1. FALSE PROFEZIE DA DUE MILLENNI: Nel mio
libro «Escatologia fra legittimità e abuso» (Escatologia
2, pp. 27-113) avevo fatto una carrellata delle false predizioni degli
ultimi due millenni. Ho mostrato che nella storia della chiesa sono sorti
continuamente presunto autonominati «profeti», «unti del Signore», «santoni» e
simili, che hanno annunciato l’avvento del Signore o di un evento particolare in
poco tempo, stabilendo date precise. Specialmente nell’avventismo e nel geovismo
si sono dati a calcoli sofisticati, per stabilire l’avvento del Signore (cfr.
op. cit., «Dall’avventismo al geovismo», pp. 108-113; «Panorama
dell’attività predizionale dei Testimoni di Geova», pp. 123s). C’è da notare che
tutti questi personaggi si appellavano a una rivelazione diretta e al fatto che
Dio non possa mentire. I loro seguaci, in certi casi, si sono preparati,
vendendo tutto, distribuendo i loro beni; poi, il «giorno X» si trovarono non
solo delusi e confusi, ma nella piena indigenza. Eppure, tali falsi profeti
ebbero la sfacciataggine di affermare con una scusa ideologica che Gesù Cristo
era sì effettivamente venuto, ma solo in modo spirituale (cfr. op. cit.,
«False predizioni presentate come riuscite», pp. 134s; «Predizioni riuscite?»,
pp. 136ss). Oppure hanno affermato che era stato il peccato dei fedeli a
rimandare all’ultimo minuto l’avvento del Signore. Gli ideologi dottrinari sanno
sempre come imbonire e raggirare i loro seguaci con la dialettica, l’allegoria,
il falso sillogismo e l’indebita versettologia. Alla fine, tirano fuori l’ultima
carta dalla manica: la minaccia di un giudizio incombente sui dissidenti, ossia
chi critica loro, dovrà vedersela con Dio stesso! (cfr. op. cit.,
«Criticare gli uomini di Dio?», pp. 143ss). Faccio presente che «profetare»
(un termine greco italianizzato) viene usato a sproposito, poiché si intende
oggigiorno «predire», mentre nella Bibbia intende semplicemente «proclamare»,
ossia parlare in pubblico.
2. UN DIALOGO RIVELATORIO: Nel luglio del
2015, in una pagina di un social network avevo pubblicato uno articolo, in cui
venivano riportate le solite minacce del cosiddetto «Stato islamico» (IS, Isis,
Daesh) contro l’Italia. Inaspettatamente Massimo Viglia pubblicò sotto di esso
una sedicente predizione con una data precisa di una presunta conquista da parte
del Daesh. Lo riporto così com’è avvenuto, curando solo la formattazione. Per
aprire gli occhi al mio interlocutore, ho cercato di usare anche la satira e
l’umorismo.
■
Massimo Viglia
: L’isis sbarcherà in Sicilia a metà
novembre 2015, in un giorno X e all’ora X.
A tale giorno e a tale ora tutti i migranti islamici in Italia e tutti i
convertiti italiani insorgeranno contemporaneamente per creare un tale
stravolgimento a sorpresa, da confondere forze armate e polizia, che non
sapranno dove accorrere prima. Sarà l’inferno
per l’Italia e l’inizio
del califfato in Europa. Ciò che avvantaggia l’isis
è che nessuno finora ha preso sul serio i segnali di un tale evento, che pure ci
sono stati. La sorpresa rimarrà inalterata e l’efficacia
dell’operazione non sarà compromessa.
Quanto dichiarato sopra è, in realtà,
la raccolta di rivelazioni, sogni, visioni profetiche ricevute da
diversi cristiani pentecostali, che hanno parlato indipendentemente e in
occasioni e tempi diversi. Potrebbe apparire un inutile allarmismo. Non
sottovalutiamo il fatto che, se tali sono rivelazioni profetiche, sono date
da Dio stesso, non sono da sottovalutare e parlarne è doveroso. Se invece
sono il
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frutto della mente umana, scambiato per rivelazione, saranno i fatti
a dirlo e ne farò debita ammenda. {12-07-2015}
▬
Nicola Martella
: Lo dicevo che mangiare i peperoni di sera
appesantisce lo stomaco; poi bisogna innaffiarli con abbondante vino. Infine,
poi, si hanno strani incubi notturni!
J
→
K
→
L
Tutto ciò mi ricorda altri annunci
simili, che mai si sono avverati (p.es. allineamento di pianeti, che
avrebbero fatto finire il mondo; la malattia aviaria come una delle piaghe dell’Apocalisse,
ecc.). Ora, a sbarcare in Sicilia non sarà più Garibaldi, ma l’Isis...
almeno nella fantasia dei carismaticisti, fervida di presunte visioni e
profezie (Gr 14,14).
■
Massimo Viglia
: Se lo dici tu, bisogna assolutamente
crederti. La pace sia con te. {12-07-2015}
Si vede che la questione ha trafficato parecchio lui e i suoi
compagni di predizione, visto che otto giorni dopo è tornato ad argomentare, per
giustificarsi.
■
Massimo Viglia
: «
Conquisteremo Roma»: i terroristi islamici
fanno sul serio, il governo fa finta di niente. Ce l’hanno fatto capire in tutti
i modi che sono estremamente seri quando dicono che conquisteranno e
sottometteranno Roma all’islam. Ma chi ci governa fa ostinatamente finta
di niente. Ancora venerdì scorso in un terrificante video, che mostra un
bambino, che decapita un soldato siriano, un terrorista adulto dello «Stato
islamico» ha sostenuto che «i nostri obiettivi non sono solo Palmira, Homs o
Damasco, ma anche Gerusalemme e Roma». {20-07-2015}
▬
Nicola Martella
:
Tutto ciò è grave. Tuttavia, non giustifica
tale presunta «profezia», secondo cui «l’Isis sbarcherà in Sicilia a metà
novembre 2015» e allora «tutti i migranti islamici in Italia e tutti i
convertiti italiani insorgeranno contemporaneamente» e così via.
Dove
metterai la faccia, se nulla di tutto ciò avverrà? Allora, fortuna che non
sarai più sotto la legge mosaica, altrimenti il tuo destino sarebbe una
lapide... dopo lapidazione (Dt 18,20ss).
■
Massimo Viglia
:
Va bene, al posto della lapidazione me la caverò
con una indigestione a base di peperoni. Tuttavia, non sono io il profeta.
È vero che l’anno scorso ho fatto un sogno, che specificava la data di
qualcosa di terribile senza specificare esattamente cosa. Successivamente però
vi sono state altre indicazioni durante i culti, per cui veniva spontaneo
fare uno più uno e sembrava inevitabile giungere a quella
conclusione. Sarebbe stato meglio dire le cose come stavano o meglio ancora non
dire nulla. {20-07-2015}
▬
Nicola Martella
:
Quando si pretende di fare predizioni da parte di
Dio, ma Dio non si è veramente rivelato, si commette un crimine di lesa
maestà e non si rimarrà impuniti, chiunque pretenda di parlare da
parte del Signore (cfr. Gr 14,14).
3. FISSIAMO ALCUNI DATI: Ho fatto
abbondantemente trascorrere la metà di novembre 2015. Non c’è stato
nulla di ciò che era stato seducentemente preannunciato: uno sbarco
del Daesh in Sicilia e una insurrezione armata di immigranti islamici e
di convertiti nostrani all’Islam. In Italia non c’è stato alcun inferno
né è iniziato alcun califfato.
Inoltre, tale «raccolta di
rivelazioni, sogni, visioni profetiche ricevute da diversi cristiani
pentecostali» è risultata mendace. Si affermò che tali presunte predizioni
sarebbero state «date da Dio stesso».
Eppure tutto era partito da un
sogno con data specifica, mentre Dio comanda esplicitamente: «Non
date retta ai sogni che fate
» (Gr 29,8). Chiedevo al mio interlocutore: «Dove
metterai la faccia, se nulla di tutto ciò avverrà?». Dove e quando
Massimo Viglia e i suoi compagni di via (di falsa profezia) hanno fatto
pubblica ammenda, chiedendo perdono, per aver avuto la sfacciataggine e la
presunzione di parlare da parte di Dio? Si sono macchiati di un peccato di
lesa maestà e sono, perciò, sotto giudizio di Dio. Si sono ravveduti e
pentiti? Volentieri vorrei leggerlo nero su bianco o ascoltarlo in un video.
4. NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE: Quanto è
accaduto negli ultimi due millenni e si ripropone oggigiorno in modo abbastanza
virulento, avveniva già nell’AT. Cito soltanto un paio di brani, rimandando al
contesto, che contiene ancora maggiori minacce contro i falsi proclamatori.
■ «
E l’Eterno mi disse: I proclamatori proclamano
menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro alcun ordine e
non ho parlato loro. Essi vi proclamano una visione falsa, una
divinazione, una nullità e l’inganno del loro cuore. [15] Perciò
così dice l’Eterno riguardo ai proclamatori, che proclamano nel mio nome,
senza che io li abbia mandati, e dicono: “Non ci sarà né spada né fame in
questo paese”, quei profeti saranno consumati dalla spada e dalla fame»
(Gr 14,14s).
■ «
Perciò, eccomi contro i proclamatori — oracolo
dell’Eterno —, i quali rubano l’uno all’altro le mie parole. [31] Eccomi
contro i proclamatori — oracolo dell’Eterno —, che muovono la loro lingua e
dicono: “Egli dice”. [32] Eccomi contro quelli — dice l’Eterno —, che
proclamano sogni falsi e li raccontano e traviano il mio popolo con
le loro menzogne e con le loro millanterie; infatti io non li ho mandati
né ho dato loro alcun ordine, ed essi non sono di alcuna utilità a questo
popolo», dice l’Eterno» (Gr 23,30ss).
■ «
Infatti così dice l’Eterno degli eserciti, il Dio
d’Israele: Non vi fate ingannare dai vostri proclamatori e dai vostri
indovini, che sono in mezzo a voi, e non date retta ai sogni, che
fate. [9] Poiché vi proclamano falsamente nel mio nome; io non li ho
mandati», dice l'Eterno» (Gr 29,9s).
Questo atteggiamento dei falsi proclamatori non è cambiato
nei secoli, ma si ripropone con gli stessi schemi mentali e con la stessa
dinamica fino al giorno d’oggi. Eppure tali falsi proclamatori si considerano
canali privilegiati della rivelazione di Dio, reclamano ascolto,
considerandosi autorevoli, e sono pronti a lanciare il loro anatema
contro chiunque dissenta, poiché minacciano che chi mette in dubbio la loro
parola, dovrà vedersela con Dio stesso!
Ecco l’atteggiamento comandato da
Dio fin da Mosè: «Quando il proclamatore parlerà in nome dell’Eterno, e la
cosa non succede e non si avvera, quella sarà una parola, che l’Eterno
non ha detta; il proclamatore l’ha detta per presunzione; tu non lo
temere» (Dt 18,22). Secondo la legge mosaica, tale proclamatore presuntuoso
doveva essere messo a morte (v. 20). Oggigiorno sappiamo che comunque il falso
profeta è sotto il giudizio di Dio.
►
L’Isis e le predizioni dei sognatori! Parliamone
{Nicola Martella} (T)
►
Profeti
autonominati fra parodia e realtà
{Nicola Martella} (A)
►
Voglia di
profeti e veggenti
{Nicola Martella} (A)
►
Voglia
di nuove visioni
{Nicola Martella} (A)
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Isis_prediz_MeG.htm
21-01-2016; Aggiornamento: 02-02-2016 |