Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Escatologia 1

 

Carismaticismo

 

 

 

 

Questa opera contiene senz’altro alcune novità. Leggendo i brani escatologici della Bibbia sorgono vari interrogativi, ad esempio i seguenti:
■ I credenti, quando muoiono, vanno in cielo o in paradiso?
■ I morti nell’aldilà sono solo inattivi o anche incoscienti?
■ I bimbi morti dove vanno?
■ Se nessuno sa il giorno e l’ora dell’avvento del Messia, perché diversi cristiani hanno fatto predizioni circostanziate per il loro futuro imminente?
■ Qual è la differenza fra escatologia e utopia?
■ In che cosa si differenzia la speranza biblica dalla speranza secolarizzata di alcuni marxisti?
■ Il «rapimento» precederà o seguirà la tribolazione finale?
■ Quando risusciteranno i credenti dell’AT?
■ Il regno millenario è concreto o solo spirituale?
■ Durante il suo regno futuro col Messia regnerà sono Israele o anche la chiesa?
■ Nella nuova creazione i credenti abiteranno in cielo o sulla nuova terra?
■ Lo stagno di fuoco esisterà per sempre?
■ I morti si riconoscono nell’aldilà?
■ Non sarà noioso vivere nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il tempo nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il matrimonio nel nuovo mondo?
■ Eccetera...

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Escatologia 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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DOTTRINE E SEGUACI DI WILLIAM M. BRANHAM

Analisi di uno scritto di Pietro D’Aloisio, seguace di W.M. Branham

 

 di Nicola Martella

 

 

1.  ALLA RICERCA DI SEGUACI: Ogni tanto mi arrivano scritti di seguaci di William Marrion Branham (1909-1965). Sul sito «Fede controcorrente» si possono leggere gli inviti di Francesco Manzo [► Branham, profeta maggiore ed Elia?] e di Pietro D’Aloisio [► Branham, «profeta» modalista, e i suoi seguaci], dove già discutiamo l’e-mail, che segue, e una di Elvio Grattoni, un altro seguace di Branham. Ultimamente mi sono arrivate vari scritti di Vincenzo Ragusa, anch’egli un seguace di tale «profeta», sebbene dapprima mi si sia presentato come un pastore pentecostale. Per non parlare di Emile Okoka, un seguace di Branham che afferma di essere lui stesso l’Elia escatologico, vista oramai la morte del suo maestro da quasi cinquant’anni. [► Emile Okoka è l’Elia escatologico?]

     Ecco quindi l’e-mail che Pietro D’Aloisio manda in giro da tempo e che è arrivata nuovamente a uno dei lettori di «Fede controcorrente».

     «Dio la benedica, non apparteniamo a nessuna denominazione ma siamo semplicemente Cristiani e predichiamo fedelmente la Bibbia nella Sua pienezza.

     In questo tempo il Signore ha mandato un profeta, confermato Soprannaturalmente per la seconda Venuta di Gesù Cristo. Tale profeta ci ha riportati a tutta la Parola di Dio (Atti 3,19-21). Ogni vero profeta non porta la gente a se stesso ma al Signore Gesù Cristo, così come ha fatto questo servitore di Dio. Tale mail ha l’intento di far conoscere ciò che Dio ha fatto nella nostra generazione con segni e meraviglie.

     Visita il nostro sito: http://www.branham.it per ricevere tutte le informazioni. Per chi desidera ricevere a casa i suoi sermoni fedelmente trascritti può rispondere a questa mail inviandoci il suo indirizzo di casa completo. Tutti sanno che non si può giudicare senza aver prima bene indagato. […] Dio vi benedica! Fr. Pietro (Il Messaggio di Dio)». {23-07-2009}

 

 

2.  ANALISI DELLO SCRITTO DI PIETRO D’ALOISIO: Egli ha mandato in giro la sua solita e-mail. Essa comincia asserendo: «...non apparteniamo a nessuna denominazione»; ciò non è vero, è un seguace di William Marrion Branham, defunto predicatore modalista, già contestato quand’era in vita e per altro ha avuto allora una influenza solo discreta.

     Poi continua dicendo: «...ma siamo semplicemente Cristiani»; ciò non è vero, perché i veri cristiani si attengono solo a ciò che «sta scritto» nella sacra Scrittura, ossia alla «fede, che è stata una volta per sempre tramandata ai santi» (Gd 1,3).

     E poi afferma: «...e predichiamo fedelmente la Bibbia nella Sua pienezza»; ciò non è vero, perché predicano le dottrine di Branham e usano la Bibbia per accreditarle presso cristiani distratti, con poca radice e conoscenza biblica. Si noti che, quando parlano della «Bibbia nella Sua pienezza», intendono la Bibbia con le interpretazioni e le aggiunte di Branham.

     Poi segue la solita tiritera per rendere appetibile quello che lui chiama il «profeta di Dio», ossia Branham, il suo nume tutelare, di cui poi offre in lettura i sermoni. Chiama tutto ciò «Il Messaggio di Dio»!

     Branham è morto da tempo. Come autonominato «Elia degli ultimi tempi» doveva introdurre l’avvento escatologico di Cristo. Ciò non è avvenuto né nei tempi né nei modi da lui preannunciati; né le chiese né il mondo hanno visto realizzato ciò che lui ha predetto di sé e dei suoi tempi (sono passati oramai circa cinquant’anni dalla sua morte!). Sulla base di Deuteronomio 18,21s e di altri brani, possiamo quindi affermare che Branham è uno dei tanti falsi profeti, sorti nella storia, che hanno detto di essere qualcosa di particolare (cfr. At 8,9ss, si veda qui già il mago Simone, fondatore poi della gnosi cristianizzata, che tanto male fece al cristianesimo). Branham continua a «vivere» soltanto nelle menti sedotte dei suoi seguaci, che continuano a propagare i suoi sermoni e le sue dottrine particolari (p.es. antitrinitarismo), che vanno alla sua tomba per sentire la sedicente «unzione» (anche Pietro D’Aloisio l’ha fatto) e che cercano di far breccia nelle menti di cristiani inconsapevoli, deboli, confusi e seducibili.

 

 

3.  ALCUNE DOTTRINE DI BRANHAM: Ecco qui di seguito alcune dottrine maggiori di William Marrion Branham.

     ■ Allorché Dio creò Eva, Egli l’avrebbe prelevata dal fianco d’Adamo e avrebbe separato lo o o spirito di Adamo in maschile e femminile. Dio avrebbe riposto la parte femminile in Eva. Idee del genere si trovano anche nella gnosi cristianizzata dei primi secoli, che vede in Adamo un essere androgino; lo stesso accade nello spiritualismo esoterico odierno. [Per l’approfondimento si veda Nicola Martella, «La Genesi e l’antico Medio Oriente», Temi delle origini, Le Origini 1 (Punto°A°Croce, Roma 2006), pp. 179s (L’essere androgino).]

 

     ■ Secondo Branham, il peccato primordiale di Eva avrebbe consistito in una sua relazione sessuale col serpente, da cui sarebbe nato Caino. Dottrine simili si trovano anche nella gnosi, l’esoterismo cristianizzato dei primi secoli. [Per l’approfondimento si veda Nicola Martella, «Il ratto della sessualità?», Temi delle origini, Le Origini 1 (Punto°A°Croce, Roma 2006), pp. 325-328. Cfr. Nicola Martella, «Il colloquio della donna con il serpente [Gn] 3,1-5», Esegesi delle origini, Le Origini 2 (Punto°A°Croce, Roma 2006), pp. 184s.]

 

     ■ Branham rifiutava la Trinità come tre persone distinte e contemporaneamente presenti nella storia, ma insegnava il modalismo: una sola persona divina (un Dio-Persona) che appare in tre apparenze o modi differenti. [► La concezione modalista di Dio]

 

     ■ Branham insegnava che le sette lettere dell’Apocalisse fossero sette periodi successivi della storia della chiesa e identificava gli «angeli» delle sette chiese con persone storiche: Paolo, Ireneo di Lione, Martino di Tours, Columba, Martin Lutero, John Wesley e l’ultimo, guarda caso, proprio se stesso, identificandosi con l’Elia escatologico. Per questo si definiva «profeta» e «l’Elia che deve venire». [► Branham, profeta maggiore ed Elia?]

 

     ■ Secondo Branham, la fede dei padri pentecostali doveva essere ristabilita alla fine dei tempi mediante lui stesso, che si credeva «Elia, il profeta» (Mal 3,24), e i «misteri di Dio» (Ap 10,7) sarebbe stati svelati per mezzo di lui. Ora, però è defunto da quasi cinquant’anni!

     Poiché in tale brano si parla della «settima tromba» durante la gran tribolazione e quest’ultima non era ancora visibilmente arrivata durante la vita di tale «profeta», lui e i suoi seguaci inventarono la dottrina del ritorno segreto o invisibile di Cristo nel 1963, adempiendo sedicentemente Luca 17,30! (si veda similmente dottrine simili nel Vetero-Avventismo e negli scritti della Torre di guardia). Nei versi che seguono, si vede però che Gesù parlava della gran tribolazione, tempo in cui l’uno sarà preso (ucciso) e l’altro lasciato (per entrare nel regno; vv. 31-37).

 

     ■ Branham insegnava che l’inferno non durerà eternamente, ma che il destino definitivo dei dannati sarà l’annientamento. Come si vede è la stessa dottrina di altri antitrinitari, ad esempio della Torre di guardia.

 

     ■ La pastorale esorcistica era un punto saliente della dottrina e della prassi di questo guaritore carismaticista nei suoi incontri di guarigione. Se un malato non veniva guarito, Branham attribuiva ciò a un peccato non confessato o a una demonizzazione del soggetto (sebbene fosse credente). Perciò gli esorcismi erano un elemento essenziale dei suoi interventi, poiché pressoché tutto era ricondotto a uno «spirito di qualcosa» (vizio, adulterio, fornicazione, ecc.). Egli minacciava gli scettici col fatto che gli spiriti cacciati nei suoi incontri potessero prendere possesso proprio di loro, se non si attenevano alle sue direttive. Lo stesso faceva con le persone guarite: se si fossero discostate dai suoi insegnamenti, si sarebbero ammalati più di prima. In pratica aggiogava così le persone a sé e ai suoi insegnamenti. [Per l’approfondimento si veda in Nicola Martella, Carismosofia (Punto°A°Croce, Roma 1995), gli articoli: «La pastorale esorcistica», pp. 205-212; «La pastorale esoterica: guarigione interiore», pp. 213-219.]

 

Dottrine e seguaci di William M. Branham? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Branham_Dottrine_seguaci_Esc.htm

24-07-2009; Aggiornamento: 26-07-2009

 

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