Il colloquio spontaneo
Il seguente colloquio mi è arrivato per iscritto da parte di coloro, che l’hanno
condotto. Io ho reso letterario e comprensibile ciò che essi hanno scritto in
modo spontaneo e frammentato. I due parlano di un pastore carismaticista, a noi
noto, amante di cabala e misticismo e che da tempo afferma di ricevere nuove
rivelazioni trascendentali. Evitiamo di fare nomi, poiché qui ci interessa
primariamente il fenomeno in sé, che trova sempre più adepti, e non tanto le
singole persone. Ecco, quindi, il colloquio spontaneo.
Il primo dice a un suo amico: «Il pastore XY ha toccato oramai il fondo, adesso
i suoi seguaci affermano che lui parla con i morti!». L’altro rimane
incredulo.
Al che il primo gli risponde: «Dicono che parla con il vecchio pastore della
chiesa, oramai defunto, quello che l’aveva fondata. Quest’ultimo aveva sì
alcune dottrine particolari e una tendenza misticheggiante, ma si teneva nei
limiti. Tale nuovo pastore non ha oramai né limiti, né integrità. Avevano
perfettamente ragione quelli che, da tempo, affermavano che egli esercitasse
varie forme di
spiritismo cristianizzato. Ora, sebbene gli abbia rivelato alla sua chiesa
di parlare col defunto pastore, tale conduttore visionario ha minacciato tutti i
membri di maledizione e castigo divino, perché ciò non si sappia fuori.
Questo è proprio uno spirito diabolico». L’altro rimane ancora più perplesso.
Al che il primo gli risponde: «La cosa contraddittoria è che sebbene le cose
stiano così, come alcuni adepti di tale pastore mi hanno confidato, essi
continuano a frequentare tale chiesa! È chiaro che Dio svergognerà, prima
o poi, questo spirito immondo». L’altro scuote soltanto la testa, augurandosi
che qualcuno abbia il coraggio di denunciare, con Bibbia alla mano, la
negromanzia cristianizzata di tale singolare pastore gnostico.
Al che il primo gli risponde: «Una gran colpa ce l’hanno i suoi seguaci,
che si stanno mostrando peggio di lui, poiché lo sostengono e incoraggiano in
tale ricerca di rivelazioni trascendentali, credendo di avere a che fare con
qualcosa di unico e straordinario, procedente da Dio!». L’altro rimane
costernato e afferma: «In tutto ciò ne va di mezzo il buon nome del Signore
e la testimonianza... ma evidentemente a queste persone ciò non interessa più di
tanto».
Alcune valutazioni del fenomeno
A tale colloquio non c’è molto da aggiungere; esso è avvenuto veramente in modo
simile e me ne è stato fatto parte. Ricordo che un fenomeno simile successe alla
morte di W.M. Branham, l’autonominato Elia escatologico; allora sorsero
diverse persone che affermavano di agire nel suo spirito o di parlare con lui.
Ancora oggi, ci sono diversi che affermano cose simili, annunciando poi false
dottrine. [►
Branham, profeta maggiore ed Elia?;
►
Emile Okoka è l’Elia escatologico?]
Di fenomeni del genere, come quello descritto nel colloquio, ne nascono come
funghi. [►
Aronne Ebenezer, santone ciarlatano]
Persone che nel passato hanno fatto esperienze come occultisti, cabalisti,
spiritisti o esoteristi, una volta che sono entrati nel cristianesimo, hanno
continuato ad aderire a tali idee e a esercitare tali pratiche, semplicemente
cristianizzandole. Il mondo carismaticista, sia cattolico, sia
protestante, sia di altre denominazioni, è pieno di tali fenomeni gnostici.
Mi è venuto in mente un vecchio mio motto, che riformulo per l’occasione:
«Gli antichi dèi non vogliono cadere nell’oblio, ma si riciclano come
spiriti religiosi e si adattano alle attese della gente, per manifestarsi loro e
usarli come “canali” di rivelazione. Agli uni si manifesteranno come divinità
orientali (p.es. Krishna), agli altri come una divinità cananea (p.es. Baal), a
questi come una figura del polisantismo cattolico (p.es. Padre Pio o una delle
Marie) e a quegli come un passato “unto” del misticismo carismatico, un maestro
oramai deceduto (p.es. W.M. Branham, K. Kuhlman) o il defunto pastore
misticheggiante della propria chiesa».
Aggiungo soltanto un noto brano, in cui Gesù metteva in guardia i suoi discepoli
proprio da cose del genere: «Guardatevi dai falsi profeti, i quali
vengono a voi in vesti da pecore,
ma dentro son lupi rapaci. Voi li riconoscerete
dai loro frutti. Si colgono forse delle uve dalle spine, o dei fichi dai
triboli? Così, ogni albero buono fa frutti buoni; ma
l’albero cattivo fa frutti cattivi.
Un albero buono non può far frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti
buoni. Ogni albero che non fa buon frutto, è tagliato e gettato nel fuoco. Voi
li riconoscerete dunque dai loro frutti.
Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa
la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno:
“Signore, Signore, non abbiamo noi
profetizzato in nome tuo, e in nome tuo
cacciato demoni, e fatte in nome
tuo molte opere potenti?” E allora
dichiarerò loro: “Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti
operatori d’iniquità!”» (Matteo
7,15-23).
►
Negromanzia cristianizzata? Parliamone
{Nicola Martella} (T)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Negromanzia_cristian_Car.htm
25-10-2010; Aggiornamento: 27-10-2010 |