1. ENTRIAMO IN TEMA: In
rete si incontrano persone come Pasquale Mauriello, Vincenzo Ragusa e altri che,
pur essendo seguaci del defunto William M. Branham, auto-nominato
«profeta escatologico» o «ultimo Elia», si spacciano per «fratelli» e vengono
ingenuamente trattati come tali dagli altri, che nulla sanno delle loro vere
credenze.
Per l’ennesima volta, lessi in un gruppo le esternazioni antitrinitarie di
Pasquale Mauriello. Già diverse volte ho contrastato il suo «modalismo»,
secondo cui l’unico Dio-Persona si mostrerebbe nella storia con «modi» diversi,
ossia con delle maschere, apparendo ora come Padre, ora come Figlio e ora
come Spirito Santo. In tale nota prendeva in giro la concezione di un Dio in tre
Persone.
Ecco qui di seguito la discussione, che si è sviluppata. Purtroppo, come si
potrà constatare, dati i suoi limiti linguistici (correggo io i suoi
contributi, rendendoli letterari), logici, teologici ed esegetici, egli non
risponde alle mie argomentazioni, ma ripete continuamente le sue tesi. Oltre a
ciò, passa subito a ingiuriare chi lo contraddice, facendolo apparire
come «figlio del diavolo» e di Caino; inoltre, fa passare ogni obiezione alle
loro tesi dottrinarie come un attacco diretto alla stessa Bibbia. Ciò è
tipico per chi non ha argomenti ed è mosso dalla carne e da faziosità. Si tenga
presente che le sue tesi sono quelle tipiche di W.M. Branham.
2. IL CONFRONTO ▬
Nicola Martella:
Rieccolo un seguace del falso profeta Branham; quest’ultimo ha propagato
la falsa dottrine dell’accoppiamento di Eva col serpente, spacciandola
per rivelazione speciale di Dio! Qui un suo seguace, che propaga in giro tale
convinzione mitologica del suo maestro, vorrebbe parlare della Deità!
Nella Bibbia ci sono abbastanza episodi, in cui tutte e tre le Persone della
Deità agiscono con tre personalità diverse e distinte. Ad esempio, al momento
del battesimo c’era Gesù in terra, poi Giovanni Battista «vide
lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui» e,
infine, una «voce dai cieli», quella del Padre, dichiarò Gesù suo
«diletto Figlio» (Mt 3,16). C’erano contemporaneamente Gesù in terra, lo Spirito
Santo appena sopra Gesù e il Padre in cielo. Gli antitrinitari modalisti
presentano, qui e altrove, Dio come una personalità schizoide, che pur
essendo per loro un’unica Persona, farebbe credere d’essere persone diverse, ad
esempio ora il Padre e ora il proprio Figlio, ora solo Spirito e ora nella carne
come Gesù, e di stare contemporaneamente in tre luoghi differenti: in terra, in
aria e nel cielo.
Meglio non andare dietro ai pifferai magici, altrimenti si fa la fine dei
topolini. W.M. Branham affermò di essere l’Elia escatologico di Malachia
4,5s e di avere il compito di preparare la via al ritorno di Cristo, che sarebbe
arrivato visibilmente e materialmente ai suoi giorni. Purtroppo per Branham, lui
è morto da decenni, le sue predizioni non si sono adempiute, mostrando così di
essere un
falso profeta e un cattivo maestro.
■
Pasquale Mauriello:
Rieccolo, lo dico a te. Le tue sono parole senza fondamento. Sono solo
accuse contro la Bibbia stessa. Tu accusi la Bibbia di mentire circa le
due semenze, una delle quali è del serpente, tuo padre. In Genesi
3,15 il Signore dice al serpente, tuo padre: «Io porrò inimicizia fra
il tuo seme, e il seme di lei». Non sta parlando a Eva ma a tuo padre,
il serpente. E quando Dio qui parlò al serpente, il suo seme era già in
Eva, il quale produsse un uomo di nome Caino, tuo padre. {19-09-2012}
▬
Nicola Martella:
Visto che passi subito a ingiurie del genere, rimando al mittente i tuoi
apprezzamenti fuori luogo: il serpente sarà tuo padre e non il mio, come pure
Caino.
Quanto al concepimento e alla nascita di Caino è scritto quanto segue in Genesi
4,1:
● «Ora,
Adamo conobbe Eva, sua moglie»; quindi, non fu il serpente a
conoscerla sessualmente!
● «…la quale concepì e partorì Caino», ossia il concepimento
avvenne dopo il rapporto sessuale con suo marito!
● «…e disse: “Ho acquistato un uomo, con l’aiuto dell’Eterno”»;
Eva non avrebbe potuto dire ciò, se il concepimento fosse stato dal diavolo! Che
comunione c’è fra Dio e il diavolo? Come avrebbe potuto approvare Dio un
accoppiamento fra una donna e un animale, cosa contro natura, e dare in
ciò il suo aiuto?
Quindi, W.M. Branham è un falso profeta gnostico, e tutti i seguaci sono falsi
maestri.
■
Pasquale Mauriello:
Non mettere il capitolo 4 della Genesi fuori dal suo ordine. Ciò che
avvenne al capitolo tre, tu lo annulli. I due semi ci sono, non puoi solo
negare, ma non puoi provare, ciò che dici. Eva è conosciuta dal serpente
al capitolo tre, prima che Adamo la conoscesse lui; vai per ordine scritturale.
Dio sta parlando al serpente, dicendo io porrò inimicizia fra la tua semenza.
lo vedi che parlò di una semenza proveniente dall’animale? È la Bibbia che lo
dice. In questo modo rileggi bene Genesi 3,15, si trattò di due semenze,
e fra queste Dio ci mise inimicizia.
È scritto al capitolo 4 che Adamo conobbe Eva. Ma al capitolo 3 Dio la punì per
essere stata col serpente. Ed è lei stessa che lo ammette; dice: «Il serpente
mi ha sedotta». Ora chi dice la menzogna tu o Eva? Non manomettere
la Scrittura, Nicola, questo lo fanno i figli del serpente. E spero
veramente che non lo sei. {19-09-2012}
▬
Nicola Martella:
Sono tutte elucubrazioni gnostiche, provenienti dall’occultismo,
in cui si affermano tali cose. Branham le ha «cristianizzate» e rese appetibili
con molta fantasia.
Nella Bibbia «progenie» è la discendenza di qualcuno. Ad esempio,
Cristo è «progenie di Abramo» (Gal 3,16). L’umanità è progenie di
Eva, che è madre di tutti i viventi (Gn 3,20). Il testo di Genesi 3 non parla
di una seduzione fisica, ma spirituale (persuasione al peccato), che si
concluse non con un rapporto sessuale, ma con il fatto che la donna prese del
frutto
materiale dell’albero proibito.
A ciò si aggiunga che un rapporto sessuale fra un serpente e una donna, lungi
dall’essere possibile, non produce nulla, essendo specie completamente
differenti. Già l’accoppiamento in natura di due animali con avi comuni e della
stessa razza (p.es. equini), come un cavallo e un asino, è abbastanza inusuale,
ma avviene soltanto in cattività; inoltre, ciò, che nasce, è sterile.
Figuriamoci a far accoppiare un serpente e un essere umano, i cui geni sono
incompatibili, ma anche i loro apparati riproduttivi e le loro abitudini
sessuali! Ci sono serpenti ovipari, mentre l’uomo è mammifero.
Branham e i suoi seguaci lavorano molto di fantasia e stravolgono il
testo biblico per assoggettarlo alle loro strampalate e diaboliche teorie, che
sono nate nello
gnosticismo (= esoterismo) dei primi secoli all’interno di sette, che
hanno cristianizzato i contenuti delle «religioni dei misteri». Queste
sono proprio dottrine diaboliche, prodotte da falsi maestri marchiati a
fuoco nella loro coscienza! (1 Tm 4,1s).
■
Pasquale Mauriello:
La Bibbia non mente, è la Scrittura che dice «Il serpente mi ha
sedotta». Non è fantasia, tutti possono leggere la colpa di Eva,
da cui scaturì la maledizione al serpente e la punizione alla donna e alla
terra, a causa del fatto che Adamo diede ascolto alla voce di sua moglie; così
violò il patto, leggi in Osea 6,7: «Adamo violò il patto». Non sono
elucubrazioni gnostiche proveniente dall’occultismo, ma sono rivelazioni,
e tu offendi la Parola. {20-09-2012}
▬
Nicola Martella:
Leggendo Genesi 3 l’unica colpa di Eva fu di aver preso il frutto
dell’albero proibito e di averne dato al marito, e nient’altro né tanto meno un
rapporto sessuale col serpente.
Inoltre, con tale logica, ogni volta che nella Bibbia ricorre il verbo «sedurre»,
significa che c’è stato un rapporto sessuale col serpente!? Questa è una logica
aberrante! (cfr. Mt 21,8; Ap 18,23; 19,20; 20,10). Allora dire: «Nessuno
vi seduca» (cfr. 2 Cr 32,15; Mt 24,4; Ef 5,6; 1 Gv 3,7),
significherebbe: «Nessuno abusi di voi sessualmente»! Bisogna proprio essere
pervertiti di mente o di cuore, per asserire una tale cosa.
Passiamo ora a un’analisi linguistica, nel testo ebraico di Genesi 3,13
non c’è il verbo sedurre, ma «imbrogliare, ingannare», e Eva disse in
realtà, letteralmente: «Il serpente mi ha ingannata e io mangiai»
(Gn 3,13). Il verbo ebraico è qui nāšā’ (hifil) e significa «imbrogliare
negli affari» e ricorre anche nei seguenti versi con tale significato: 2 Re
18,29; 19,10; 2 Cr 32,15; Is 36,14; 37,10; Ger 4,10; 29,8; Ab 3,7; in Is 37,9 è
usato per se stessi.
L’episodio di Genesi 3 fu riportato nel NT. «E Adamo non fu
imbrogliato; ma la donna, essendo stata imbrogliata, cadde in
trasgressione» (1 Tm 2,14). Qui il verbo greco è apatáō
«imbrogliare». Tale verbo ricorre in altri brani del NT: «Nessuno v’inganni
con vani ragionamenti» (Ef 5,6), non con una seduzione sessuale; «Se
qualcuno pensa di essere religioso, ma non frena la lingua e così inganna il
suo cuore, la sua religione è vana» (Gcm 1,26), qui Giacomo non parlava
di auto-erotismo.
Quindi, l’errore non sta nei testi originali della Bibbia, ma nell’abuso,
che Branham e i suoi seguaci fanno di traduzioni italiane, interpretandole in
modo ideologico. Questa è una dottrina aberrante, scaturita da menti
pervertite dallo gnosticismo e da una morbosità sessuale, che attribuisce a Eva
una colpa sessuale, che non ha commesso.
■
Pasquale Mauriello:
Nota bene il carattere di Caino: da dove veniva il suo odio? Da
dove veniva la sua superbia? Da dove veniva la sua menzogna? Chi era Caino? Un
omicida, un bugiardo, un furbo, un religioso. Da chi provengono queste
caratteristiche? Certo non da Adamo, poiché Adamo è il primo figlio di
Dio, e in lui non ci sono segni di cattiveria. Il serpente tramite il
seme si creò un corpo d’uomo, cioè il diavolo si fece carne, e
s’intrufolò nella razza umana. Non è fantasia, ma è il principio delle cose, di
come cominciarono ad andare fuori dalla Parola di Dio. Spero che credi.
{20-09-2012}
▬
Nicola Martella:
Avete notato che Pasquale Mauriello non ha risposto con una
virgola alla mia analisi linguistica, ma l’ha semplicemente ignorata? Ciò
è tipico degli uomini faziosi, degli ideologi e dei demagoghi, che non prendono
sul serio gli argomenti altrui, ma ripetono parossisticamente sempre le stesse
cose. Passiamo alle ultime asserzioni.
La prima sedicente tesi è questa: siccome Caino era così cattivo, ma Adamo
era così buono, tale malvagità di Caino non poteva venire da Adamo, ma da un
altro padre: il diavolo. Ciò contraddice completamente la Scrittura. Caino
nacque dopo la caduta di Adamo; infatti, la caduta fu attribuita alla sua
ribellione. «Per mezzo di un solo uomo il
peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la
morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato… per la
trasgressione di uno solo, molti sono morti… dopo una sola trasgressione
il giudizio è diventato condanna… Dunque, come con una sola trasgressione la
condanna si è estesa a tutti gli uomini… Infatti, come per la
disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori»
(Rm 5,12.15s.18s). Quindi, Caino peccò, non perché non fosse figlio di Adamo (Gn
4,1), ma perché nacque da lui dopo la ribellione primordiale, quando il padre
Adamo era già un peccatore.
La seconda
sedicente tesi è questa: il diavolo si sarebbe fatto carne, creandosi un
corpo umano e mettendo incinta Eva. L’unica incarnazione, di cui parla la
Bibbia è quella di Cristo (Gv 1,14). In Genesi 3 non c’è nessun accenno a ciò.
Si attribuiscono qui
al diavolo poteri di creare, che non ha come creatura, ma è solo
appannaggio del Creatore (Gn 2,7). Il diavolo non può produrre un corpo
umano, né seme umano, poiché non è un creatore, ma una creatura. Qui Branham e i
suoi seguaci praticano semplicemente mitologia, da cui è nato lo gnosticismo.
■
Pasquale Mauriello:
Nicola, ci metti sempre del tuo e non segui la Scrittura, la
contorci; Genesi 3,15 è Parola di Dio, non è la parola di un teologo. Eva
dice di essere stata sedotta, e Dio la punì dicendo perche hai fatto questo? Il
mangiare non indica un cibo, ma un qualcosa che essa fece. Dio la punì
per aver fatto, non per aver mangiato una mela, se il mangiare una mela
fa scoprire la sua nudità alla chiesa dei nostri giorni, essa dovrebbe mangiare
molti chili di mele, poiché il Signore dice tu sei nuda e non lo sai. Eva
si vergognò di essere nuda, chi glielo disse che era nuda? Nicola, ci fu un
adulterio in Eden, il primo degli adulteri fu un atto sessuale, fu un
mescolarsi con la bestia, chiamata serpente; in principio non dice che era
un rettile, ma dice «Ora il serpente era il più astuto di tutti gli
animali, dei campi che dio aveva fatti». E se tu noti, Dio creò gli animali
al 5° giorno (Gen 1,24), quindi era già in Eden, si aggirava per il giardino
ancor prima della creazione di Adamo e di Eva. Ezechiele 28,13 dice: «Eri in
Eden, il giardino di Dio». Ma temo che la tua mente è troppo ristretta
per vedere queste cose. Meditaci su. {20-09-2012}
▬
Nicola Martella:
Qui siamo al limite della paranoia. Si afferma che io aggiungerei, contorcerei
la Scrittura e cose del genere, ed avrei una mente troppo ristretta. Poi, si
parla di una «mela» (dove ricorre in Gn 3?), che il mangiare di
Eva non indicava un cibo, ma l’adulterio! Eppure i termini fornicazione e
adulterio non ricorrono mai in Genesi 3 né in altri brani riguardo alla
trasgressione di Eva. Se si segue logicamente tale pensiero, si arriva
all’assurdo, visto che è scritto che la donna «prese del frutto, ne mangiò
e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò»
(Gn 3,6). Quindi, se mangiare indica un atto sessuale, poi Eva avrebbe coinvolto
nell’atto sessuale col serpente anche il marito, ed avremmo qui il primo atto
omosessuale della storia! Tali aberrazioni possono sorgere soltanto in menti
malate di ideologia gnostica e mitologica.
Si afferma che la prova, che Eva abbia commesso il sedicente adulterio
primordiale, sarebbe il fatto che ella si accorse, che era nuda! Gli
ideologi presentano sempre verità parziali e distorcono i fatti. In effetti
leggiamo, invece: «Allora si aprirono gli occhi
ad entrambi e s’accorsero che erano nudi»
(Gn 3,7). Quindi, se aver scoperto di essere nudo, sarebbe un segno di aver
praticato l’adulterio, con chi lo fece Adamo? Quando Dio apparve, non
chiese a Eva, ma ad Adamo della sua sensazione di nudità: «Chi ti ha mostrato
che eri nudo? Hai forse mangiato del frutto dell'albero, che ti avevo comandato
di non mangiare?» (Gn 3,11). Dio non lo accusò di aver praticato
l’adulterio, ma di aver infranto il suo comandamento!
Faccio una nota al margine.
Poiché la prima coppia era sola al mondo, in origine non avevano vergogna
della loro nudità
(Gn 2,25). Divenne un problema, quando divennero peccatori (Gn 3,7). Non
affronto qui la questione di Ezechiele 28,13, facendo parte
anch’esso del metodo di proiezione mitologica; in tale brano si legge del re di
Tiro, non del diavolo o Satana, termini che nel testo non compaiono. La
differenza fra rettile e serpente è incomprensibile, visto che
quest’ultimo è un rettile. Inoltre, l’Eden fu piantato da Dio dopo
l’ultimazione della creazione (Gn 2,8s). In esso erano presenti molti animali,
visto che Dio stesso li condusse all’uomo perché egli desse loro i nomi (vv.
19s); quindi, non si capisce che argomento debba essere che lì c’era già il
serpente, visto che era un animale dei campi
come un altro (Gn 3,1). Si passa da un pensiero contorto a un altro,
pensando di far quadrare il cerchio.
3. ASPETTI CONCLUSIVI:
Abbiamo visto che neppure le evidenze linguistiche e l’analisi dei termini
ebraici e greci portano a ravvedimento coloro, che sono ubriachi dell’ideologia
gnostica e pervasi dallo stesso spirito, che manipolò M.W. Branham.
Tale gente non andrebbe neppure salutata, come afferma l’apostolo Giovanni. «Badate
a voi stessi affinché non perdiate il frutto delle opere compiute, ma
riceviate piena ricompensa. Chi va oltre e non rimane nella dottrina di
Cristo, non ha Dio. Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. Se
qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e
non salutatelo. Chi lo saluta, partecipa alle sue opere malvagie»
(2 Gv 1,8-11). Qui l’apostolo presentò il Padre e il Figlio (Cristo) come due
Persone distinte e contemporanee. Chi non ha l’uno, non ha neppure l’altro.
Chi nega l’uno, nega pure l’altro.
Come Giovanni affermò, questo è lo spirito dell’anticristo. «Chi è il
bugiardo
se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Egli è l’anticristo, che nega
il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non ha neppure il Padre;
chi riconosce pubblicamente il Figlio, ha anche il Padre» (1 Gv 2,22s).
Quindi, chi nega che il Padre e il Figlio siano due Persone distinte e
contemporaneamente esistenti e agenti, è un anticristo e non ha né il Padre né
Cristo.
I seguaci di W.M. Branham non sono veri cristiani, ma degli aggregati e
degli intrusi, degli gnostici cristianizzati. Per comando dell’apostolo,
ognuno di loro deve venire emarginato, non salutato come fratello, per
non partecipare «alle sue opere malvagie» (2 Gv 1,11).
Per cui bisogna estrometterli dalle proprie chiese e anche dai gruppi di
discussione in Internet, poiché seminano il falso lievito dello
gnosticismo, dottrina che nasce dall’occultismo e che porta all’apostasia. Chi
guida un gruppo in internet ha, quindi, una grande responsabilità, di cui dovrà
rendere conto! Egli mette a rischio il proprio premio (non la salvezza) e
fa usare il proprio gruppo come strumento di seduzione per altri. Valga qui
questa esortazione: «Nessuno a suo talento vi derubi del vostro premio
per via d’umiltà e di culto degli inviati, affidandosi alle proprie
visioni, gonfiato di nullità dalla sua mente carnale, e non attenendosi al
Capo...» (Col 2,18s). Qui Paolo descrive al meglio Branham e i suoi seguaci.
Branham si affidava alle proprie visioni; egli, «gonfiato di nullità
dalla sua mente carnale», si credeva e insegnava d’essere niente meno che
l’Elia escatologico! (ma rimane un falso profeta, poiché lui è morto
e Cristo non è tornato ai suoi giorni per istaurare il regno, come aveva
affermato). I seguaci di Branham praticano il «culto degli angeli»,
indicando e venerando il loro maestro come «l’angelo della chiesa di Laodicea».
Quindi, consigliamo ai cristiani biblici: Separatevi da loro, per non farvi
contaminare e per non mettete a rischio il vostro premio.
Per
l’approfondimento esegetico dei primi quattro capitoli della Genesi, rimando
alla seguente letteratura:
■ Nicola Martella, Temi delle origini,
Le Origini 1 (Punto°A°Croce, Roma 2006). Si vedano qui particolarmente i
seguenti articoli: «Le nuove mitologie», pp. 260s; «Il protoevangelo», pp. 304-306;
«Fascino, eros e fissazione», pp. 320-324; «Il ratto della sessualità?», pp. 325-329.
■ Nicola Martella, Esegesi delle origini,
Le Origini 2 (Punto°A°Croce, Roma 2006). Su Genesi 3 si vedano qui le
pagine 180-268.
Per l’approfondimento delle dottrine di W.M Branham, si veda sul sito la
seguente sezione: «Branham
e i suoi seguaci». Su questa stessa dottrina dell’adulterio primordiale, rimandiamo
pure all’articolo «Speculazioni
gnostiche di Eliseo Bonanno sulle Origini» e al
tema connesso. Eliseo Bonanno afferma le stesse cose di W.M.
Branham e di Pasquale Mauriello, ma pretende di aver ricevuto una rivelazione
speciale. Le possibilità sono essenzialmente due: o si è fatto influenzare dalla
lettura degli scritti di Branham o lo stesso spirito gnostico si manifesta, dove
trova il terreno adatto, rivelando le antiche dottrine delle «religioni dei
misteri», cristianizzandole e seducendo nuovi adepti, per farne canali del falso
insegnamento.
Come tale spirito di seduzione e menzogna si sia rivelato negli ultimi due
millenni, rimando in Nicola Martella (a cura di), Escatologia fra
legittimità e abuso,
Escatologia 2 (Punto°A°Croce, Roma 2007), specialmente alle seguenti
sezioni: «Escatologia e primo millennio», pp. 27-52 (cfr. «L’escatologia
gnostica», pp. 42ss); «Escatologia e secondo millennio», pp. 53-113.
►
Ebbe Eva rapporti sessuali con un serpente? Parliamone {Nicola Martella} (T)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Eva_sesso_serpe_Ori.htm
20-09-2012; Aggiornamento: 24-09-2012 |