Una lettrice mi ha passato un’e-mail in cui un suo conoscente gli scriveva
segnalava un
video in rete e scriveva
quanto segue: «Dimmi se poi non bisogna stare attenti su tutto quello che ci
passa sotto occhi e mani... Pure Porrello ci si mette...
io qui sono molto duro e netto...
io qui mi sento integralista...». {8 agosto 2008} Lasciamo anonimo tale autore. Mandando a me tale carteggio, ha aggiunto: «Nicola,
caro e stimato, mi dai la tua opinione, anche se non amo esprimere giudizi? […]
Grazie. Un saluto nell’amore di Gesù».
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La questione della lettrice
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Tale lettrice, ha
risposto al suo amico con un altro
video e ha aggiunto: «Però
questa è la sua conversione e non mi sembra più discutibile di quelle sentite
tante volte a via Galvani con i battesimi, molto meno dottrinali di quelle che
sentivamo a via Britannia, le uniche, devo dire, legate al puro Evangelo... A
volte, confronto l’imperfezione del puro Evangelo nell’esperienza di tante
persone alla tolleranza e apertura avuta da Gesù stesso verso le varie sette,
Farisei, Sadducei (non credevano alla resurrezione!!! pensa!!), Samaritani,
ecc... Eppure la nuova nascita li univa tutti come figli di Dio, adottati,
superando le differenze...
Qui la Koll parla di unico intermediario fra Dio e gli uomini, Gesù... non so…
non mi meraviglio se lei sarà in cielo e tanti pastori evangelici, sicuri
d’entrarci, no!
La chiesa ha bisogno di persone integraliste per conservare il puro Evangelo, ma
ha anche bisogno di persone amorevoli per mediare... Dio è amore, Gesù ne è
l’espressione...» {Daniela Miraldi; 8 agosto 2008}.
La risposta ▲
Sorvolo l’inizio
della lettera, e vado subito al luogo comune, secondo cui Gesù, oltre a essere
«aperto», sarebbe stato «tollerante» verso Farisei, Sadducei, Samaritani,
ecc. Strana immagine che si ha di Gesù, corrispondente più a un modello
umanistico che a quello biblico. Vediamo se la seguente è tolleranza.
■ «Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti…» (Mt
23,13ss.23.25.27.29) «guide cieche» (vv. 16.24), «stolti e ciechi»
(v. 17), «ciechi» (v. 19), «Fariseo cieco» (v. 26) e «serpenti,
razza di vipere» (v. 33).
■ A Farisei e i Sadducei, che chiedevano un segno, Gesù disse: «Questa
generazione malvagia e adultera chiede un segno, e segno non le sarà dato se non
quello di Giona. E, lasciatili, se ne andò» (Mt 16,4). E disse ai suoi
discepoli: «Vedete di guardarvi dal lievito dei Farisei e dei Sadducei… dalla
dottrina dei Farisei e dei Sadducei» (vv. 6.12). Gesù chiuse anche la bocca
ai «Sadducei, i quali dicono che non v’è risurrezione» (Mt 22,23.34).
■ Alla
Samaritana disse: «Voi [Samaritani] adorate quel che non conoscete; noi
[Giudei] adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei»
(Gv 4,22).
■ Alla
donna siro-fenicia, che pregava di cacciare il demonio da sua figlia, disse:
«Lascia che prima siano saziati i figli; perché non è bene prendere il pane
dei figli per buttarlo ai cagnolini» (Mc 7,27).
■ Ai Giudei del suo tempo Gesù disse: «Se non credete che sono io (il
Cristo), morrete nei vostri peccati» (Gv 8,24). «È venuto in casa sua, e
i suoi non l’hanno ricevuto» (Gv 1,11).
Non so se questo si
possa chiamare «tolleranza». Dove ha letto la lettrice nella Bibbia che la nuova
nascita univa tutte queste categorie di per sé «come figli di Dio, adottati,
superando le differenze»? Ciò valeva solo per coloro che accettavano Gesù come
Messia (Gv 1,12s). «I Giudei
chiedono dei miracoli, e i Greci
cercano sapienza; ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i
Giudei è scandalo, e per i
Gentili, pazzia; ma per quelli i
quali sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci,
predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio» (1 Cor 1,21-24); anche
Paolo era qui intollerante (così anche Dio, vv. 27ss). Solo riguardo alla
salvezza, se accettata, cadono i pregiudizi: «Non c’è qui né Giudeo né Greco;
non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; poiché voi tutti
siete uno in Cristo Gesù» (Gal 1,28; Col 3,11).
È vero che Claudia Koll parla di Gesù come unico mediatore fra Dio e gli
uomini, ma poi fa dipendere la salvezza e il perdono dalla venerazione di una
particolare
immagine di Gesù (vedi sotto); inoltre la sua devozione reale non si
ferma a Gesù. Quanto a chi sarà nel cielo, lasciamo a Dio di fare il suo
«mestiere»; Egli ha detto che gli idolatri non ci entreranno!
Certo «Dio è amore», ma non per questo rinuncerà alla sua «Parola della verità»
(2 Tm 2,15; Ef 1,13), alla sua giustizia e al suo giudizio (At 17,31).
Nel video, in cui compare Lirio Porrello, viene
mostrata dapprima la «testimonianza» idolatra di Claudia Koll verso
un’immagine di Gesù, un «altro Cristo»; poi segue l’analisi positiva e
sconcertante che Porrello fa dell’attrice e della sua «testimonianza». Non è
questo mancanza di discernimento, quando si parla così a una persona palesemente
idolatra, trattandola come fosse una servitrice del Signore? Claudia Koll
afferma infatti che pregare a una certa immagine di Gesù, rivelata da una
mistica (suor Faustina Kovalski), sia meritevole di grandi grazie e farlo in un
giorno specifico (la domenica successiva alla pasqua) porti l’indulgenza
plenaria, se ci si confessa dal prete! Questo è un «evangelo diverso»! (Gal
1,6-9).
Nel secondo video, più che
una conversione a Gesù Cristo, unico Salvatore e Signore e alla salvezza per
grazia mediante la fede, è una fede religiosa e umanistica (amore,
sofferenza, sentimenti). La sua esperienza religiosa è un miscuglio fra
buddismo, new age, medianismo, spiritismo e cattolicesimo. Lei parla di
esperienze tipiche dell’occultismo e dell’ossessione demoniaca quale
esperienza personale. È una fede oggettistica e sacramentale; in un video
lei afferma che il crocifisso avrebbe il potere di liberare dal demonio! I suoi
sentimenti sembrano onesti, ma la sua conoscenza biblica è limitata e la sua
fede è un miscuglio
fra credo apostolico, sacramentalismo cattolico e umanesimo.
In ogni modo questo secondo
video non annulla il primo. Persone spiritualiste e religiose, ma confuse,
che mischiano verità con mezze verità e menzogne, sono molto pericolose per la
verità stessa. Ciò si evince anche da altri video in rete. Traspare in
essi uno spiritualista buonista e dei buoni sentimenti che evidenzia l’amore di
Dio, ma non la verità di Dio e l’amore della verità. Lo spiritualismo parla
volentieri di amore e di sentimenti, il che è tipico dell’umanesimo. Quando però
si parla a uno spiritualista dell’amore per la verità biblica, non sempre è
disposto all’ubbidienza della volontà di Dio. La fede senza l’ubbidienza alla
verità è mero spiritualismo, è una fede morta dal punto di vista biblico (Gcm
2,17.26).
Per la Scrittura gli
idolatri non erediteranno il regno di Dio (1 Cor 6,9; Ef 5,5), ma andranno
all’inferno (Ap 21,8) e staranno fuori della città di Dio (Ap 22,15), nonostante
il loro spiritualismo. Gli apostoli misero seriamente in guardia contro
l’idolatria (1 Cor 10,7.14). È un frutto della carne (Gal 5,20). Fa parte del
passato di un seguace di Cristo (1 Pt 4,3), non del suo presente.
Rimangono alcuni interrogativi. Claudia Koll è mai diventata una persona
libera dal demonio? Ce lo auguriamo per lei. Oppure gli spiriti con cui era in
contatto prima, si sono semplicemente riciclati e trasformati in spiriti
religiosi per poterla meglio manipolare e così sedurre anche gli altri? (non è
la prima volta che ciò succede; cfr. Simone il Mago in At 8). Io stesso ho avuto
a che fare con persone affette da spiriti religiosi, ma nel momento in cui
abbiamo invocato Dio di mostrarci la realtà delle cose mediante il discernimento
spirituale, si è mostrata una realtà demoniaca incredibilmente aggressiva e
blasfema. Non si può dire l’ultima parola si Claudia Koll, non potendo provarne
gli spiriti. Sta di fatto che il suo legame particolare con uno dei papi più
idolatri della storia (Karol Wojtyla) e la sua devozione polisantista (p.es.
verso il monaco di Pietralcina o padre Pio), getta molti dubbi su di lei e sulla
sua conversione: genuina sì, ma a chi?
Fa piacere che una persona si ravveda e si converta (si veda tutto il passato
scandaloso!), ma ciò non ne fa ancora una nuova creatura. Claudia Koll
convertita, ma a chi, a una chiesa? Speriamo che trovi «solo Cristo» mediante la
«sola Parola» e ottenga la salvezza per «sola grazia» mediante le «sola fede».
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Claudia_Koll_convertita_Oc.htm
08-08-2008; Aggiornamento:
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