Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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INFLAZIONE DI TITOLI ALTISONANTI

 

 di Nicola Martella

 

Vecchi titoli

     Paul Emile Okoka tempo fa si presentava nei suoi scritti come «L’Amico di Gesù Cristo & Profeta Degli Ultimi Giorni». Di ciò abbiamo avuto modo di parlarne a suo tempo. [► L’Amico di Gesù Cristo & Profeta Degli Ultimi Giorni?] Si noti la maiuscola in «Amico» e l’articolo determinativo. Si notino le maiuscole anche in «Profeta Degli Ultimi Giorni». Conosco biblicamente solo alcuni personaggi che possono portare degnamente tale titolo, i seguenti.

     ■ Ai tempi di Gesù, Egli stesso disse che Giovanni Battista fu l’ultimo profeta in quegli «ultimi tempi» (per quest’espressione cfr. 1 Cor 10,11; 1 Pt 1,20): «Tutti i profeti e la legge hanno profetato fino a Giovanni» (Mt 11,13). E ancora: «La legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni; da quel tempo in poi è annunziata la buona novella del regno di Dio, e ognuno v’entra a forza» (Lc 16,16). Il tempo dei profeti istituzionali della teocrazia d’Israele, iniziato con Samuele (At 3,24; 13,20; Eb 11,32), si concluse con Giovanni, e cioè con la sua decapitazione (Mt 14,10; Lc 9,9). Non capisco come si possa e si voglia prendere il posto del Battista.

     ■ Inoltre la Scrittura conosce solo un altro caso di due profeti che verranno alla fine degli «ultimi tempi» (per quest’espressione cfr. 2 Tm 3,1; 1 Pt 1,5). Saranno due profeti giudei che, similmente a Mosè e a Elia, predicheranno in Gerusalemme, facendo opere potenti simili a loro, verranno uccisi e poi resusciteranno per la potenza di Dio (Ap 11,3ss.7ss.11s). Che Paul Emile Okoka pensa d’essere uno dei due? Chi è l’altro? Non sapevo che ci trovassimo già nella grande tribolazione, ossia nella seconda parte dei sette anni escatologici! Non sapevo neppure che egli fosse giudeo.

 

Nuovi titoli

     Da un po’ di tempo, troviamo una nuova nomenclatura acclusa alle sue frequenti missive:

«Paul Emile Okoka Ministries (From Congo RD)

World Evangelism Prophetic Ministry

Proclamation True Full Gospel Of End-Times».

 

Guardiamo il tutto più da vicino e analizziamo questo nuovo modo di proporsi.

     ■ Paul Emile Okoka Ministries (From Congo RD): Dietro a tale nome altisonante ci si aspetterebbe un’organizzazione tipo «Associazione, eccetera di Billy Graham» con tanti ministeri (notate il plurale Ministries). Leggendo ciò, ho dovuto pensare a una presentazione del genere nel NT: «Ministeri di Saulo, detto Paolo (da Tarso, Cilicia)» o «Ministeri di Simone Bar Giona, detto Pietro (da Betsaida, Galilea)». A ognuno la nomenclatura che vuole, ma ai nomi devono corrispondere i fatti e la realtà, che si pretende di presentare; così ci insegna il NT.

     ■ World Evangelism Prophetic Ministry: Se non bastasse il primo tipo di presentazione, questa vuol togliere ogni dubbio. Si tratterebbe di un «Ministero mondiale di evangelismo profetico» o di un «Ministero di evangelismo mondiale profetico» o di un «Ministero profetico di evangelismo mondiale» (l’inglese è troppo ambiguo scritto così). Dalla dicitura che usa nelle e-mail in francese — «Ministère Prophétique Evangélisation Mondiale» — si dovrebbe presumere un «Ministero Profetico di Evangelizzazione Mondiale»

     Comunque sia, non sapevo che Paul Emile Okoka avesse un ministero mondiale con conferenze in tutto il mondo; nell’altro caso, non sapevo che facesse campagne di evangelizzazione a livello mondiale, fino a ieri magari a Milano, il mese scorso a Singapore, il mese prossimo a Osaka e fra tre mesi a Città del Messico. Non ho neppure capito che cosa sia un «evangelismo profetico» o un «ministero profetico di evangelismo» (nel NT l’evangelista e il profeta sono due diversi carismi; Ef 4,11). Nel NT il ministero profetico è generalmente abbinato a quello dell’insegnante (At 13,1 positivo; 2 Pt 2,1 negativo) e non a quello di evangelista.

     Proclamation True Full Gospel Of End-Times: O se si preferisce, la versione francese: «Proclamation Du Plein Evangile De Derniers Jours». Per chi come me non capisce abbastanza, Paul Emile Okoka ha voluto spiegarsi meglio: «Proclamazione del Vero Pieno Evangelo della Fine dei Tempi».

     Che esistesse il «Pieno Evangelo», reclamato da parte carismatica, c’eravamo abituati, come se «l’Evangelo», presentato al tempo del NT e per circa due millenni fosse troppo «vuoto» o «spompato». Sembra che il contenuto dell’Evangelo, ossia la persona e l’opera di redenzione di Cristo, da sole non bastassero più alla salvezza per grazia mediante la fede; bisognava quindi aggiungere qualcosa ancora, magari la dottrina carismatica. Devo pensare alle richieste dei cristiani giudaizzanti durante il concilio interecclesiale di Gerusalemme: «Se voi non siete circoncisi secondo il rito di Mosè, non potete esser salvati… Bisogna circoncidere i Gentili, e comandare loro d’osservare la legge di Mosè» (At 15,1.5). Per parlare di un «Evangelo» oramai «pieno», mi viene da parafrasare tale pretesa: «Se voi non siete battezzati dallo Spirito con annessa glossolalia secondo il rito carismatico, non potete esser salvati… Bisogna imporre “l’abbattimento dello Spirito” ai Gentili, e comandare loro d’osservare la dottrina carismatica».

     Ora, anch’esso non basta più, visto che si aumenta la dose con una specie di superlativo: «Vero Pieno Evangelo». In tal modo, si fa nascere il sospetto che ci sia — oltre a un «Falso Evangelo» («altro» o «diverso»; Gal 1,6-9) — anche un «Falso Pieno Evangelo»; altrimenti perché correggerlo e asserire che il proprio «Pieno Evangelo» sia quello vero? A quanto il prossimo grado di superlativo, magari così: «Accertato Vero Pieno Evangelo» o «Vero Pieno Evangelo, Certificato e Garantito»?

     Se non bastasse a diversificare tale «Vero Pieno Evangelo» dal semplice «Evangelo» finora predicato, si evidenzia che questo ha una particolarità speciale che lo distingue da ogni altro. La «marcia in più» è la seguente: è «l’Evangelo della Fine dei Tempi»! Strano, ma ricercando nel NT, non ho trovato tale espressione. Che avrà mai di speciale tale «Evangelo escatologico» da quello predicato da circa due millenni dai cristiani?

     Ora che ricordo l’unico Evangelo predicato alla fine dei tempi, non verrà recato da uomini, ma da angeli durante la «grande tribolazione»! (gli ultimi tre anni e mezzo prima dell’avvento del Messia e del regno). Giovanni narra: «Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo, recante l’evangelo eterno, per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, e a ogni nazione e tribù e lingua e popolo…» (Ap 14,6). Che ci troviamo già nel periodo della «grande tribolazione» e non ce ne siamo accorti? Che tutte le piaghe dell’Apocalisse dovevano essere solo virtuali? Che Paul Emile Okoka sia un «angelo in incognito» e noi non ne sapevamo nulla? Certo, rimane un grande mistero da svelare! Aspetteremo che voli «in mezzo al cielo», per accertarcene.

 

Aspetti conclusivi

     Dopo l’apparizione della mia critica al suo titolo «L’Amico di Gesù Cristo & Profeta Degli Ultimi Giorni», egli assunse la seconda forma. Dopo le nostre attuali osservazioni, aspettiamo il prossimo aggiornamento. Speriamo che trionferanno questa volta il buon senso e un po’ di umiltà.

     Il titolo, di cui si fregiava l’apostolo Paolo, era doulos Christou Iēsou «servo di Cristo Gesù» (letteralmente «schiavo dell’Unto [a re] Gesù»; Rm 1,1; Gal 1,10; Col 4,12; cfr. anche Gd 1,1). Speriamo che questo basti anche per Paul Emile Okoka.

     Solo chi si ritiene «l’ultimo dei profeti» e un «sommo apostolo» necessita di più. Ricordiamo che con persone dai titoli altisonanti, ma con una dottrina gnostica, ebbe già a che fare e penare Paolo in Corinto (2 Cor 11,5; 12,11). Egli non ebbe remora a definirli «falsi apostoli, operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo» (2 Cor 11,13). Che Corinto si ripeta proprio dinanzi ai nostri occhi? Speriamo vivamente di no. Speriamo che Paul Emile Okoka si distanzi da un atteggiamento del genere, se mai l’avesse nutrito.

     Facciamo tesoro delle parole del nostro sommo Maestro, Gesù di Nazaret, il Messia-Re: «Ma voi non vi fate chiamare “Rabbi” [= “maestro mio”], perché uno solo è il vostro maestro, e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate alcuno sulla terra vostro “Padre”, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. 10E non vi fate chiamare “Insegnanti”, perché uno solo è il vostro insegnante, il Cristo. 11Ma il maggiore fra voi sia vostro servitore. 12Chiunque s’innalzerà sarà abbassato, e chiunque si abbasserà sarà innalzato» (Mt 23,8-12; cfr. Lc 14,11; 18,14).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Inflazione_titoli_Car.htm

03-09-2007; Aggiornamento:

 

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