Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all’ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l’ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Salmo 23

 

Cattolicesimo

 

 

 

 

Consultando l’indice, ci si renderà conto che, oltre alla trattazione punto per punto, esiste un lungo articolo dal titolo «Applicazioni risultanti». In esso i singoli punti portano gli stessi titoli della trattazione. In varie opere, che abbiamo consultato, le asserzioni sul testo del Salmo 23 (spesso poche, a dir il vero) erano soverchiate dalla mania dell’applicazione (spesso solo devozionali) per l’oggi. Alla fine la seguente domanda rimaneva spesso senza risposta: «Allora che cosa intendeva Davide con questa espressione?». È chiaro che se non si capisce bene il testo, così come l’intendeva l’autore, lo si applicherà anche in modo arbitrario e avventuroso.

  Separando la parte esegetica dalle applicazioni, c’è il seguente vantaggio: si semplifica la consultazione nel caso, in cui si vuol sapere soltanto ciò che sta veramente scritto in un punto specifico del testo biblico originale, senza doversi districare in una giungla di tante applicazioni per l’oggi. Per la lettura ci sono comunque due possibilità: 1) leggere il libro da cima a fondo; 2) leggere dapprima una parte esegetica e subito dopo la relativa applicazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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MEDAGLIETTE MIRACOLOSE,

PROTEZIONE E BENEDIZIONE

 

 di Nicola Martella

 

1.  ENTRIAMO IN TEMA: Innanzitutto, spieghiamo il titolo. Nel cattolicesimo con «Medagliette Miracolose» s’intende la bigiotteria, che è stata benedetta da un prete e che perciò sarebbe in grado di trasmettere grazie e benedizioni.

     Un amico cattolico mi ha mandato un link di un articolo dal titolo «La Medaglietta miracolosa: che senso hanno gli oggetti benedetti?» (18.05.2014), che l’esorcista Gabriele Amorth citava sulla sua bacheca di Facebook. Poi aggiungeva: «Che pensare?».

     Di per sé ho già affrontato questo tema in un libro.[1] In esso parlo dapprima della «superstizione biblicizzata» (e condannata da Dio) nell’AT, evidenziando specialmente quella del serpente, dell’arca del patto e del tempio (tutto può diventare amuleto e superstizione religiosa!). Poi, passo ad affrontare la superstizione religiosa odierna, parlando del sacramentalismo in tutte le sue varianti, degli oggetti ritenuti «sacri», delle reliquie, della bigiotteria religiosa «consacrata», a cui si attribuisce particolare energia e protezione. Per una visione generale rimandiamo in tale libro anche all’articolo «Religione e Bibbia», pp. 321-328, che contiene un’analisi di tali fenomeni nell’AT, nel NT e nell’attualità religiosa.

 

2.  MEDAGLIE E PROTEZIONE: La cosa singolare è che tale scritto figura su un blog dal titolo: «Aleteia» (gr. verità) e col sottotitolo «cercatori di verità». La questione è dove l’autore (Stefano Stimamiglio) cerca la verità; dopo aver letto e analizzato l’intero articolo, devo concludere che lui non è un cercatore della verità scritturale, ma di convenzioni religiose. La sua tesi è la seguente: «Le medagliette che raffigurano Maria se portati con fede rappresentano una grande protezione nel cammino della vita». Perché? Chi lo assicura?

     Premesso che nessuno conosce un’immagine autentica di Maria di Nazareth, perché una sua raffigurazione dovrebbe dare una «grande protezione»? Dove c’è la base biblica ed esegetica, per affermare ciò?

     Egli afferma inoltre: «Le immagini di Gesù, della Madonna, dei santi o degli arcangeli e gli oggetti benedetti – come ad esempio i crocifissi, gli scapolari, le medaglie – sono di grande aiuto e protezione contro il Maligno». Chiedo: Dove c’è un solo esempio nel NT, in cui oggetti consacrati nelle chiese a nome delle suddette persone fossero considerati un «grande aiuto e protezione contro il Maligno»? Come fa un oggetto materiale a proteggere contro un essere spirituale?

     L’autore getta le mani avanti, nel presunto intento di segnare un confine fra fede e superstizione: «Sottolineo, quindi, che tutti questi oggetti non devono essere portati come dei talismani o portafortuna. Si cadrebbe, altrimenti, in un atteggiamento magico, che è decisamente contrario alla fede». Chi stabilisce biblicamente ciò, che è un talismano magico e un amuleto religioso? Basta «una preghiera sincera e profonda a Dio e nell’affidamento alla Provvidenza», come viene affermato da lui? Dove sta la verità biblica? Che cosa afferma nel merito la sacra Scrittura?

     Tale meccanismo di transfert di energie trascendentali (magnetismo, fluido, ecc.) su un oggetto è ampiamente discusso all’interno dell’occultismo e nelle cosiddette «medicine esoteriche». E io stesso ho affrontato tali questioni.[2]

 

3.  LA MARIA COSTRUITA DAL CATTOLICESIMO: Bisogna distinguere Maria di Nazareth da Maria di Roma. Che la maggior parte delle false dottrine siano state rivelate da mistici, è mostrato anche in questo caso. Stefano Stimamiglio scrive: «Oggi desidero ricordare la Medaglia miracolosa, su cui è raffigurata Maria con la scritta: “O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te”. Proprio così nel 1830 la Vergine apparve a Parigi, in Rue du Bac, a Caterina Labouré. Nell’altra faccia c’è una grande “M” che sta a significare ancora “Maria”, e i due cuori di Gesù e Maria; a significare – come verrà rivelato nel 1917 a Fatima – che la volontà di Dio è che la Madre e il Figlio siano pregati insieme».

     Vediamo brevemente alcune contraddizioni con la Bibbia. Il NT afferma che — tranne Gesù e lui solo[3] — assolutamente nessun altro essere vivente è nato senza peccato[4], quindi neppure Maria di Nazaret. In nessuna parte del NT viene suggerito di rivolgersi a Maria, a un essere celeste o a un credente defunto, poiché questa sarebbe idolatria e apostasia. I credenti defunti si trovano in Paradiso, un luogo di riposo in vista della risurrezione; essi non si trovano in Cielo, dove sta il santuario celeste, poiché i morti sono ritenuti ritualmente impuri e lo contaminerebbero. Essi non sanno nulla di ciò, che avviene in Cielo o in terra (Ec 9,5); e in tale «stato intermedio» non c’è neppure un culto a Dio (Sal 115,17; Is 38,18), ma solo attesa.

     Inoltre, se una qualsiasi creatura, fosse in grado di ricevere e trasmettere una certa quantità di richieste «in tempo reale» a Cristo, essa sarebbe Dio, poiché solo Lui è onnipresente, onniveggente e onnipotente, per compiere una cosa del genere. Maria di Nazaret non può fare una cosa del genere.

     A ciò si aggiunga che da nessuna parte della Scrittura venga suggerito che «Madre e il Figlio siano pregati insieme»; l’ultima volta che Maria di Nazaret è menzionata è in Atti 1,14 (dove è vivente e in preghiera al Signore insieme agli altri credenti viventi!), poi per tutto il NT scompare dalla vista e dall’attenzione della fede. Al centro del NT c’è Gesù Cristo solo e come unico mediatore fra Dio e gli uomini (1 Tm 2,5). Egli, essendo l’unico resuscitato[5], è anche l’unico che può stare al cospetto di Dio. Il resto è invenzione religiosa e, quindi, falsa dottrina.[6]

 

4.  OGGETTI E MORTI POSSONO PROTEGGERE?: Si afferma che tali oggetti vanno fatti benedire preventivamente. Stefano Stimamiglio getta subito le mani avanti, spiegando che «il senso della benedizione non è quello di conferire all’oggetto una protezione magica, quasi dei “superpoteri”», ma il sacerdote, recitando la preghiera di benedizione su di essi, chiederebbe «a Dio la grazia di aumentare le virtù nella nostra vita quotidiana e di ottenere la protezione e l’intercessione della persona rappresentata o evocata nell’oggetto». Egli non fa nulla per dimostrare ciò con la sacra Scrittura, ma si basa sul consenso religioso. Perché tale «persona rappresentata o evocata nell’oggetto» dovrebbe proteggere solo chi porta tale medaglietta? Questa è proprio la quintessenza del pensiero magico: solo portando l’amuleto di una specifica entità, si sarà protetto da essa!

     Abbiamo mostrato che i defunti non possono in alcun modo proteggere i viventi né intercedere per loro, trovandosi nel soggiorno dei morti, separati dai viventi e dal Cielo e in attesa del giudizio finale. Il resto fedele d’Israele faceva questa confessione: «Nondimeno, tu sei nostro padre; poiché Abrahamo non sa chi siamo, e Israele [= Giacobbe] non ci riconosce; tu, o Eterno, sei nostro padre, il tuo nome, in ogni tempo, è “Riscattatore nostro”» (Is 63,16). Secondo la fede biblica, i morti non sanno nulla dei viventi, né possono aver modo di conoscere gli eventi, in cui sono coinvolti attualmente i loro discendenti.

     Stefano Stimamiglio stesso afferma di aver visto «un’immagine sacra e un cornetto o un ferro di cavallo vicini. Cosa c’entrano l’uno con l’altro?». Mi meraviglio che non comprenda che l’immagine sacra e l’amuleto sono ambedue caricati di sedicente «energia» protettiva secondo l’immaginario religioso e superstizioso della gente. Il principio di base è lo stesso. Le immagini ritenute sacre sono nate dalla cristianizzazione di concezioni pagane, che conoscono tale fenomeno, secondo cui una virtù, un’energia, una forza protettiva del nume in questione si trasferirebbe su un oggetto, nel momento che viene dedicato a tale entità religiosa. Tale concezione si trova in moltissime religioni correnti; ciò che cambia, è solo è il nume di riferimento. Così l’amuleto, il talismano, il portafortuna, il feticcio, l’immagine sacra e quant’altro sono ritenuti fonte di protezione e benedizione.

     Gli unici effetti, che tale bigiotteria sacra crea, riguarda, oltre alla superstizione religiosa, sono le dermatiti da contatto continuo con metalli (specialmente se contenenti nickel; cfr. 1; 2; 3); il sudore acido della pelle scioglie lentamente i metalli pesanti e dannosi (nickel, cromo, cobalto, ecc.), che il corpo assorbe e a cui può reagire allergicamente.

     Poi, rimane ancora, come effetto, il grande business legato a chi produce, distribuisce (chiedendo offerte) o vende tali «medagliette miracolose».

 

5.  CHI O CHE COSA ELARGISCE BENEDIZIONI?: Peccato che Stefano Stimamiglio non ha fatto il ben minimo sforzo per dimostrare quanto ha affermato in modo biblico ed esegetico. Egli si è soltanto basato sulla convenzione religiosa, spesso alimentata dal misticismo di veggenti e santoni durante il corso della storia. Egli ripete qui ciò, che afferma la chiesa romana, ritenendo evidentemente che questo corrisponda anche a quello, che afferma Dio nella sacra Scrittura. È un grande abbaglio per lui e per quanti si affidano a lui.

     L’apparizione (interpretata come Maria), nel 1830, avrebbe detto alla mistica Caterina Labouré: «Tutte le persone che porteranno questa Medaglia riceveranno grandi grazie, specialmente portandola al collo». E ancora: «Le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia». Quindi, le «grazie» (grandi o abbondanti) vengono direttamente legate a tale medaglietta. Questo è un inganno legato alla superstizione religiosa. I cristiani biblici non necessitano di tale bigiotteria religiosa, per ricevere le benedizioni di Dio. Noi non necessitiamo di tali poveri mezzi, poiché come figli di Dio siamo stati già benedetti a sufficienza da Dio stesso: «Il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo… ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo» (Ef 1,3).

     Consiglio vivamente a Stefano Stimamiglio (e a quanti come lui) di fare come i Bereani, di cui è scritto: «Ora, questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture, per vedere se le cose stavano così» (At 17,11). Gli auguro che vada alla «sola Scrittura» e che aderisca all’ingiunzione di Paolo per il suo collaboratore Timoteo: «Impegnati a presentare te stesso davanti a Dio come un uomo approvato, un operaio che non abbia di che vergognarsi, che tagli rettamente la parola della verità» (2 Tm 2,15). La sacra Scrittura è la livella, il metro e la norma per misurare tutte le cose in campo religioso, morale e spirituale (2 Tm 3,16; Eb 4,12) e per discernere e attestare ciò, che per Dio è verità o menzogna, dottrina biblica (1 Tm 1,10; Tt 1,9) o dottrina di demoni (1 Tm 4,1) e mito religioso (2 Tm 4,3s).



[1]. Nicola Martella, «Superstizione e Bibbia», La lieve danza delle tenebre (Veritas, Roma 1992), pp. 301-308 (cfr. qui anche «La superstizione», pp. 79-90; «Alcune forme di superstizione», pp. 309-320).

[2]. Per l’approfondimento, oltre a quanto detto nella già citata «La lieve danza delle tenebre», si veda qui in Nicola Martella, Dizionario delle medicine alternative, Malattia e guarigione 2 (Punto°A°Croce, Roma 2003), gli articoli: «Acqua potenziata», pp. 12s; «Energie e loro attivazione», pp. 140ss; «Fluidi terapeutici», pp. 197-200; «Magnetopatia», pp. 282s; cfr. anche «Mesmerismo», p. 335.

 [3]. Eb 4,15; 9,28; cfr. Gv 8,46.

 [4]. «Tutti, Giudei e Greci, sono sotto il peccato» Rm 3,9; «tutti hanno peccato» 3,23; 5,12; cfr. Gv 8,7 1 Gv 1,8.

 [5]. 1 Cor 15,20; Col 1,18; Ap 1,5.

 [6]. Per l’approfondimento si vedano i seguenti articoli: ► Apparizioni di Maria?; ► Che pensare del culto a Maria e ai santi?; ► Maria immacolata fin dal concepimento?

 

► URL: puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Medagl_miracol_S23.htm

07-06-2014; Aggiornamento: 18-11-2014

 

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