Sono stato invitato
da più parti ad aderire a un incontro con Benny Hinn, fautore della «dottrina
della prosperità». Tutti gli inviti confluiscono sullo stesso tipo di
inserzione, dietro cui c’è lo «shop» della cosiddetta «Casa
Cristiana Italia». Qui leggo: «Acquista online il tuo biglietto d’ingresso
per due serate! Posti limitati, costo Euro 20».
No, non è un verso tratto dal libro degli Atti, quindi non riguarda
Pietro, Paolo o uno degli altri apostoli; essi predicavano la Parola di Dio
senza biglietto d’ingresso e senza fare ripetute questue durante gli incontri.
Si tratta del solito mesmerista, Benny Hinn, che periodicamente viene a
«mietere» in Italia, per poter continuare a vivere nel lusso a casa sua.
Infatti, chi conosce questo tipo di serate, sa che poi, durante gli incontri, ci
saranno le famose questue con offerte «pesanti», con un minimo
prescritto, quindi da «trebbia XXL». Benny Hinn è diventato un modello di
santoni, che «prima ungono e poi mungono» gli incauti cristiani senza
discernimento biblico (1 Gv 4,1). Per questo lui e i suoi accoliti predicano il
cosiddetto «evangelo della prosperità», la loro s’intende.
Quest’uomo costa caro in tutti i sensi: al portafoglio e all’anima! Non fa nulla
di gratis. Per lui tutto è un business; per questo a tali incontri vende
pure la sua costosa bigiotteria (alcuni prodotti sono al limite della
superstizione religiosa!) e quant’altro c’è da vendere, promettendo che tutto è
potenziato
dalla sua benedizione; ciò non lo distingue dalle stesse pratiche del business
dell’esoterismo. E per di più è lui stesso un taumaturgo ed esoterista
cristianizzato, pericoloso per la fede semplice in Cristo.
È un imbonitore, che sa vendersi bene, seguace di Balaam e dei Nicolaiti (i
«sacerdoti» del fuoco estraneo di Toronto) e discepolo di
Iezabel (Kathryn Kuhlman; cfr. Ap 2,20).
Balaam significa in ebraico (ba`al`am) «dominatore di popolo» (cfr.
Ap 2,14), allo stesso modo del termine «Nicolaita» in greco (nikolaḯtēs;
cfr. Ap 2,6.15); coloro, che furono chiamati così da Giovanni, sfruttavano le
chiese finanziariamente e propagavano false dottrine. Benny Hinn
appartiene a questa categoria. Pietro, parlando di coloro, che «hanno
il cuore esercitato alla cupidigia»,
affermò che Balaam «amò il salario d’iniquità»
(2 Pt 2,15s). E Giuda affermò che tali falsi maestri «per
lucro si sono consegnati al traviamento di Balaam» (Gd 1,11). Per lui
vale lo stesso slogan contro l’Aids: «Chi lo conosce, lo evita!».
Nei suoi incontri Benny Hinn usa il mesmerismo, una tecnica
psico-esoterica, che pone gli astanti in uno stato mentale chiamato «semi-ipnosi
lucida». Si veda al riguardo gli esperimenti di ipnosi in teatro e in
trasmissioni televisive: i malcapitati credono di essere completamente lucidi,
ma sono semi-ipnotizzati, e il taumaturgo può influenzarli e manipolarli come
vuole; ad esempio, è estate, ma il mesmerista fa credere loro che fa freddo, e
viceversa. Benny Hinn usa la stessa tecnica, ma l’estende alla massa; come già
faceva Anton Mesmer (da qui «mesmerismo»), alcuni secoli fa. Chi è entrato in
tale «semi-ipnosi lucida», obbedisce ai comandi del mesmerista: cade a un
cenno dell’operatore, si scuote, si dimena, ride per ore o va in catalessi,
tutto secondo l’arbitrio del taumaturgo; e una persona, che sta sotto tale
influenza ipnotica, apre specialmente il proprio portafogli e dà generose
offerte!
I danni spirituali sono poi notevoli per chi si presta alla sua ipnosi
tenebrosa e cade a terra come una pera cotta, pensando che sia opera dello
Spirito Santo. Lo
Spirito di Dio non abbatte i credenti né li rende passivi, ma li rialza
(Ez 2,2; 3,24), li tiene in piedi, li sostiene (Is 42,1), dà loro forza (Is
11,2; Mi 3,8; 2 Tm 1,7), li rende saldi nella fede e li rende attivi e operosi
(At 6,3; 13,2). Chi ha già tutto in Cristo (Col 2,3.10), non necessita di
tali imbonitori, santoni, guru, (m)ungitori di portafogli, «falsi
apostoli, operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo… da
ministri di giustizia» (2 Cor 11,13ss).
Io non partecipo a tali «opere infruttuose delle tenebre» (Ef
5,11). A ciò si aggiunga che io, che servo il Signore, vivendo col necessario,
come tantissimi altri servitori del Signore, non voglio «ingrassare» un
Benny Hinn, che era arrivato allora negli USA con nulla e che è diventato
milionario a spese degli incauti credenti.
Tali dominatori e (m)ungitori di popolo, che depredano le chiese e vivono nel
lusso, sono uno scandalo per l’Evangelo e per la croce di Cristo e sono
oltretutto uno schiaffo per tantissimi credenti, che vivono in stenti in tutto
il mondo.
Chi si incontra già quotidianamente con Cristo e costantemente con i fratelli
della sua comunità (cfr. At 2,46s; 5,42), non necessita di particolari «unti»
e «sommi sacerdoti» per incontrarsi alla e con la presenza di Dio (cfr. At
2,28). «Noi non siamo come quei molti, che adulterano la Parola di Dio; ma
parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo»
(2 Cor 2,17).
Per l’approfondimento
si veda la rubrica su
Benny Hinn.
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-BHinn_m-ungere_Car.htm
21-09-2013;
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