Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Escatologia 1

 

Carismaticismo

 

 

 

 

Questa opera contiene senz’altro alcune novità. Leggendo i brani escatologici della Bibbia sorgono vari interrogativi, ad esempio i seguenti:
■ I credenti, quando muoiono, vanno in cielo o in paradiso?
■ I morti nell’aldilà sono solo inattivi o anche incoscienti?
■ I bimbi morti dove vanno?
■ Se nessuno sa il giorno e l’ora dell’avvento del Messia, perché diversi cristiani hanno fatto predizioni circostanziate per il loro futuro imminente?
■ Qual è la differenza fra escatologia e utopia?
■ In che cosa si differenzia la speranza biblica dalla speranza secolarizzata di alcuni marxisti?
■ Il «rapimento» precederà o seguirà la tribolazione finale?
■ Quando risusciteranno i credenti dell’AT?
■ Il regno millenario è concreto o solo spirituale?
■ Durante il suo regno futuro col Messia regnerà sono Israele o anche la chiesa?
■ Nella nuova creazione i credenti abiteranno in cielo o sulla nuova terra?
■ Lo stagno di fuoco esisterà per sempre?
■ I morti si riconoscono nell’aldilà?
■ Non sarà noioso vivere nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il tempo nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il matrimonio nel nuovo mondo?
■ Eccetera...

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Escatologia 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IN W.M. BRANHAM SI È MANIFESTATO CRISTO

NELLA SUA SECONDA VENUTA?

Confronto con Vincenzo Ragusa, seguace di W.M. Branham

 

 di Nicola Martella

 

 

1.  ENTRIAMO IN TEMA: I seguaci di William M. Branham usano continuamente brani marginali della Scrittura per accreditarlo come «profeta» escatologico e particolare manifestazione di Cristo. Secondo loro, Gesù avrebbe adempiuto la sua seconda venuta il 28 febbraio del 1963 e si sarebbe manifestato specificatamente in questo santone. Essi pongono la «parola dell’ora», ossia le nuove rivelazioni di Branham, addirittura al di sopra delle rivelazioni bibliche dell’apostolo Paolo, ritenendo quelle del loro santone quelle definitive.

     Ancora oggigiorno i suoi seguaci peregrinano sulla tomba del loro «patrono», credendo di ricevere qui una particolare «unzione» e una particolare rivelazione divina. Come nell'antico gnosticismo, i seguaci di Branham si sentono come una particolare casta di iniziati nei «misteri», a cui la massa dei cristiani non sarebbe in grado di accedere. Questo li fa credere qualcosa di particolare, degli eletti e dei predestinati.

     Se si studia la storia della chiesa, ci si renderà conto che cose del genere sono sempre avvenute; ad esempio, Montano (2° sec.) aveva simili pretese e dopo di lui la schiera è stata folta. Altri personaggi simili sono sorti, annunciando d’essere una particolare rivelazione di Cristo o dello Spirito. Per i dettagli rimando in Nicola Martella (a cura di), Escatologia fra legittimità e abuso. Escatologia 2 (Punto°A°Croce, Roma 2007), alle sezioni: «Escatologia e primo millennio», pp. 27-52; «Escatologia e secondo millennio», pp. 53-113.

     La seguente discussione con Vincenzo Ragusa, che conosco da tempo, si è sviluppata dall’articolo «L’abuso di Ebrei 1,1-2 e 13,8», intervenendo egli al riguardo, per altro senza rispondere nel merito di tale articolo. Questi due brano sono usati particolarmente dai seguaci di Branham per accreditare la «parola dell’ora» del loro «Elia escatologico». Similmente fanno i seguaci di Kenneth Hagin col il loro «rhema». Per inquadrare le dottrine di Branham e dei suoi seguaci (specialmente l’antitrinitarismo modalista), si veda la sezione «Branham e i suoi seguaci» (vari articoli). Per capire come le solite speculazioni gnostiche, insegnate anche da Branham, si manifestino continuamente in altre persone, che pretendono di averle ricevute da Dio come nuove rivelazioni, si veda l’articolo «Speculazioni gnostiche di Eliseo Bonanno sulle Origini».

 

 

2.  IL CONFRONTO

Vincenzo Ragusa: Nicola Martella, Gesù parla soltanto ai Suoi, non a tutti. Col tuo dire vorresti metterci un tappo alla Sua bocca? Ebrei 13,8 è sempre all’opera soltanto per i Suoi Figliuoli, non certo per pastori trinitariani, che disprezzano l’opera di Dio e cercano di occultarla rendendola inefficace. {07-06-2011}

 

Nicola Martella: Eccolo, ci mancava Vincenzo Ragusa, seguace del defunto W.M. Branham, falso maestro, che si riteneva d’essere l’Elia escatologico. Egli, come tale, aveva annunciato l’avvento del Signore Gesù durante la sua vita, ma è morto semplicemente prima... oramai da decenni, mostrando d’essere l’ennesimo falso profeta e nulla più.

     I seguaci di Branham si sentono particolarmente «eletti», perciò ritengono che «Gesù parla soltanto ai Suoi [= seguaci di Branham], non a tutti» i credenti e molto meno a coloro che credono in Dio in tre Persone; infatti, i branhamiti sono antitrinitari modalisti e credono in un Dio trasformista, che appare ora in un modo, ora in un altro. Per «opera di Dio» intendono le nuove rivelazioni mediante il loro «nume profetico», Branham.

 

Vincenzo Ragusa: Nicola Martella, la seconda venuta di Gesù, secondo la Scrittura, era prevista come manifestazione del Figliuolo dell’uomo, cioè: il Suo Spirito, che opera tramite la carne del Suo profeta Branham, come Dio operava tramite la Carne del Suo Figliuolo Gesù. So per certo che queste cose sono difficili da capire per un dottore in teologia, ma facili per i Figli di Dio. In Ogni caso, Gesù ha adempiuto la Sua seconda venuta nel 1963 il 28 febbraio. Pertanto, la falsità del tuo dire cercala altrove. {07-06-2011}

 

Nicola Martella: Vedo che non c’è proprio nessun pudore nel torcere la Scrittura a proprio arbitrio. Queste asserzioni di Vincenzo Ragusa sono speculazioni alla Branham, ispirate dal diavolo e non dallo Spirito di Cristo. Branham sarebbe una specie di «reincarnazione» di Cristo? Questa è filosofia orientale cristianizzata. Infatti anche lì credono che il Buddha si manifesti ora in questo, ora in quello. Allo stesso modo, i branhamiti vedono nel loro santone una manifestazione di Cristo e addirittura una seconda sua venuta.

     Gesù Cristo, il Re dell’universo, sarebbe venuto nel 1963 e la stragrande maggioranza delle persone nelle chiese e nel mondo non l’avrebbe visto? Fantasie gnostiche e menzognere al pari delle speculazioni esoteriche di altri santoni e gruppi simili. Tale numerologia escatologica è tipica anche degli avventisti, che annunziarono qualcosa di simile per il 19° secolo. Da loro provengono anche i seguaci della Torre di guardia, che di avventi simili ne hanno annunziati parecchi, sbagliando sempre. Tanto tali «avventi» invisibili di Cristo, annunziati dagli avventisti e da Branham, chi li può dimostrare? Preferisco credere a ciò che dissero «due uomini in vesti bianche» che «si presentarono loro [agli apostoli] e dissero: “Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù che è stato tolto da voi e assunto in cielo, verrà nella medesima maniera che l’avete veduto andare in cielo» (At 1,10s), ossia visibilmente. Anche Giovanni disse: «Ecco, egli viene colle nuvole; e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero» (Ap 1,7).

     W.M. Branham è paragonabile al falso profeta Elima, che per accreditarsi si faceva chiamare Bar-Gesù (figlio di Gesù), ma contrastava l’annunzio della Parola di Dio. Tali sono anche i seguaci di tale santone, che viene venerato come un «Padre Pio». Paolo, guardando Elima fisso negli occhi, gli disse: «O pieno d’ogni frode e d’ogni furberia, figlio del diavolo, nemico d’ogni giustizia, non cesserai tu di pervertire le diritte vie del Signore?» (At 13,9s). Questa diagnosi descrive perfettamente Branham e i suoi seguaci. Elima rimase cieco per un certo tempo; la cecità spirituale dei seguaci di Branham è cronica oramai. I seguaci di Branham sono così contaminati dallo gnosticismo esoterico che, chi viene in contatto con loro, viene contaminato dallo stesso spirito delle tenebre.

 

Vincenzo Ragusa: Nicola Martella, stai usando frasi non dette da me. Il profeta Branham non fu la reincarnazione di Gesù. Come io non sono la Sua, ma Egli vive nel mio corpo col Suo Spirito. Pertanto, le tue allusione sono errate. Vedi nel mio profilo, dove c’è una foto d’una nuvola scattata il 28 febbraio del 1963. [N.d.R.: Si veda a fondo pagina.] Gesù scese col terzo mandato per il Suo profeta. La Spada della Parola era nelle sue labbra. Nicola, quello che dici pensi e scrivi, è assolutamente influente, in ogni caso s’é già adempiuto. Non doveva farsi vedere dagli increduli ma dai Suoi, come la prima volta. A voi è dato conoscere i segreti del Regno, non agli altri, a loro non è lecito. Non disse così Gesù: Ecco perché non Lo avete visto. {07-06-2011}

 

Nicola Martella: Ai Farisei Gesù disse: «E avete annullata la parola di Dio a motivo della vostra tradizione» (Mt 15,6). Voi fate la stessa cosa per mezzo delle vostre speculazioni gnostiche di stampo esoterico. A noi non interessano le foto di nuvole, a cui viene dato un significato arbitrario, ma l’esegesi rigorosa e contestuale della sacra Scrittura. Branham e i suoi seguaci sono un vero pericolo per il cristianesimo biblico. Tenetevi il vostro santone defunto! Egli affermò d’essere l’Elia escatologico e che Cristo sarebbe venuto visibilmente durante la sua vita per regnare visibilmente sulla terra. Branham è morto da decenni e nulla di ciò è avvenuto. Perciò, egli è non solo un falso maestro, ma un falso profeta. Inoltre, storcete la Scrittura per accreditare tale presunta discesa di Gesù con un terzo mandato per Branham, il che sarebbe evidente solo a voi, seguaci di tale santone gnostico. Paragonare tali speculazioni ai «segreti del Regno», mostra il grado di strumentalizzazione della Scrittura, che avete.

 

Vincenzo Ragusa: Nicola Martella, allo stesso modo lo furono quanti seguirono san Paolo, la dove da persecutore divenne perseguitato. Tutti i veri profeti sono stati rigettati, lo fu anche il Cristo che era il legno verde, quanto più quelli secchi. {07-06-2011}

 

Nicola Martella: Dopo la cecità, eccoci alla paranoia... e al vittimismo. Non vedo niente prove esegetiche e solo proclami speculativi. Al delirio escatologico ci manca poco.

     Vincenzo Ragusa, per diventare pure tu «l’Elia escatologico», dopo il trapasso del tuo maestro, il «Padre Pio» dei branhamiti, ti mancano solo l’aureola e le stimmate. Forse se continuate a fare pellegrinaggi sulla tomba di Branham, come fate, «l’unzione sepolcrale», che lì pensate di trovare, ti farà levitare e accendere d’immenso e sarai tu il degno successore di Branham. Allora forse il «cristo» della vostra immaginazione (non quello biblico) verrà una quarta volta e s’incarnerà in te, il nuovo «canale» trascendentale dalla sublime sapienza astrale.

     Atterra, prima che finisci il carburante e ti schianti al suolo. Torna alla «sola Scrittura», convertiti al «solo Cristo», quello vero e storico, che tornerà visibilmente per tutti.

 

Vincenzo Ragusa: Nicola Martella, puntualizzo la mia posizione. Io non sono seguace di Branham, ma della Parola da lui predicata. Branham era un uomo come me, e pure lui aveva bisogno della stessa e medesima Parola, che è Cristo rivelato negli ultimi giorni prima d’iniziare la Grande Tribolazione. Se mai nella mia vita ho cercato di essere qualcuno, lo è stato quando Cristo mi ha chiamato, e di essere un buon cristiano e degno di Lui e del mio prossimo. Tra breve compio 70 anni, tutte le mie aspirazioni le ho messi 30 fa al Suoi piedi, dove spiritualmente mi corico ogni sera, non ardendo alzare gli occhi. Io non servo l’uomo, ma Cristo Gesù. {07-06-2011}

 

Nicola Martella: Una bella contraddizione. Branham ora è il più grande profeta, ora viene degradato a «un uomo come me», ora è nuovamente il canale ultimo che rivela Cristo negli ultimi giorni. La solita confusione dei seguaci di questo santone. Preferisco la «sola Parola», quella predicata da Cristo e dagli apostoli alla parola predicata da Branham e dai santoni gnostico-esoterici come lui. Torna alla «sola Scrittura», a quella che in breve giudicherà tutti. Chi ci aggiunge o toglie, lo fa a suo rischio e pericolo (Ap 22,18s).

 

Vincenzo Ragusa: Nicola Martella, i predestinati, che ricevettero la Parola inviata da Dio, mediante il profeta Branham, non si sono fermati al 1965, data della sua morte, sono andati avanti, poiché dopo di lui, è lo Spirito Santo che ha preso la guida della Sua Sposa. Noi siamo edificati sulla stessa Parola apostolica, con la rivelazione degli eventi futuri, cosa che soltanto adesso sappiamo. La Parola profetica del profeta Branham ci ha portati fino a un certo punto: Restauro della Parola, alterata al tempo del dominio cattolico romano, secondo Ap 10,7; chiamare gli operai dell’undicesima ora, che sono stati gli ultimi componenti della Sposa, scaturiti dall’ultima epoca della Chiesa di Laodicea, adempiendo Ap 3, di cui l’angelo, a cui era diretto il Messaggio, è stato il profeta Branham. Pertanto, tutto quello che è stato recato dal ministero di quest’uomo-profeta, è per i Figliuoli «veri», la base su cui siamo subentrati e su cui abbiamo basato ogni insegnamento, poiché era Cristo che lo guidava al fine di farci avere il Suo Messaggio all’invito alle Nozze con l’Agnello. Ogni credente, che ha accettato la Parola dell’ora, non ha accettato Branham, ma Gesù Cristo rivelato mediante Branham, adempiendo Luca 17,30. Il profeta è tornato nel seno del Padre, ma la Sposa, da lui chiamata, conduce e si conduce negli insegnamenti, non di Branham, ma della stessa e medesima Parola insegnata da Paolo. Tutto quello che Paolo non conosceva, lo conosciamo noi al presente, poiché la perfezione della Parola l’abbiamo oggi. Malgrado il tuo dissenso, noi sappiamo essere la Verità. {07-06-2011}

 

Nicola Martella: Vedo che oramai siete inguaribili come coloro, che sono devoti a questo o quel «santo» fatto dagli uomini, avendolo voi eletto a vostro «patrono» (= padrone). Pur avendo Branham insegnato palesi false dottrine di origine gnostica ed esoterica (ad esempio il peccato primordiale sarebbe stato un rapporto sessuale avuto da Eva col diavolo!), voi lo ritenete un «profeta» di Dio. Ciò è molto grave, tanto più che ne fate uno spartiacque nella storia.

     Quanto siete oramai marchiati a fuoco nelle vostre coscienze, è dato dal fatto che tu dica che solo dopo Branham lo Spirito Santo avrebbe «preso la guida della sua Sposa»; no, da Pentecoste in poi, lo Spirito di Dio non ha mai smesso di guidare la chiesa, che è la «sposa di Cristo» (Ef 5,23ss; Ap 19,7; 21,2.9; 22,17) e non dello Spirito.

     Branham avrebbe restaurato la Parola? Ciò mostra la vostra poca conoscenza della storia della chiesa; c’è stata una Riforma e un risveglio. Inoltre, Gesù ha detto che sarebbe stato il compito dello Spirito Santo a guidare i discepoli in tutta la verità (Gv 16,13), non di un presunto «profeta». E il tutto si basa su speculazioni senza fondamento esegetico.

     Apocalisse 10,7 si riferisce al tempo della grande tribolazione e non alla chiesa. L’altra speculazione riguarda Apocalisse 2-3; ho già mostrato altrove che tali lettere furono scritte dal Signore a conduttori di chiese allora esistenti e che non hanno nulla a che fare con presunte epoche della storia, secondo le speculazioni avventiste, darbyste e branhamite. Il termine greco anghelos indicava l’inviato, il rappresentante, ed era riferito nel testo al conduttore di una chiesa locale. [Si veda nel libro da me curato: Uniti nella verità, come affrontare le diversità (Punto°A°Croce, Roma 2001), pp. 35s (Le lettere alle sette chiese); Le sette chiese dell’Apocalisse] Per cui, Branham non è «l’angelo» di alcunché, ma solo un falso profeta e uno speculatore.

     È una vera e propria arroganza considerarsi come branhamiti i «Figliuoli “veri”» di Dio. Cristo non guidava Branham, poiché gli insegnamenti di costui erano in palese contrasto con la Parola di Dio. Inoltre l’invito alle «Nozze con l’Agnello» avverrà alla fine della grande tribolazione; Branham è morto, ma la tribolazione non è ancora arrivata né è ritornato il Signore, come lui aveva predetto per i suoi giorni, cosa che ne fa un falso profeta. Gesù Cristo non si è rivelato mediante Branham, come s’afferma, visto che è stato smascherato come mendace e falso profeta fin dall’inizio dalla maggior parte dei credenti del suo tempo.

     Branham non ha adempiuto Luca 17,30, poiché tale verso si riferisce all’avvento del Messia per iniziare il regno politico sulla terra; Branham è morto da decenni e il regno fisico di Cristo non si vede.

     Voi distorcete le sacre Scritture secondo i falsi insegnamenti di tale falso maestro. E nonostante ciò, ritenere che tale eresie gnostiche siano la verità! Addirittura ritenete che la falsa rivelazione di Branham sia superiore a quella dell’apostolo Paolo. Voi siete proprio accecati d’ideologia e dominati dallo stesso spirito che dominò lui, per essere così ciechi e dipendenti da tale vostro santone e patrono alla «Padre Pio». Vedo che non c’è proprio speranza che usciate dal dominio di tale spirito religioso.

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°

 

Si noti come si dia, alla fine di questa foto, un significato sovrannaturale e trascendentale a un fenomeno atmosferico naturale avvenuto in Arizona il 28-02-1963. Tale foto viene portata a dimostrazione di una inverosimile seconda venuta di Cristo in Branham, suo sedicente «profeta» escatologico.

 

 

Negli USA di fenomeni del genere ne avvengono continuamente di ogni specie, forma e natura. Il Web è pieno di spettacolari nuvole provenienti da tutto il mondo, dagli USA e perfino dall'Arizona (qui; qui e varie altre pagine a seguire, cliccando in basso a tale pagina). In «Google immagini» basta immettere «Arizona cloud» e si avranno migliaia di fotografie di nuvole di quella zona, che fanno semplicemente impallidire tale immagine della rivista «Live» del 1963.

    Nella Bibbia gli «angeli» (dal gr. anghelos «inviato») non hanno ali, ma le hanno solo i cherubini e i serafini. [Per l’approfondimento si vedano in Nicola Martella, Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002), gli articoli: «Cherubini», pp. 107ss; «Esseri celesti», pp. 157s.]

    Coloro, che vanno dietro alle nuvole, rischiano essi stessi di diventare «nuvole senz’acqua, portate qua e là dai venti» (Gd 1,12; 2 Pt 2,17) e «bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore» (Ef 4,14).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Branham_Cristo_2venuta_Esc.htm

09-06-2011; Aggiornamento: 21-09-2012

 

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