risveglio, mentre Israele celebrava la festa di Pasqua. La storia di questo risveglio è scritta in 2 Re 22 e 23, e [2] Cronache cap. 34 e 35. Giosia sperimentò il più grande risveglio nella storia d’Israele. «Nessuna Pasqua, come quella, era stata celebrata in Israele dai giorni di Samuele; né alcuno dei re d’Israele aveva celebrato una Pasqua pari a quella celebrata da Giosia, dai sacerdoti e dai Leviti, da tutto Giuda e Israele che si trovavano là, e dagli abitanti di Gerusalemme» (2 Cronache 35,18).

     Certi Risvegli riflettono la festa di Pentecoste con grandi guarigioni, manifestazioni soprannaturali, come è stato evidenziato nel libro degli Atti.

     Certi Risvegli hanno l’enfasi sulla santità. Però, adesso la Chiesa si sta muovendo dalla festa di Pentecoste alla festa dei Tabernacoli; e una delle enfasi della festa dei Tabernacoli è la manifestazione della gloria di Dio, come noi vediamo dimostrata nel cap. 5 in 2 Cronache. «Mentre, dico, quelli che sonavano la tromba e quelli che cantavano, come un sol uomo, fecero udire all’unisono la voce per lodare e per celebrare il Signore, e alzarono la voce al suono delle trombe, dei cembali e degli altri strumenti musicali, per lodare il Signore, “perché Egli è buono, perché la sua bontà dura in eterno!”, avvenne che la casa del Signore fu riempita di una nuvola. I sacerdoti non poterono rimanervi per svolgere il loro servizio a causa della nuvola; poiché la gloria del Signore riempiva la casa di Dio» (2 Cronache 5,13-14).

     Questo non fu un Risveglio Pentecostale, ma un Risveglio della festa dei Tabernacoli, che manifestò la gloria di Dio. Questo grande movimento di Dio scoppio mentre Israele celebrava la festa dei Tabernacoli nel 7° mese.

     Mentre la Chiesa inizierà a celebrare questa festa, noi vedremo delle manifestazioni di un risveglio mai visto. Tutto ciò che abbiamo visto nel passato sarà incorporato con quello presente, e con ciò che si aggiungerà.

     Come questi risvegli incominceranno ad amalgamarsi con altri risvegli di vari enfasi, incominceremo a vedere qualcosa di grandioso, mai visto in passato. Risvegli Pentecostali si uniranno ai Risvegli di santità, insieme ai Risvegli di Pasqua, e questo inizierà a manifestare e darà l’avvento alla grande festa dei Tabernacoli. Quando questo succederà, la Chiesa sperimenterà un risveglio di Raccolta, che è al di là della nostra immaginazione. Benedizioni. {31 maggio 2012}

 

 

3.  OSSERVAZIONI E OBIEZIONI (Nicola Martella)

 

3.1.  ASPETTI PRELIMINARI

     ■ Nuove rivelazioni: Come detto sopra, Francesco Minaci è un seguace di Kenneth Hagin e della sua falsa «dottrina del rhema», con cui tale carismaticista cercò di accreditare le sue presunte rivelazioni e creare la base per altre sedicenti rivelazioni odierne. [► Dottrina del rhema: pulce promossa elefante; ► Logos e rhema: sotto l’ideologia niente]

 

     ■ Credere ai sogni: Un altro aspetto inquietante è il fatto che egli non parti da un’analisi profonda ed esaustiva della sacra Scrittura, ma dai propri sogni, a cui dà volentieri credito. In tale logica di credere a nuove rivelazioni, non meraviglia che si dia ai sogni un tale carattere rivelatore e predizionale. Ho dovuto pensare a questo lungo brano, con cui Dio metteva in guardia contro i «profeti sognatori»; premetto che lo introduco come monito, non perché ritenga il mio interlocutore sia già fra di loro: «Io ho udito quello, che dicono i proclamatori, che proclamano menzogne nel mio nome, dicendo: “Ho avuto un sogno! ho avuto un sogno!” [26] Fino a quando durerà questo? Hanno essi in mente, questi proclamatori, che proclamano menzogne, questi proclamatori dell’inganno del cuor loro, [27] pensano essi di far dimenticare il mio nome al mio popolo coi loro sogni, che si raccontano l’un l’altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal? [28] Il proclamatore, che ha avuto un sogno, racconti il sogno, e colui che ha udito la mia parola, riferisca la mia parola fedelmente. Che ha da fare la paglia col frumento? dice l’Eterno. [29] La mia parola non è essa come il fuoco? dice l’Eterno; e come un martello che spezza il sasso? [30] Perciò, ecco, dice l’Eterno, io vengo contro i proclamatori, che rubano gli uni agli altri le mie parole. [31] Ecco, dice l’Eterno, io vengo contro i proclamatori, che fanno parlare la loro propria lingua, eppure dicono: “Egli dice”. [32] Ecco, dice l’Eterno, io vengo contro quelli che proclamano sogni falsi, che li raccontano e traviano il mio popolo con le loro menzogne e con la loro temerità, benché io non li abbia mandati e non abbia dato loro alcun ordine, ed essi non possano recare alcun giovamento a questo popolo, dice l’Eterno» (Ger 23,25-32).

     E a ciò aggiunse quanto segue: «Così dice l’Eterno degli eserciti, il Dio d’Israele: I vostri proclamatori, che sono in mezzo a voi e i vostri indovini non v’ingannino, e non date retta ai sogni, che fate. Poiché quelli vi proclamano falsamente nel mio nome; io non li ho mandati, dice l’Eterno» (Ger 29,8s; cfr. Zc 10,2).

 

     ■ Feste d’Israele: Il terzo aspetto è il bizzarro modo di citare le feste d’Israele e di connetterle a tale presunto «risveglio» delle genti nel presente e alla fine dei tempi. Dopo aver parlato dei suoi sogni, a cui diede credito, afferma: «Dopo un po’ fu chiaro che certi risvegli erano nello stesso livello della Pasqua»; qui si ricollega chiaramente alla Pasqua di Giosia (2 Re 22s). Ciò mostra le scarse basi esegetiche e teologiche del mio interlocutore, che fa ricorso continuamente a un’avventurosa spiritualizzazione allegorica nell’inverosimile tentativo di far quadrare il cerchio delle sue ideologie dottrinarie.

     Poi introduce singolarmente la «festa di Pentecoste», per poi azzardare la bizzarra tesi, secondo cui «adesso la Chiesa si sta muovendo dalla festa di Pentecoste alla festa dei Tabernacoli». Questo si chiama falso sillogismo, nato da fantasiose associazioni di idee, non dall’esegesi contestuale.

     La cosa grave è che Francesco Minaci suggerisca che la chiesa debba celebrare tale festa e che, quando inizierà a farlo, «noi vedremo delle manifestazioni di un risveglio mai visto»! Dov’è mai scritto nel NT che la chiesa debba celebrare la «festa delle capanne»? E come mai il sedicente «risveglio» debba dipendere da una festa giudaica? Qui c’è una completa confusione fra antico e nuovo patto e fra giudaismo e chiesa! L’unica festa reinterpretata cristologicamente e comandata esplicitamente ai cristiani è la Pasqua (1 Cor 5,7s). Per il resto, Paolo biasimava i cristiani gentili a farsi giudaizzare, osservando giorni, mesi, tempi, sabati, noviluni e feste giudaiche (Gal 4,10s; Col 2,16s).

 

3.2.  LE QUESTIONI PRINCIPALI

     ■ Risveglio e Pasqua: Il mio interlocutore afferma: «Nei giorni del re Giosia scoppiò un risveglio, mentre Israele celebrava la festa di Pasqua». Tale frase contiene asserzioni false in senso storico e teologico. Il risveglio cominciò nella vita di Giosia, allorquando fu scoperto il libro della legge e gli venne letto (2 Re 22,10s). Egli si strappò le vesti, si rese conto della disubbidienza dei padri riguardo alla Parola dell’Eterno e della giusta ira di Dio, e mandò subito a consultare il Signore (v. 13). Dio confermò la sua ira contro il popolo e i suoi giudizi (vv. 16s). Dio apprezzò il fatto che il cuore del re fosse stato toccato, si fosse umiliato dinanzi a Lui, stracciandosi le vesti e piangendo dinanzi a Lui (v. 19); perciò, l’Eterno avrebbe rimandato i suoi terribili giudizi a dopo la sua morte (vv. 19s).

     Il prossimo passo fu il suo tentativo di risvegliare il popolo di Giuda. Lo radunò interamente, lesse dinanzi a loro l’intero libro della legge (2 Re 23,2), poi egli prese personalmente un impegno solenne a ubbidire ai comandamenti di Dio; a tale patto aderì il popolo (v. 3). Poi, cominciò la sua riforma religiosa e morale, purificando il tempio dall’idolatria (vv. 4ss.8-20) e il popolo dai costumi pagani (v. 7). Soltanto dopo tale lungo tempo di purificazione e riforma fu festeggiata la Pasqua (vv. 21ss). Quindi, tale festa non coincise con il risveglio del popolo di Giuda, ma fu la conseguenza della riforma di Giosia!

     In tal modo la tesi di Francesco Minaci è stata confutata. L’autore ribadì nuovamente che il risveglio cominciò con una completa conversione di Giosia (2 Re 23,25). Tutto ciò coinvolse il popolo, ma in parte, visto che dopo la morte di questo re, i suoi figli tornarono presto a contaminarsi (vv. 32.37) e con loro il popolo.

 

     ■ Pentecoste: Francesco Minaci parla della «festa di Pentecoste con grandi guarigioni», ma leggendo Atti 2 non si trova neppure una sola guarigione. Dopo la predicazione di Pietro (vv. 14-36), ci fu il ravvedimento di 3.000 uomini, ma non si legge di particolari «manifestazioni soprannaturali», ma di battesimi nel nome di Gesù (v. 38-41). Quanto poi segue (vv. 42-47) non accadde il giorno della Pentecoste, ma Luca descrisse la vita di chiesa in quel primo periodo.

 

     ■ Tabernacoli: Francesco Minaci si muove da festa a festa, usando molta fantasia e uno schema singolare, basato su associazioni di idee nate dall’interpretazione allegorica e dal falso sillogismo. Dove sono le prove che «adesso la Chiesa si sta muovendo dalla festa di Pentecoste alla festa dei Tabernacoli»?

     Ho cercato in tutto il capitolo un cenno diretto a una «festa dei tabernacoli» (o festa delle capanne), ma non ne ho trovato. L’unico riferimento alle tre feste solenni d’Israele si trova in 2 Cronache 8,13. Anche qui si mischiano capre e cavoli, visto che in 2 Cronache 5,13-14 si tratta della consacrazione del tempio di Gerusalemme da parte di Salomone! Dov’è, quindi, qui «Risveglio della festa dei Tabernacoli»? Dove sta «questo grande movimento di Dio» durante tale festa?

     Un dato temporale prima di tale capitolo si trova in 2 Cronache 3,2 e riporta l’inizio dei lavori (02-02-04 del regno). Il prossimo dato temporale riguarda l’anno quinto del regno di suo figlio Roboamo (2 Cr 12,2). Nel libro dei Re ci sono dati più precisi sia sull’inizio dei lavori (1 Re 6,1.37), sull’ultimazione del tempio, dopo sette anni di lavori (v. 38). È scritto che Salomone consacrò il tempio, portandovi dentro l’arca del patto, «nel mese di Etanim, che è il settimo mese, durante la festa» (1 Re 8,1ss; 2 Cr 5,3), ma l’autore non spiegò quale. Ora, nel testo non si parla di «festa delle capanne»; e nel mese di Tišri (= Etanim), cadevano varie feste: Trombe con capodanno civile (1-2/07), Espiazioni (10/07) e Capanne (15-22/07). La menzione dell’arca, che fu portata nel luogo santissimo, della nuvola e dei numerosi sacrifici, che Salomone fece portare (1 Re 8,3-6.10s), ricorda particolarmente il «giorno delle espiazioni». Verosimilmente Salomone fece coincidere tale evento con qualche giorno prima di tale festa, per iniziare un nuovo capitolo e permettere che tutto fosse pronto per il «giorno delle espiazioni». Che le cose siano state proprio così, lo evinciamo dal seguente brano, in cui gli Israeliti «celebrarono la dedicazione dell’altare per sette giorni e la festa per altri sette giorni. Il ventitreesimo giorno del settimo mese Salomone rimandò alle sue tende il popolo…» (2 Cr 7,8ss). Quindi, visto che Salomone rimandò il popolo indietro il 23 del mese, dopo aver festeggiato la festa comandata per sette giorni in tale mese (festa delle capanne, 15-22 di Tišri), la festa della dedicazione della casa avvenne una settimana prima (7-14) e comprendeva la festa solenne delle espiazioni (10 di Tišri). Perciò, la festa della dedicazione della casa non aveva nulla a che fare con la «festa delle capanne», essendo questa successiva alla prima.

     Su quale sogno o «rivelazione» si basa, quindi, Francesco Minaci, per fare affermazioni così sicure? Come si vede, la fantasia carismaticista fa snaturare la storia e la teologia e fa proiettare nel testo biblico ciò, che passa per la loro immaginosa mente!

 

     ■ Quale risveglio arriverà?: Francesco Minaci fa, poi, una commistione fra i presunti risvegli dell’AT e quelli, che ci sarebbero al presente e quelli, che egli desidera che vengano. Egli parla di «altri risvegli di vari enfasi», che egli chiama «Risvegli Pentecostali», «Risvegli di santità» e «Risvegli di Pasqua» (?); essi si amalgameranno insieme e produrranno qualcosa di grandioso e mai visto: «l’avvento alla grande festa dei Tabernacoli» e un immaginabile «risveglio di Raccolta».

     Effettivamente alla fantasia carismaticista non c’è limite. Termini biblici e neologismi fantasiosi («Risvegli di Pasqua», «risveglio di Raccolta»), fatti biblici reali e interpretazioni false o fantastiche, come abbiamo visto, vengono amalgamati insieme col cemento del desiderio e con la calce delle proiezioni predizionali, nate da sogni e nuove rivelazioni.

 

Seconda parte

Risveglio carismaticista alla prova biblica? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Risveglio_carismat1_Esc.htm

15-16-2012; Aggiornamento: 22-06-2012

 

Bild-Pac ▲ Vai a inizio pagina ▲
Proprietà letteraria riservata
© Punto°A°Croce