Devo aver mandato a Salvatore Emmanuele l’avviso di lettura sul tema
dell'occultismo. [►
Occultismo fra relativismo e Bibbia]
In esso rispondevo a uno scritto della giornalista
Paola Sandionigi, appassionata di leggende popolari su streghe, maghi e
affini. Non ho creduto ai miei occhi, quando ho letto l’intervento di
questo lettore (primo contributo) che, sebbene non abbia detto nulla di
occultismo, ha presentato in modo eloquente e pieno di dialettica un
plaidoyer sul «nulla» cosmico… quello che si espande sempre più fra
le sinapsi celebrali di autonominati filosofi. Ho chiesto a un paio di
amici di analizzare tale scritto e di mandarmi le loro impressioni,
prima di leggere la risposta che ho spedito a questo lettore. Uno di
loro, dopo averlo letto, mi ha scritto: «Il
testo è assolutamente da far sbellicare le risate, dopo aver preparato
il mio testo di risposta, ho letto la tua replica. Devo dire che a quel
punto ho riso da “matti”, sto ancora ridendo. Questo testo devi
assolutamente pubblicarlo, è sicuramente un toccasana!» (Vincenzo
Russillo).
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
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1.
{Salvatore Emmanuele}
▲
Gentilissimo [gestore di] Punto-a-croce, rispondo con animo ilare, con
il sorriso dello spirito che in me si desta ogni volta che le cianciane
dell’escatologico si mettono a tinnire dentro la cassetta che lo
contiene, inebriando di risate la mia testa, all’udire le idiozie che
porta, che sparge, con convinta coscienza criminale.
L’occultismo è il bulicame torbido delle coscienze, rimaste nelle
tenebre del passato, negli andirivieni dei labirinti dispersivi della
coscienza, della ragione, i cui mostri, starnazzando, tentano
inutilmente di raggiungere la luce che credono possa illuminarli.
Il relativismo è la degenerazione delle formule di Lorentz, usato da
sprovveduti pseudointellettuali di strapazzo, buoni solo a confondere la
realtà con i fantasmi che minano i valori finiti terreni, veri, unici,
li inquinano, disperdono l’equilibrio della saggezza, del corretto,
coerente vivere.
Tutto ciò che è dogmatico, non comprensibile, non intuitivo, ricco della
bellezza del primitività semantica, è pura idiozia, ciarla da quadrivio,
con i dannosi effetti della violazione dell’intimità degli esseri, della
loro tranquillità, dei poveri di spirito, condannati a possedere poche
parole, non in grado di difendersi contro lo squilibrio mentale dei
ciarlatani di piazza, dediti a elucubrazioni mentali, improvvisate, sul
galattico, sull’intergalattico, dei molti Universi sparsi negli
iperspazi celesti, senza tempo, felici d’opprimere le coscienze dei
malcapitati nelle loro bolliture stellari. La povera gente crede al loro
dialogare con gli dèi, al loro essere depositari della parola divina,
della calligrafia del dio che ha scritto le leggi cosmiche, essere i
rappresentanti terreni del divino Demiurgo.
Personalmente non m’interesso di ciarle dogmatiche, di sciocche fantasie
cosmiche, che non siano materia, antimateria, energia oscura, costanti
equazionali, processi inflazionari di nuovi Universi.
Sarei felice se queste quattro chiacchiere scritte potessero guarire gli
affetti d’occultismo, stimolarli a sorridere sui misteri cosmici, che
generano il delirio dei pseudointellettuali, sì da conquistare il
pensiero logico e le verità connesse non sfaldabili. Distintamente… {8
giugno 2009}
2.
{Nicola Martella}
▲
Caro amico Salvatore, non sapevo che il «nulla» si potesse esprimere in
modo così eloquente e il «vano», in modo così magniloquente; e m’era
oscuro che la paranoia dialettica potesse apparire così sfolgorante come
un arcobaleno. Grazie del suo dialettico trattato, calato in nebbie
celebrali autoreferenziali e intriso di narcisistica egomania e mania
d’onnipotenza. Noi non potremo mai arrivare a investigare le supernove e
i «buchi neri» presenti nell’immenso spazio della sua scatola cranica.
Potrebbe perciò farmi del suo astrale «verbo» un sunto in parole povere,
povere, cosicché anche i lettori del mio sito — comuni mortali non nati
nell’Olimpo delle elucubrazioni cervellotiche intergalattiche — possano
capirlo e oltremodo rispondervi? Aspettando che lei atterri nuovamente
dal suo viaggio siderale inter-sinaptico, io e i miei lettori le saremmo
eternamente grati, almeno per cinque minuti, di ricevere una traduzione
nel linguaggio locale detto «parla come t’ha fatto mammeta». Certo
omaggeremo la sua intelligenza quando, scuotendo lei la testa, le due
sue sinapsi atomiche riusciranno ancora, di tempo in tempo, a
connettersi finalmente insieme, come i due filamenti interrotti d’una
lampadina, e produrre così ancora cose mirabili che, sinceramente,
lasciano estasiati e ci fanno illuminare di «nulla allo stato puro».
Maestro, le viene tutto così naturale, ci pensa profondamente o quale
qualità di Cannabis usa? Saluti eterei...
3.
{Tore Reale}
▲ Questo
personaggio, dallo stile logorroico, ben chiarisce che prima di tutto si
è fumato uno spinello d’ottima cannabis. Quando si fuma parecchio di
questo alcaloide, scatta una forma vertiginosa di logorrea che mette
insieme, impastandoli, e riduce al niente decine di concetti astrusi. In
sostanza vorrebbe irridere i suoi interlocutori, di cui egli è
terribilmente invidioso. Lui condurrà sicuramente un’esistenza più
grigia di coloro che tribolano, ma hanno la grazia della fede.
Perché dunque una persona del genere scrive sul tuo sito? Ha bisogno
anche lui d’un po’ di «opium populis» che con una mano disprezza e con
l’altra brama famelicamente. È un grido d’aiuto contraddittorio e
disperato, in balia d’uno spirito d’ateismo che non lo convince più. Ti
provocherà, cercherà di farti saltare i nervi offendendoti; ma questo è
l’unico modo che ha per carpirti dei brandelli di fede che lui non può
avere, perché soggetto a orgoglio... La sua religiosità atea lo tiene
ancora ben in piedi, certo... ma persa ogni certezza, ogni speranza,
soppiantandola col più becero nichilismo, la sua vita crollerà come un
castello di carte. Sono gli effetti dello spirito del mondo e anche, se
mi permetti, di natura diabolica. {9 giugno 2009}
4.
{Gaetano Nunnari}
▲ Premetto che
avrei avuto bisogno del vocabolario per decifrare tutto questo poema
cosmico. Qualche anno fa, avevamo comperato un DVD per mia figlia del
«muppet show», nel film a un certo punto, durante una visione causata da
un colpo ricevuto alla testa da «Gonzo» (personaggio dei muppet),
incontrò in rivelazione nello spazio infinito i pesci di conoscenza
cosmica... animali estremamente evoluti! Praticamente parlavamo come
questo tuo interlocutore.
Siccome non si capisce bene ciò che scrive, mi è tuttavia parso che si
tratti d’uno che non crede nel soprannaturale e s’intende di scienza.
Tuttavia dovrebbe sapere che ormai la fisica quantistica ha appoggiato
le realtà d’universi paralleli (quindi mondo degli spiriti) e vita oltre
la morte. Non so cos’altro dire. Purtroppo il mio cervello è affaticato
dai miei turni di lavoro e, al momento, non ho ancora avuto la
possibilità di «deframmentarlo». Spero di non aver deluso nessuno con la
mia risposta. Adesso vado a leggermi il tuo commento. Saluti cosmici e
quantistici... {9 giugno 2009} P.S.:
Beh, ci hai fatto piegare in due dalle risate, ma più che cannabis qui
si tratta di qualche acido con effetti psichedelici, magari rimasto in
circolo dal 1968.
5.
{Gianni Siena}
▲ Quanto sfoggio
di vana sapienza per dire nulla: l’esempio migliore della «parola» senza
senso, un tir che viaggia vuoto... e quanto costa (non se ne avvede?!) a
chi lo fa andare sulle autostrade (= della umana comunicazione). Siamo
seri: Hai mai incontrato uno che si crede intelligente? Uno stolto è più
sano e affidabile di lui! (Salomone nel libro dei Proverbi [26,12,
N.d.R.]). Ora vado a leggere la tua risposta. P.S.:
Non avrei saputo escogitare una replica migliore ed efficace! Shalom e
buona «arcigalattica» giornata... Ti sei preso una bella gatta da pelare
con questo sito evangelico, non sono sempre rose e fiori!
{9 giugno 2009}
6.
{Vincenzo Russillo}
▲ Caro Nicola,
leggendo tale scritto sono prima rimasto attonito, poi è scoppiata una
risata spontanea. Non è mia intenzione deridere l’autore di questa
e-mail, ma questo scritto ha del fantascientifico! Vi è un mix tra
scienza, psicologia e filosofia. Non so che legame ci sia tra il
Demiurgo di Platone e il povero Lorentz. Sicuramente ho capito però che
il Sig. Salvatore è appassionato dei misteri cosmici, fin qui mi è tutto
chiaro… ma possibile che, nonostante questo fiume di parole, si è
parlato di tutto all’infuori dell’occultismo!?
Mi dispiace deluderlo, ma credo che se una persona ha problemi
d’occultismo, dopo la lettura d’un intervento del genere, rimarrà molto
confusa; tutt’al più si potrà dedicare all’astronomia per poi, chi lo
sa, trovandosi tra masse oscure, dedicarsi all’oroscopo o
all’astrologia. Sicuramente tale testo potrà far concorrenza a un
romanzo d’Asimov.
Ritornando seri, consiglierei a questo lettore di fare un po’ di
riordino delle idee; altrimenti cercando di fare un’analisi frettolosa e
piena di concetti non aderenti al tema, si rischia di fare un minestrone
come dice la Bibbia: «I tuoi occhi vedranno cose strane, e il tuo
cuore farà dei discorsi pazzi» [Pr 23,33, N.d.R.]. Quindi meglio
prima visualizzare e mettere a fuoco il problema, senza tirare in ballo
fisici, matematici e quant’altro.
{9 giugno 2009}
7.
{Stefano Frascaro}
▲ Gentile
Salvatore Emmanuele (che nome importante che porta, è una
responsabilità!), la prima tentazione, quando ho letto la sua lettera, è
stata quella di fare come disse Gesù ai suoi: «Se non v’accettano,
scuotete anche la polvere dai vostri calzari». Poi però ho pensato
che è troppo grande la responsabilità di chi sa cosa è veramente
l’occultismo e i suoi rischi, e che non può e non deve tralasciare
d’avvisare e mettere in guardia, anche quando legge lettere come la sua…
Lei si nasconde dietro giri di parole, dietro elucubrazioni dogmatiche
solo perché non sa dare un nome a ciò che non capisce. Ed è chiaro che
lei teme tutto ciò che non capisce. Ho tolto dalla sua e-mail tutti gli
aggettivi ridondanti e inutili ripetizioni. Sa cosa è rimasto? Nulla.
Ed è anche chiaro quando parla del «relativismo come degenerazione
delle formule di Lorentz» (a proposito, a quali formule si
riferisce? A quelle per il calcolo della massa corporea o quella per il
calcolo dell’intensità della forza, a cui è soggetta una carica
elettrica quando si muove con una data velocità in un campo magnetico
d’intensità nota? Poiché per il suo dire è necessaria tale
distinzione…), parla di cose vacue, confuse, un accozzaglia di termini e
paroloni letti da riviste dispensatrici di nozioni a buon mercato…
Probabilmente è stato più di qualche volta «lettore del mese» di riviste
come Focus, e quindi dall’alto della sua cattedra dispensa a piene mani
sapienza nozionistica. La sezione «Lo sapete che…» della «Settimana
Enigmistica» sicuramente la vede come maggiore collaboratore… ma, per
favore, le cose serie, le cose importanti, le cose che possono cambiare
la vita di qualcuno, le lasci a chi può e deve mettere in guardia.
Magari bastassero queste quattro chiacchiere per guarire (lei pensa che
sia una malattia?) gli affetti dall’occultismo. Comprerei pure io Focus
tutti i mesi, leggerei tutti i giorni i suoi scritti (dopo opportuna
traduzione) ma purtroppo non è così.
Non ci giochi con queste cose, sig. Salvatore Emmanuele. E ringrazi Dio
(con la «D» maiuscola, per favore) che qualcuno, 2000 anni fa, ha
combattuto anche per Lei queste forze e che attualmente le sta
«trattenendo» (2 Ts 2,6). Il Signore abbia pietà di Lei.
{9 giugno 2009}
8.
{Luciano Leoni}
▲
[...] A proposito, tale messaggio è eccezionale, credo possa essere inserito
come corso didattico in qualsiasi istituto universitario: «Parlare tanto senza
dire niente». {12 giugno 2009}
9.
{}
▲
10.
{}
▲
11.
{}
▲
12.
{}
▲
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Tormento_elucubr_cerebrali_Mds.htm
09-06-2009; Aggiornamento: 15-06-2009 |