Quanto segue, trae la sua origine dall’articolo «Emile
Okoka è l’Elia escatologico?» e dal tema di discussione «Emile
Okoka alias Elia? Parliamone». In quest’ultimo Vincenzo De
Rosa è già intervenuto. Mi ha mandato un contributo simile al primo
che non ho pubblicato con la seguente motivazione: «Non solo non sei intervenuto
nello specifico, ma hai parlato di cose che col tema non c’entrano nulla e che
contengono una serie di cose offensive. Nonostante ciò, ho voluto darti spazio e
ho risposto a quanto dici. Ora, ripeti le medesime cose. Questo ping-pong è un
“gioco” a cui non posso né voglio partecipare. Il tuo contributo attuale, non
essendo specifico al tema e ripetendo le stessi tesi dell’altro con lo stesso
spirito, non è quindi adatto al sito e alle sue finalità.
Quindi, se hai qualcosa da dire sul tema specifico, sei
il benvenuto. A continuare un’inutile diatriba non è il caso. Se vuoi veramente
dialogare e collaborare con la schiettezza richiesta ai figli di Dio, sei il
benvenuto; allora rileggiti l’articolo, rileggiti pure i contributi altrui e
intervieni su tale tema specifico con pacatezza e nel merito.
Spero che lo farai, dimostrando equilibrio,
autocontrollo, radicamento nella Parola di Dio e quant’altro viene richiesto a
un discepolo del Signore che deve avere in sé il “frutto dello Spirito”».
In questo nuovo confronto, che considero
l’ultimo con Vincenzo De Rosa su questo tema, le cose non sono cambiate
rispetto al soggetto dell’articolo e del tema di discussione connesso. Non vale
quindi la pena che io investa altro tempo ed energie. Qui l’argomento è
definitivamente chiuso con lui. |
1. La tesi {Vincenzo De Rosa}
▲
Caro Martella Nicola, sai cos’è? È che leggendo bene, e forse ci riesco, non
trovo nulla di male nelle affermazioni d’Okoka Emile, o di chiunque altro dice
Dio stesso mi ha parlato e mi ha detto o mi ha fatto, per me è una discussione
inutile quella che ogni volta si fa verso quelli che dicono queste cose e sai
perché?
Perché Dio parla a ognuno di noi nel modo che vuole e
s’usa d’ognuno di noi per come vuole e come ci disponiamo, nel caso d’Okoka
Emile trovo delle incongruenze alle cose che hai detto e una delle quali e
quella dove sarcasticamente dici che nella Bibbia non c’è scritto che l’Elia che
deve venire sarà del Congo, o cosa simile, beh io non trovo neanche scritto da
dove verrà!!
Quindi se Okoka o chiunque altro dice o afferma delle
cose, a me non resta altro che dire che se l’ha detto Dio ciò porterà del
frutto!!!
Poi rivolgo il mio appello alla persona che
sarcasticamente ha detto d’essere lui l’Elia che deve venire, non fare molto
sarcasmo perché cosi non dimostri che Cristo vive in te in quanto la Bibbia
c’invita ad assomigliargli.
Poi porto a conoscenza che anch’io ho avuto delle
profezie, in parte avveratesi già, e una delle quali diceva che avrei avuto un
figlio maschio e che lo Spirito d’Elia sarebbe stato su di lui e che sarebbe
cresciuto sia spiritualmente e sia carnalmente al di fuori d’ogni cognizione
umana. Bene vi posso dire che la profezia s’e avverata, il figlio maschio e
arrivato ha 6 mesi ma dimostra in tutto e per tutto un anno e più, questo detto
dai dottori e dalla pediatra, ora aspettiamo che cresca ancora per vedere
realizzata la profezia a pieno, in quanto diceva che avrebbe profetizzato già in
tenera età! A questo che mi potete dire che non è vero? Dio non lo può fare?
Eppure mio figlio non ed ebreo! Non viene dalla stirpe (umana) di Davide, allora
dobbiamo stare attenti ai Ministri che vengono da oltre oceano?
E parlo di Billy Graham, Mike Brown, Benny Hinn, David
Wilkerson, ecc., ecc. In quanto anche Billy Graham ha detto che Dio gli ha
rivelato delle cose che dovranno accadere e che lui stesso le vivrà e sarà usato
da Dio potentemente in quelle circostanze! Benny Hinn anche a detto delle cose
che Dio lo ha visitato e che queste cose si sarebbero avverate in un certo tempo
e alla morte di due grandi uomini di Dio, uno già è morto mentre l’altro è stato
avvertito in una visione e Dio gli ha detto il giorno che lui andrà in cielo.
Quindi a tutto questo dico che tutto ciò che la gente o i fratelli dicono non
m’interessa, perché sarà Dio stesso a farsi la strada per la Sua Venuto e né TU
ne Io né Okoka Emile e nessun’altro potrà impedirgli d’adempire la Sua Parola e
se ha scelto che l’Elia sarà bianco o nero o mandarino o pellerossa a me non
interessa a me interessa solo andare a CASA CON LUI!!!! Vi Benedico nel nome di
Gesù Cristo il Nazareno!!
2. Osservazioni e obiezioni {Nicola Martella}
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Mi meraviglio che Vincenzo De Rosa non trovi «nulla di male nelle
affermazioni d’Okoka Emile», visto che è seguace di
William Marrion Branham (1909-1965), che non pochi cristiani considerano un
«falso profeta» e un taumaturgo. Emile Okoka ha lo stesso spirito (si crede qualcosa di
estremamente grande: addirittura Elia) e le stesse dottrine (p.es. è
anti-trinitario). Sul «profeta» carismaticista Branham e le sue dottrine
particolari, rimando nuovamente all’analisi di Massimo Introvigne sui
Branhamiti. Quindi, dal punto di vista tecnico, bisogna prendere atto che Vincenzo De Rosa non ha il dono
del discernimento degli spiriti, visto che ognuno può arrivare e dire d’essere
«l’incarnazione» di un personaggio biblico e presentare false dottrine,
attribuendo il tutto a una «rivelazione» divina!
Se «Dio parla a ognuno di noi nel modo che vuole» come
si farà a
distinguere la «sana dottrina» da quella insana e falsa, visto che tutti si
appellano a «rivelazioni» divine, vere o presunte che siano? È la caratteristica
di tutti i falsi profeti d’ogni tempo di appellarsi a Dio quale fonte
d’ispirazione! Dio disse per mezzo di Geremia riguardo agli indovini dei suoi
giorni che si spacciavano per profeti del Signore: «Quei profeti profetizzano
menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro alcun ordine, e
non ho parlato loro; le profezie che vi fanno sono visioni menzognere,
divinazione, vanità, imposture del loro proprio cuore» (Gr 14,14; così anche
27,15; 29,9). Essi furono la causa dell’apostasia e della deportazione di Giuda
in Babilonia!
Perché l’Elia che deve venire non potrà essere un
africano proveniente dal
Congo? Se Vincenzo De Rosa conoscesse meglio la sua Bibbia (avete notato
che nei suoi interventi non la cita mai!?), saprebbe che ogni profeta d’Israele
deve provenire da Israele! Durante la grande tribolazione non si parla
della chiesa, ma solo del resto fedele d’Israele e delle nazioni empie. I «due
ulivi», ossia i due profeti escatologici vanno a svolgere il loro ministero a
Gerusalemme (Ap 11,1.8), non a Brescia o a Kinshasa. Questi «due candelabri»
saranno vestiti come gli antichi profeti d’Israele e faranno cose che facevano
Mosè ed Elia (vv. 5s). Mosè stesso diede le norme per ogni futuro profeta
legittimo: «L’Eterno, il tuo Dio, ti susciterà un profeta come me, in mezzo a
te, dal mezzo dei tuoi fratelli; a
quello darete ascolto!» (Dt 18,15.18). Ciò mostra che ogni profeta che si
rivolge a Israele e opera in esso, dev’essere un Israelita. Questo fu confermato
da Pietro (At 3,21-25; anche riguardo a Gesù!) e da Stefano (At 7,37).
Vincenzo De Rosa afferma: «Quindi se Okoka o chiunque
altro dice o afferma delle cose, a me non resta altro che dire che se l’ha
detto Dio, ciò porterà del frutto!!!». Questo modo di esprimersi e di
trattare la verità, è a dir poco incredibile e mostra ben poco discernimento
spirituale e scritturale. Come può Dio parlare a coloro e mediante coloro che
hanno delle false dottrine? Mi limito a un paio d’esempi. Anche i 400 profeti di
Ba`al al soldo di Achab che si appellavano a Dio e che contrastavano il profeta
legittimo Mikajah, affermavano di aver parlato mediante lo «spirito
dell’Eterno»: «Allora Zedekia, figlio di Kenaana, si accostò, diede uno
schiaffo a Mikajah, e disse: “Per dove è passato lo spirito dell’Eterno quand’è
uscito da me per parlare a te?”» (1 Re 22,24). Mikajah aveva sostenuto che«uno
spirito di menzogna era in bocca a tutti i suoi profeti» (v. 22). Quando
Geremia si presentò con un giogo sulle spalle, segno del giogo babilonese, il «profeta
Anania prese il giogo di sul collo del profeta Geremia e lo spezzò»,
dicendo: «Così parla l’Eterno: “In questo modo io spezzerò il giogo di
Nebukadnezar, re di Babilonia, di sul collo di tutte le nazioni, entro lo spazio
di due anni”» (Gr 28,10s). Ma egli era un falso profeta, perché le sue
parole non si avverarono, ma quelle di Geremia: il giudizio venne su Giuda e
sulla stessa famiglia di Anania (vv. 13s.16s). E Dio gli mandò pure a dire al
profeta Anania mediante il profeta Geremia: «Ascolta, Anania! L’Eterno non
t’ha mandato, e tu hai indotto questo popolo a confidar nella menzogna» (v.
15). Mosè stesso aveva dato norme severe e drastiche verso i falsi profeti e i
sognatori, che avrebbero avuto «presunzione di dire in mio nome qualcosa
ch’io non gli abbia comandato di dire» (Dt 13,1-5; 18,20ss).
Quanto «alla persona che sarcasticamente ha
detto d’essere lui l’Elia che deve venire», non spetta a me di difenderla, ma è
sbagliato concludere che chi usa sarcasmo e ironia dimostra di non assomigliare
a Cristo. Ti faccio presente che anche Elia usò il sarcasmo e ironia
verso i profeti di Ba`al (1 Re 18,26ss). Similmente fece Giovanni battista,
quando apostrofò pubblicamente scribi e farisei come «razza di vipere» (Mt 3,7).
Maggiormente fece Gesù stesso quando con sarcasmo e ironia dipinse, a
pubblica piazza, scribi e farisei a tutto campo: ipocriti, serpenti, razza di
vipere, guide cieche, stolti e ciechi, eccetera (Mt 12,34; 23,13-33). Non da
meno fu Paolo, quando definì i superapostoli gnostici, che avevano preso
il potere nella chiesa di Corinto, in questo modo: «Codesti tali sono dei
falsi apostoli, degli operai fraudolenti, che si
travestono da apostoli di Cristo.
14E non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da
angelo di luce. 15Non è dunque gran che se anche i
suoi ministri si travestono da
ministri di giustizia; la loro fine
sarà secondo le loro opere» (2 Cor 11,13ss). Per non parlare di Pietro
(2 Pt 2,12-19) e di Giacomo (Gcm 2,6s; 5,1ss), ma la lista potrebbe
continuare. Vincenzo De Rosa farebbe meglio a conoscere la sua Bibbia e a
investigarla prima di dire spropositi spiritualistici!
Poi quando allo «Spirito d’Elia», mettetevi
d’accordo: o è su Emile Okoka o è sul figlio di Vincenzo De Rosa! E la prova di
ciò sarebbe tale crescita? Di quanti bambini si potrebbe dire la stessa cosa. È
proprio vero che ognuno crede a ciò che desidera! Queste sono quisquilie di
nessun conto; i veri profeti non hanno mai perso tempo per cosucce del genere,
per di più alquanto soggettive e opinabili.
Quanto alle sue predizioni, chi le può mai
controllare? Vincenzo De Rosa (o uno del suo pari) ci faccia una predizione
inaudita per i prossimi due mesi o per il prossimo anno, qualcosa che nessuno si
aspetta, indicando che cosa (il fatto straordinario), quando (la data specifica)
e gli effetti (che cosa produrrà. Quando e se ciò si avvererà, crederemo che è
un profeta; altrimenti sulla base di Dt 13 e 18 lo accuseremo di falsa profezia!
Quanto alle cantonate nelle predizioni di
Billy Graham, Mike Brown, Benny Hinn, David Wilkerson e d’altri del genere,
oltre a quanto già scritto in «Fede controcorrente», rimando all’analisi fatta
da me e altri studiosi in Nicola Martella (a cura di), Escatologia fra
legittimità e abuso,
Escatologia 2 (Puntoo°A°Croce, Roma 2007). In tale analisi mostriamo che molte
delle cose dette da Billy Graham non si sono avverate; poi egli stesso ha
dichiarato di avere la stessa dottrina di Karol Wojtyla! Di Benny Hinn, della
sua «unzione sepolcrale», dei suoi metodi mesmeristici e delle sue «cantonate
predizionali» abbiamo parlato abbastanza su
questo sito.
Quanto a «nessun’altro potrà impedirgli d’adempire la
Sua Parola»: di quale «parola» parliamo? La sua santa Parola, la Bibbia, è a
portata di tutti per avere conoscenza e discernimento per essere trovati «sinceri
e irreprensibili per il giorno di Cristo» (Fil 1,9s). Se Vincenzo De Rosa la
conoscesse a fondo, saprebbe che è scritto: «Parlino due o tre profeti, e gli
altri giudichino» (1 Cor 14,29); e che Cristo fa precise minacce a chi
aggiunge e toglie alla sua Parola (Ap 22,18s).
Concludendo, ho preso nuovamente atto della poca
conoscenza biblica e della mancanza di discernimento spirituale di Vincenzo De
Rosa. Per cui, ritenendo di aver investito già troppo tempo a rispondere
alle sue asserzioni, biblicamente poco fondate, considero qui chiuso
definitivamente questo confronto con lui su questo specifico tema.
*°°*°*°*°*°
Lascio ai lettori alcuni brani biblici molto attuali per i nostri tempi.
Sono le raccomandazioni dell’apostolo Paolo al suo discepolo e collaboratore
Timoteo. Facciamo bene a tenerli presente per i nostri tempi, caratterizzati da
un risveglio del misticismo e dello gnosticismo senza pari e in cui ognuno si
dichiara «profeta particolare» di Dio e pretende di accreditare le visioni del
suo cuore per rivelazioni di Dio, come al tempo di Geremia prima della grande
catastrofe storica (Gr 14,14; 23,16).
■ «Predica la
Parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, sgrida, esorta con
grande pazienza e sempre istruendo. 3Perché verrà il tempo che
non sopporteranno la sana dottrina;
ma per prurito d’udire si
accumuleranno insegnanti secondo le loro
proprie voglie
4e
distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno ai
miti. 5Ma tu sii vigilante in ogni cosa, soffri
afflizioni, fa l’opera di araldo, compi tutti i doveri del tuo ministero» (1
Tm 4,2-5).
■ «Studiati di presentare te stesso approvato
dinanzi a Dio: operaio che non abbia ad esser confuso, che tagli rettamente la
parola della verità. 16Ma schiva le
profane ciance, perché quelli che vi si danno progrediranno nella
empietà
17e la loro parola andrà
rodendo come fa la cancrena; fra i
quali sono Imeneo e Fileto; 18uomini che si sono
sviati dalla verità, dicendo che la
resurrezione è già avvenuta, e sovvertono
la fede di alcuni» (2 Tm 2,15-18).
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Arbitrio_profetico_MeG.htm
31-10-2007; Aggiornamento:
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