1. UN TESTO CON GRANDI ATTESE
Avevo ricevuto diverse volte l’avviso d’un prossimo
«grande evento» (così anche l’oggetto dell’avviso) da
parte di «Daniela» di «Villa El Shaddai». Devo ammettere che, sebbene abbia
sentito il dovere di intervenire, ho rimandato ogni volta, sperando che lo
facesse qualche altro. Purtroppo nessuno, che io sappia, è entrato nella breccia
e ha preso posizione. Possibile che ognuno pensi alla propria via e pensi ai
fatti suoi? Questa volta ho dovuto prendermi le mie responsabilità, sebbene a
gente ormai tollerante di tutto ciò non piacerà.
Ecco l’ultimo testo ricevuto (originale tutto in
stampatello, ho aggiunto i segni di interpunzione):
«Ultimi posti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Prenotatevi, accorrete, non perdete la benedizione dell’anno
Per informazioni chiamare allo xxx [numero eliminato, N.d.R.]
A presto
Dio vi benedica
Chiesa Cristiana del Pieno Evangelo» {12-07-2008}
2. ANALISI DEL TESTO
Ecco alcune mie riflessioni spontanee, sorte dopo aver
lesto un simile testo.
■ Visto che è annunciato un «grande evento» ho
pensato al rapimento della chiesa o al ritorno di Cristo. Che essi soli ne siano
al corrente? No, deve trattarsi di un’altra cosa, visto che nessuno ne sa il
momento (Mt 24,36.50).
■ «Ultimi posti»? Con tanti punti esclamativi
nell’originale si deve pensare subito a una specie di arca di Noè. Oppure che il
tempo della grazia sta per terminare, poiché finalmente è «entrata la
pienezza dei Gentili» (Rm 11,25); non può essere, altrimenti vedremmo «tutto
Israele salvato» (v. 26). Vuoi vedere che riguardo ai martiri è «completo
il numero dei loro conservi e dei loro fratelli»? (Ap 6,11). Non può essere,
altrimenti ci troveremmo durante la gran tribolazione.
■ «Prenotatevi, accorrete, non perdete…»: Deve
trattarsi di qualcosa di veramente urgente e spettacolare, che nella storia non
si verificherà mai più così in fretta, come una cometa che sfiora la
Terra ogni 100.000 anni. Oppure finalmente compariranno angeli del cielo ad
annunciare qualcosa di grandioso (Lc 2,9-14), Mosè ed Elia (Mt 17,3s) o i due
testimoni escatologici (Ap 11,3ss)?
■ «La benedizione dell’anno»: La cosa dev’essere
seria! Chi la perde, è spacciato per quest’anno e magari deve aspettare all’anno
prossimo! E con l’inflazione e le avvisaglie di recessione che stanno in giro,
chi se lo può permettere! Conosco la «Villa El Shaddai», ma non è il nuovo
«monte Gherizim» (Dt 11,29; 27,12), è in pianura . E se tutti i credenti
d’Italia vorranno andarsi a prendere la «benedizione dell’anno», ci saranno
problemi d’ordine pubblico, si bloccherà l’attigua autostrada, ci saranno
problemi di approvvigionamento e d’igiene, dovrà intervenire la protezione
civile e le file di persone saranno di centinaia di chilometri in tutte le
direzioni. Che caos! Fortunato chi avrà i primi numeretti!
Chi si sarà scomodato per impartire tale «benedizione
dell’anno»? Forse il sommo Sacerdote che una volta l’anno faceva l’espiazione
(Lv 16,10ss) e metteva la benedizione sul popolo? (Nu 6,23ss; 9,22s). Non può
essere, visto che siamo sotto la grazia e nel nuovo patto. Va bene che alcuni
chiamano la loro sala di culto «tempio», ma quello di Gerusalemme era altra
cosa, no? Forse per l’occasione resusciterà uno dei profeti come Samuele (cfr. 1
Sm 15,13) o uno degli apostoli?
■ «Chiesa Cristiana del Pieno Evangelo»:
L’espressione «Pieno Evangelo» presume che ci sia anche un Evangelo meno pieno o
addirittura vuoto. Anche Paolo ha quindi sbagliato non dicendoci nulla in
merito!? Perché Gesù ha puntualizzato specialmente l’«Evangelo del regno» (Mt
4,23; 9,35; 24,14) e Paolo ha parlato solo dell’«Evangelo», del «mio
Evangelo» (Rm 2,16; 16,25; 2 Tm 2,8) e dell’«Evangelo di [Gesù] Cristo» (2 Cor
9,13; 10,14, Fil 1,27; 1 Ts 3,2; 2 Ts 1,8), senza rivelarci che ne esiste anche
uno «pieno»? Come faremo a sapere se il nostro «Evangelo» ha la pressione giusta
o se è un po’ sgonfio? [►
Quanto dev’essere
pieno l’Evangelo?]
3. I SOGNI E LA REALTÀ
La missiva aveva un allegato. Ma che delusione,
aprendolo: era il solito seminario annunziato da mesi, dal titolo «Alzatevi
profeti!!!». Il programma ha la presunzione di creare cristiani «allenati e
equipaggiati per la nostra generazione e diventare dei portatori di luce»:
coloro che non ci vanno, non potranno essere «portatori di luce»? Inoltre si
vuole addirittura «ascoltare il cuore del Padre». Come? Durante «6 giorni di
grande celebrazione, festa, gioia e profezia». Inoltre si vuole celebrare il
«60° anniversario della formazione dello Stato d’Israele attraverso la sua
propria danza». Quale Levita sarà mai stato invitato?
Ecco qui di seguito le persone che comunicheranno la
«benedizione dell’anno».
■ Profeta Louise Davidson: Di questa australiana
si dice: «Il suo è un ministero profetico che per la potenza di Dio trasforma
vite e porta guarigione interiore a persone in tutto il mondo».
Mi sono chiesto: Dov’è scritto nel NT che le
donne abbiano un «ministero
profetico» nelle chiese? Mistero. Conosciamo i nomi di profeti maschi (At 13,1),
ma di donne? Filippo aveva figlie che profetavano (At 21,8), ma non avevano un
pubblico «ministero di profetesse» a differenza di un «profeta di nome Agabo»
(v. 10). Il ministero di profeta era abbinato a quello di dottore della parola
(At 13,1) o a quello di apostolo (Lc 11,49; Ef 2,20; 3,5; Ap 18,20) e come
questi era relegato solo ai maschi (1 Cor 12,28; Ef 4,11). Il termine
«profetessa» nel NT è usato da Pentecoste in poi solo in modo negativo (Ap 2,20
Jezabel); quindi? Possibile che la «benedizione dell’anno» sarà trasmessa
proprio mediante un ministero femminile non previsto nel NT? Per
l’approfondimento rimando all’articolo «La donna in 1 Corinzi 14» in Nicola
Martella,
Generi e ruoli 2
(Punto°A°Croce, Roma 1996), pp. 28-41.
■ Missionario Ronen Medina: Egli sarebbe un
«Giudeo Sefardita Messianico», «Direttore del Ministero Shalom» e «Maestro di
danza ebraica». Visto che «il suo ministero» sarebbe di «riconciliare Giudei e
Cristiani in un solo popolo», la danza è il modo giusto per farlo? Pensavo che
l’unico modo per riconciliare le persone con Dio e fra di loro (Giudei e
Gentili) fosse l’Evangelo, ossia la morte del Figlio di Dio (Rm 5,10s; 2 Cor
5,18ss; Ef 2,14ss, Col 1,20ss). Si vede che questo è ormai superato e che la
danza riesca meglio.
Strano modo
di riconciliare ha questo rabbino. Dov’è scritto che bisogna riconciliare
«Giudei e Cristiani»? I Giudei che credono in Gesù non sono anch’essi
«Cristiani»? Pensavo che Paolo volesse riconciliare in un corpo unico, la
chiesa, «Giudei e Gentili» (At 20,21; 1 Cor 1,24; 12,13). Perciò che cosa
s’intende per «riconciliare Giudei e Cristiani in un solo popolo»? Si vuole fare
una grande ecumene fra i Giudei che non credono in Gesù quale Messia e i
Cristiani che ci credono? Quindi, che razza di missionario è tale rabbino
danzatore?
Inoltre,
dov’è scritto che nella chiesa debba esistere un «Giudeo Sefardita Messianico»?
Che cos’è questa nuova moda di presentarsi come «rabbini messianici»? Eppure
proprio Gesù aveva raccomandato ai suoi discepoli: «Ma voi non vi fate
chiamare “Rabbi”, perché uno solo è il vostro maestro, e voi siete tutti
fratelli» (Mt 23,8; rabbi = ebr. lett. “mio grande” per "mio signore"; cfr.
monsignore). Non è ora che torniamo alla semplice ubbidienza verso i
comandamenti di Gesù?
Devo pensare a Paolo da Tarso che, essendo pure in
origine rabbino, fariseo e dottore della legge (Fil 3,5s), affermò: ««Io
reputo anche ogni cosa essere un danno
di fronte alla eccellenza della conoscenza do Cristo Gesù, mio Signore, per il
quale
rinunciai a tutte queste cose e le
reputo tanta spazzatura alfine di
guadagnare Cristo» (v. 8).
■ Pastore Rosa Grasso: È presentata come
«Presidente e Fondatore» della «Chiesa Cristiana del Pieno Evangelo».
Dell’Evangelo «sgonfio» e di quello «pieno» abbiamo parlato sopra. Di là delle
qualità personali di questa credente, ho dovuto pensare al fatto che le donne
nella chiesa apostolica non avevano ministero pubblico. Della donna Paolo
scriveva: «Poiché non permetto alla donna [gr. gyné] d’insegnare, né d’usare
autorità sull’uomo [gr. aner], ma stia in silenzio» (1 Tm 2,12). Mettiamo
fuori uso la Parola di Dio per le nuove mode pastorali femminili? Mi fermo qui
su tale soggetto, rimandando all’articolo «Ministeri preclusi alle donne» in
Nicola Martella,
Generi e ruoli 2
(Punto°A°Croce, Roma 1996), pp. 83-102.
►
Donne conduttrici di chiesa?
{Giovanni Fogato} (A)
►
Il pastorato femminile? {Nicola
Martella} (A)
►
Il pastorato femminile? Parliamone 1
{Nicola Martella} (T)
►
Il pastorato femminile? Parliamone 2
{Nicola Martella} (T)
►
Pastorato femminile: tesi a confronto 1
{Antonella Valenti - Nicola Martella} (T/A)
►
Pastorato femminile: tesi a confronto 2
{Davide Casà - Nicola Martella} (T/A)
Che aspetta chi si recherà a Campi Bisenzio per prendersi la «benedizione
dell’anno»? Ecco che cosa viene promesso: «Ministrazione personale, falò,
sorprese, danza e bandiere». Saranno questi i metodi con cui Dio vuole
comunicare la «benedizione dell’anno» mediante tali tre persone? Sarà proprio
Dio a essere lì presente con il suo «cuore del Padre»?
Non metto in dubbio che Louise Davidson, Ronen Medina e
Rosa Grasso abbiano tanti aspetti positivi nella loro vita. Saranno proprio loro
ad allenare ed equipaggiare i cristiani e a renderli «portatori di luce»? (quale
luce?). Agisce Dio veramente in modo così straordinario mediante categorie
(Giudeo Sefardita Messianico) e ministeri (Maestro di danza Ebraica) non
previsti nelle trattazioni del NT? Farà Dio ciò veramente mediante due donne per
le quali Dio non ha previsto nel nuovo patto un ministero pubblico di
proclamazione (profeta) e di guida di chiesa (pastore)? Basterà aver
mascolinizzato le categorie a cambiare le cose? Darà Dio la benedizione
dell’anno» proprio mediante l’infrazione del decoro e dell’ordine ecclesiale? (1
Cor 14,40). Parlerà Dio proprio mediante due donne che non stanno al posto che
Dio ha prescritto per loro? Si vede che Paolo insegnava inutilmente: «Come si
fa
in tutte le chiese dei santi,
tacciansi le donne nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare, ma
debbono star soggette, come dice anche la legge» (1 Cor 14,34). Agirebbe
quindi Dio mediante persone, seppur onorabili, che disobbediscono alla sua
Parola in cose così importanti? Mistero!
«Per nostro mezzo imparate a praticare il “non oltre quel che è scritto”;
affinché non vi gonfiate d’orgoglio esaltando l’uno a danno dell’altro» (1
Cor 4,6).
«Studiati di presentare te stesso approvato dinanzi a Dio: operaio che non
abbia ad essere confuso, che tagli rettamente la parola della verità» (2 Tm
2,15).
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Benedizione_anno_pericolo_Car.htm
16-07-2008; Aggiornamento: 19-07-2008
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