1. ENTRIAMO IN TEMA: Che in
Italia sia stato consacrato un omosessuale a pastore battista appartenente all’UCEBI
(Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia), non ne avremmo saputo nulla per
via ufficiale, se sul sito della chiesa battista di Cagliari non fosse comparsa
una
lettera
del «Consiglio di Chiesa di Cagliari al Comitato Esecutivo dell’UCEBI»,
rimproverando l’intervento della Federazione Battista Europea contro tale
decisione, incoraggiando il Comitato Esecutivo dell’UCEBI ad andare avanti in
tale via intrapresa ed esprimendo solidarietà a tale pastore omosessuale
battista (6 marzo 2009).
Prima di proseguire, premettiamo che non abbiamo dubbi che nelle chiese battiste
dell’UCEBI si trovino tanti veri credenti rigenerati dallo Spirito Santo,
timorati di Dio, sottomessi alla sua Parola e desiderosi di onorare il nome di
Gesù Cristo nella loro propria vita con parole e fatti.
Abbiamo cercato in rete una dichiarazione della Federazione Battista Europea (EBF)
o dell’UCEBI, ma non abbiamo trovato nulla in merito. Se la chiesa battista di
Cagliari non ne avesse parlato, non ne sapremmo nulla. È probabile che ci sia la
volontà che tutto ciò non si sappia.
2. I FATTI EVINTI: Dalla
sunnominata lettera del Consiglio di Chiesa di Cagliari risulta quanto segue:
■ Il Comitato Esecutivo dell’UCEBI deve aver approvato un battista
omosessuale al pastorato
oppure confermato un pastore battista nel suo ufficio, anche dopo che egli ha
ammesso di essere omosessuale. Il nome di tale pastore non viene fatto. Il tutto
dev’essere accaduto già nel 2008.
■ La
Federazione Battista Europea deve aver mandato uno scritto, in cui
disapprova un tale passo del Comitato Esecutivo dell’UCEBI. Il tutto dev’essere
accaduto già alla fine del 2008 o all’inizio del 2009. Purtroppo ci sfugge il
suo contenuto.
■ Il Comitato Esecutivo dell’UCEBI ha elaborato un documento di difesa il
16 gennaio 2009 e l’ha inviato a tutti i membri dell’EBF. Purtroppo non sappiamo
cosa c’è scritto in esso.
■ Segue tale lettera ad Anna Maffei da parte Consiglio di Chiesa di
Cagliari. Le posizioni della presidente sulla famiglia tradizionale sono note da
tempo (p.es.
qui); non meravigliano quindi neppure quelle sull’omosessualità (p.es.
qui).
3. CONVINZIONI BATTISTE A CAGLIARI:
Nella lettera risulta evidente l’atteggiamento del Consiglio di Chiesa di
Cagliari.
■ Esso desiderava «esprimere tutta la nostra solidarietà» al Comitato Esecutivo
dell’UCEBI e al suo documento di difesa.
■ Esso esprimeva «la nostra vicinanza e il nostro sostegno al
pastore», di cui si parlava.
■ Secondo i componenti di tale consiglio di chiesa, la vita privata e il
ministero di tale conduttore sono stati così impropriamente invasi. «Con stupore
e sconcerto siamo costretti a notare, ancora una volta, che questioni tanto
sensibili, e che riguardano l’autonomia della persona, la sua autoconsapevolezza
e responsabilità di fede, siano affrontate con atteggiamento di giudizio e con
procedure sommariamente amministrative». Si fa capire che la pratica omosessuale
di tale pastore sarebbe una faccenda privata che non deve interessare a nessuno,
tanto meno alla Federazione Battista Europea.
■ Per loro la questione del «sentimento profondo e umano d’ascolto e
solidarietà», che «chiede il rispetto di chiunque», è evidentemente la cosa
principale.
■ Riguardo a tale pastore omosessuale, essi prendono posizione contro il
«giudizio di riprovazione» o «giudizio d’esclusione» da parte della Federazione
Battista Europea e contro «i passi biblici citati per sostenere» tutto ciò; si
esprimono parimenti a favore dell’approvazione da parte dell’UCEBI.
Contrariamente a tale ammonizione, essi considerano l’omosessualità non come
depravazione dell’umanità, così come risulta dai brani biblici, ma come
«condizione d’esistenza, d’affetto e di relazione». Quindi essi scusano e
approvano l’omosessualità. Nonostante ciò parlano riguardo agli altri di
«posizioni di censura» e fanno intendere che essi abbiano un «ascolto fedele»
della Parola di Dio. Ricorre più volte il termine «fraintendimento» riguardo
alla lettura della Bibbia, che fanno gli altri (ossia la FBE), che sarebbe
«distante dallo spirito evangelico».
4. UNA MORALE UMANISTA BIBLICIZZATA:
Le cose che mi hanno meravigliato in tale atteggiamento in tali asserzioni sono
le seguenti.
■ Non viene lontanamente posta la questione della base biblica della moralità
dei cristiani, quindi riguardo alla volontà di Dio e a ciò che «sta scritto»
nella Parola di Dio.
■ Non viene neppure posta la questione riguardo al comportamento dei credenti
verso i fornicatori (1 Cor 5,11) e a coloro che
vivono in un disordine morale (2 Ts 3,6) e creano così scandali (Rm 16,17).
Invece di turbarsi verso i fornicatori (1 Cor 5,1ss), ci si indigna verso coloro
che pongono la questione: la Federazione Battista Europea!
■ Non viene neppure lontanamente posta la questione biblica secondo cui un
credente dev’essere «irreprensibile» (gr. anepílēmptos «non
esposto ad assalto, intangibile, integerrimo, perfetto») prima di essere
approvato al ministero di conduttore (1 Tm 3,2; Tt 1,6s; cfr. 1 Tm 6,14).
Secondo loro si può vivere secondo la condotta dei pagani, ottenebrati di mente
(Rm 1,21; Ef 4,17ss), senza che ci sia un prima e un poi riguardo al mutamento
della condotta di vita. È scritto invece: «Avete imparato, per quanto
concerne la vostra condotta di prima, a
spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le
passioni ingannatrici; ad essere invece
rinnovati nello spirito della
vostra mente, e a rivestire l’uomo nuovo
che è creato all’immagine di Dio nella
giustizia e nella santità
che procedono dalla verità» (Ef
4,22ss). Nel NT viene ribadito che non bisogna illudersi, visto che gli «ingiusti
non erediteranno il regno di Dio» e tra di loro vengono menzionati per primi
i fornicatori, poi anche gli adulteri, gli effeminati e i sodomiti (1 Cor 6,9s).
Poi viene mostrato il necessario cambiamento fra prima e dopo la conversione: «E
tali eravate alcuni;
ma siete stati
lavati, ma siete stati
santificati, ma siete stati
giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo e mediante lo Spirito del
Dio nostro» (v. 11).
■ Il cristianesimo viene ridotto a un sentimentalismo umanistico senza
interesse per la verità biblica, a un atteggiamento psicologico senza chiedersi
quale sia le cose che sono grate a Dio e quali quelle che Dio ha in abominio. «E
quando un uomo si giace con un maschio come uno si giace con una donna, entrambi
hanno commesso una cosa abominevole. Devono essere messi a morte. Il loro sangue
ricadrà su di loro» (Lv 20,13).
■ Si suggerisce che il loro consenso etico contemporaneo, mutuato dalla morale
corrente del mondo, sia lo «spirito evangelico». Non interessa quanto
quest’ultimo sia distante dall’etica del nuovo patto come risulta da una lettura
del NT, basata su un’esegesi contestuale e rigorosa. È il caso di dire riguardo
a tale sedicente «spirito evangelico»: «Provate gli spiriti per vedere se
provengono da Dio, perché molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo»
(1 Gv 4,1).
■ Come si può concludere tale lettera così: «Orientiamoci tutti e tutte,
innanzitutto ed essenzialmente, alla sequela di Gesù Cristo e alla
fedeltà a Lui in povertà di spirito»? Seguire Gesù Cristo, significa
accettare che le sue parole non passeranno (Mt 24,35). Egli si è espresso anche
sulla contaminante fornicazione (Mt 15,19), di cui quella omosessuale è una
specie. Il Concilio di Gerusalemme ingiunse di astenersi anche dalla
fornicazione (At 15,20.29; 21,25). L’insegnamento degli apostoli era contro ogni
specie di fornicazione, anche quella omosessuale. Come si può pretendere di
essere fedeli a Cristo, agendo contrariamente all’insegnamento che Lui ha
affidato ai suoi apostoli?
5. ASPETTI CONCLUSIVI: La
cosa preoccupante è che ciò, che i rappresentanti della chiesa di Cagliari hanno
espresso, stia diventando un consenso di non pochi battisti. Più di due decenni
fa ci fu una scissione in tale chiesa proprio sul tema dell’omosessualità.
Infatti la chiesa battista di Cagliari fu la prima a
battezzare un omosessuale dichiarato, non pentito e praticante anche dopo. In
seguito a questo vi fu appunto tale scissione. Tutto ciò è raccontato dal gruppo
omosessuale militante «Gionata»,
che è operante fra le chiese della FCEI (federazione di battisti, metodisti e
valdesi). Se tale lievito della fornicazione eterosessuale ed omosessuale
viene tollerata nelle chiese e diventa consenso, è inevitabile che qui si
instaurerà un nuovo modello morale e lì ciò creerà defezioni o spaccature.
Che questo possa portare a quella defezione della fede, chiamata «apostasia» e
attesa per la fine dei tempi, mi sembra alquanto probabile. Paolo raccomandava a
Timoteo quanto segue: «Predica la Parola, insisti a tempo e fuor di tempo,
riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo. Perché verrà il
tempo che
non sopporteranno la sana dottrina;
ma per prurito d’udire si
accumuleranno insegnanti secondo le loro
proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità e
si volgeranno alle favole» (2
Tm 4,2ss).
Sembra che tali battisti italiani, trovandosi già sull’orlo del precipizio,
siano intenzionati a fare un ulteriore passo avanti…
Per gli
approfondimenti degli aspetti etici dell'omosessualità rimandiamo alla seguente
sezione:
►
Etica: Omosessualità e particolarmente
ai seguenti scritti:
►
La fornicazione omosessuale
{Veglio Jugovac} (A)
►
Martin Luther King: un modello da imitare?
{Nicola Martella} (A)
►
Omosessualità è fornicazione? Parliamone
{Nicola Martella} (T)
►
Pastore omosessuale in casa UCEBI: Abominio in luogo sacro?
{Nicola Martella} (T)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Pastore_omosex_ucebi_EnB.htm
20-04-2009; Aggiornamento:
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