La fotografia
di persone o materiale biologico secondo il metodo di Kirlian (Semyon
Davidovich Kirlian, un russo riparatore di macchine fotografiche) non ha
nulla a che vedere con TAC e Risonanza magnetica; il prima crea un campo
elettrico esterno sulla pellicola, prodotto artificialmente intorno agli
oggetti, mentre gli altri «fotografano» (in modo simile alla
radiografia) l’interno degli oggetti, senza produrre tale fenomeno
luminescente internamente ai corpi. I colori nelle fotografie scattate
col metodo Kirlian dipendono dall’alta frequenza elettrica e a bassa
energia indotta sui gas che circondano la pellicola.
È solo l’esoterismo ad aver interpretato tale «aura» come presenza nel
corpo fisico di un cosiddetto «corpo etereo» e una sua manifestazione
particolare come predisposizione fisiologica alla taumaturgia.
Sebbene i seguaci della tecnica di Kirlian sostengano che un’aura
regolare rappresenti un segnale di buona salute di una persona, mentre
un’aura frastagliata rappresenterebbe la presenza di patologie, tutto
ciò non è confermato scientificamente. Infatti dimensione, forma, colore
e intensità della «corona» dipendono da vari fattori con cui si ottiene
tale fotografia: l’intensità di pressione, esercitata da un corpo
sull’apparecchio, è capace di distorcere le immagini. Altri fattori, che
possono interferire con il flusso elettromagnetico, sono ad esempio: il
tipo di sudorazione (scarsa o copiosa), l’assunzione o meno di bevande
alcoliche (sono vasodilatatori), la temperatura e l’umidità presente nel
luogo dell’esperimento, la forma degli elettrodi impiegati e la distanza
a cui essi vengono posti l’uno dall’altro. Per tali motivi nella
medicina le fotografie di Kirlian sono considerate un metodo diagnostico
inadeguato, oltre a essere usate come dimostrazione della presenza di
una cosiddetta aura nelle persone.
Solo la medicina esoterica ha interpretato in ciò una prova della
propria ideologia filosofico-religiosa (p.es. l’agopuntura).
Un cristiano biblico, rigenerato e rinnovato dallo Spirito Santo (Tito
3,5) e suggellato da Lui per il giorno della redenzione (Efesini 4,30),
non deve temere tali cose: a proteggerli c’è il Signore, che è per loro
un rifugio e uno scudo (cfr. Sal 91). {Nicola Martella}
■
Contributo:
Rimango sorpreso quando fratelli come Gianni, che ritengo pronto e
preparato alla Parola di Dio, s’introducono in spiegazioni di concetti
senza sapere, grazie a Dio per loro, di che cosa stanno parlando.
Confrontare l’effetto corona prodotto dalla macchina di Kirlian
(riproducibile con 20 Euro di spesa) con l’aura, che alcuni iniziati
alle scienze occulte vedono, tende a minimizzare un pericolo che
invece deve essere «scampato» il più possibile.
Ridurre la visione dell’aura alla camera di Kirlian, significa
abbassare la guardia
di fronte a persone che affermano di vederla. E abbassare la guardia
spesso significa esporsi agli attacchi del maligno.
Quindi, per favore, distinguiamo l’aura vista dagli iniziati
medianici — che non hanno bisogno di macchine e macchinette o pareti
chiare poste dietro alle persone — dall’aura vista attraverso mezzi
prodotti dall’uomo. Quest’ultimi non sono altro che effetti
elettromagnetici, luminosi, ottici ma che nulla hanno a che fare con
l’aura visibile da alcuni e senza questi mezzi.
Vedere l’aura di per se stessa non è un pericolo, ma lo diventa nel
momento in cui, per vederla, si deve essere inseriti in «misteri
iniziatici» esoterici. Facciamo attenzione che qui non trattiamo con
ciarlatani, ma con persone che hanno fatto di questi studi e iniziazioni
uno scopo nella loro vita.
L’aura, vista da un iniziato, è come un alone che s’irraggia per
circa 10 cm intorno al corpo d’una persona. Avete mai visto le immagini
d’una eclissi totale di sole? Si vede la corona, poi ci sono le
«eruzioni solari», ebbene l’aura d’una persona è una cosa estremamente
simile.
Una persona fisicamente «sana» ha un aura costante lungo tutto il
perimetro del corpo. Ha un colore che cambia secondo lo stato emotivo
del momento. È come una iridescenza che avvolge la persona (vi ricordate
una vecchia pubblicità che metteva in guardia contro l’aids, marcando le
persone infette?). Una aura chiara è sintomo di persona equilibrata
emotivamente e sana fisicamente, un aura violetta è tipica d’una persona
preoccupata, un aura giallina è tipica d’una persona collerica, o al
momento arrabbiata.
È invece quasi angosciante vedere l’aura d’una persona malata. Da
questi colori tenui e a volte anche estremamente piacevoli alla vista,
si passa su zone «mancanti d’aura», nei casi migliori; e questa mancanza
è una «stonatura» che balza subito in evidenza (volevo dire agli
occhi…). Queste zone normalmente (anche se in tutto questo mi rendo
conto che c’è poco di normale…) sono sintomo di problemi superficiali,
infiammazioni locali, ecc.
Oppure, nei casi peggiori, si passa a «esplosioni d’aura», protuberanze
che escono dal perimetro con colori cangianti. L’interpretazione di
queste variazioni permette, all’iniziato, l’individuazione di malattie,
e in alcuni casi anche molto prima che le metodologie standard lo
permettano. Sono ancora presenti dentro di me le risate che si fecero
alcuni colleghi di lavoro, quando dissi a una di loro di controllarsi le
parti basse perché aveva un problema. Dopo circa una settimana venne da
me tutta spaventata perché, dopo quello che le avevo detto, s’era
impaurita e aveva anticipato il pap test, scoprendo così, con largo
anticipo una pericolosa neoplasia.
L’aura secondo l’esoterismo non è altro che un insieme di livelli o
corpi. Il primo è il «corpo eterico» che avvolge un individuo e che
assorbe energia dal «prana» o «energia vitale». Quando ci sono questi
«strappi» o «protuberanze» nel corpo eterico, si va a interferire nel
secondo livello dell’aura, o «corpo astrale». La dimensione di questo è
dettata dalle nostre emozioni o desideri. Attacchi d’ira creano vere e
proprie «tempeste» in questo strato. Si passa poi al «livello (o corpo)
mentale», sede del processo del pensiero, per finire con il livello
«casuale» o «spirituale», che rappresenta la coscienza individuale,
l’anima, il più diretto contatto con il mondo spirituale: è quello che
conosce le motivazioni e gli scopi della nostra vita attuale. Secondo
l’esoterismo, tramite questo campo dell’aura una persona si collega dal
piano divino al piano dell’unità, passando quindi per il chakra del
cuore. [Per l’approfondimento dei termini e della concezione si vedano
in Nicola Martella, Dizionario delle medicine alternative,
Malattia e guarigione 2 (Punto°A°Croce, Roma 2003), gli articoli: «Antropologia
e paramedicina», pp. 49-53; «Antroposofia», pp. 53ss; «Energie e loro attivazione», pp. 140ss; «Medicina antroposofica 1:
presentazione», pp. 301ss; «Omeopatia 2: osservazioni critiche», pp. 385ss.]
Non dobbiamo confondere però l’aura con i chakra. I chakra sono
gli impercettibili centri d’energia nel corpo dell’uomo e, secondo la
religione orientale, svolgono la funzione d’accumulatori, trasformatori
e trasmettitori. Si possono immaginare come vortici o mulinelli in un
corso d’acqua e compiono un movimento circolare ininterrotto. Sono
disposti lungo una linea energetica fondamentale che segue la spina
dorsale.
La loro funzione basilare sarebbe lo scambio energetico con l’ambiente
circostante: si afferma che, quando un chakra è bloccato, si
determinerebbe uno squilibrio negli organi corrispondenti e nel settore
dell’esistenza a esso collegato.
Ora, grazie a Dio, da tutto questo ne sono uscito fuori. Esorto
però a non prendere sottogamba tutto questo, poiché a fronte di ladri e
ciarlatani, esistono persone che veramente riescono a vedere queste
cose. Noi chiaramente non dobbiamo avere paura di queste persone poiché,
come figli di Dio, siamo più che protetti, ma dobbiamo essere «sobri,
vegliare; poiché il nostro avversario, il diavolo, va attorno
come un leone ruggente cercando chi possa divorare» (1 Pt 5,8).
{24 giugno 2009}
5. {Tore Reale}
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Secondo gli assertori delle filosofie orientali, la lettura dell’aura va
utilizzata come sistema «diagnostico» per individuare una vasta gamma di
patologie. Dal colore dell’aura, questi stregoni travestiti da medici
credono di poter stabilire una diagnosi e vendere una cura.
Secondo questi stregoni ogni essere vivente emana una forza energetica
che varia secondo gli stati d’animo, che può essere positiva quando è
benefica e negativa quando è causa di malattie. Ai pazienti viene
insegnata una sorta di training autogeno e una dottrina antropocentrica,
secondo cui l’uomo, essendo l’essenza del divino, è anche artefice
assoluto delle proprie malattie e della propria guarigione. In soldini,
questi «maestri di vita» sostengono che dal raffreddore al tumore l’uomo
ha il potere d’auto-guarigione. La prima regola che insegnano è quella
di dichiarare a se stessi d’essere nello stato opposto alla propria
malattia. Se tu hai un tumore devi negare a te stesso d’averlo e
sostenere d’essere guarito. La «parola forte» è a loro avviso la «parola
che guarisce», in buona sostanza tu sei ciò che dichiari d’essere.
[N.d.R.: Per l’approfondimento si vedano in Nicola Martella,
Dizionario delle medicine alternative,
Malattia e guarigione 2 (Punto°A°Croce, Roma 2003), gli articoli: «Guarigione
con la parola», pp. 208-211; «Guarigione con la preghiera», pp. 212s.]
Lo stesso pensiero esoterico della «parola forte» viene applicato anche
negli ambienti cristiani entusiastici. [N.d.R.: Si vedano infatti i
paralleli nel cosiddetto carismaticista «movimento della fede», a cui si
associa come nell’esoterismo anche la visualizzazione. Per
l’approfondimento si veda Nicola Martella, «Commistioni fra guarigione ecclesiale e paranormale»,
La salute fra scienza, religioni e ideologie,
Malattia e guarigione 1 (Punto°A°Croce, Roma 2003), pp. 92-104. Si veda «Visualizzazione»,
Dizionario delle medicine alternative, pp. 553s.]
Purtroppo, quando i malanni non sono d’origine psicosomatica e si
seguono tecniche di cura alienate come la lettura dell’aura o la
diffusissima iridologia, il reiki, eccetera, i pazienti s’aggravano e
muoiono. [N.d.R.: Per l’approfondimento si vedano nel
Dizionario delle medicine alternative, gli articoli:
«Iridologia», pp. 259-271; «Reiki», pp. 483s.]
Mi viene da pensare che la gente, che si rivolge alla fanta-medicina e
alla stregoneria, non riesce a interagire con la sofferenza propria e
quell’altrui. La sofferenza va abolita in qualunque modo, invece
d’essere affrontata e nei casi limite accettata.
Siamo alla presenza di una mancanza di fede biblica, da una parte, ma
anche di messaggi sbagliati, dall’altra, diffusi dal business del
benessere, che propagano messaggi espliciti e sublimali, in cui è
necessario essere belli, sani, salutisti e sportivi a ogni costo.
Penso che il problema dovrebbe essere affrontato nelle chiese, perché so
di molti cristiani che si rivolgono a questi truffatori della medicina e
dello spirito, senza che i conduttori di chiesa affrontino mai
l’argomento e insegnino la via giusta da seguire. E non mi riferisco ai
pastori carismatici, che diffondono e promuovono le guarigioni
esoteriche, ma a quei pastori e anziani che predicano il vero evangelo.
Credo averne parlato sia un buon inizio. {24
giugno 2009}
6. {Davide Donisi}
▲
■
Contributo:
Gentile signor Martella, pace in Cristo. Su
quest’argomento non ho molto da aggiungere a quello che ha detto, penso
che non sia un fenomeno biblico sicuramente. Volevo pero fare una mia
annotazione, se me lo permette. Non sono sicuro che sia un fenomeno
psichico, parlo di quei fenomeni conosciuti come viaggi astrali o viaggi
fuori dal corpo. C’è sicuramente qualche altro fenomeno che permette la
visione d’auree o viaggi extracorporei in corpi astrali. Anche perché
altrimenti come spiegare le varie testimonianze di persone che potevano
descrivere luoghi o argomenti in cui non erano presenti e che poi
ritrovavano riscontri dai diretti interessati, osservati dal corpo
astrale? Può un fenomeno psichico portare a vedere e sentire cose mentre
si è in un altro luogo? Non so bene di cosa si tratti, sono pero d
accordo con lei che non è una visione biblica l’aurea, ecc. Penso che si
debba stare lontani da certe esperienze e rimanere fedeli a Cristo. Non
è la visione che salva, ma la fede in Cristo in Spirito e verità. La
ringrazio e che Dio la benedica. Saluti. {25 giugno 2009}
▬
Risposta:
I fenomeni psichici sono di due generi quanto alla causa efficiente:
endogeni ed esogeni. Nel primo caso i cosiddetti «viaggi» (psichici,
astrali, ecc.) avvengono nella psiche e sono un prodotto del cervello
suggestionato da attività spiritualistiche (training autogeno,
meditazione trascendentale, misticismo) o da sostanze stupefacenti di
vario genere, che creano allucinazioni. I fenomeni esogeni sono creati o
da esperienze limite (morte apparente) o dall’influenza di uno «spirito
guida»; in quest’ultimo caso, una persona ha la sensazione di uscire dal
corpo, vede se stessa o fa viaggi psichici, ma in effetti è lo «spirito
guida» che fa da interfaccia e periferica e proietta tutto ciò nella
mente del medium, sebbene quest’ultimo crede di vivere tali esperienze
in prima persona.
Tale fenomeno non ha però nulla a che vedere con la percezione medianica
dell’aurea, di cui stiamo parlando. Anch’essa è una percezione medianica
che si realizza mediante l’influenza e l’efficacia di uno «spirito
guida», ma è un fenomeno diverso, trattandosi di percezioni in stato di
lucidità, mentre i «viaggi onirici» (o psichici, astrali) sono in stato
di trance o di sonno.
Si fa sempre bene a non mischiare capre e cavoli e a non cercare di
spiegare ciò che non si comprende fino in fondo. Cosiddetti «corpi
astrali» (psichici, siderali o d’altro genere) non esistono e con nessun
metodo scientifico ne è stata accertata la consistenza. L’uomo è
un’unità (anima vivente) che finisce come tale con la morte nel momento
in cui «corpo» e «spirito» si separano: il corpo va alla terra, lo
spirito cosciente (ma inattivo storicamente parlando) va o in Paradiso o
nell’Ades in attesa della risurrezione (ricomposizione dell’uomo quale
unità) e del destino eterno. Per l’approfondimento si veda in Nicola
Martella (a cura di), Escatologia biblica essenziale.
Escatologia 1 (Punto°A°Croce, Roma 2007), la sezione «Lo stato intermedio» (pp. 182-212).
Per l’antropologia biblica si vedano in Nicola Martella,
Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002), gli articoli «Antropologia 1-4», pp. 86-92;
«Persona», pp. 274ss; «Uomo: parti e funzioni», pp. 376s.
Vero è che la Parola di Dio ci ingiunge di stare lontano da tutte le
esperienze occulte ed esoteriche e di mantenerci integri. «Siate
irreprensibili e schietti, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una
generazione storta e perversa, nella quale voi risplendete come luminari
nel mondo, tenendo alta la Parola della vita» (Fil 2,15). {Nicola Martella}
7. {Stefano Frascaro}
▲
Una delle mie
principali preoccupazioni quando leggo di queste cose è che al problema
non venga data la giusta importanza. Ho letto il contributo di Tore
Reale e questa sensazione è aumentata. Giustamente Tore Reale riporta la
sua esperienza e la sua conoscenza in questo campo. Devo però riflettere
sul fatto che la strada che porta all’errore è lastricata di buoni
propositi.
La conoscenza comune di queste cose è lasciata spesso a riviste da
parrucchiere o pseudo scientifiche, a cui è facilissimo controbattere
con un sano ragionamento. Ma questo è assolutamente voluto. Cosa c’è di
più facile d’inserirsi in un ambiente in cui si pensa che siano tutte
frottole e ciarlatanerie?
Nel passato, quando venivo presentato, sentivo lo scetticismo che
pervadeva chi mi stava di fronte. Se qualcuno si comportava così, allora
potevo essere certo che facilmente ne prendevo possesso, poiché non
credeva a quello che facevo (perché magari prima era andato da
ciarlatani o aveva conosciuto persone tali) e quindi abbassava la
guardia, pensando di poter «scoprire» qualcosa o «prendermi in castagna»
su qualche affermazione.
Mi bastavano dieci minuti a tu per tu per vedere il suo viso stravolto.
Sapete che si può emanare un sentimento di «paura»? Si può terrorizzare
chi sta di fronte e mettergli addosso un’ansia incredibile. Ma questo un
«mago telefonico» non può farlo!
La differenza risiede proprio in questo: chi studia pranoterapia, reiki,
insomma tutte queste dottrine New Age, non fa altro che togliere il
primo strato a una cipolla immaginaria. Come viene tolto lo strato, gli
occhi pizzicano un pochino, ma le vere lacrime vengono solo dopo essere
arrivati al cuore d’essa. Si pensa (e spesso qualcosa si riesce pure) di
sapere dei corpi sottili, dell’energia, del «Chi», lettura delle carte,
imposizione delle mani, ma non si rendono conto che tutti questi sono
strumenti inconsapevoli (nella maggioranza dei casi) proprio di Satana.
E sì, perché l’avversario si serve proprio di questo «folklore»,
affinché si venga distratti da personaggi ben più pericolosi, che mai e
poi mai metteranno un annuncio o proclameranno pubblicamente la loro
forza.
Chi invece è un iniziato, sa servirsi anche di queste persone, le manda
avanti come battistrada per «selezionare» le proprie vittime che pensano
di stare alla presenza magari d’una amica che legge le carte e non sanno
invece chi questa ha alle spalle. Chi vive nelle tenebre ha la forza per
intervenire, quando il soggetto che ha davanti ha raggiunto il picco più
basso di resistenza. Basta poco e questa persona e l’altro può diventare
un fantoccio manipolabile. Satana si veste come angelo di luce; allora
m’era possibile veramente fare del bene a una persona, ma quale prezzo
si doveva pagare?
L’appartenenza a gruppi iniziatici permette d’entrare in risonanza con
loro per ottenere maggior forza. Ci si riuniva in determinati giorni e
determinate ore per «pregare» (e non certo il nostro Signore nel modo
che conosciamo noi, ma un «signore» diverso; non tutti pregano Satana,
io non l’ho mai fatto direttamente, ma indubbiamente dietro tutto c’era
lui), affinché avvenisse qualcosa di richiesto.
Bisogna anche distinguere gli iniziati esoterici dai satanisti. Questi
possono essere considerati come «la fanteria», la «carne da macello» di
questo esercito occulto. L’iniziato esoterico è «l’elite», la
cavalleria. Non si sporca le mani con Satana, perché prega dio
(minuscolo intenzionale). Ma che dio? Un dio distante, misterioso, da
ricercare in se stessi, lontano anni luce da nostro Dio, chiaro, senza
misteri.
Un iniziato non ha bisogno d’alcun training autogeno e poco gliene
importa di come è venuto il male alla persona che ha di fronte.
Purtroppo si riduce un argomento importantissimo a una storiella New Age
di Verdoniana memoria (ricordi l’episodio del ragazzo hippy a Bianco
Rosso e Verdone?). Purtroppo per noi, e l’avversario ne gode, prendiamo
sempre sottogamba queste persone, relegandole a un ruolo quasi
folkloristico dimenticandosi invece del reale pericolo, ovvero che per
100 imbroglioni o persone psicologicamente labili che seguono teorie New
Age, ci sono anche persone che hanno fatto dei misteri iniziatici il
loro credo (e questi misteri, vi posso assicurare, non li trovate sui
libri o sulle riviste in edicola).
Si parla di guarigione da malattie psicosomatiche, posso assicurare che
se c’è la volontà di chi opera, questi riesce a far guarire da malattie
«concrete». Non solo il Signore può fare miracoli, Satana troppe volte
si veste da angelo di luce per accecare il semplice. Sono purtroppo
discorsi come questi che non mettono paura alle persone e non le fanno
desistere dall’andare da guaritori o altra gente simile. Invece bisogna
evidenziare e gridare a gran voce che non tutti sono ciarlatani, e chi
non lo è ha fatto veramente un patto scellerato!
Quante volte questi individui fanno leva sull’amore che hanno le persone
che si rivolgono loro, perché sanno perfettamente che farebbero
qualsiasi cosa per lenire il dolore a un loro caro. Ma non sanno che in
questo modo purtroppo non fanno altro che aprire un canale che poi è
difficilissimo richiudere. A volte, quando leggo di queste cose e
d’esperienze, spero che queste persone così ingenue o disperate siano
capitate veramente nelle mani d’un ciarlatano. Magari fosse sempre così.
Alla peggio perdono dei soldi!
Sì, averne parlato è un buon inizio, ma non bisogna dare giudizi senza
cognizione di causa e non si deve «ridicolizzare» un qualcosa di cui
invece bisogna temere!
Gli anziani ne devono parlare, ma ricordando sempre ai fratelli che a
fronte di questi ciarlatani ruba soldi, ci sono persone veramente
pericolose, che cercano persone deboli per farne ancora loro discepoli.
Poi, trovare «la dipendenza» di queste persone è cosa d’un attimo. {25
giugno 2009} [► La discussione fra Tore Reale e Stefano Frascaro prosegue qui:
Occultismo fra ciarlatani e iniziati]
8. {Gianni Siena}
▲
■ Contributo:
Il mio interesse per queste cose non è mai andato oltre lo
scientificamente dimostrabile. Poco prima che mi convertissi mi rivolsi
a dei libri che promettevano «autocontrollo» attraverso
l’autosuggestione: da qui l’interesse... nulla di più. Abbandonai queste
cose di ritorno da un raduno cristiano nel marzo 1975; il Signore mise
il «dito» su di esse e il 22 marzo fui salvato, durante una riunione di
preghiera.
Ho dovuto, mio malgrado, continuare a interessarmi» di ciò, le persone
che evangelizzavo mi chiedevano cose del tipo: «Con quale “elemento” è
fatta l’anima o lo spirito?». Domanda «facile» alla quale rispondere...
mi sono interrogato e sono arrivato alla conclusione (non v’è molto da
dire!) che la realtà spirituale è una dimensione nella quale la
consistenza dei corpi sia più sottile dell’energia percepita (luce,
calore, eccetera).
Una delle enunciazioni della fisica è che nulla si crea e si distrugge,
l’universo è composto dal medesimo elemento primordiale che è alla base
della materia e dell’energia. In Isaia c’è scritto che Dio creò il mondo
con la sua gran «potenza». Questa è certamente autorità e forza creativa
derivanti dalla infinitamente superiore natura di Dio. Ma la seconda può
essere intesa come elemento creato e/o emanato da Dio mediante il quale
ha «fabbricato» tutto ciò che si vede e non. Ovviamente questo
ragionamento è umano e non ne ho mai fatto una dottrina...
Fin qua il mio interesse, con il quale ho esaminato «anche» i vari
argomenti addotti dagli occultisti. Possiedo qualche libro che ne parla
e cita esperimenti fatti negli anni trascorsi, a volte prendo spunto
dagli esperimenti, ma evito di fare miei i punti di vista degli autori
di questi libri. Sono un pentecostale e — data l’impronta teologica del
sito — potrei essere «sospettato» (non è ancora accaduto) d’aver
conservato un po’ del vecchio «lievito»... nulla di tutto ciò.
Noi oggi usiamo delle invenzioni che qualche mago-occultista del passato
già conosceva e usava per le sue «magie»: la pila a secco non è
un’invenzione di Alessandro Volta, ma era conosciuta già 2000 anni fa.
V’è la descrizione di pile rudimentali nelle letterature indù; a
Baghdad, durante scavi archeologici, hanno scoperto recipienti di
terracotta costruiti secondo queste cronache: aggiungendovi
dell’elettrolita funzionavano. Per esempio si conoscono «gioielli» —
autentica bigiotteria ante litteram — di rame placcati con oro e argento
e risalenti a diversi secoli fa: dunque, siamo su un terreno
scientifico. Ma questi vasi «sacri» erano preparati da maghi e
occultisti del passato a beneficio della categoria professionale
interessata. Da questo si capisce come alcune arti e mestieri fossero
sotto la «protezione» degli dèi relativi; ch’erano stati pionieri nelle
attività tutelate.
Possiedo solo qualche libro d’interesse scientifico e archeologico, che
leggo volentieri, ma divoro (!!!) libri d’edificazione evangelica come «La
lieve danza delle tenebre», che avevo subito acquistato. Ho l’abitudine di sfogliare i libri che compro, all’inizio
il libraio è infastidito ma mi lascia fare, dato che sono un buon
cliente. Per il resto, ho combattuto contro i demoni e ne sono uscito
vincitore per il Sangue di Gesù... Continuo a leggere, meditare,
quotidianamente la Scrittura e pregare ogni giorno. Stia tranquillo il
fratello Stefano, non ho nulla a che fare con queste «cose»! In Cristo
sinceramente… {26 giugno 2009}
▬
Nota redazionale: Per gli aspetti
occultistici ha già preso posizione Stefano Frascaro, a cui Gianni Siena
fa riferimento e risponde. Come gestore del sito «Fede controcorrente»
tranquillizzo questo lettore, ribadendo che nei suoi confronti non ci
sono sospetti di «lievito» atavico da parte mia. Altra cosa è l’invito a
esercitare la diákrisis (discernimento biblico) riguardo alla
misteriosofia, archeologia esoterica, mitologia, ufologia e quant’altro
si presenta con un falso manto di «scientificità», ma ha un solo
obiettivo: penetrare la conoscenza scientificamente acquisita con
l’esoterismo, accreditare la «conoscenza esoterica» (gnosi) come
«scientifica» e presentare se stessa come «scienza antica». Non è tutto
oro ciò che brilla, tanto meno nella misteriosofia, dove anche il piombo
viene fatto passare per oro e dove fenomeni, spiegabili con la ragione e
l’accertamento scientifico, vengono ricondotti impropriamente a una
logica esoterica (cfr. i cosiddetti «cerchi nel grano»). {Nicola Martella}
9. {Francesco Cicala}
▲
Vedo una cosa fin troppo assurda nel fatto che, per essere cristiani e
riconoscersi come tali, ci vorrebbe un segnale esterno. Io invece nella mia
esperienza della conversione, avvenuta proprio in questi primi giorni d’agosto
del 1990 ho visto tutt’altro e non la aura. Prima dell’esperienza della nuova
nascita ero una persona in balia alla confusione mentale a causa d’eventi per
niente felici (dopo che precedentemente a questi eventi ero già stato informato
intorno alla Parola di Dio, anche se in modo frammentario attraverso uno spazio
televisivo della televisione locale). Dopo tali eventi infelici, andai alla
ricerca del locale, dove si radunavano quelli che parlavano di Cristo (perché
per me quel nome era l’unica fonte di speranza per poter uscire dalle mie
infelicità, anche se non mi mancava niente).
Dopo averlo trovato con l’aiuto del Signore e d’una
persona che oggi è mio fratello, iniziai a frequentare. Durante le 5 o 6
riunioni, che avevo frequentato, della Parola di Dio non avevo recepito neanche
una parola di conforto o che potesse darmi l’occasione della conversione. Ma
nell’ultima riunione da non credente, un fratello mi chiese come stavo; questa
fu la mia risposta: «Vedo che tutti voi avete dei visi felici mentre io sono
triste, vorrei con tutta la mia volontà essere come voi, ma non ce la faccio». A
questa risposta questo credente chiamò altri due credenti perché ci appartassimo
e pregassero per me perché ero triste. Dopo le loro preghiere, sentii un forte
desiderio di pregare e confessai al Signore che Lui era morto per me e chiesi
l’aiuto, affinché intervenisse nella mia vita; dopo quella preghiera, mi sentii
più sereno e, man mano che passavano le ore, incominciai a sentire sempre più
una pace profonda in me e incominciai a gioire, ringraziare, benedire e
meravigliarmi, quasi non credendo ai miei occhi che la mia vita era cambiata.
La mia conversione non è avvenuta attraverso un verso o
uno studio biblico (come dicevo non capivo niente della Parola), ma attraverso
una testimonianza stupenda d’autentica felicità da parte di quelli che oggi mi
sono fratelli e sorelle. E non avevano
nessuna aura, ma dal loro viso era forte il richiamo di una vita
trasformata dallo Spirito Santo e dalla Parola di Dio. Quei visi felici e sereni
mi hanno portato al Signore e in testa non avevano nessuna aura. {5 agosto 2009}
10. {}
▲
11. {}
▲
12. {}
▲
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Vedere_aura_parla_Oc.htm
23-06-2009; Aggiornamento: 05-08-2009