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Malattia e guarigione 1

 

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La salute fra scienza, religioni e ideologie — Malattia e guarigione 1:

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TEMPO DI RACCOLTA CON CARLOS ANNACONDIA

 

 di Nicola Martella

 

 

1.  ENTRIAMO IN TEMA: Alla fine di dicembre del 2008 ho ricevuto una prima missiva di Paolo Montecchi che annunciava una particolare conferenza dal 13 al 15 febbraio 2009, a Monza (Milano), con l'evangelista argentino Carlos Annacondia e vari evangelisti italiani. Si aggiungeva quanto segue: «Oltre all'evangelista Anacondia interverranno anche gli evangelisti, Dario Scuoppo, Sandro Corcione, Luca Adamo, Marcelo Rodriguez, Natale Vona, Antonio De Gaetani, i pastori Giuseppe Piccolo, Juan Osorio, Ike Lewis, Michel Rodas, Daniele Magnin e l'Apostolo Paolo Montecchi». Poi dall’inizio di gennaio 2009 seguirono regolarmente annunci dello «Oikos Network» relativi a «Tempo di Raccolta 2009», come chiamarono tale conferenza. Si annunciava «come ospite principale l’evangelista argentino Carlos Annacondia». Inoltre si leggeva in un testo messo in risalto: «L’apostolo Paolo Montecchi dichiara: “La visione è di incoraggiare tutta la chiesa a prendere un impegno serio nell’evangelismo e alzare evangelisti per la nazione. L’invito fatto a Carlos è perché durante la conferenza tenga dei seminari per condividere con tutti i servitori di Dio e con tutti quelli che hanno desiderio per il risveglio la sua esperienza e il suo cuore per la salvezza delle anime”».

    Tali inviti sono continuati regolarmente fino a quasi l'inizio della conferenza. Su una di tali missive di febbraio si legge, oltre alle altre cose: «Gesù colui che ti salva, guarisce e libera»; poi si legge a grandi lettere il riferimento «Giovanni 3,16», che però non convalida tutto ciò, ma recita solo che chi crede in Lui, ha la vita eterna. Subito accanto c'è la foto di Carlos Annacondia e sotto si legge: «Vieni e ricevi il tuo miracolo».  Come si vede, Gesù viene degradato a una mera macchina taumaturgica automatica, ossia che deve dispensare prodigi a richiesta, senza obiettare alcunché; tanto questo è il suo mestiere. Il motto è questo: Il tuo miracolo tanto ti appartiene già, basta solo che tu vieni a prendertelo! È la tipica mentalità da lotteria. Quanto è distante tutto ciò dal Dio della Bibbia che, nel suo sovrano e imperscrutabile consiglio, decide nel suo arbitrio che cosa fare, se e quando farlo. «Il nostro Dio è nei cieli; egli fa tutto ciò che gli piace» (Sal 115,3). «L’Eterno fa morire e fa vivere... fa impoverire ed arricchisce, egli abbassa ed anche innalza...» (1 Sam 1,6ss).

    Tuttavia il Dio dei carismaticisti è fatto a loro propria immagine e somiglianza e sta alla dipendenze dell'«unto» di turno! Rispetto al Dio vivente e sovrano della Bibbia i credenti delle varie epoche si sono atteggiati così: «Se il Signore vorrà, allora...» (1 Cor 4,19); «Se piace al Signore, allora...» (Gcm 4,15); «Padre nostro che sei nei cieli... sia fatta la tua volontà anche in terra com’è fatta nel cielo» (Mt 6,9s; 26,42 Gesù); «Sia fatta la volontà del Signore» (At 21,14).

     Un amico, esperto di questioni carismatiche, mi ha ricordato che Carlos Annacondia è noto per il fatto che pretenda di legare i cosiddetti spiriti territoriali e li maledica pubblicamente. Un tale personaggio viene ingaggiato a essere istruttore di «tutti i servitori di Dio»! La sua esperienza è veramente secondo il cuore di Dio, ossia secondo la sua Parola? Può nascere mai un vero risveglio da chi va «oltre a ciò che è scritto» (1 Cor 4,6) e non si da cura di tagliare «rettamente la Parola della Verità» (2 Tm 2,15)?

     Quando lessi il nome di Carlos Annacondia, mi venne in mente il cosiddetto «combattimento spirituale» (o guerriglia spirituale), che consiste nella sedicente pretesa di cacciare gli spiriti da una certa zona e di interrogare gli spiriti per acquisire conoscenza su di loro e sulla realtà. La sua contiguità con Peter Wagner, la sua «religione di potenza» e la sua sedicente dottrina di legare gli spiniti di zona, è palese.

     Per la cosiddetta «Power Religion» (Religione di potenza) rimando all’articolo «Religione di potenza» nel mio libro Carismosofia (pp. 46-50). Si veda qui anche l’articolo: «La strategia di una “guerriglia” spirituale (p. 220-224), in cui parlo di questa cosiddetta «Spiritual Warfare», tra i cui teorici e propagatori c’è appunto Peter Wagner. Si veda qui anche gli articoli: «Spiritualismo esoterico e spiritismo» (pp. 176-181) ed «Esercizio di potenza e magia bianca» (pp. 182-190).

     In Italia, alcuni seguaci della cosiddetta «Riforma neo-apostolica», capitanata da Peter Wagner, sono Corrado Salmé e Paolo Montecchi. Non è un caso che Corrado Salmé associa il suo credo a «unti» carismaticisti del tipo di Peter Wagner, Reinhard Bonnke e Carlos Annacondia. [► La «riforma strutturale» di Corrado Salmé; ► Corrado Salmé e la riforma strutturale delle chiese {Nicola Martella}(A)] Leggendo questi due ultimi articoli, si può anche capire perché Paolo Montecchi si titoli come «apostolo».

 

 

2.  POWER EVANGELISM[1]: Questo concetto proviene da John Wimber, il padre della «terza ondata dello Spirito Santo»; essa è una corrente del cristianesimo evangelicale americano, nata negli anni Ottanta del 20° secolo. Questo è stato il tentativo di introdurre i doni carismatici come guarigioni, profezia e liberazione da legami demoniaci in ambiti non-carismatici, evitando formulazioni tipiche della teologia pentecostale. Grandi successi numerici ebbero i congressi di guarigione, organizzati in molte parti del globo da John Wimber e dalla sua organizzazione «Vineyard Christian Fellowship».[2] Inutile dire che la «Power Religion» di Wimber ha molti palesi paralleli con l’esoterismo, nello sciamanismo e simili fenomeni, ad esempio l’elemento dell’incontrollabilità e della coercizione.

     Il «Power Evangelism» o «evangelizzazione di potenza» viene definita pure «evangelizzazione autenticata in modo soprannaturale». L’evangelizzazione di potenza è l’obiettivo principale della «terza ondata», che negli anni Ottanta del 20° secolo ne era diventato pressoché un sinonimo. Il Power Evangelism si presenta in contrasto e come alternativa alla tradizionale «evangelizzazione programmatica» di stile evangelicale, la quale vuole convincere le persone riguardo all’Evangelo mediante argomenti razionali. Al contrario di quest’ultima, l’evangelizzazione di potenza vuole dimostrare la potenza di Dio soprattutto mediante segni e miracoli. Wimber ha scritto: «Con “power evangelism” intendo una rappresentazione dell’Evangelo che si può comprendere per l’intelletto, che però contiene anche elementi che non possono essere afferrati con l’intelletto. L’annuncio dell’Evangelo è accompagnato da dimostrazioni visibili della potenza di Dio, da segni e miracoli. “Power evangelism” è un’esposizione dell’Evangelo spontanea, somministrata dallo Spirito e potente. I segni visibili soprannaturali della presenza di Dio la precedono e la sostengono».[3]

     Faccio notare che sia nella vita di Wimber, sia nel suo ministero avvenivano fenomeni incontrollabili e coercitivi (tremare, ridere, abbattimento, trance, fenomeni extra-corporei), tipici di ambienti esoterici e che come tali avevano poco a che fare con lo Spirito di Dio, il cui dono è autocontrollo, sobrietà, decoro e ordine (Gal 5,22; 1 Cor 14,39).

     I segni e miracoli consistono soprattutto in «parole di conoscenza» (il cosiddetto ministero profetico), che metterebbero a nudo la situazione concreta degli astanti, e in guarigioni (il cosiddetto ministero di guarigione), oltre che in esorcismi (sfida degli spiriti, loro interrogazione, maledizione, ecc.).

     Gli esperti fanno notare che l’evangelizzazione di potenza ha successo soprattutto in Paesi con tradizione animistica / dinamistica, dove questo tipo di cristianesimo vuol dimostrarsi come la potenza più forte mediante i miracoli. Nelle zone caratterizzate dall’Illuminismo, ha meno successo. Wimber stesso ha ammesso: «L’evangelizzazione di potenza ha un grande successo in Paesi con scarso progresso tecnologico».[4]

 

 

3.  POWER RELIGION E CARLOS ANNACONDIA: Quanto detto nel punto precedente è importante per capire i fenomeni legati a questo evangelista argentino e a quelli connessi alla stessa ideologia della cosiddetta «Religione di potenza».

     John H. Armstrong ha scritto in un articolo del libro di «Power Religion» (Religione di potenza)del 1992: «[C. Peter] Wagner ha appena chiamato a raccolta al seminario in un sforzo di trovare leader cristiani per legare i vari demoni (incluso il demone dell’essere senza fissa dimora, il demone della malattia e il demone del Triangolo delle Bermuda)... Infatti, Wagner riporta un incidente, in cui increduli, che passavano semplicemente nei pressi dello stadio nell’America Latina, dove stava predicando l’evangelista di potenza Carlos Annacondia, un evangelista latinoamericano con un considerevole seguito, furono abbattuti nello Spirito».[5]

     Georg Walter, un ex militante carismaticista, mi ha fatto recapitare le seguenti informazioni: «Carlos Annacondia è un “predicatore di risveglio” argentino, che è attivo soprattutto nel ministero di liberazione e nel combattimento territoriale [contro gli spiriti]. Il suo libro “Listen to me, Satan” (Ascoltami, Satana), è stato tradotto in molte lingue. È stato già in Germania da Wolfhard Margies a Berlino ed è un amico stretto di Claudio Freidzon (benedizione di Toronto). Quest’ultimo afferma di lui che possa già presentire i demoni, anche quando sono a chilometri di distanza. Annacondia è collegato con la “New Apostolic Reformation” [Riforma Neo-Apostolica] di C. PeterWagner — quindi [ecco] tutti i falsi profeti e falsi apostoli del tempo della fine!».

     C. Peter Wagner suppone che l’evangelista argentino Carlos Annacondia «con i suoi grandi raduni sia l’evangelista più efficace che abbia mai vissuto».[6] Wagner vede la causa di ciò nel fatto che Annacondia sarebbe un «combattente nella preghiera»; al riguardo intende la pratica esorcistica dell’evangelista argentino.[7] Wagner ha scritto in merito: «Non ho mai conosciuto un evangelista che sul palcoscenico affronti i cattivi spiriti in un modo anche solo così approssimativamente aggressivo come Annacondia. In fondo, per mezzo della sua prolungata, rimbombante ed estremamente energica sfida alla lotta, egli provoca gli spiriti fintantoché essi, in un modo o nell’altro, si manifestino o si facciano riconoscere.

     Ciò, che accade nei luoghi durante i grandi incontri, appare come caos allo stato puro a chi non è iniziato. Tuttavia per gli esperti membri, che appartengono ai 31 team, con cui Annacondia conduce i suoi grandi incontri, ciò è solo un’altra sera, in cui al fronte la lotta di preghiera viene esercitata, per mezzo della quale deve diventare visibile a tutti la potenza di Gesù Cristo sulle potenze demoniache».[8]

     Facciamo notare che tutto ciò è realmente «caos allo stato puro» e non solo per quelli di fuori. In conformità con 1 Cor 14,23.33, bisogna evitare caos e confusione, per non essere considerati «pazzi» dagli altri (v. 23), screditando così l’Evangelo, e perché il Signore, non essendo «un Dio di confusione, ma di pace» (v. 33), vuole che «ogni cosa sia fatta con decoro e ordine» (v. 39).

     Questo tipo di combattimento spirituale sta in netto contrasto con la prassi biblica. Maledire gli spiriti sta chiaramente in contrasto con 2 Pietro 2,10-11: «…e disprezzano l’autorità. Audaci, arbitrari, non tremano di maledire le dignità; mentre gli angeli, che sono maggiori per forza e potenza, non portarono contro di esse, dinanzi al Signore, alcun verdetto maldicente». Pietro intendeva con «dignità» ambiti di dominio nella trascendenza. Anche Giuda, parlando di coloro che «disprezzano l’autorità, e maledicono le dignità», affermò similmente: «L’arcangelo Michele, invece, quando contese col diavolo ed ebbe una disputa circa il corpo di Mosè, non ardì emettere un verdetto maldicente, ma disse: “Ti sgridi il Signore!”» (1,8s).

     Nella prassi apostolica della chiesa primitiva l’annuncio dell’Evangelo stava in primo piano e i segni li compiva Dio a suo arbitrio; l’autore dell’epistola agli Ebrei, guardando indietro a tale particolare periodo, oramai passato anche per lui, affermò: «Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro, con segni e prodigi, opere potenti svariate e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà» (Eb 2,3s). Nella prassi di Carlos Annacondia e di altri evangelisti come lui, le cose si ribaltano, e Dio viene degradato a fare loro da supporto, ad esempio il dentista e l’ortopedico alle loro dipendenze. Infatti C.P. Wagner ha scritto con concitazione quanto segue di questo evangelista argentino: «E la potenza è incredibile. Avvengono molte guarigioni che possono essere interpretati solo come miracoli. Avvengono per esempio così tanti miracoli odontoiatrici — i buchi dei denti si riempiono, nuovi denti ricrescono e i ponti rotti vengono sostituiti da denti completi — che sul palcoscenico possono dare testimonianza della loro guarigione soltanto quelli, a cui si sono richiusi più di due buchi nei denti. Si racconta di un nano che è cresciuto di 38 centimetri».[9]

     Come si vede, alla prassi di predicare «l’Evangelo… potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente» (Rm 1,16), si è oramai sostituita una «religione di potenza», che è tutt’altra cosa. Alla prassi biblica di chiamare in privato i propri conduttori (Gcm 5) si è sostituita quella di andare da particolari uomini unti e potenti durante le loro performance dal palco; se uno di loro non aiuta, si va in pellegrinaggio dal prossimo «uomo potente». Come non veder in ciò un parallelo col pensiero magico e con svariate pratiche esoteriche?

 

 

4.  ALTRI ASPETTI CONCOMITANTI: L’ideologia e la prassi di Carlos Annacondia è in netto contrasto con gli insegnamenti della Parola di Dio. Non è quindi sorprendente che proprio lui sia stato chiamato in Italia a istruire i «servitori di Dio» e a insegnare loro come far nascere un risveglio? Proprio lui che nutre e propaga dottrine formulate in seguito alle «informazioni» estorte con violenza al «bugiardo e padre della menzogna» (Gv 8,44)? Siamo al completo delirio dottrinale: invece di praticare una corretta esegesi contestuale della Parola di Dio, ora sono gli esorcisti a formulare dottrine e a farla da maestri! Chi attinge da fonti torbide, che specie di risveglio potrà mai portare nel mondo? Al riguardo rimando all’articolo «La fine dei tempi» (sottotitolo: «Risveglio o demonizzazione mondiale?») in Carismosofia, pp. 225-230.

     Come abbiamo visto, tra gli oratori era elencato Dario Scuoppo, promotore della crociata «Risveglia Italia 2008»; come si fa a chiamare una conferenza così, visto che è avvenuta solo allo stadio Velodromo di Palermo? C'è una certa confusione irrealistica fra desiderio e realtà, fra sogno e proporzione delle cose? Inoltre erano menzionati il predicatore itinerante Luca Adamo (Vita Abbondante), il cantautore Marcelo Rodriguez e Sandro Corcione (Oikos Network). Tranne quest’ultimo che è necessariamente di casa presso la «Oikos» di Paolo Montecchi, mi chiedo, se gli altri oratori siano d’accordo con l’ideologia e la prassi dell’evangelista argentino.

     Uno dei libri più famosi di Annacondia si intitola «Listen to Me, Satan!» (Ascoltami, Satana!), e in copertina è raffigurato un serpente. Mentre Gesù disse: «Va’, Satana, poiché sta scritto…» (Mt 4,10), e: «Vattene via da me, Satana» (Mt 16,23 rivolto a Pietro), Annacondia afferma: «!Oime Bien Satanas!» (Ascoltami bene, Satana!). Giacomo ingiunse: «Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi» (Gcm 4,7), Annacondia preferisce parlare con «padre della menzogna» e trarre dalle sue menzogne delle conoscenze, da cui formulare dottrine. Un altro libro si intitola «Guerra contra el Infierno» (Guerra contro l’Inferno); possibile che non sappia che l’Inferno è attualmente vuoto e che i primi due inquilini saranno la «bestia» e il «falso profeta» (Ap 19,20), a cui solo dopo il Millennio seguirà il diavolo (Ap 20,10)? Sembra che voglia combattere contro un luogo attualmente vuoto; si vede che il «padre della menzogna» lo ha convinto diversamente.

     Chissà che cosa significa, infine, sulla pubblicità dell’«Oikos Network» tale «workshop… su come muoversi nell’unzione per raggiungere le anime che non conoscono Dio». Anche a Palermo nel 2008 c’era Carlos Annacondia (oltre a Claudio Freidzon, Lirio Porrello e Dario Scuoppo; anche allora furono annunciati «Tre giorni di miracoli, salvezza, liberazione e unzione». Dario Scuoppo ripropone momenti di tale conferenza su un filmato, che comincia così: «È stato profetizzato, è stato proclamato, il Risveglio in Italia parte da Palermo e si estenderà come un fuoco dal sud al nord. Il tempo è giunto! Evento Risveglio Italia 2008. Momenti di risveglio con gli evangelisti Carlos Annacondia e Dario Scuoppo». Questo linguaggio carismaticista non è niente di speciale per chi lo analizza da lungo tempo; tali proclami sono avvenuti spesso negli ultimi decenni, poi non è successo nulla di ciò che è stato predetto e, infine, si è dimenticato tutto… col prossimo proclama. Sembra che, dopo Benny Hinn e le speranze in lui riposte, neppure Carlos Annacondia abbia «funzionato». Nel video Dario Scuoppo ritiene comunque Carlos Annacondia «un padre, un esempio, una persona da imitare», uno dei «buoni esempi che abbiamo nel regno di Dio… umiltà, integrità…». Perciò rieccoli insieme a Monza, dopo poco tempo, visto che la sua presenza significativa pregressa in Italia risaliva a 15 anni prima. Dalla biografia di Kathryn Kuhlman, che Dario Scuoppo chiama «una donna straordinaria», si capisce la sua genesi spirituale, visto che tale donna era semplicemente una esoterista cristianizzata, oltre che moralmente confusa, avendo abbandonato il legittimo marito, sebbene anche lui cristiano, per seguire un nuovo uomo con maggiore «unzione». [ Benny Hinn e la sua «unzione sepolcrale»] Come si fa a sperare in un rinnovamento spirituale e morale con siffatti modelli di riferimento!?

     Su un sito argentino si legge similmente di Carlos Annacondia: «Il ministero “Mensaje de Salvación” (Messaggio di Salvezza) di Carlos Annacondia, fu parte di 4 giorni di potere e unzione e gloria; dove molte persone vengono ai piedi di Dio» (maiuscoletto nostro); si notino i termini. Nel NT la «potenza» o «potestà» è data al Signore Gesù (Mt 28,18), Egli ne rimane l’unico detentore (Gv 17,2) ed essa verrà manifestata completamente alla fine (1 Cor 15,24s). La gloria è adesso qualcosa di celeste (Lc 24,26) ed è in futuro legato all’avvento di Cristo (Mt 19,28; Col 3,4; Tt 2,13; 1 Pt 5,1); la gloria attuale è solo glorificazione, esaltazione mediante parole e atti dei credenti (1 Pt 4,11; 2 Pt 3,18; Gd 1,25), una debole caparra rispetto a ciò che sarà. In 1 Giovanni 2, unico luogo nel NT in cui si parla di «unzione», l’apostolo afferma che «l’unzione dal Santo» si ha e basta (v. 20), se si è stati rigenerati da Dio mediante il suo Spirito Santo. Poi parla soltanto di questo: «Vi ho scritto queste cose intorno a quelli che cercano di sedurvi. Ma quant’è a voi, l’unzione che avete ricevuta da lui dimora in voi, e non avete bisogno che alcuno v’insegni; ma siccome l’unzione sua v’insegna ogni cosa, ed è verace, e non è menzogna, dimorate in lui, come essa vi ha insegnato» (v. 26s). Che significherà mai tale parola chiave e alla moda nel mondo carismaticista, ma poco presente nel NT? È una delle tante etichette biblicizzate, ma nel contenuto estranee alla dottrina biblica!?

 

Abbiamo bisogno d’una casta di superapostoli? {Gianni Fontanesi - Nicola Martella} (T/A)

Carlos Annacondia? Parliamone {Nicola Martella}(T)

Un pentecostale sui guaritori carismatici {Gianni Siena} (A)

 

 

[1]. Secondo Informationsblatt Nr. 2 (1994-4).

[2]. Per l’approfondimento si veda Nicola Martella, «Le “tre ondate” dello spirito», Carismosofia (Punto°A°Croce, Roma 1995), pp. 18-30. Wimber, pur asserendo di aver guarito tanti, è morto lui stesso di cancro, senza trovare chi guarisse lui.

[3]. John Wimber - Kevin Springer, Vollmächtige Evangelisation (1986), p. 45.

[4]. Ibid., p. 50.

[5]. John H. Armstrong, «In Search of Spiritual Power», in Michael Horton, Power Religion (Moody Press, 1992), pp. 64. 68s. [«Alla ricerca della potenza spirituale» in Religione di potenza]

[6]. C. Peter Wagner, Das offensive Gebet (Projektion J, Wiesbaden 1992). [La preghiera offensiva]

[7]. Sulla pratica esorcistica dei carismaticisti si veda in Carismosofia, i seguenti articoli: «La pastorale esorcistica», pp. 205-212; «La pastorale esoterica: guarigione interiore», pp. 213-219.

[8]. C.P. Wagner, op. cit., p. 21. Cfr. Wolfgang Bühne, «Die Propheten kommen» (CLV, 1995), p. 84. Cfr. Wolfgang Bühne, Geistliche Kriegsführung.

[9]. C.P. Wagner, Ibid., p. 20s. Cfr. anche C. Peter Wagner, Der gesunde Aufbruch (1989), p. 74.

 

► URL:

http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Raccolta_Carlos_Annacondia_MeG.htm

09-01-2009; Aggiornamento: 14-02-2009

 

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