Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Le Origini 1

 

Carismaticismo

 

 

 

 

L’opera si presenta in due volumi ed è organizzata come segue:

1° volume (Temi delle origini): Gli articoli introduttivi e i temi di approfondimento

2° volume (Esegesi delle origini): Il commento particolareggiato basato sul testo ebraico (comprende anche una traduzione letterale posta alla fine)

   Se si eccettua la prima parte del primo volume, che introduce a Genesi 1,1-5,1a, per il resto ambedue i volumi dell’opera sono suddivisi rispettivamente secondo le seguenti parti:
■ La creazione del mondo e dell’uomo 1,1-2,4a
■ L’essere umano nella creazione 2,4b-25
■ La caduta primordiale e il suo effetto 3
■ La fine del resoconto su Adamo 4,1-5,1a.

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Le Origini 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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EBBE EVA RAPPORTI SESSUALI CON UN SERPENTE?

Confronto con Pasquale Mauriello, seguace di W.M. Branham

 

 di Nicola Martella

 

 

1.  ENTRIAMO IN TEMA: In rete si incontrano persone come Pasquale Mauriello, Vincenzo Ragusa e altri che, pur essendo seguaci del defunto William M. Branham, auto-nominato «profeta escatologico» o «ultimo Elia», si spacciano per «fratelli» e vengono ingenuamente trattati come tali dagli altri, che nulla sanno delle loro vere credenze.

     Per l’ennesima volta, lessi in un gruppo le esternazioni antitrinitarie di Pasquale Mauriello. Già diverse volte ho contrastato il suo «modalismo», secondo cui l’unico Dio-Persona si mostrerebbe nella storia con «modi» diversi, ossia con delle maschere, apparendo ora come Padre, ora come Figlio e ora come Spirito Santo. In tale nota prendeva in giro la concezione di un Dio in tre Persone.

     Ecco qui di seguito la discussione, che si è sviluppata. Purtroppo, come si potrà constatare, dati i suoi limiti linguistici (correggo io i suoi contributi, rendendoli letterari), logici, teologici ed esegetici, egli non risponde alle mie argomentazioni, ma ripete continuamente le sue tesi. Oltre a ciò, passa subito a ingiuriare chi lo contraddice, facendolo apparire come «figlio del diavolo» e di Caino; inoltre, fa passare ogni obiezione alle loro tesi dottrinarie come un attacco diretto alla stessa Bibbia. Ciò è tipico per chi non ha argomenti ed è mosso dalla carne e da faziosità. Si tenga presente che le sue tesi sono quelle tipiche di W.M. Branham.

 

 

2.  IL CONFRONTO

Nicola Martella: Rieccolo un seguace del falso profeta Branham; quest’ultimo ha propagato la falsa dottrine dell’accoppiamento di Eva col serpente, spacciandola per rivelazione speciale di Dio! Qui un suo seguace, che propaga in giro tale convinzione mitologica del suo maestro, vorrebbe parlare della Deità!

     Nella Bibbia ci sono abbastanza episodi, in cui tutte e tre le Persone della Deità agiscono con tre personalità diverse e distinte. Ad esempio, al momento del battesimo c’era Gesù in terra, poi Giovanni Battista «vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui» e, infine, una «voce dai cieli», quella del Padre, dichiarò Gesù suo «diletto Figlio» (Mt 3,16). C’erano contemporaneamente Gesù in terra, lo Spirito Santo appena sopra Gesù e il Padre in cielo. Gli antitrinitari modalisti presentano, qui e altrove, Dio come una personalità schizoide, che pur essendo per loro un’unica Persona, farebbe credere d’essere persone diverse, ad esempio ora il Padre e ora il proprio Figlio, ora solo Spirito e ora nella carne come Gesù, e di stare contemporaneamente in tre luoghi differenti: in terra, in aria e nel cielo.

     Meglio non andare dietro ai pifferai magici, altrimenti si fa la fine dei topolini. W.M. Branham affermò di essere l’Elia escatologico di Malachia 4,5s e di avere il compito di preparare la via al ritorno di Cristo, che sarebbe arrivato visibilmente e materialmente ai suoi giorni. Purtroppo per Branham, lui è morto da decenni, le sue predizioni non si sono adempiute, mostrando così di essere un falso profeta e un cattivo maestro.

 

Pasquale Mauriello: Rieccolo, lo dico a te. Le tue sono parole senza fondamento. Sono solo accuse contro la Bibbia stessa. Tu accusi la Bibbia di mentire circa le due semenze, una delle quali è del serpente, tuo padre. In Genesi 3,15 il Signore dice al serpente, tuo padre: «Io porrò inimicizia fra il tuo seme, e il seme di lei». Non sta parlando a Eva ma a tuo padre, il serpente. E quando Dio qui parlò al serpente, il suo seme era già in Eva, il quale produsse un uomo di nome Caino, tuo padre. {19-09-2012}

 

Nicola Martella: Visto che passi subito a ingiurie del genere, rimando al mittente i tuoi apprezzamenti fuori luogo: il serpente sarà tuo padre e non il mio, come pure Caino.

     Quanto al concepimento e alla nascita di Caino è scritto quanto segue in Genesi 4,1:

            ● «Ora, Adamo conobbe Eva, sua moglie»; quindi, non fu il serpente a conoscerla sessualmente!

            ● «…la quale concepì e partorì Caino», ossia il concepimento avvenne dopo il rapporto sessuale con suo marito!

            ● «…e disse: “Ho acquistato un uomo, con l’aiuto dell’Eterno»; Eva non avrebbe potuto dire ciò, se il concepimento fosse stato dal diavolo! Che comunione c’è fra Dio e il diavolo? Come avrebbe potuto approvare Dio un accoppiamento fra una donna e un animale, cosa contro natura, e dare in ciò il suo aiuto?

     Quindi, W.M. Branham è un falso profeta gnostico, e tutti i seguaci sono falsi maestri.

 

Pasquale Mauriello: Non mettere il capitolo 4 della Genesi fuori dal suo ordine. Ciò che avvenne al capitolo tre, tu lo annulli. I due semi ci sono, non puoi solo negare, ma non puoi provare, ciò che dici. Eva è conosciuta dal serpente al capitolo tre, prima che Adamo la conoscesse lui; vai per ordine scritturale. Dio sta parlando al serpente, dicendo io porrò inimicizia fra la tua semenza. lo vedi che parlò di una semenza proveniente dall’animale? È la Bibbia che lo dice. In questo modo rileggi bene Genesi 3,15, si trattò di due semenze, e fra queste Dio ci mise inimicizia.

     È scritto al capitolo 4 che Adamo conobbe Eva. Ma al capitolo 3 Dio la punì per essere stata col serpente. Ed è lei stessa che lo ammette; dice: «Il serpente mi ha sedotta». Ora chi dice la menzogna tu o Eva? Non manomettere la Scrittura, Nicola, questo lo fanno i figli del serpente. E spero veramente che non lo sei. {19-09-2012}

 

Nicola Martella: Sono tutte elucubrazioni gnostiche, provenienti dall’occultismo, in cui si affermano tali cose. Branham le ha «cristianizzate» e rese appetibili con molta fantasia.

     Nella Bibbia «progenie» è la discendenza di qualcuno. Ad esempio, Cristo è «progenie di Abramo» (Gal 3,16). L’umanità è progenie di Eva, che è madre di tutti i viventi (Gn 3,20). Il testo di Genesi 3 non parla di una seduzione fisica, ma spirituale (persuasione al peccato), che si concluse non con un rapporto sessuale, ma con il fatto che la donna prese del frutto materiale dell’albero proibito.

     A ciò si aggiunga che un rapporto sessuale fra un serpente e una donna, lungi dall’essere possibile, non produce nulla, essendo specie completamente differenti. Già l’accoppiamento in natura di due animali con avi comuni e della stessa razza (p.es. equini), come un cavallo e un asino, è abbastanza inusuale, ma avviene soltanto in cattività; inoltre, ciò, che nasce, è sterile. Figuriamoci a far accoppiare un serpente e un essere umano, i cui geni sono incompatibili, ma anche i loro apparati riproduttivi e le loro abitudini sessuali! Ci sono serpenti ovipari, mentre l’uomo è mammifero.

     Branham e i suoi seguaci lavorano molto di fantasia e stravolgono il testo biblico per assoggettarlo alle loro strampalate e diaboliche teorie, che sono nate nello gnosticismo (= esoterismo) dei primi secoli all’interno di sette, che hanno cristianizzato i contenuti delle «religioni dei misteri». Queste sono proprio dottrine diaboliche, prodotte da falsi maestri marchiati a fuoco nella loro coscienza! (1 Tm 4,1s).

 

Pasquale Mauriello: La Bibbia non mente, è la Scrittura che dice «Il serpente mi ha sedotta». Non è fantasia, tutti possono leggere la colpa di Eva, da cui scaturì la maledizione al serpente e la punizione alla donna e alla terra, a causa del fatto che Adamo diede ascolto alla voce di sua moglie; così violò il patto, leggi in Osea 6,7: «Adamo violò il patto». Non sono elucubrazioni gnostiche proveniente dall’occultismo, ma sono rivelazioni, e tu offendi la Parola. {20-09-2012}

 

Nicola Martella: Leggendo Genesi 3 l’unica colpa di Eva fu di aver preso il frutto dell’albero proibito e di averne dato al marito, e nient’altro né tanto meno un rapporto sessuale col serpente.

     Inoltre, con tale logica, ogni volta che nella Bibbia ricorre il verbo «sedurre», significa che c’è stato un rapporto sessuale col serpente!? Questa è una logica aberrante! (cfr. Mt 21,8; Ap 18,23; 19,20; 20,10). Allora dire: «Nessuno vi seduca» (cfr. 2 Cr 32,15; Mt 24,4; Ef 5,6; 1 Gv 3,7), significherebbe: «Nessuno abusi di voi sessualmente»! Bisogna proprio essere pervertiti di mente o di cuore, per asserire una tale cosa.

     Passiamo ora a un’analisi linguistica, nel testo ebraico di Genesi 3,13 non c’è il verbo sedurre, ma «imbrogliare, ingannare», e Eva disse in realtà, letteralmente: «Il serpente mi ha ingannata e io mangiai» (Gn 3,13). Il verbo ebraico è qui nāšā’ (hifil) e significa «imbrogliare negli affari» e ricorre anche nei seguenti versi con tale significato: 2 Re 18,29; 19,10; 2 Cr 32,15; Is 36,14; 37,10; Ger 4,10; 29,8; Ab 3,7; in Is 37,9 è usato per se stessi.

     L’episodio di Genesi 3 fu riportato nel NT. «E Adamo non fu imbrogliato; ma la donna, essendo stata imbrogliata, cadde in trasgressione» (1 Tm 2,14). Qui il verbo greco è apatáō «imbrogliare». Tale verbo ricorre in altri brani del NT: «Nessuno v’inganni con vani ragionamenti» (Ef 5,6), non con una seduzione sessuale; «Se qualcuno pensa di essere religioso, ma non frena la lingua e così inganna il suo cuore, la sua religione è vana» (Gcm 1,26), qui Giacomo non parlava di auto-erotismo.

     Quindi, l’errore non sta nei testi originali della Bibbia, ma nell’abuso, che Branham e i suoi seguaci fanno di traduzioni italiane, interpretandole in modo ideologico. Questa è una dottrina aberrante, scaturita da menti pervertite dallo gnosticismo e da una morbosità sessuale, che attribuisce a Eva una colpa sessuale, che non ha commesso.

 

Pasquale Mauriello: Nota bene il carattere di Caino: da dove veniva il suo odio? Da dove veniva la sua superbia? Da dove veniva la sua menzogna? Chi era Caino? Un omicida, un bugiardo, un furbo, un religioso. Da chi provengono queste caratteristiche? Certo non da Adamo, poiché Adamo è il primo figlio di Dio, e in lui non ci sono segni di cattiveria. Il serpente tramite il seme si creò un corpo d’uomo, cioè il diavolo si fece carne, e s’intrufolò nella razza umana. Non è fantasia, ma è il principio delle cose, di come cominciarono ad andare fuori dalla Parola di Dio. Spero che credi. {20-09-2012}

 

Nicola Martella: Avete notato che Pasquale Mauriello non ha risposto con una virgola alla mia analisi linguistica, ma l’ha semplicemente ignorata? Ciò è tipico degli uomini faziosi, degli ideologi e dei demagoghi, che non prendono sul serio gli argomenti altrui, ma ripetono parossisticamente sempre le stesse cose. Passiamo alle ultime asserzioni.

     La prima sedicente tesi è questa: siccome Caino era così cattivo, ma Adamo era così buono, tale malvagità di Caino non poteva venire da Adamo, ma da un altro padre: il diavolo. Ciò contraddice completamente la Scrittura. Caino nacque dopo la caduta di Adamo; infatti, la caduta fu attribuita alla sua ribellione. «Per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato… per la trasgressione di uno solo, molti sono morti… dopo una sola trasgressione il giudizio è diventato condanna… Dunque, come con una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini… Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori» (Rm 5,12.15s.18s). Quindi, Caino peccò, non perché non fosse figlio di Adamo (Gn 4,1), ma perché nacque da lui dopo la ribellione primordiale, quando il padre Adamo era già un peccatore.

     La seconda sedicente tesi è questa: il diavolo si sarebbe fatto carne, creandosi un corpo umano e mettendo incinta Eva. L’unica incarnazione, di cui parla la Bibbia è quella di Cristo (Gv 1,14). In Genesi 3 non c’è nessun accenno a ciò. Si attribuiscono qui al diavolo poteri di creare, che non ha come creatura, ma è solo appannaggio del Creatore (Gn 2,7). Il diavolo non può produrre un corpo umano, né seme umano, poiché non è un creatore, ma una creatura. Qui Branham e i suoi seguaci praticano semplicemente mitologia, da cui è nato lo gnosticismo.

 

Pasquale Mauriello: Nicola, ci metti sempre del tuo e non segui la Scrittura, la contorci; Genesi 3,15 è Parola di Dio, non è la parola di un teologo. Eva dice di essere stata sedotta, e Dio la punì dicendo perche hai fatto questo? Il mangiare non indica un cibo, ma un qualcosa che essa fece. Dio la punì per aver fatto, non per aver mangiato una mela, se il mangiare una mela fa scoprire la sua nudità alla chiesa dei nostri giorni, essa dovrebbe mangiare molti chili di mele, poiché il Signore dice tu sei nuda e non lo sai. Eva si vergognò di essere nuda, chi glielo disse che era nuda? Nicola, ci fu un adulterio in Eden, il primo degli adulteri fu un atto sessuale, fu un mescolarsi con la bestia, chiamata serpente; in principio non dice che era un rettile, ma dice «Ora il serpente era il più astuto di tutti gli animali, dei campi che dio aveva fatti». E se tu noti, Dio creò gli animali al 5° giorno (Gen 1,24), quindi era già in Eden, si aggirava per il giardino ancor prima della creazione di Adamo e di Eva. Ezechiele 28,13 dice: «Eri in Eden, il giardino di Dio». Ma temo che la tua mente è troppo ristretta per vedere queste cose. Meditaci su. {20-09-2012}

 

Nicola Martella: Qui siamo al limite della paranoia. Si afferma che io aggiungerei, contorcerei la Scrittura e cose del genere, ed avrei una mente troppo ristretta. Poi, si parla di una «mela» (dove ricorre in Gn 3?), che il mangiare di Eva non indicava un cibo, ma l’adulterio! Eppure i termini fornicazione e adulterio non ricorrono mai in Genesi 3 né in altri brani riguardo alla trasgressione di Eva. Se si segue logicamente tale pensiero, si arriva all’assurdo, visto che è scritto che la donna «prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò» (Gn 3,6). Quindi, se mangiare indica un atto sessuale, poi Eva avrebbe coinvolto nell’atto sessuale col serpente anche il marito, ed avremmo qui il primo atto omosessuale della storia! Tali aberrazioni possono sorgere soltanto in menti malate di ideologia gnostica e mitologica.

     Si afferma che la prova, che Eva abbia commesso il sedicente adulterio primordiale, sarebbe il fatto che ella si accorse, che era nuda! Gli ideologi presentano sempre verità parziali e distorcono i fatti. In effetti leggiamo, invece: «Allora si aprirono gli occhi ad entrambi e s’accorsero che erano nudi» (Gn 3,7). Quindi, se aver scoperto di essere nudo, sarebbe un segno di aver praticato l’adulterio, con chi lo fece Adamo? Quando Dio apparve, non chiese a Eva, ma ad Adamo della sua sensazione di nudità: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato del frutto dell'albero, che ti avevo comandato di non mangiare?» (Gn 3,11). Dio non lo accusò di aver praticato l’adulterio, ma di aver infranto il suo comandamento!

     Faccio una nota al margine. Poiché la prima coppia era sola al mondo, in origine non avevano vergogna della loro nudità (Gn 2,25). Divenne un problema, quando divennero peccatori (Gn 3,7). Non affronto qui la questione di Ezechiele 28,13, facendo parte anch’esso del metodo di proiezione mitologica; in tale brano si legge del re di Tiro, non del diavolo o Satana, termini che nel testo non compaiono. La differenza fra rettile e serpente è incomprensibile, visto che quest’ultimo è un rettile. Inoltre, l’Eden fu piantato da Dio dopo l’ultimazione della creazione (Gn 2,8s). In esso erano presenti molti animali, visto che Dio stesso li condusse all’uomo perché egli desse loro i nomi (vv. 19s); quindi, non si capisce che argomento debba essere che lì c’era già il serpente, visto che era un animale dei campi come un altro (Gn 3,1). Si passa da un pensiero contorto a un altro, pensando di far quadrare il cerchio.

 

 

3.  ASPETTI CONCLUSIVI: Abbiamo visto che neppure le evidenze linguistiche e l’analisi dei termini ebraici e greci portano a ravvedimento coloro, che sono ubriachi dell’ideologia gnostica e pervasi dallo stesso spirito, che manipolò M.W. Branham.

     Tale gente non andrebbe neppure salutata, come afferma l’apostolo Giovanni. «Badate a voi stessi affinché non perdiate il frutto delle opere compiute, ma riceviate piena ricompensa. Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo. Chi lo saluta, partecipa alle sue opere malvagie» (2 Gv 1,8-11). Qui l’apostolo presentò il Padre e il Figlio (Cristo) come due Persone distinte e contemporanee. Chi non ha l’uno, non ha neppure l’altro. Chi nega l’uno, nega pure l’altro.

     Come Giovanni affermò, questo è lo spirito dell’anticristo. «Chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Egli è l’anticristo, che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non ha neppure il Padre; chi riconosce pubblicamente il Figlio, ha anche il Padre» (1 Gv 2,22s). Quindi, chi nega che il Padre e il Figlio siano due Persone distinte e contemporaneamente esistenti e agenti, è un anticristo e non ha né il Padre né Cristo.

     I seguaci di W.M. Branham non sono veri cristiani, ma degli aggregati e degli intrusi, degli gnostici cristianizzati. Per comando dell’apostolo, ognuno di loro deve venire emarginato, non salutato come fratello, per non partecipare «alle sue opere malvagie» (2 Gv 1,11).

     Per cui bisogna estrometterli dalle proprie chiese e anche dai gruppi di discussione in Internet, poiché seminano il falso lievito dello gnosticismo, dottrina che nasce dall’occultismo e che porta all’apostasia. Chi guida un gruppo in internet ha, quindi, una grande responsabilità, di cui dovrà rendere conto! Egli mette a rischio il proprio premio (non la salvezza) e fa usare il proprio gruppo come strumento di seduzione per altri. Valga qui questa esortazione: «Nessuno a suo talento vi derubi del vostro premio per via d’umiltà e di culto degli inviati, affidandosi alle proprie visioni, gonfiato di nullità dalla sua mente carnale, e non attenendosi al Capo...» (Col 2,18s). Qui Paolo descrive al meglio Branham e i suoi seguaci. Branham si affidava alle proprie visioni; egli, «gonfiato di nullità dalla sua mente carnale», si credeva e insegnava d’essere niente meno che l’Elia escatologico! (ma rimane un falso profeta, poiché lui è morto e Cristo non è tornato ai suoi giorni per istaurare il regno, come aveva affermato). I seguaci di Branham praticano il «culto degli angeli», indicando e venerando il loro maestro come «l’angelo della chiesa di Laodicea». Quindi, consigliamo ai cristiani biblici: Separatevi da loro, per non farvi contaminare e per non mettete a rischio il vostro premio.

 

Per l’approfondimento esegetico dei primi quattro capitoli della Genesi, rimando alla seguente letteratura:

     ■ Nicola Martella, Temi delle origini, Le Origini 1 (Punto°A°Croce, Roma 2006). Si vedano qui particolarmente i seguenti articoli: «Le nuove mitologie», pp. 260s; «Il protoevangelo», pp. 304-306; «Fascino, eros e fissazione», pp. 320-324; «Il ratto della sessualità?», pp. 325-329.

     ■ Nicola Martella, Esegesi delle origini, Le Origini 2 (Punto°A°Croce, Roma 2006). Su Genesi 3 si vedano qui le pagine 180-268.

 

Per l’approfondimento delle dottrine di W.M Branham, si veda sul sito la seguente sezione: «Branham e i suoi seguaci». Su questa stessa dottrina dell’adulterio primordiale, rimandiamo pure all’articolo «Speculazioni gnostiche di Eliseo Bonanno sulle Origini» e al tema connesso. Eliseo Bonanno afferma le stesse cose di W.M. Branham e di Pasquale Mauriello, ma pretende di aver ricevuto una rivelazione speciale. Le possibilità sono essenzialmente due: o si è fatto influenzare dalla lettura degli scritti di Branham o lo stesso spirito gnostico si manifesta, dove trova il terreno adatto, rivelando le antiche dottrine delle «religioni dei misteri», cristianizzandole e seducendo nuovi adepti, per farne canali del falso insegnamento.

     Come tale spirito di seduzione e menzogna si sia rivelato negli ultimi due millenni, rimando in Nicola Martella (a cura di), Escatologia fra legittimità e abuso, Escatologia 2 (Punto°A°Croce, Roma 2007), specialmente alle seguenti sezioni: «Escatologia e primo millennio», pp. 27-52 (cfr. «L’escatologia gnostica», pp. 42ss); «Escatologia e secondo millennio», pp. 53-113.

 

Ebbe Eva rapporti sessuali con un serpente? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Eva_sesso_serpe_Ori.htm

20-09-2012; Aggiornamento: 24-09-2012

 

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