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dell'ausilio di un competente collaboratore perché venga data una risposta alla
domanda del lettore.
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La questione del lettore
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Ti chiedo la cortesia di analizzare il testo che ho messo sotto: è una e-mail
che mi inviò un diacono cattolico, quando i primi tempi incominciai a essere
arrabbiata con gli amici evangelici che mettevano in discussione ciò in cui io
credevo. Così chiesi a lui di rispondere ad alcuni quesiti per aiutarmi a capire
dove stava la verità!
L’ho riletto a distanza di tempo e volevo da te sapere
se l’affermazione sugli ebrei ortodossi ed ebrei in genere è vera, e poi
aggiungi ciò credi al suo intervento. Mi affido alla tua conoscenza. {Nicoletta
Vitale;
11-09-07}
La risposta ▲
Per motivi di privacy non riportiamo il nome di tale diacono cattolico romano.
Comunque è un laico sposato. Nicoletta e lui si erano conosciuti su «netcrim»,
un sito cattolico. Nicoletta avevo constatato che tale diacono conosceva la
Bibbia e perciò gli aveva chiesto informazioni. Tutto ciò ha contribuito, per
certi versi, nella ricerca di Dio. Oggigiorno Nicoletta frequenta una chiesa
evangelica. Sappiamo che questo diacono cattolico romano ha un cugino pastore
evangelico.
Diacono: Non
stare arrabbiata. Il maligno fa il suo mestiere: è questa la bestemmia contro lo
Spirito Santo. Impugnare la verità conosciuta contro la verità stessa che non si
può negare! |
Risposta: Sono frasi a effetto, ma senza consistenza biblica. Nella
Scrittura la bestemmia contro lo Spirito Santo era non riconoscere in
Gesù il Messia che doveva venire, cosa che lo Spirito di Dio manifestava
potenziando Gesù a compiere opere potenti come la cacciata dei demoni (Mt
12,28ss), mentre i Giudei affermavano che egli compisse ciò per opera di uno
spirito immondo (Mt 12,24; Mc 3,30).
Poiché la sacra Scrittura è messa continuamente fuori uso dalle tradizioni e
dalle decisioni dei religiosi («E avete annullata la parola di Dio a motivo
della vostra tradizione»; Mt 15,6; Mc 7,13), preferisco le parole di Gesù: «Santificali
nella verità: la tua parola è verità» (Gv 17,17). La verità è sempre da
misurare con la Parola di Dio! |
D: La Bibbia
solitamente usata dagli evangelici o è la Luzzi o la Diodati (vecchia e nuova
versione). Queste versioni hanno, nel Vecchio Testamento, qualche parte in meno. |
R: È
interessante notare che il Diacono non afferma che la Bibbia cattolica ha alcune
parti in più! Fino al concilio di Trento (1542-1563) — con cui cominciò la
controriforma — anche le Bibbie cattoliche avevano lo stesso numero di libri
come le sacre Scrittura ebraiche. Gli apocrifi furono aggiunti per
giustificare alcune dottrine particolari del cattolicesimo romano. |
D: Ossia
quando gli ebrei uscirono dalla Palestina (la diaspora) portarono con se una
versione della Bibbia con alcune parti in greco che, al contrario, gli ebrei più
ortodossi non hanno mai accettato. |
R: In tutto il
giudaismo viene riconosciuto da sempre solo il canone ebraico senza eccezione.
Solo tale canone viene riconosciuto come sacro. Gli apocrifi (= [libri]
nascosti) furono chiamati così proprio perché non furono letti nelle sinagoghe e
furono tenuti «nascosti» alla gente. In nessuna sinagoga del mondo viene mai
letto uno dei libri apocrifi contenuti nel canone cattolico romano. |
D: La Bibbia
cattolica conserva queste parti in greco come canone vero e proprio (e li chiama
deuterocanonici = del secondo canone), gli evangelici li hanno omessi (pur
riconoscendo in essi importanti esortazioni e insegnamenti). |
R: Come detto
sopra, la realtà è che tali libri furono aggiunti
dalla chiesa romana solo sulla scia della Controriforma per trovare una base
alle proprie tradizioni, estranee al canone ebraico-cristiano. Quindi, gli
evangelici non li hanno omessi, ma non li hanno aggiunti al canone ebraico! Il
termine «deuterocanonico» è solo una delle tante manovre furbesche del
cattolicesimo romano per accreditare libri come «canonici», sebbene mai presenti
nel canone ebraico! |
D: Il «sola
fides e sola scriptura» di Lutero (che era cattolico) prescinde dal fatto che è
proprio la tradizione che ci ha trasmesso la Scrittura e la Fede e, chiaramente
diviene una contraddizione nei termini. |
R: Dio ha
affidato la sua Rivelazione al suo popolo Israele (Eb 1,1; cfr. Rm 11,28;
Ef 2,12). La fede biblica viene dalla sacra Scrittura (2 Cor 4,13; Rm 10,17).
Gesù stesso ha criticato aspramente le tradizioni religiose degli uomini (Mt
15,6; Mc 7,8.13), così anche gli apostoli (Col 2,8). Non a caso la Bibbia si
conclude con questo solenne avvertimento di Cristo: «Se alcuno vi aggiunge
qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali le piaghe descritte in questo libro; e se
alcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli
toglierà la sua parte dell’albero della vita e della città santa, delle cose
scritte in questo libro» (Ap 22,18s). Ciò si trova già nella Torà: «Non
aggiungerete nulla a ciò che io vi comando, e non ne toglierete nulla; ma
osserverete i comandamenti dell’Eterno, Dio vostro, che io vi prescrivo» (Dt
4,2; 12,32). Inoltre Lutero ha difeso la «sola scriptura» del canone ebraico,
come era ovvio fino a quel tempo,
prima della deviazione della Controriforma. |
D: Se mai uno
dovesse cambiare per paura dell’inferno o per guadagnare il paradiso troverebbe
aperte le porte dell’inferno e chiuse quelle del paradiso… se si cambia si
cambia per amore… e sempre per amore di Dio s’approfondisce. |
R: Strano modo di argomentare. L’uomo non può guadagnare alcunché: si è
salvati per grazia mediante la fede! (Ef 2,8). La promessa di Gesù vale
più di tante parole sofisticate: «Colui che viene a me, io non lo caccerò
fuori» (Gv 6,37). Ciò valse addirittura per il ladrone pentito in croce: «Io
ti dico in verità che oggi tu sarai meco in paradiso» (Lc 23,43).
Per secoli era dogma cattolico la dottrina del Limbo. Ora il papa l’ha
dichiarato inesistente! Chi è stato «infallibile» la schiera precedente di papi
o Joseph Ratzinger?
Gesù dichiarò al proposito: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente
miei discepoli; e conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi» (Gv
8,31s). I seguaci di Gesù si riconoscono dall’attaccamento alla parola di Dio,
la quale sola rende liberi. Quanto alla salvezza, la Scrittura è chiara ed essa
non dipende da una chiesa: «Chi crede nel Figlio ha vita eterna; ma chi
rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta sopra lui»
(Gv 3,36). |
D: In realtà
esistono migliaia denominazioni evangeliche, le più integraliste sono quelle
delle ADI (Assemblee di Dio in Italia).
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R: Non spetta a me difendere le ADI. Ricordo che i gruppi più
integralisti
si trovano nel cattolicesimo romano (cfr. Opus Dei). Inoltre in molte parti del
mondo esiste una vera e propria connivenza fra devozione cattolica romana e
spiritualismo pagano, che arriva fino a pratiche spiritistiche. Si veda al
riguardo, ad esempio, la Santeria e il vudù.
Il NT conosce la chiesa universale solo come composta dalle singole chiese
locali, autonome fra loro e guidate da propri conduttori, unite fra loro solo da
vincoli di fede nell’Evangelo e di comunione fraterna. La distinzione fra
chierici e laici e la costruzione di una gerarchia rappresentano una fatale
involuzione storica e teologica. |
D: Il
cattolicesimo non ha mai invitato nessuno a credere IN Maria… esso
insegna, come è scritto nella Bibbia, che Maria sarà chiamata «beata da tutte le
generazioni» (Magnificat), che è la «Madre del Signore» e che «il frutto del suo
seno è benedetto» (saluto d’Elisabetta, ripiena di Spirito Santo, alla
visitazione), che è intervenuta con umana sollecitudine alle nozze di Cana
inducendo Gesù al primo miracolo, che il Figlio ha sempre declinato ogni elogio
e/o coinvolgimento verso Maria per la casualità della propria nascita ma
piuttosto perché ella ha sempre fatto la volontà del Padre, che ha accettato la
divina maternità solo quando l’angelo le ha assicurato che non avrebbe
conosciuto uomo, sotto la croce ha accettato d’essere affidata a Giovanni e di
prenderlo con sé. Maria ha adempiuto la profezia della vergine che partorirà (se
è difficile credere alla verginità di Maria post partum, pensare che Gesù, Colui
che avrebbe risanato il mondo, possa essere l’uomo che faceva «perdere la
verginità» a Maria lo sento impossibile). Ha serbato tante cose nel suo cuore.
Ha accettato la profezia di Simeone e sotto la croce ha condiviso la sofferenza
di Gesù. Ci lascia un solo insegnamento «fate tutto quello che vi dirà» e per sé
non chiede nulla. |
R: Qui o è un caso di evidente malafede, o tale Diacono è poco informato.
Certo che Maria di Nazaret è diversa dalla Maria-Madonna
cattolico-romana! Un intero mese è dedicato a Maria. Il resto dell’anno contiene
più giorni dedicati a Maria che a Gesù. I papi hanno affidato a Maria l’Italia,
l’Europa, il mondo… ci manca solo qualche pianeta, qualche buco nero e forse
tutto l’universo. I catechismi, i libri e le riviste cattoliche sono pieni di
esortazioni a credere a Maria, ad affidarsi a lei, a visitare i suoi santuari, a
recitare in suo onore rosari (proporzioni: 50 «Ave Maria» e 5 «Padre Nostro»!).
Bisogna notare che l’unico luogo del NT fuori degli Evangeli, in cui Maria fu
chiamata per nome è At 1,14. In Gal 4,4 non fu menzionato neppure il suo nome,
per non deviare l’attenzione verso una creatura: «Quando giunse la pienezza
dei tempi, Dio mandò il suo Figlio, nato di donna, nato sotto la legge» (Gal
4,4). Per il resto di tutto il NT Maria è caduta nell’oblio. Al centro del NT
c’è Cristo e lui soltanto.
Sarebbe lungo dimostrare tutte le inesattezze bibliche affermate dal Diacono.
Faccio notare che ci sono teologi cattolici che ammettono il fatto che
ovviamente Maria perse la verginità con la nascita di Gesù (rottura dell’imene)
e col concepimento e nascita di altri figli. La Scrittura non dice che Maria non
avrebbe mai conosciuto uomo, ma Maria dinanzi all’affermazione dell’angelo che
ella avrebbe concepito un figlio, gli fece notare perplessa: «Come avverrà
questo, poiché non conosco uomo?» (Lc 1,34); ossia «non ho attualmente
rapporti sessuali con un uomo». Quanto alla sua condizione di moglie e al suo
rapporto con Giuseppe, è scritto che egli «prese con sé sua moglie; e non la
conobbe fintantoché ella non ebbe partorito un figlio» (Mt 1,24s); ossia
Giuseppe si astenne dall’avere rapporti sessuali con sua moglie fino a quando
non nacque Gesù. |
D: Veniamo ai dogmi su Maria. Gesù è nato di donna (Galati) ed è
anche il novello Adamo: se Adamo è stato creato senza peccato originale, il
peccato che si trasmette con la carne, non poteva cadere su Gesù… ed ecco perché
la Chiesa ha costituito il dogma dell’Immacolata Concezione, ovverosia che ella
per prima è stata preservata dal peccato originale perché, unica carne che ha
concepito Gesù, non lo potesse trasmettere.
Sia Elia, sia Eliseo non hanno conosciuto la morte ma sono stati assunti in
Cielo: certamente Maria, che ha SEMPRE fatto la volontà di Dio, non era seconda
a essi. |
R: Il NT non sa nulla di una «immacolata concezione» di Maria: è una
costruzione arbitraria della chiesa di Roma! La Scrittura afferma invece: «Tutti
hanno peccato e sono privi della gloria di Dio» (Rm 3,23). Già il saggio
Salomone affermava dinanzi a Dio: «Non v’è uomo che non pecchi» (Rm
8,46). E nella sua istruzione sapienziale insegnò: «Certo, non v’è sulla
terra alcun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai» (Ec 7,20). Solo
di Gesù è affermato: «È stato tentato come noi, però senza peccare» (Eb
4,15). Maria stessa guardò a Dio come «mio Salvatore» (Lc 1,47), quindi si
aspetto di essere salvata da Dio riguardo ai suoi peccati. Anch’ella dovette
guardare a Gesù e credere in Lui per avere la remissione dei peccati (cfr. At
5,31).
Gesù poté nascere «santo» e senza peccato, solo perché non fu concepito da un
uomo, ma dallo Spirito di Dio: «Lo
Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti
coprirà dell’ombra sua; perciò ancora il
santo che nascerà sarà chiamato
Figlio di Dio» (Lc 1,35). Il peccato fu trasmesso da Adamo e si diffuse
sull’umanità per mezzo di lui (Rm 5,12). Gesù non fu concepito da un uomo.
A parte il fatto che solo Elia, e non Eliseo, fu rapito in cielo, il resto
contiene un falso sillogismo. Maria non ha sempre fatto la volontà di
Dio, perché — come abbiamo visto — ciò sta in contraddizione con la Scrittura
(Rm 3,23). In un’occasione, quando Gesù predicava sui tetti delle case alla
gente, Maria e gli altri suoi figli vennero a prenderlo per portarselo a casa,
pensandolo probabilmente fuori di sé, poiché la gente affermava che era
indemoniato (Mc 3,30). Fu proprio in tale occasione che Gesù, accortosi della
cosa, tagliò radicalmente i ponti verso la sua famiglia naturale: «“Chi è mia
madre, e chi sono i miei fratelli?”. E, stendendo la mano sui suoi discepoli,
disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli!
Poiché chiunque avrà fatta la volontà del Padre mio che è ne’ cieli, esso mi è
fratello e sorella e madre”» (Mt 12,48; cfr. Lc 11,27s; cfr. anche Gv 7,5).
È interessante notare che fino a che non fu enunciato il dogma dell’assunzione
di Maria in cielo (da papa Pio XII il 1 novembre 1950), larga parte del
cattolicesimo credeva che Maria fosse morta come tutti gli uomini (cfr. Eb
9,27). Oggigiorno si parla furbescamente di «dormizione di Maria», ma facciamo
notare che nel linguaggio biblico «addormentarsi» e «dormire» sono spesso solo
eufemismi per «morire» ed «essere morto» (Dn 12,2; 1 Cor 15,18.20; 1 Ts 4,13).
In diverse chiese si trovano tutt’oggi affreschi e simulacri che mostrano la
morte di Maria. La cosa curiosa è che esistono addirittura due tombe di Maria
(una a Efeso e una a Gerusalemme nella valle di Kidron) e ambedue sono oggetto
di venerazione! Non sarà un dogma a cambiare la realtà.
Qualche curiosità. Si noti che già Dante menzionava e rigettava l’assunzione di
Maria nella Divina Commedia (Paradiso XXV,122-129). |
Insieme a Pietro e agli apostoli, che dinanzi al Sinedrio giudaico ricevettero
il divieto assoluto di parlare nel nome di Gesù, affermiamo ancora una volta: «Bisogna
ubbidire a Dio anziché agli uomini» (At 5,29).
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Cattolico_Scrittura_MT_AT.htm
14-09-2007; Aggiornamento:
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