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1.
Parodia mal capita
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2.
Chi accetta la sfida?
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3.
Predizioni circostanziate nella Bibbia
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4.
Conclusione
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1.
PARODIA MAL
CAPITA
Inflazione di profeti
In una lettera circolare Emile Okoka affermava d’essere
lui l’unico «profeta degli ultimi tempi», ossia l’Elia che doveva venire, uno
dei «due ulivi» di Ap 11. Invece di contestare ciò, Davide Civile, risponde
accreditando anche se stesso come «profeta». Egli pur scrivendo da un indirizzo
olandese, sembra di madrelingua spagnola o portoghese. Ecco qui di seguito che
cosa scrive a varie persone, tra cui me (lascio il linguaggio così com’è):
«Caro fratelli, al primo il guerra in Iraq stato
iniziato diverso anno fa Dio me gia revelato che cosa sta passando ance le
prossimo due guerre quale sta venendo in questo regione Dio me fatto sapere in
2000.
Pero il primo il secondo guerra inizio, Dio o detto il
paese dopo quasi desolato. Questo e un effetualle del un profezie di piu di 4000
mile anni fa che passo oggi.
Oggi o letto un diga in Iraq sta quasi abbattere con
grande consequenza, ance questo non e il fine del profezia. Pero quando il Diga
abbattere quest’e il momento il paese islamica se appri per il evangelo. Ance
quando il consequenza e grande per umanita e ance un grande benedizione, perce
ogni resitenza quale state per mile anni contro il strada di verita sera
distrutto. Finalmente siamo quasi quasi la dal il preghiere dal molti christiani
per questo regione riempire.
Un altro cosa per peroccupazione e diverso mese fa
America o deciso redare il statua dal Venus a Italia. Questo ance e un profezia
da un vechio spirito (vecchio mentalita) sta reintrando vostro paese. Non posso
lasciare questo cose passare». {30-10-2007}
Calcando l’onda profetica
Qual è il miglior modo per aprire gli occhi agli
autonominati profeti? Certamente bisogna convincerli con la Parola di Dio. E se
ciò non avesse effetto? Si può passare alla parodia, sperando che un po’ di
ironia e un po’ di sano sarcasmo possano aprire loro gli occhi. Perciò ho
scritto all’incirca quanto segue a quanti partecipavano a tale lettera
circolare:
Mio caro Davide Civile, šalôm. Volevo darti un po’ di
pane per i tuoi denti «profetici». Col senno del poi sono tutti «profeti»!
Sai che anch’io ho predetto la guerra del Vietnam, la
morte di John Kennedy, il disfacimento della Jugoslavia, la caduta del muto di
Berlino e la catastrofe delle due torri gemelle e quant’altro... ma nessuno mi
crede d’averlo fatto! Quelli che erano testimoni, ora si comportano in modo
irresponsabile e lo negano!
Perciò, voi mi siete testimoni che predìco quanto
segue. Da qui a qualche anno cadrà qualche ponte in America, ci saranno
inondazioni nel centro America, negli USA e in Asia, e desertificazioni altrove.
E ancora quest’inverno in Cina moriranno altre persone nelle miniere e in Russia
bruceranno altri ospizi. I ghiacci polari continueranno a sciogliersi. Anche
l’anno prossimo ci saranno circa 53 milioni di aborti nel mondo. Anche l’anno
prossimo ci saranno altresì circa 1.200.000 morti per incidenti stradali nel
mondo. Anche l’anno prossimo in Inghilterra saranno circa 13.000 le donne che
saranno stuprate; in Pakistan 20.000 donne stuprate staranno in galera perché
accusate di adulterio; anche l’anno prossimo in Kenia ogni 30 minuti una donna
sarà vittima di stupro. Continueranno a sbarcare clandestini sulle spiagge
italiane e saranno circa 20.000 anche l’anno prossimo. Ora, perché nessuno mi crede d’essere un «vero
profeta»? Che mondo ingrato! Eppure ciò che dico è confermato dalle statistiche!
Aiutatemi e confortatemi almeno voi che siete altresì
«profeti» come me! Almeno tra «colleghi» dovremmo capirci, no?
Ora ecco la mia sfida per verificare se siete
«veri profeti». Perché Davide Civile (o un altro «profeta» come lui) non ci fa
una predizione specifica e circostanziata d’un evento particolare (con luogo e
data) che avverrà da qui alla fine del corrente anno (o entro la fine dell’anno
prossimo) e che nessuno ha previsto o si aspetta!? Allora crederemo che questi è
un «vero profeta» di Dio, magari un «nuovo Elia», anzi l’Elia che doveva
venire!!!
Saluti sobri e con i piedi per terra...
La cecità profetica
Mi sarei aspettato una di quelle solite lettere
infuocate in cui mi si dice che avrei commesso il «peccato imperdonabile» o
«bestemmiato contro lo Spirito». Ma non è arrivato nulla di tutto ciò, neppure
da parte di Davide Civile, quale invece mi ha scritto, tra altre cose, quanto
segue (lascio il linguaggio così com’è): «Caro Martella, grazie per tuo
email, me scusa quando io non spiego una cosa bene. Per esso si io sono un
profeta, per o il titolo non me significo niente.
In honesto o usero solo perce e nesecarrio in questo
paese perce che molto restistenza sul questo ministerio.
Io te credo e capisco benissemo le cose che tu dice,
pero ben venuto in il ministerio profetico. Il via e durante, tropo resistenza e
molto gente quale non che credo. […]» Poi prosegue spiegando i suoi criteri per
essere profeta. {04-11-2007}
La
conclusione è la seguente. Davide Civile non ha capito che si trattava di
una parodia; questo premette una buona dose di credulone ria verso chiunque si
autoproclami «profeta» (o sognatore, indovino, pronosticatore). Senza esercitare
il discernimento dello Spirito e una buona dose di buon senso e realismo, mi ha
dato il benvenuto tra i «profeti» e ha creduto che io abbia veramente «predetto»
le cose che mi sono attribuito per il passato! (eventi storici realmente
successi nel corso della mia vita). Ha anche creduto a quanto ho «predetto» per
il futuro, sebbene siano cose statisticamente plausibili!
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2.
CHI ACCETTA LA SFIDA?:
Peccato però che Davide Civile (e chi come lui si crede «profeta») non ha
reagito alla mia sfida per mettere alla prova la sua dote predizionale. Neppure
altri suoi colleghi «profeti» lo hanno fatto. Se sono dei veri «profeti»,
che cosa temono? Aspetto ancora che qualcuno di loro faccia una predizione
riguardo a un evento inaudito e inaspettato da tutti, che si avveri in tempi
ragionevoli a una data stabilita e in circostanze concrete. Si deve trattare
qualcosa come la caduta del muro di Berlino o il disastro aereo di Gran Zero. Si
faccia avanti chi si crede vero «profeta»! Magari potete chiedere
consiglio a Emile Okoka, visto che si ritiene l’unico vero «profeta degli
ultimi tempi», l’originale «l’Elia che doveva venire» e assolutamente uno dei
«due ulivi» di Ap 11! O forse, forse, potrebbe cominciare lui stesso a dare il
buon esempio e fare una «predizione» di un evento inaudito e inaspettato da
tutti, che si realizzi sotto il nostro controllo entro un tempo ragionevole!
(diciamo tra sei mesi e un anno). Chi avrà il coraggio di farsi avanti per primo? O devo
concludere che col senno del poi siamo tutti «profeti»? Si accettano smentite
controllate e controllabili.
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3.
PREDIZIONI CIRCOSTANZIATE NELLA BIBBIA:
Aggiungo questo breve studio per corroborare la sfida lanciata agli
autonominati profeti contemporanei. Le predizioni bibliche fatte da parte di
profeti legittimi o di apostoli si avverarono nei precisi termini e nelle esatte
circostanze preannunciati. Dimostrino anche gli autonominati profeti odierni di
saper fare altrettanto, accettando un controllo preventivo e oggettivo sulle
loro predizioni!
Antico Testamento
Nell’AT conosciamo veri profeti teocratici
d’Israele che hanno fatto predizioni chiare, circostanziate e inaspettate. Per
quella che ho chiamato «predizione d’ingresso», che il profeta annunciava per
essere accreditato profeta in Israele, rimando nel merito e quanto a esempi
all’articolo omonimo in Nicola Martella,
Manuale Teologico dell’Antico Testamento
(Punto°A°Croce, Roma 2002), pp. 278s; cfr. qui anche gli altri articoli su
profeti veri e falsi (pp. 279-285). Ecco qui di seguito alcuni esempi di predizioni fatte
da profeti e il relativo adempimento. ■ Dopo il peccato di Davide, Nathan gli annunciò da
parte di Dio la morte del figlio nato dall’adulterio con Betšeba (2 Sm 12,14). E
avvenne così sette giorni dopo (v. 18).
■ Che dire quando un profeta faceva una predizione che
si sarebbe adempiuta solo qualche secolo dopo? Non potevano fare così tutti i
falsi profeti per accreditarsi indebitamente? Allora Dio dava un segno
prodigioso già nel presente. Infatti quando l’uomo di Dio annunziò che l’altare
idolatra di Geroboamo sarebbe stato dissacrato dal re di Giuda Giosia (1 Re
13,1s), diede da parte di Dio un «segno miracoloso» per il presente: «L’altare
si spaccherà e la cenere che v’è sopra si spanderà» (v. 3). E avvenne così (v.
5). In più s’aggiunse l’episodio della paralisi del braccio di Geroboamo (v. 4)
e la successiva guarigione mediante l’intervento del profeta (v. 6). ■ Eliseo mandò a dire a Naaman: «Va’, lavati sette
volte nel Giordano; la tua carne tornerà sana, e tu sarai puro» (2 Re 5,10).
E avvenne così (v. 14). ■ Quando in Samaria ci fu una gran carestia, mentre i
Siri l’assediavano (2 Re 6,25), Eliseo disse da parte di Dio: «Domani, a
quest’ora, alla porta di Samaria, la misura di fior di farina si avrà per un
siclo, e le due misure d’orzo si avranno per un siclo» (7,1). Ossia ci
sarebbe stata abbondanza. Il capitano personale del re d’Israele si burlò di
Eliseo, ed egli replicò dicendo: «Ebbene, lo vedrai con gli occhi tuoi, ma
non ne mangerai» (v. 2). E avvenne così per ambedue le predizioni (vv.
16-20).
■ Il profeta Mikajah aveva annunziato la morte di Achab
(1 Re 22,23), ma questi lo fece imprigionare per giustiziarlo al suo ritorno
(vv. 26s). Mikaja gli disse: «Se tu ritorni sano e salvo, non sarà l’Eterno
quegli che avrà parlato per bocca mia» (v. 28). Nonostante le sue furbizie
(v. 30), qualcuno scoccò a caso la freccia del suo arco e ferì Achab, che
dissanguò e morì (vv. 34s). ■ Amos aveva annunziato: «Geroboamo morrà di spada e
Israele sarà menato in cattività lungi dal suo paese» (Am 7,11). Amazia, il
sacerdote del santuario idolatra di Betel, lo affrontò pubblicamente (vv.
12s.16). Amos gli annunzio quanto segue da parte di Dio: «La tua moglie si
prostituirà nella città, i tuoi figlie le tue figlie cadranno per la spada, il
tuo paese sarà spartito con la cordicella, e tu stesso morrai su terra impura e
Israele sarà certamente portato in cattività, lontano dal suo paese» (v.
17). I fatti storici gli diedero ragione.
■ Il profeta Anania fece delle false predizioni in nome
dell’Eterno e mise pubblicamente in ridicolo la parola di Geremia, facendo anche
una dichiarazione di tempo (2 anni), entro cui Dio avrebbe liberato le nazioni
dal re di Babilonia (Gr 28,1ss.10s). Dio mandò a dire a tale falso profeta che
il giogo di Babilonia sarebbe stato ancor più pesante, Geremia lo denunciò
pubblicamente come un falso profeta e gli annunciò che sarebbe morto entro
l’anno (vv. 13-16). E avvenne così (v. 17).
Nuovo Testamento
Nel NT non c’è nessun cristiano che venga chiamato
esplicitamente, ad esempio, «profeta Giovanni». [►
Profeti del nuovo patto]
Agabo è un’eccezione di cui abbiamo parlato altrove (apparteneva al giudaismo
storico o a quello cristiano?) e che non rientra tra le persone normalmente
attive nelle chiese, conosciute per nome nel NT; a ciò s’aggiunga che la sua
predizione di At 11 si adempì nel merito ma non nei termini da lui
preannunciati. [►
Agabo] Riporto tre casi,
in cui a essere protagonisti furono due apostoli. ■ Elima, il mago faceva opposizione alla parola rivolta
da Paolo e Barnaba al proconsole Sergio Paolo, cercando di stornarlo dalla fede
(at 13,7s).
Paolo gli annunziò da parte del Signore la cecità per un certo tempo. E
avvenne così: «E in quel l’istante, caligine e tenebre caddero su lui; e
andando qua e là cercava chi lo menasse per la mano» (v. 11).
■ Pietro annunziò a Zaffira che sarebbe morta
istantaneamente come aveva fatto Anania, suo marito (At 5,5.9). E avvenne così
(v. 10).
■ È un esempio di duplicità. Dio parlò allo stesso
tempo a Cornelio
(Angelo At 10,3ss) e a Pietro (visione vv. 10ss), e le cose avvennero
come volute da Dio: Pietro si recò da Cornelio e questi l’accolse con l’intera
sua famiglia (vv. 24ss).
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4.
CONCLUSIONE:
Ci aspettiamo che i profeti odierni accettino di mettere alla prova le
loro dichiarate capacità, accettando la sfida. Scrivano la predizione di un
evento inaudito e inaspettato da tutti, che si realizzerà entro un tempo
ragionevole, e ciò avvenga sotto controllo di testimoni che non conosceranno il
contenuto della predizione, ma controfirmeranno la busta. Sigilleremo la busta
con tale predizione e l’apriremo dopo un tempo ragionevole. Il risultato
dimostrerà — secondo Dt 18,21s — la genuinità o la falsità di tale profeta.
Aspettiamo candidati.
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Profeti_parodia_Mds.htm
05-11-2007; Aggiornamento:
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