Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Tutto ciò che serve per istruire il neofita nella sana dottrina e in una sana morale cristiana, per così orientarsi nell'insegnamento biblico di base, nella devozione e nel discernimento spirituale riguardo alle questioni che attengono alla fede biblica e al saggio comportamento nel mondo. È «vademecum» per chiunque voglia trasmettere la fede biblica.

   Ecco le singole parti principali:
01. La via che porta a Dio;
02. Le basi della fede
03. La Sacra Scrittura
04. Dio
05. Creazione e caduta dell’uomo
06. Gesù Cristo
07. Lo Spirito Santo
08. La salvezza dell’uomo
09. Il cammino di fede
10. La chiesa biblica
11. Ordinamenti e radunamenti
12. L’opera della chiesa
13. Il diavolo
14. Le cose future
15. Aspetti dell’etica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL MEDIATORE E GLI INTERMEDIARI?

 

Nicola Martella

 

1.  LE QUESTIONI: Gesù Messia, dichiarato dalla sacra Scrittura unico Mediatore fra Dio e gli uomini, necessita di intermediari umani, oramai morti? Questo è ciò che afferma la denominazione cristiana prevalente nel nostro Paese. Che cosa afferma però la Bibbia?

     Un lettore mi ha scritto quanto segue: «La denominazione corrente usa fare una distinzione tra il Mediatore (che è solo Gesù) e gli intermediari (che sono i santi). Lo scrivo perché so che tu sei molto preparato anche in materia linguistica e puoi darci un’esauriente spiegazione». {Stefano Borgomastro; 19-05-2017}

 

2.  ALCUNE RISPOSTE: Su tale tema si tengano presenti i seguenti aspetti, che delineo in modo succinto.

Il Mediatore e gli intermediari?     ■ I termini greci: Nella Bibbia, nelle lingue originarie, non esiste una tale differenziazione. Nel NT il termine greco mesítēs «mediatore, intermediario» si applica sia a Mosè (Gal 3,19s); allora era vivo, quando ricevette la legge. Esso si applica anche al Messia (1 Tm 2,5), e cioè dopo la sua risurrezione e ascensione al cielo. Come si vede, per fare il mediatore o l’intermediario, bisogna essere vivi (in terra) o risuscitati (in cielo).

 

     ■ Il Vivente e i morti: Possono mediare o intermediare solo i viventi. Gesù è attualmente sommo sacerdote e mediatore, in quanto è risuscitato dai morti (Eb 8,6 è adesso; 9,15; 12,24). Nessuno, che sia morto e rimasto tale, è mai chiamato mediatore e o intermediario nella Bibbia e dichiarato attivo in tale funzione. Inoltre, per essere un vero mediatore tra Dio e gli uomini, bisogna essere, allo stesso tempo, Dio e Uomo; solo il Figlio di Dio adempie questa premessa (1 Tm 2,5).

 

     ■ L’inagibilità dei defunti: I morti non sanno nulla di ciò, che accade in terra (Ec 9,15). Inoltre, essi non stanno al cospetto di Dio, ma si trovano nel regno dei morti (i rigenerati nel Paradiso; increduli e malvagi nell’Ades), dove aspettano la risurrezione e il giudizio finale. I morti credenti sono coscienti ma inabili; la Bibbia afferma che essi «dormono» (Dan 12,2; 1 Cor 15,18.20; 1 Ts 4,13); come si sa, il sonno pone l’uomo in uno stato di semicoscienza. Nel regno dei morti non c’è possibilità di lodare Dio e di rendergli un culto (Sal 115,17). Perciò, i morti non possono essere intermediari per nessuno, che sia già morto o sia vivente.

 

     ■ La trascendenza secondo Gesù: Nella rivelazione, che Gesù diede sul ricco e Lazzaro (Lc 16,19-31), Abramo fece presente al ricco nell’Ades quanto segue: ● 1. Tra l’Ades (luogo di pena transitorio in vista del giudizio finale e dell’Inferno per increduli e impenitenti) e il Paradiso (luogo di godimento transitorio in vista della vita eterna e della gloria per i credenti nel Dio vivente) c’è una voragine incolmabile per i morti. ● 2. Lazzaro (era nel Paradiso) non può recarsi nell’Ades, per portare lenimento alle pene del ricco. ● 3. Abramo nega al ricco impenitente ogni possibilità che un morto possa recarsi dai suoi fratelli viventi, per avvertirli della situazione dopo la morte. ● 4. I morti in Paradiso e nell’Ades non vedono Dio, ma solo il patriarca Abramo; essi tutti non hanno alcuna possibilità di comunicare con Dio.

 

     ■ L’agibilità dell’unico Risorto: Di nessun morto, che non sia resuscitato, si può dire quanto segue: «Noi abbiamo un avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto» (1 Gv 2,1; paráklētos «sovvenitore, soccorritore, intercessore, assistente legale, ecc.»). Nessun morto, essendo ritualmente impuro, può stare presso il santuario celeste di Dio, perché lo contaminerebbe. Solo i resuscitati lo possono fare. Perciò, solo dopo la resurrezione dei rigenerati si potrà vederli presso il trono di Dio: «Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano» (Ap 7,9). Anche allora non ci sarà bisogno d’intercessori, mediatori e intermediari umani. Infatti, il Figlio di Dio è e rimane «sacerdote in eterno» (Eb 5,6; 6,20; 7,17.21); appunto «questi, perché dimora in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette» (Eb 7,24), né ora, né mai.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Mediat_intermed_EdF.htm

29-05-2017; Aggiornamento:

 

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