1. ENTRIAMO IN TEMA: I
seguaci di William M. Branham usano continuamente brani marginali della
Scrittura per accreditarlo come «profeta» escatologico e particolare
manifestazione di Cristo. Secondo loro, Gesù avrebbe adempiuto la sua
seconda venuta il 28 febbraio del 1963 e si sarebbe manifestato specificatamente
in questo santone. Essi pongono la «parola dell’ora», ossia le nuove
rivelazioni di Branham, addirittura al di sopra delle rivelazioni bibliche
dell’apostolo Paolo, ritenendo quelle del loro santone quelle definitive.
Ancora oggigiorno i suoi seguaci peregrinano sulla
tomba del loro «patrono», credendo di ricevere qui una particolare «unzione»
e una particolare rivelazione divina. Come nell'antico gnosticismo, i seguaci di
Branham si sentono come una particolare casta di iniziati nei «misteri»,
a cui la massa dei cristiani non sarebbe in grado di accedere. Questo li fa
credere qualcosa di particolare, degli eletti e dei predestinati.
Se si studia la storia della chiesa, ci si renderà
conto che cose del genere sono sempre avvenute; ad esempio, Montano (2°
sec.) aveva simili pretese e dopo di lui la schiera è stata folta. Altri
personaggi simili sono sorti, annunciando d’essere una particolare rivelazione
di Cristo o dello Spirito. Per i dettagli rimando in Nicola Martella (a cura
di), Escatologia fra legittimità e abuso.
Escatologia 2 (Punto°A°Croce, Roma 2007), alle sezioni: «Escatologia e primo
millennio», pp. 27-52; «Escatologia e secondo millennio», pp. 53-113.
La seguente discussione con
Vincenzo Ragusa, che conosco da tempo,
si è sviluppata dall’articolo «L’abuso
di Ebrei 1,1-2 e 13,8», intervenendo egli al riguardo, per altro senza
rispondere nel merito di tale articolo. Questi due brano sono usati
particolarmente dai seguaci di Branham per accreditare la «parola dell’ora» del
loro «Elia escatologico». Similmente fanno i seguaci di Kenneth Hagin col
il loro «rhema». Per inquadrare le dottrine di Branham e dei suoi seguaci
(specialmente l’antitrinitarismo modalista), si veda la sezione «Branham
e i suoi seguaci» (vari articoli). Per capire come le solite speculazioni gnostiche,
insegnate anche da Branham, si manifestino continuamente in altre persone, che
pretendono di averle ricevute da Dio come nuove rivelazioni, si veda l’articolo
«Speculazioni
gnostiche di Eliseo Bonanno sulle Origini».
2. IL CONFRONTO
■
Vincenzo Ragusa:
Nicola Martella, Gesù parla soltanto ai Suoi, non a tutti.
Col tuo dire vorresti metterci un tappo alla Sua bocca? Ebrei 13,8 è sempre
all’opera soltanto per i Suoi
Figliuoli, non certo per pastori trinitariani, che disprezzano l’opera di Dio e
cercano di occultarla rendendola inefficace. {07-06-2011}
■
Nicola Martella: Eccolo, ci
mancava Vincenzo Ragusa, seguace del defunto W.M. Branham, falso maestro,
che si riteneva d’essere l’Elia escatologico. Egli, come tale, aveva
annunciato l’avvento del Signore Gesù durante la sua vita, ma è morto
semplicemente prima... oramai da decenni, mostrando d’essere l’ennesimo falso
profeta e nulla più.
I seguaci di Branham si sentono particolarmente «eletti»,
perciò ritengono che «Gesù parla soltanto ai Suoi [= seguaci di Branham],
non a tutti» i credenti e molto meno a coloro che credono in Dio in tre Persone;
infatti, i branhamiti sono antitrinitari modalisti e credono in un Dio
trasformista, che appare ora in un modo, ora in un altro. Per «opera di Dio»
intendono le nuove rivelazioni mediante il loro «nume profetico», Branham.
■
Vincenzo Ragusa: Nicola
Martella, la seconda venuta di Gesù, secondo la Scrittura, era prevista come
manifestazione del Figliuolo dell’uomo, cioè: il Suo Spirito, che opera
tramite la carne del Suo profeta Branham, come Dio operava tramite la Carne
del Suo Figliuolo Gesù. So per certo che queste cose sono difficili da capire
per un dottore in teologia, ma facili per i Figli di Dio. In Ogni caso, Gesù ha
adempiuto la Sua seconda venuta nel 1963 il 28 febbraio. Pertanto, la
falsità del tuo dire cercala altrove. {07-06-2011}
■
Nicola Martella: Vedo che
non c’è proprio nessun pudore nel torcere la Scrittura a proprio
arbitrio. Queste asserzioni di Vincenzo Ragusa sono speculazioni alla Branham,
ispirate dal diavolo e non dallo Spirito di Cristo. Branham sarebbe una specie
di
«reincarnazione» di Cristo? Questa è filosofia orientale cristianizzata.
Infatti anche lì credono che il Buddha si manifesti ora in questo, ora in
quello. Allo stesso modo, i branhamiti vedono nel loro santone una
manifestazione di Cristo e addirittura una seconda sua venuta.
Gesù Cristo, il Re dell’universo, sarebbe venuto nel
1963 e la stragrande maggioranza delle persone nelle chiese e nel mondo non
l’avrebbe visto? Fantasie gnostiche e menzognere al pari delle speculazioni
esoteriche di altri santoni e gruppi simili. Tale numerologia escatologica
è tipica anche degli avventisti, che annunziarono qualcosa di simile
per il 19° secolo. Da loro provengono anche i seguaci della Torre di guardia,
che di avventi simili ne hanno annunziati parecchi, sbagliando sempre. Tanto
tali «avventi» invisibili di Cristo, annunziati dagli avventisti e da Branham,
chi li può dimostrare? Preferisco credere a ciò che dissero «due uomini in vesti
bianche» che «si presentarono loro [agli apostoli] e dissero: “Uomini
Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù che è stato tolto
da voi e assunto in cielo, verrà nella medesima maniera che l’avete veduto
andare in cielo”» (At 1,10s), ossia visibilmente. Anche Giovanni disse:
«Ecco, egli viene colle nuvole; e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno
anche quelli che lo trafissero» (Ap 1,7).
W.M. Branham è paragonabile al falso profeta Elima,
che per accreditarsi si faceva chiamare Bar-Gesù (figlio di Gesù), ma
contrastava l’annunzio della Parola di Dio. Tali sono anche i seguaci di tale
santone, che viene venerato come un «Padre Pio». Paolo, guardando Elima fisso
negli occhi, gli disse: «O pieno d’ogni frode e d’ogni furberia,
figlio del diavolo, nemico d’ogni giustizia, non cesserai tu di pervertire
le diritte vie del Signore?» (At 13,9s). Questa diagnosi descrive
perfettamente Branham e i suoi seguaci. Elima rimase cieco per un certo tempo;
la cecità
spirituale dei seguaci di Branham è cronica oramai. I seguaci di Branham sono
così contaminati dallo gnosticismo esoterico che, chi viene in contatto
con loro, viene contaminato dallo stesso spirito delle tenebre.
■
Vincenzo Ragusa: Nicola
Martella, stai usando frasi non dette da me. Il profeta Branham non fu la
reincarnazione di Gesù. Come io non sono la Sua, ma Egli vive nel mio corpo col
Suo Spirito. Pertanto, le tue allusione sono errate. Vedi nel mio profilo, dove
c’è una foto d’una nuvola scattata il 28 febbraio del 1963. [N.d.R.: Si veda a
fondo pagina.] Gesù scese col terzo mandato per il Suo profeta. La Spada
della Parola era nelle sue labbra. Nicola, quello che dici pensi e scrivi, è
assolutamente influente, in ogni caso s’é già adempiuto. Non doveva farsi
vedere dagli increduli ma dai Suoi, come la prima volta. A voi è dato
conoscere i segreti del Regno, non agli altri, a loro non è lecito. Non disse
così Gesù: Ecco perché
non Lo avete visto. {07-06-2011}
■
Nicola Martella: Ai Farisei
Gesù disse: «E avete annullata la parola di Dio a motivo della vostra
tradizione» (Mt 15,6). Voi fate la stessa cosa per mezzo delle vostre
speculazioni gnostiche di stampo esoterico. A noi non interessano le foto
di nuvole, a cui viene dato un significato arbitrario, ma l’esegesi rigorosa
e contestuale della sacra Scrittura. Branham e i suoi seguaci sono un vero
pericolo per il cristianesimo biblico. Tenetevi il vostro santone defunto!
Egli affermò d’essere l’Elia escatologico e che Cristo sarebbe venuto
visibilmente durante la sua vita per regnare visibilmente sulla terra. Branham è
morto da decenni e nulla di ciò è avvenuto. Perciò, egli è non solo un falso
maestro, ma un falso profeta. Inoltre, storcete la Scrittura per
accreditare tale presunta discesa di Gesù con un terzo mandato
per Branham, il che sarebbe evidente solo a voi, seguaci di tale santone
gnostico. Paragonare tali speculazioni ai «segreti del Regno», mostra il grado
di strumentalizzazione della Scrittura, che avete.
■
Vincenzo Ragusa: Nicola
Martella, allo stesso modo lo furono quanti seguirono san Paolo, la dove
da persecutore divenne perseguitato. Tutti i veri profeti sono stati
rigettati, lo fu anche il Cristo che era il legno verde, quanto più quelli
secchi. {07-06-2011}
■
Nicola Martella: Dopo la
cecità, eccoci alla paranoia... e al vittimismo. Non vedo niente prove
esegetiche e solo
proclami speculativi. Al delirio escatologico ci manca poco.
Vincenzo Ragusa, per diventare pure tu «l’Elia
escatologico», dopo il trapasso del tuo maestro, il «Padre Pio» dei branhamiti,
ti mancano solo l’aureola e le stimmate. Forse se continuate a fare
pellegrinaggi sulla tomba di Branham, come fate, «l’unzione sepolcrale», che
lì pensate di trovare, ti farà levitare e accendere d’immenso e sarai tu il
degno successore di Branham. Allora forse il «cristo» della vostra immaginazione
(non quello biblico) verrà una quarta volta e s’incarnerà in te, il nuovo
«canale» trascendentale
dalla sublime sapienza astrale.
Atterra, prima che finisci il carburante e ti schianti
al suolo. Torna alla «sola Scrittura», convertiti al «solo Cristo»,
quello vero e storico, che tornerà visibilmente per tutti.
■
Vincenzo Ragusa: Nicola
Martella, puntualizzo la mia posizione. Io non sono seguace di Branham, ma della
Parola da lui predicata. Branham era un uomo come me, e pure lui aveva
bisogno della stessa e medesima Parola, che è Cristo rivelato negli ultimi
giorni prima d’iniziare la Grande Tribolazione. Se mai nella mia vita ho
cercato di essere qualcuno, lo è stato quando Cristo mi ha chiamato, e di essere
un buon cristiano e degno di Lui e del mio prossimo. Tra breve compio 70 anni,
tutte le mie aspirazioni le ho messi 30 fa al Suoi piedi, dove spiritualmente mi
corico ogni sera, non ardendo alzare gli occhi. Io non servo l’uomo, ma Cristo
Gesù. {07-06-2011}
■
Nicola Martella: Una bella
contraddizione. Branham ora è il più grande profeta, ora viene degradato a «un
uomo come me», ora è nuovamente il canale ultimo che rivela Cristo negli
ultimi giorni. La solita confusione dei seguaci di questo santone.
Preferisco la «sola Parola», quella predicata da Cristo e dagli apostoli alla
parola predicata da Branham e dai santoni gnostico-esoterici come lui. Torna
alla «sola Scrittura», a quella che in breve giudicherà tutti. Chi ci
aggiunge o toglie, lo fa a suo rischio e pericolo (Ap 22,18s).
■
Vincenzo Ragusa: Nicola
Martella, i predestinati, che ricevettero la Parola inviata da Dio,
mediante il profeta Branham, non si sono fermati al 1965, data della sua morte,
sono andati avanti, poiché dopo di lui, è lo Spirito Santo che ha preso la
guida della Sua Sposa. Noi siamo edificati sulla stessa Parola apostolica,
con la rivelazione degli eventi futuri, cosa che soltanto adesso sappiamo. La
Parola profetica del profeta Branham ci ha portati fino a un certo punto:
Restauro della Parola, alterata al tempo del dominio cattolico romano,
secondo Ap 10,7; chiamare gli operai dell’undicesima ora, che sono stati
gli ultimi componenti della Sposa, scaturiti dall’ultima epoca della Chiesa
di Laodicea, adempiendo Ap 3, di cui l’angelo, a cui era diretto il
Messaggio, è stato il profeta Branham. Pertanto, tutto quello che è stato recato
dal ministero di quest’uomo-profeta, è per i Figliuoli «veri», la base su
cui siamo subentrati e su cui abbiamo basato ogni insegnamento, poiché era
Cristo che lo guidava al fine di farci avere il Suo Messaggio all’invito
alle Nozze con l’Agnello. Ogni credente, che ha accettato la Parola
dell’ora, non ha accettato Branham, ma Gesù Cristo rivelato mediante Branham,
adempiendo Luca 17,30. Il profeta è tornato nel seno del Padre, ma la Sposa, da
lui chiamata, conduce e si conduce negli insegnamenti, non di Branham, ma della
stessa e medesima Parola insegnata da Paolo. Tutto quello che Paolo non
conosceva, lo conosciamo noi al presente, poiché la perfezione della Parola
l’abbiamo oggi. Malgrado il tuo dissenso, noi sappiamo essere la Verità.
{07-06-2011}
■
Nicola Martella: Vedo che
oramai siete inguaribili come coloro, che sono devoti a questo o quel
«santo» fatto dagli uomini, avendolo voi eletto a vostro «patrono» (=
padrone). Pur avendo Branham insegnato palesi false dottrine di origine
gnostica ed esoterica (ad esempio il peccato primordiale sarebbe stato un
rapporto sessuale avuto da Eva col diavolo!), voi lo ritenete un «profeta» di
Dio. Ciò è molto grave, tanto più che ne fate uno spartiacque nella
storia.
Quanto siete oramai marchiati a fuoco nelle vostre
coscienze, è dato dal fatto che tu dica che solo dopo Branham lo Spirito Santo
avrebbe «preso la
guida della sua Sposa»; no, da Pentecoste in poi, lo Spirito di Dio non ha
mai smesso di guidare la chiesa, che è la «sposa di Cristo» (Ef 5,23ss; Ap 19,7;
21,2.9; 22,17) e non dello Spirito.
Branham avrebbe restaurato la Parola? Ciò mostra
la vostra poca conoscenza della storia della chiesa; c’è stata una Riforma e un
risveglio. Inoltre, Gesù ha detto che sarebbe stato il compito dello Spirito
Santo a guidare i discepoli in tutta la verità (Gv 16,13), non di un presunto
«profeta». E il tutto si basa su speculazioni senza fondamento esegetico.
Apocalisse 10,7 si riferisce al tempo della
grande tribolazione e non alla chiesa. L’altra speculazione riguarda
Apocalisse 2-3; ho già mostrato altrove che tali lettere furono scritte dal
Signore a conduttori di chiese allora esistenti e che non hanno nulla a che fare
con presunte epoche della storia, secondo le speculazioni avventiste, darbyste e
branhamite. Il termine greco anghelos indicava l’inviato, il
rappresentante, ed era riferito nel testo al conduttore di una chiesa locale.
[Si veda nel libro da me curato:
Uniti nella verità, come affrontare le diversità (Punto°A°Croce,
Roma 2001), pp. 35s (Le lettere alle sette chiese);
►
Le sette chiese dell’Apocalisse] Per cui, Branham non è «l’angelo» di
alcunché, ma solo un falso profeta e uno speculatore.
È una vera e propria arroganza considerarsi come
branhamiti i «Figliuoli “veri”» di Dio. Cristo non guidava Branham,
poiché gli insegnamenti di costui erano in palese contrasto con la Parola di
Dio. Inoltre l’invito alle «Nozze con l’Agnello» avverrà alla fine della
grande tribolazione; Branham è morto, ma la tribolazione non è ancora arrivata
né è ritornato il Signore, come lui aveva predetto per i suoi giorni, cosa che
ne fa un falso profeta. Gesù Cristo non si è rivelato mediante Branham,
come s’afferma, visto che è stato smascherato come mendace e falso profeta fin
dall’inizio dalla maggior parte dei credenti del suo tempo.
Branham non ha adempiuto Luca 17,30, poiché tale
verso si riferisce all’avvento del Messia per iniziare il regno politico sulla
terra; Branham è morto da decenni e il regno fisico di Cristo non si vede.
Voi distorcete le sacre Scritture secondo i
falsi insegnamenti di tale falso maestro. E nonostante ciò, ritenere che tale
eresie gnostiche siano la verità! Addirittura ritenete che la falsa
rivelazione di Branham sia
superiore a quella dell’apostolo Paolo. Voi siete proprio accecati
d’ideologia e dominati dallo stesso spirito che dominò lui, per essere così
ciechi e dipendenti da tale vostro santone e patrono alla «Padre Pio». Vedo che
non c’è proprio speranza che usciate dal dominio di tale spirito religioso.
*°*°*°*°*°*°*°*°*°
Si noti come si dia, alla fine di questa foto, un significato sovrannaturale e
trascendentale a un fenomeno atmosferico naturale avvenuto in Arizona il
28-02-1963. Tale foto viene portata a dimostrazione di una inverosimile
seconda venuta di Cristo in Branham, suo sedicente «profeta» escatologico.
Negli USA di fenomeni del genere ne avvengono continuamente di ogni specie,
forma e natura. Il Web è pieno di spettacolari nuvole provenienti da
tutto il mondo, dagli USA e perfino dall'Arizona (qui;
qui
e varie altre pagine a seguire, cliccando in basso a tale pagina). In «Google
immagini» basta immettere «Arizona cloud» e si avranno migliaia di fotografie di
nuvole di quella zona, che fanno semplicemente impallidire tale immagine della
rivista «Live» del 1963.
Nella Bibbia gli «angeli» (dal gr. anghelos
«inviato») non hanno ali, ma le hanno solo i cherubini e i serafini.
[Per
l’approfondimento si vedano in Nicola Martella,
Manuale Teologico dell’Antico Testamento
(Punto°A°Croce, Roma 2002), gli articoli: «Cherubini»,
pp. 107ss; «Esseri celesti», pp. 157s.]
Coloro, che vanno dietro alle nuvole, rischiano essi stessi
di diventare «nuvole senz’acqua, portate qua e là dai venti» (Gd
1,12; 2 Pt 2,17) e «bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento
di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti
seduttrici dell’errore» (Ef 4,14).
►
URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Branham_Cristo_2venuta_Esc.htm
09-06-2011; Aggiornamento: 21-09-2012 |