Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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INFUOCATI O ZELANTI?

 

 di Nicola Martella

 

 

1.  ENTRIAMO IN TEMA: In certi ambienti religiosi, specialmente di stampo carismaticista, il termine «infuocato» sta raccogliendo sempre più consenso, come già è stato con «potenza», « unzione», « risveglio» e altri, che non corrispondono proprio all’uso biblico. Si vuole essere infuocati per Dio, per Cristo, con lo Spirito e così via. Tale concezione è un nuovo costrutto rispetto alle idee proprie della Bibbia.

     In campo religioso, account e nomi di pagine e gruppi portano il termine «infuocato»: «Generazione Infuocata», «Infuocati dallo Spirito Santo», «Infuocati per Gesù», «Infuocati per Cristo», «Infuocati dallo Spirito Santo (RnS)», «Cuore Infuocato», «Amore Infuocato» e così via.

     Poi ci sono gli infuocati nella libidine, dall’occultismo o da altro: Anima, Sogno, Lucifero, Stallone, Ragazzo, Uomo, Lilith, Lupo, Venere, Passerotto, Topolina, Guerriera, Passione, Drago, Dragone, Draghetta, Leone, Dardo, Seduzione, Cuore, Toro, Diavolo, Angelo, Teschio, Cavallo, e così via (ometto le parole triviali). Infine ci sono i nomi propri di uomo o di donna con l’aggiunta di «infuocato /a» in senso passionale.

     Qui ci limitiamo a quei cristiani, che preferiscono presentarsi dietro a una «etichetta infuocata», come ad esempio «Infuocati per Gesù, Cristo, ecc.». Le immagini usate come icone, sono corrispondenti: fiamme a forma di cuore, di colomba, colomba nelle fiamme (mi fa sempre temere il peggio per la povera colombella!), regioni d’Italia infuocate, addirittura la cartina di un’intera nazione, se non del mondo intero, e così via. È il caso di dire che c’è gente che vuole scherzare col fuoco…

 

 

2.  L’ANALISI SCRITTURALE: Una tale locuzione, come «infuocati per (Dio, Gesù, Cristo, lo Spirito, ecc.)», è un neologismo, visto che la Bibbia parla di zelo e di zelanti (cfr. 1 Pt 3,13), non di «infuocati», che non ha un retrogusto positivo. Ad esempio, il calore ardente del sole fa seccare l’erba (Gcm 1,11). Si parla del cuore riscaldato dal vino (2 Sm 13,28; Gr 51,39).

     «Infuocato» è sinonimo di essere acceso, focoso o di riscaldarsi nelle brame e nei desideri incontrollati. Ad esempio, è scritto: «…essi si danno all’adulterio, si affollano nella casa della prostituta. Sono come tanti stalloni ben pasciuti e focosi; ognuno di essi nitrisce dietro la moglie del prossimo» (Gr 5,7s). Si parla di «labbra ardenti» (Pr 26,23).

     Si parla di «ira ardente» (Is 7,4; 13,9.13; 30,27; Gr 4,8.26; 12,13; 25,37s…). Il salmista disse del suo stato d’animo: «Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre riflettevo, un fuoco s’è acceso» (Sal 39,3), ossia irritato, sbottò. Si parla di qualcuno, che s’infuoca per una contesa, che non lo concerne (Pr 26,17). Avere un fuoco ardente nel cuore era inteso in senso negativo per caratteri focosi e pieni di trame. «Nelle loro insidie, essi rendono il cuore loro simile a un forno; il loro fornaio dorme tutta la notte, e la mattina il forno arde come un fuoco divampante. Tutti sono ardenti come un forno, e divorano i loro reggitori» (Os 7,6s). All’essere infuocati si attribuiva perciò anche una forza pericolosa e distruttiva per gli altri (cfr. Zc 12,6).

     Parlando del «giorno dell’Eterno», lo si caratterizzava «rovente come una fornace», poiché dinanzi a esso gli empi sarebbero stati come la paglia (Mal 4,1). I giudizi dell’Apocalisse hanno a che fare con masse infuocate (Ap 8,8.10) e con l’ardente ira di Dio (Ap 19,15); da non dimenticare lo «stagno ardente di fuoco e di zolfo» (v. 20; 21,8).

     Tale locuzione ricorda anche «i dardi infuocati del maligno» (Ef 6,16).

     Un unico aspetto positivo è quando si parla di una «lampada, che arde e risplende» e di cui si gode la sua luce (Gv 5,35; riferito a Giovanni Battista; Ap 4,5 sette Spiriti di Dio). Tuttavia, questa eccezione dovuta a un modo di dire, conferma solo la regola.

 

 

3.  ZELANTI, NON INFUOCATI: Quindi, il termine «infuocati» non è una buona scelta. Al fuoco è associata l’ideo dell’irrazionalità, del pericolo imprevedibile, della distruzione e del danno. Sarebbe meglio parlare di «zelanti per Dio, Gesù, Cristo, nello Spirito, ecc.». Infatti, è scritto: «Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore» (Rm 12,11). Quando si è «contristati secondo Dio», ciò produce ravvedimento e, quindi, tra altre cose nuovo zelo (2 Cor 7,10s). Lo zelo ha a che fare col servizio (2 Cor 8,16s).

     Già nell’AT si parlava dello «zelo per il suo Dio» (Nu 25,13 Fineas) e dello «zelo per l’Eterno» (2 Re 10,16). E si parlò dello «zelo ardente» del Signore contro i suoi avversari (2 Re 19,31; Is 9,6) e a favore del suo popolo (Is 26,11; 37,32).

     Chiaramente si può avere «zelo per le cose di Dio, ma zelo senza conoscenza» (Rm 10,2; cfr. At 22,3). Auguriamo a tutti di mantenere lo zelo e di crescere in maturità e alla statura perfetta di Cristo (Ef 4,13ss; 2 Pt 3,18), aggiungendo ciò che ancora manca (2 Pt 1,5ss).

 

Infuocati o zelanti? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Infuocati_zelanti_EnB.htm

23-06-2012; Aggiornamento: 27-06-2012

 

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