Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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IL CARISMATICISMO SECONDO CARLOS ANNACONDIA

Analisi del libro «Ascoltami bene, Satana»

 

 di Antonio Capasso

 

Quanto detto qui di seguito, si riferisce al libro: Carlos Annacondia, Ascoltami bene Satana! (Articoli Cristiani).

     Antonio Capasso è un credente pentecostale della cosiddetta «prima ondata». Egli vede la sua autorità di fede e di morale soltanto nella sacra Scrittura. Di là dalle sue convinzioni prettamente pentecostali su temi classici, egli diffida di ogni spiritualismo gnostico cristianizzato, quindi anche del carismaticismo e dei suoi proponitori.

     Egli mi aveva segnalato tale libro di Carlos Annacondia, visto che avevo analizzato il ministero e la dottrina di questo predicatore argentino. Egli mi chiedeva di esprimere in merito il mio pensiero. Gli lanciai la mia sfida, dicendogli: «Penso che ai lettori interesserà molto di più il pensiero di un pentecostale classico sul libro di tale predicatore carismaticista. Quindi, pensaci tu». Sono grato ad Antonio Capasso che ha accettato tale incombenza e faccio volentieri la redazione del suo scritto. {Nicola Martella}

 

 

1.  ENTRIAMO IN TEMA: Nel mese di maggio 2010, si è tenuta a Napoli una campagna evangelistica, con la presenza del predicatore argentino Carlos Annacondia. Alcuni giorni prima di questo evento, è uscito, sul banco libri d’alcune chiese pentecostali, uno dei libri più famosi di Annacondia, dal titolo «Ascoltami bene, Satana».

     Riguardo a Annacondia ho sentito voci e letto giudizi diversi, sia in bene che in male. Quale migliore occasione del suo libro per rendersi conto personalmente del pensiero e dell’agire di Annacondia? Ho comprato il libro e l’ho letto. Sono rimasto sbigottito dalle cose che ho letto. Si tratta di 265 pagine di baggianate. Le cose anti-bibliche scritte in questo libro superano di gran lunga quello che alcuni suoi denigratori dicono di lui. L’eresia si respira in quasi tutto il libro. Le cose narrate lasciano molto sconcertati, sia perché non-bibliche, sia perché tutto mi sembra molto esagerato. Se le cose straordinarie scritte nel libro fossero vere, penso che Annacondia abbia superato di gran lunga Paolo e Pietro messi insieme. Sarà così? Può darsi. Dio può fare sorgere uomini anche più grandi di Paolo e Pietro, a patto però, che le cose che fanno e insegnano siano bibliche. Ma come detto prima, tutto ciò che viene narrato in questo libro, fa a pezzi la Bibbia. Ma non è la Bibbia la sola regola di fede? Non è da essa che possiamo valutare se l’esperienze, che facciamo, sono da Dio? Si crede ancora nel motto riformatore «sola Scriptura»? Lutero diceva: «Se la mia esperienza non è descritta nella Bibbia, non è da Dio ma dal Diavolo». Io non credo d’esagerare nel dire che le cose narrate in questo libro sono frutto d’uno spirito di seduzione che cerca di corrompere il popolo di Dio. Ad Annacondia che vede il diavolo dappertutto, verrebbe da ricordargli quel proverbio citato da Gesù: «Medico cura te stesso» (Luca 4,23).

     Il libro si compone, come detto, di 265 pagine e narra dell’esperienza ministeriale del suo autore con testimonianze anche di varie persone convertitesi attraverso il ministero di Annacondia. Inoltre ci sono vari capitoli d’insegnamento in particolare sulla demonologia. Attraverso la lettura di questo libro si possono capire le varie convinzioni dottrinali del suo autore. Analizzo alcune d’esse.

 

 

2.  CADERE NELLO SPIRITO: L’autore è un propugnatore del fenomeno chiamato «Slain in the Spirit». Questa espressione coniata nel seno del movimento neo-pentecostale e carismatico significa «cadere nello Spirito», «svenire nello spirito» o «riposare nello spirito». Quando si verifica questo «cadere nello spirito», si viene gettati a terra dal tocco di qualcuno, che si suppone essere un trasmettitore di potere divino. A pagina 19 è scritto: «…gli uomini dei mass-media videro cadere, come colpite da un fulmine, più di trecento persone, quando furono toccate dalle mani del predicatore Carlos Annacondia». E ancora: «Toccai una persona e saltò per aria cadendo a due metri di distanza» (p.166). Ciò è ripetuto anche in altri brani del libro (p.es. p. 37). In questo Annacondia segue Kenneth E. Hagin, autore del libro «Perché la gente cade sotto la potenza di Dio?» (E.P.A. Aversa 1987). [► Kenneth Hagin e la «confessione positiva»] Egli segue altresì altri propugnatori di questa pratica come Benny Hinn, Rainhard Bonnke, Colin Urquhart, Kathryn Kuhlman. Quest’ultima è molto apprezzata dall’autore (p. 13), pur essendo un esoterista cristianizzata, sposata con l’evangelista Burroughs Waltrip, che lasciò la moglie e due figli per sposarsi con la Kuhlman. Poi, dopo pochi anni, la Kuhlman lo lasciò, affermando che Dio le aveva detto di scegliere tra l’amore per un uomo e l’amore per Dio. [► Benny Hinn e la sua «unzione sepolcrale»]

     Della pratica del «cadere nello spirito», non si ha nessuna traccia nel Nuovo Testamento. Molti, per giustificare questa pratica, citano versi biblici a sproposito, che nulla hanno a che vedere con il «cadere nello spirito» o lo «svenire nello spirito». Dove mai troviamo che gli apostoli, toccando le persone, esse cadevano a terra? Se quest’esperienza non è contemplata nella Scrittura, come dice Lutero, essa «non è da Dio ma dal Diavolo». [Per l'approfondimento si veda Nicola Martella, «Esercizio di potenza e magia bianca», Carismosofia (Punto°A°Croce, Roma 1995), pp. 182-190; cfr. qui anche «La pastorale esorcistica», pp. 205-212.]

 

 

3.  EVANGELO DI POTENZA: L’autore è un assertore di quella corrente teologica chiamata «power evangelism» (evangelo di potenza). Questa teologia nata originariamente in ambiente non-pentecostale, insegnata da Peter Wagner e John Wimber, insiste sulla necessità dei miracoli e sulla lotta spirituale contro il Diavolo. Costoro credono che il messaggio cristiano sia persuasivo in virtù dei «poteri» che si manifestano nei credenti: guarigioni, miracoli e capacità di cacciare demoni, presentati come responsabili di gran parte dei mali del mondo. Qualcuno ha detto che si è passati dalla «potenza dell’Evangelo» a un nuovo evangelo: «l’evangelo della potenza».

     Secondo Annacondia, l’evangelo per essere persuasivo ha bisogno dei segni. Tutto questo cozza con la Bibbia che afferma «che la fede viene dall’udire la Parola di Dio», non dai segni. Noi camminiamo per fede non per visione (2 Cor 5,7). Nella Scrittura è narrato che al ricco, che chiedeva di mandare un morto dai suoi fratelli, affinché vedendo un morto, essi si ravvedessero, Abramo rispose: «Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita» (Luca 16,31).

     Le folle furono sfamate da Gesù in modo miracoloso, con pochi pani e pochi pesci. Quando però Gesù parlò loro del vero pane, tutti se ne andarono e rimasero solo i dodici apostoli. Durante il suo ministero, Gesù fece molti segni e prodigi, ma le folle davanti a Pilato gridarono: «Crocifiggilo». I segni possono essere un incoraggiamento a disporre le persone all’ascolto della Parola di Dio, ma non creano la fede. Della Parola di Dio viene detto che essa è «come un martello che rompe il sasso» [Gr 23,29] ed è «più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra…» [Eb 4,12]. Non è il segno né il prodigio che «rompe il sasso» o «penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito», ma la Parola di Dio. Fu la predicazione della Parola di Dio che compunse i cuori di tremila persone nel giorno della pentecoste, non i segni quali il suono di vento impetuoso, le lingue di fuoco e il parlare in altre lingue. [Per l'approfondimento si veda Nicola Martella, «Religione di potenza», Carismosofia, pp. 46-50.]

 

 

4.  DEMONOLOGIA: Al capitolo 4 del libro l’autore s’occupa di demonologia. Egli lo fa in modo del tutto arbitrario sul piano biblico. Egli distingue varie manifestazioni diaboliche: l’oppresso, il tormentato, il posseduto, l’indemoniato. Non si capisce da dove attinga queste distinzioni. Mai nella Bibbia si parla di «oppressione» diabolica, né tanto meno s’evince una distinzione tra «tormentato», «posseduto» e «indemoniato». Annacondia si muove sull’argomento «demoni» come se fosse l’esperto della situazione, a cui si deve dare ascolto a prescindere da quello che dice la Bibbia.

     Parla di i i i credenti salvati, che devono essere liberati da demoni (pp. 117 e 260). Non si capisce come può un credente rigenerato, di cui la Bibbia afferma che alla conversione è passato dalla «potestà di Satana a Dio» [At 26,18], che è, perciò, una «nuova creazione» e per il quale «le cose… sono diventate nuove» [2 Cor 5,17], ad aver bisogno di liberazione o di esorcismi. [► Liberazione interiore e pastorale esorcistica 1 | 2]

     Sempre al capitolo 4, Annacondia rivela la sua adesione alla dottrina della cosiddetta «maledizione generazionale». Afferma: «Molte persone, a cui si deve amministrare liberazione, sono il risultato di maledizioni d’altre persone, in particolar modo dei genitori. Una delle maledizioni familiari più comuni è quando zii, genitori danno la propria discendenza come risposta alla richiesta dello stesso Satana… Ogni specie di maledizione generazionale produce frustrazioni e fallimenti ereditari che si devono spezzare» (p. 88). E ancora: «Alcune maledizioni ereditarie le abbiamo potuto ricevere anche da bambini… Spesso ascoltiamo genitori o fratelli dire ai bambini “pazzi” o “scemi”. Attraverso queste parole invochiamo spiriti demoniaci e leghiamo il bambino» (pp. 88-89). Veramente, di fronte a queste baggianate, prive di qualsiasi fondamento biblico, si resta senza parole. [► La maledizione generazionale]

 

 

5.  GUERRA SPIRITUALE: Altra convinzione dottrinale di Annacondia espressa in questo libro, è chiamata «spiritual warfare» (guerra spirituale). Egli sostiene: «Non è consigliabile affrontare i demoni in un luogo senza dirigersi prima dall’uomo forte della zona, quello che coordina le operazioni strategiche e le tattiche degli spiriti malvagi. Dopo aver legato e scacciato l’uomo forte da quell’area, e gli spiriti malvagi che l’assecondano, i demoni perdono protezione e rimangono abbandonati e vulnerabili al nostro attacco, a quello degli angeli di Dio che ci aiutano in quel momento. Questi angeli di luce sono dei servitori e insieme a noi partecipano alla conquista del regno di Dio. Quando i demoni restano senza il loro capo e senza l’appoggio aereo, si mettono in fuga in mezzo alla paura e alla confusione» (p. 214).

     Ora, però, dove sta scritto tutto questo nella Bibbia? Leggendo queste righe e il seguito che egli scrive, mi sembra di stare in un film tipo «Guerre stellari». Sapevate che gli spiriti maligni hanno anche l’appoggio aereo? Sarà meglio fornirci d’una contraerea? Questo tentativo di Annacondia di coinvolgere le potenze demoniache in un confronto diretto, è del tutto estraneo alla Parola di Dio. Quando mai Paolo o altri apostoli nell’evangelizzare si sono messi a sdemonizzare una zona? A Efeso, dove si praticavano tante arti magiche, non troviamo che Paolo si sia messo a «legare l’uomo forte», né lo fece Filippo in Samaria, nonostante i problemi spirituali dei Samaritani. Gesù ci ha comandato d’andare per tutto il mondo a predicare l’Evangelo, non a sdemonizzare le città, le regioni, le nazioni e altro. Di Paolo, Pietro, Filippo e altri, non è detto che prima che iniziassero a predicare, si mettevano a sgridare Satana. [► I cristiani possono far cadere Satana dal cielo?; ► Sdemonizzare una zona] [Per l'approfondimento si veda Nicola Martella, «La strategia di una “guerriglia” spirituale», Carismosofia, pp. 220-224.]

 

 

6.  VARIE ASSURDITÀ: Qui di seguito riporto una serie di incongruenze che, se confrontate con la Scrittura, risultano essere soltanto pie sciocchezze.

     ■ Alle pagine 200-201, Annacondia si cimenta a spiegare dettagliatamente le varie potenze diaboliche menzionate da Paolo in Efesini 6 «principati, potestà, dominatori, demoni e forze malvagie». Lui ci spiega dettagliatamente quali sono le loro funzioni e la loro linea di comando. I «principati» sono l’autorità massima, hanno il potere su una nazione. Subito dopo vengono le «potestà». Annacondia ci spiega (lui non la Bibbia), che questa potestà ordina e dirige le attività e le operazioni all’interno della zona. Sara così? Anche se non è scritto da nessuna parte nella Bibbia? Seguono i «dominatori». Questi sono i governatori d’una provincia, regione o città. Il dominatore governa secondo le direttive della potestà o del delegato regale. Poi vengono in ultimo i «demoni». Questi sono gli ufficiali dell’esercito. Sono l’esercito al fronte. Questo è quello che dice Annacondia, e dobbiamo credergli sulla parola, perché non è scritto da nessuna parte nella Bibbia. [Per l'approfondimento si veda Nicola Martella, «Spiritualismo esoterico e spiritismo», Carismosofia, pp. 176-181.]

 

     ■ «Centinaia di denti furono riparati con otturazioni in oro e in platino» (p. 64). Io so che Dio guarisce, non che fa il dentista! [Per l'approfondimento si veda Nicola Martella, «Esercizio di potenza e magia bianca», Carismosofia, pp. 182-190.]

 

     ■ «A tutte le persone che accettano Gesù faccio ripetere la preghiera ad alta voce. Perché possano essere salvati il diavolo deve ascoltare quella loro dichiarazione di fede» (p. 93). «Allora se tu lo dichiari soltanto con la mente, Gesù dice a Satana: “Adesso m’appartiene”, e lui risponde: “Io non ho sentito niente». Invece quando confessi… tutti gli spiriti malvagi ascoltano la tua confessione e in questo modo opera la potenza di Gesù» (p. 133). Secondo Annacondia, la nostra salvezza dipende anche da Satana, perché, se Satana non ascolta, non si può essere salvati. [E se Satana si tura le orecchie durante la confessione ad alta voce? E che fare nel caso di spiriti muti e che causano mutismo (Mt 9,33). E che farà mai quando una persona normale, ma affetta da mutismo, vorrà convertirsi? N.d.R.]

 

     ■ «Così nella preghiera conclusiva, dissi: “Tocca Gesù”, e il cane cadde restando con le zampe all’insù... continuai con la mia preghiera dicendo: “Alzati e cammina”. All’istante il cane s’alzò e cominciò a scodinzolare al suo padrone» (p. 105). [Alcuni cani sono così ben addestrati che fanno tutto ciò anche senza che il padrone parli, ossia seguendo solo il movimento delle mani! Dimenticavo di dire che il cane nella Bibbia è un animale impuro e usato come termine dispregiativo (Dt 23,18; Sal 22,16; Pr 26,11; Fil 3,2; Ap 22,15). Qui è il caso di dire: «Non date ciò ch’è santo ai cani» (Mt 7,6). N.d.R.]

 

     ■ «Il diavolo è sottoposto ad autorità, e se io sgrido il diavolo e tu lo sgridi insieme a me, ci togliamo l’autorità a vicenda poiché disputiamo per essa… una persona prega e il resto appoggia. Quando il primo si stanca, delega l’autorità all’altro... perché se sgridiamo tutti insieme, il diavolo non ubbidisce» (p. 111). Annacondia, potrebbe citare la Bibbia per suffragare quello che dice… ma neanche per scherzo!

 

     ■ «L’omosessualità non è una malattia, bensì è uno spirito immondo» (p. 122). Al predicatore Annacondia non gli sfiora minimamente la mente che l’omosessualità sia un peccato di cui bisogna ravvedersi? Questo almeno è quello che dicono le Scritture, se poi Annacondia ne sa di più della Bibbia…

 

 

7.  ASPETTI CONCLUSIVI: Mi fermo qui, non perché non ci siano tante altre sciocchezze scritte nel libro, ma solo per non essere troppo lungo. Che dire? Credo che quanti abbiano un minimo di conoscenza biblica non possano che rimanere sconcertati da questo libro. Che Dio ci aiuti a discernere, alla luce della sua Parola, ciò che viene detto e praticato e non fare come gli struzzi che ingoiano tutto, come purtroppo a volte avviene in mezzo ai cristiani.

     Concludo con una frase di John F. MacArthur: «Quando una chiesa perde la volontà di discernere tra la sana dottrina e l’errore, tra il bene e il male e tra la verità e le menzogne, quella chiesa è destinata a una brutta fine» («Fede spericolata», ed. Passaggio). Sono un credente pentecostale da 33 anni, ma credo che quello che dice John F. MacArthur sia un pericolo reale in questi ultimi tempi per le chiese pentecostali. Che Dio ci aiuti a rimanere vigili, affinché nessun «cinghiale» (Sal 80,13), rovini la vigna del Signore. Dio ci benedica.

 

Il carismaticismo secondo Carlos Annacondia? Parliamone 1 {Nicola Martella}(T)

Il carismaticismo secondo Carlos Annacondia? Parliamone 2 {Nicola Martella}(T)

Carlos Annacondia? Parliamone {Nicola Martella}(T)

Tempo di raccolta con Carlos Annacondia {Nicola Martella}(A)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-C-Annacondia_ascolta_MeG.htm

23-06-2010; Aggiornamento: 09-07-2010

 

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