Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

Prima pagina

Contattaci

Domande frequenti

Novità

Arte sana

Bibbia ed ermeneutica

Culture e ideologie

Confessioni cristiane

Dottrine

Religioni

Scienza e fede

Teologia pratica

▼ Vai a fine pagina

 

Manuale Teologico dell’AT

 

Cattolicesimo

 

 

 

 

Dopo una introduzione alle problematiche della teologia dell’AT, segue il dizionario teologico dell’AT.

   Ecco le parti principali dell’introduzione alla teologia dell’AT:
■ Il compito e l’oggetto della Teologia dell’AT
■ Le posizioni teologiche più ricorrenti
■ I patti e gli altri approcci
■ Contro l’appiattimento storico e teologico dell’AT.

 

Al dizionario teologico dell’AT sono acclusi un registro delle voci e un registro ragionato delle stesse detto «percorsi teologici».

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Serviti della e-mail sottostante!

E-mail

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

UN CATTOLICO ROMANO

ALLO SPECCHIO DELLA SCRITTURA

 

 di Nicola Martella

 

La questione del lettore

La risposta

 

Prima di porre una domanda, il lettore si accerti prima che non ci sia già una risposta all'interno del sito «Fede controcorrente». È anche possibile che l'autore abbia già trattato l'argomento in uno di suoi libri; in tal caso verrà inviato al lettore il riferimento all'opera e alle pagine. In alcuni casi il gestore del sito si avvarrà dell'ausilio di un competente collaboratore perché venga data una risposta alla domanda del lettore.

 

 

La questione del lettore  

 

Ti chiedo la cortesia di analizzare il testo che ho messo sotto: è una e-mail che mi inviò un diacono cattolico, quando i primi tempi incominciai a essere arrabbiata con gli amici evangelici che mettevano in discussione ciò in cui io credevo. Così chiesi a lui di rispondere ad alcuni quesiti per aiutarmi a capire dove stava la verità!

     L’ho riletto a distanza di tempo e volevo da te sapere se l’affermazione sugli ebrei ortodossi ed ebrei in genere è vera, e poi aggiungi ciò credi al suo intervento. Mi affido alla tua conoscenza. {Nicoletta Vitale; 11-09-07}

 

 

La risposta ▲

 

Per motivi di privacy non riportiamo il nome di tale diacono cattolico romano. Comunque è un laico sposato. Nicoletta e lui si erano conosciuti su «netcrim», un sito cattolico. Nicoletta avevo constatato che tale diacono conosceva la Bibbia e perciò gli aveva chiesto informazioni. Tutto ciò ha contribuito, per certi versi, nella ricerca di Dio. Oggigiorno Nicoletta frequenta una chiesa evangelica. Sappiamo che questo diacono cattolico romano ha un cugino pastore evangelico.

 

Diacono: Non stare arrabbiata. Il maligno fa il suo mestiere: è questa la bestemmia contro lo Spirito Santo. Impugnare la verità conosciuta contro la verità stessa che non si può negare!

Risposta: Sono frasi a effetto, ma senza consistenza biblica. Nella Scrittura la bestemmia contro lo Spirito Santo era non riconoscere in Gesù il Messia che doveva venire, cosa che lo Spirito di Dio manifestava potenziando Gesù a compiere opere potenti come la cacciata dei demoni (Mt 12,28ss), mentre i Giudei affermavano che egli compisse ciò per opera di uno spirito immondo (Mt 12,24; Mc 3,30).

      Poiché la sacra Scrittura è messa continuamente fuori uso dalle tradizioni e dalle decisioni dei religiosi («E avete annullata la parola di Dio a motivo della vostra tradizione»; Mt 15,6; Mc 7,13), preferisco le parole di Gesù: «Santificali nella verità: la tua parola è verità» (Gv 17,17). La verità è sempre da misurare con la Parola di Dio!

 

D: La Bibbia solitamente usata dagli evangelici o è la Luzzi o la Diodati (vecchia e nuova versione). Queste versioni hanno, nel Vecchio Testamento, qualche parte in meno.

R: È interessante notare che il Diacono non afferma che la Bibbia cattolica ha alcune parti in più! Fino al concilio di Trento (1542-1563) — con cui cominciò la controriforma — anche le Bibbie cattoliche avevano lo stesso numero di libri come le sacre Scrittura ebraiche. Gli apocrifi furono aggiunti per giustificare alcune dottrine particolari del cattolicesimo romano.

 

D: Ossia quando gli ebrei uscirono dalla Palestina (la diaspora) portarono con se una versione della Bibbia con alcune parti in greco che, al contrario, gli ebrei più ortodossi non hanno mai accettato.

R: In tutto il giudaismo viene riconosciuto da sempre solo il canone ebraico senza eccezione. Solo tale canone viene riconosciuto come sacro. Gli apocrifi (= [libri] nascosti) furono chiamati così proprio perché non furono letti nelle sinagoghe e furono tenuti «nascosti» alla gente. In nessuna sinagoga del mondo viene mai letto uno dei libri apocrifi contenuti nel canone cattolico romano.

 

D: La Bibbia cattolica conserva queste parti in greco come canone vero e proprio (e li chiama deuterocanonici = del secondo canone), gli evangelici li hanno omessi (pur riconoscendo in essi importanti esortazioni e insegnamenti).

R: Come detto sopra, la realtà è che tali libri furono aggiunti dalla chiesa romana solo sulla scia della Controriforma per trovare una base alle proprie tradizioni, estranee al canone ebraico-cristiano. Quindi, gli evangelici non li hanno omessi, ma non li hanno aggiunti al canone ebraico! Il termine «deuterocanonico» è solo una delle tante manovre furbesche del cattolicesimo romano per accreditare libri come «canonici», sebbene mai presenti nel canone ebraico!

 

D: Il «sola fides e sola scriptura» di Lutero (che era cattolico) prescinde dal fatto che è proprio la tradizione che ci ha trasmesso la Scrittura e la Fede e, chiaramente diviene una contraddizione nei termini.

R: Dio ha affidato la sua Rivelazione al suo popolo Israele (Eb 1,1; cfr. Rm 11,28; Ef 2,12). La fede biblica viene dalla sacra Scrittura (2 Cor 4,13; Rm 10,17). Gesù stesso ha criticato aspramente le tradizioni religiose degli uomini (Mt 15,6; Mc 7,8.13), così anche gli apostoli (Col 2,8). Non a caso la Bibbia si conclude con questo solenne avvertimento di Cristo: «Se alcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali le piaghe descritte in questo libro; e se alcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell’albero della vita e della città santa, delle cose scritte in questo libro» (Ap 22,18s). Ciò si trova già nella Torà: «Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando, e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandamenti dell’Eterno, Dio vostro, che io vi prescrivo» (Dt 4,2; 12,32). Inoltre Lutero ha difeso la «sola scriptura» del canone ebraico, come era ovvio fino a quel tempo, prima della deviazione della Controriforma.

 

D: Se mai uno dovesse cambiare per paura dell’inferno o per guadagnare il paradiso troverebbe aperte le porte dell’inferno e chiuse quelle del paradiso… se si cambia si cambia per amore… e sempre per amore di Dio s’approfondisce.

R: Strano modo di argomentare. L’uomo non può guadagnare alcunché: si è salvati per grazia mediante la fede! (Ef 2,8). La promessa di Gesù vale più di tante parole sofisticate: «Colui che viene a me, io non lo caccerò fuori» (Gv 6,37). Ciò valse addirittura per il ladrone pentito in croce: «Io ti dico in verità che oggi tu sarai meco in paradiso» (Lc 23,43).

      Per secoli era dogma cattolico la dottrina del Limbo. Ora il papa l’ha dichiarato inesistente! Chi è stato «infallibile» la schiera precedente di papi o Joseph Ratzinger?

      Gesù dichiarò al proposito: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; e conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi» (Gv 8,31s). I seguaci di Gesù si riconoscono dall’attaccamento alla parola di Dio, la quale sola rende liberi. Quanto alla salvezza, la Scrittura è chiara ed essa non dipende da una chiesa: «Chi crede nel Figlio ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta sopra lui» (Gv 3,36).

 

D: In realtà esistono migliaia denominazioni evangeliche, le più integraliste sono quelle delle ADI (Assemblee di Dio in Italia). 

R: Non spetta a me difendere le ADI. Ricordo che i gruppi più integralisti si trovano nel cattolicesimo romano (cfr. Opus Dei). Inoltre in molte parti del mondo esiste una vera e propria connivenza fra devozione cattolica romana e spiritualismo pagano, che arriva fino a pratiche spiritistiche. Si veda al riguardo, ad esempio, la Santeria e il vudù.

      Il NT conosce la chiesa universale solo come composta dalle singole chiese locali, autonome fra loro e guidate da propri conduttori, unite fra loro solo da vincoli di fede nell’Evangelo e di comunione fraterna. La distinzione fra chierici e laici e la costruzione di una gerarchia rappresentano una fatale involuzione storica e teologica.

 

D: Il cattolicesimo non ha mai invitato nessuno a credere IN Maria… esso insegna, come è scritto nella Bibbia, che Maria sarà chiamata «beata da tutte le generazioni» (Magnificat), che è la «Madre del Signore» e che «il frutto del suo seno è benedetto» (saluto d’Elisabetta, ripiena di Spirito Santo, alla visitazione), che è intervenuta con umana sollecitudine alle nozze di Cana inducendo Gesù al primo miracolo, che il Figlio ha sempre declinato ogni elogio e/o coinvolgimento verso Maria per la casualità della propria nascita ma piuttosto perché ella ha sempre fatto la volontà del Padre, che ha accettato la divina maternità solo quando l’angelo le ha assicurato che non avrebbe conosciuto uomo, sotto la croce ha accettato d’essere affidata a Giovanni e di prenderlo con sé. Maria ha adempiuto la profezia della vergine che partorirà (se è difficile credere alla verginità di Maria post partum, pensare che Gesù, Colui che avrebbe risanato il mondo, possa essere l’uomo che faceva «perdere la verginità» a Maria lo sento impossibile). Ha serbato tante cose nel suo cuore. Ha accettato la profezia di Simeone e sotto la croce ha condiviso la sofferenza di Gesù. Ci lascia un solo insegnamento «fate tutto quello che vi dirà» e per sé non chiede nulla.

R: Qui o è un caso di evidente malafede, o tale Diacono è poco informato. Certo che Maria di Nazaret è diversa dalla Maria-Madonna cattolico-romana! Un intero mese è dedicato a Maria. Il resto dell’anno contiene più giorni dedicati a Maria che a Gesù. I papi hanno affidato a Maria l’Italia, l’Europa, il mondo… ci manca solo qualche pianeta, qualche buco nero e forse tutto l’universo. I catechismi, i libri e le riviste cattoliche sono pieni di esortazioni a credere a Maria, ad affidarsi a lei, a visitare i suoi santuari, a recitare in suo onore rosari (proporzioni: 50 «Ave Maria» e 5 «Padre Nostro»!).

      Bisogna notare che l’unico luogo del NT fuori degli Evangeli, in cui Maria fu chiamata per nome è At 1,14. In Gal 4,4 non fu menzionato neppure il suo nome, per non deviare l’attenzione verso una creatura: «Quando giunse la pienezza dei tempi, Dio mandò il suo Figlio, nato di donna, nato sotto la legge» (Gal 4,4). Per il resto di tutto il NT Maria è caduta nell’oblio. Al centro del NT c’è Cristo e lui soltanto.

      Sarebbe lungo dimostrare tutte le inesattezze bibliche affermate dal Diacono. Faccio notare che ci sono teologi cattolici che ammettono il fatto che ovviamente Maria perse la verginità con la nascita di Gesù (rottura dell’imene) e col concepimento e nascita di altri figli. La Scrittura non dice che Maria non avrebbe mai conosciuto uomo, ma Maria dinanzi all’affermazione dell’angelo che ella avrebbe concepito un figlio, gli fece notare perplessa: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?» (Lc 1,34); ossia «non ho attualmente rapporti sessuali con un uomo». Quanto alla sua condizione di moglie e al suo rapporto con Giuseppe, è scritto che egli «prese con sé sua moglie; e non la conobbe fintantoché ella non ebbe partorito un figlio» (Mt 1,24s); ossia Giuseppe si astenne dall’avere rapporti sessuali con sua moglie fino a quando non nacque Gesù.

 

D: Veniamo ai dogmi su Maria. Gesù è nato di donna (Galati) ed è anche il novello Adamo: se Adamo è stato creato senza peccato originale, il peccato che si trasmette con la carne, non poteva cadere su Gesù… ed ecco perché la Chiesa ha costituito il dogma dell’Immacolata Concezione, ovverosia che ella per prima è stata preservata dal peccato originale perché, unica carne che ha concepito Gesù, non lo potesse trasmettere.

      Sia Elia, sia Eliseo non hanno conosciuto la morte ma sono stati assunti in Cielo: certamente Maria, che ha SEMPRE fatto la volontà di Dio, non era seconda a essi.

R: Il NT non sa nulla di una «immacolata concezione» di Maria: è una costruzione arbitraria della chiesa di Roma! La Scrittura afferma invece: «Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio» (Rm 3,23). Già il saggio Salomone affermava dinanzi a Dio: «Non v’è uomo che non pecchi» (Rm 8,46). E nella sua istruzione sapienziale insegnò: «Certo, non v’è sulla terra alcun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai» (Ec 7,20). Solo di Gesù è affermato: «È stato tentato come noi, però senza peccare» (Eb 4,15). Maria stessa guardò a Dio come «mio Salvatore» (Lc 1,47), quindi si aspetto di essere salvata da Dio riguardo ai suoi peccati. Anch’ella dovette guardare a Gesù e credere in Lui per avere la remissione dei peccati (cfr. At 5,31).

      Gesù poté nascere «santo» e senza peccato, solo perché non fu concepito da un uomo, ma dallo Spirito di Dio: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; perciò ancora il santo che nascerà sarà chiamato Figlio di Dio» (Lc 1,35). Il peccato fu trasmesso da Adamo e si diffuse sull’umanità per mezzo di lui (Rm 5,12). Gesù non fu concepito da un uomo.

      A parte il fatto che solo Elia, e non Eliseo, fu rapito in cielo, il resto contiene un falso sillogismo. Maria non ha sempre fatto la volontà di Dio, perché — come abbiamo visto — ciò sta in contraddizione con la Scrittura (Rm 3,23). In un’occasione, quando Gesù predicava sui tetti delle case alla gente, Maria e gli altri suoi figli vennero a prenderlo per portarselo a casa, pensandolo probabilmente fuori di sé, poiché la gente affermava che era indemoniato (Mc 3,30). Fu proprio in tale occasione che Gesù, accortosi della cosa, tagliò radicalmente i ponti verso la sua famiglia naturale: «“Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?”. E, stendendo la mano sui suoi discepoli, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Poiché chiunque avrà fatta la volontà del Padre mio che è ne’ cieli, esso mi è fratello e sorella e madre”» (Mt 12,48; cfr. Lc 11,27s; cfr. anche Gv 7,5).

      È interessante notare che fino a che non fu enunciato il dogma dell’assunzione di Maria in cielo (da papa Pio XII il 1 novembre 1950), larga parte del cattolicesimo credeva che Maria fosse morta come tutti gli uomini (cfr. Eb 9,27). Oggigiorno si parla furbescamente di «dormizione di Maria», ma facciamo notare che nel linguaggio biblico «addormentarsi» e «dormire» sono spesso solo eufemismi per «morire» ed «essere morto» (Dn 12,2; 1 Cor 15,18.20; 1 Ts 4,13). In diverse chiese si trovano tutt’oggi affreschi e simulacri che mostrano la morte di Maria. La cosa curiosa è che esistono addirittura due tombe di Maria (una a Efeso e una a Gerusalemme nella valle di Kidron) e ambedue sono oggetto di venerazione! Non sarà un dogma a cambiare la realtà.

      Qualche curiosità. Si noti che già Dante menzionava e rigettava l’assunzione di Maria nella Divina Commedia (Paradiso XXV,122-129).

 

Insieme a Pietro e agli apostoli, che dinanzi al Sinedrio giudaico ricevettero il divieto assoluto di parlare nel nome di Gesù, affermiamo ancora una volta: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini» (At 5,29).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Cattolico_Scrittura_MT_AT.htm

14-09-2007; Aggiornamento:

 

▲ Vai a inizio pagina ▲

Proprietà letteraria riservata

© Punto°A°Croce