Qui di seguito discutiamo gli articoli «Il
santo Graal» e «Il
sacro Graal e la Rai». Con la designazione «santo
Graal» si intende la coppa, che Gesù avrebbe usato nell’ultima sua
Pasqua terrena, quando istituì la cena del nuovo patto.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e
opinioni?
Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster
(E-mail)
Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo
quelli firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il
gestore del sito può dare uno pseudonimo, se richiesto.
I contributi sul tema▲ (I
contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori. I
contributi attivi hanno uno sfondo
bianco)
Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante
1.
{Pietro Calenzo}
▲ Grazie
per questa tua esposizione ampia e molto ben documentata (consiglio di
leggere i link correlati di approfondimento contenuti nell’articolo del
fratello Martella) sul semplice e probabilmente perduto calice del
Signore Gesù. Come tu giustamente affermi, presumibilmente era un
semplice coppa, non si sa di quale materia, possibilmente di coccio.
Altro che calici impreziositi d’intagli o gemme preziose. In tale ottica
è da considerasi deviante l’informazione, a volte imbarazzante,
trasmessa sui canali televisivi nazionali generalisti, in cui
sulla base di qualche documento tardivo apocrifo e addirittura
manipolato, si fanno ipotesi di migrazione in Britannia (Francia) di
presunti personaggi biblici. Ciò che fa specie è che i mass-media vadano
a insinuare dubbi e fantasiose ipotesi nei lettori o negli ascoltatori
di tali fonti d’informazione, andando così sottobraccio al ridicolo
libro «Il codice da Vinci».
È da considerare altresì che l’associare il possesso di tale
«immaginifico feticcio» a illusori vantaggi spirituali, di
potenza o di conoscenza esoteriche, è una chiara divulgazione mendace.
D’altro canto non c’è da meravigliarsi, il popolo italico, e non solo
quello, appartenente al mondo cattolico, è giunto al punto di credere
ciecamente che un’intera casa sia stata traslata dalla Palestina,
via Jugoslavia a Loreto, per favorire il culto mariolatrico!
Mi sia consentito di citare, un libro dell’editrice Armenia «Il Codice
da Vinci verità e menzogne» del dottor Darrel L. Boook, che tratta in
modo eccellente da un punto di vista storico, teologico e biblico le
variegate e fantasiose favolette del noto scrittore Dan Brown,
contenute nella sua pessima e mendace pubblicazione. Benedizioni nel
Messia Gesù. {30-08-2010}
2.
{Gianni Siena}
▲
Sono abituato a considerare queste narrazioni delle semplici amenità non
senza un fondo di verità storica.
Nicola Martella scrive, per esempio: «Favolosa è l’idea secondo cui
Maria Maddalena fosse partita per la Francia...». Si sa con certezza che
nell’ultimo quarto del 1° secolo, in seguito allo spopolamento
della Giudea, dopo la sanguinosissima guerra contro i romani, arrivarono
a Massilia (= Marsiglia) i primi Giudei e vi si stabilirono. Alcuni
erano giudeocristiani (o ne condividevano le idee teologiche) e questo
spiega
l’humus in cui nacquero certe leggende. Infatti, basta andare a
verificare determinate situazioni e l’origine delle leggende si spiega
senza sforzo.
Di queste dicerie (tali sono) se ne impossessa il sottobosco esoterico e
gnostico, spacciandole per vere; questo è il vero pericolo che: la
gente le crede vere. Tempo fa ho visto un film con Antonio Banderas
(The Body), alla fine del film mia sorella credeva che realmente fosse
stato trovato il «corpo» di Gesù. Mi piace, è un film godibilissimo come
la serie di Indiana Jones: appunto un «polpettone» fanta-avventuroso!
Questo genere mi piace, perché risponde a una mia peculiarità
caratteriale: cogliere il lato paradossale, umoristico, di una
determinata vicenda e costruirvi una pseudo-vicenda, inventata di sana
pianta.
Per onestà, avverto chi mi ascolta che si tratta di questo ma, se
volessi, potrei far credere all’ascoltatore che quel che dico sia
«verità» oracolare.
Gesù ha raggiunto il mio cuore prima delle filosofie gnostiche ed
esoteriche, altrimenti potrei essere, forse, un altro ricco e ben pagato
cianciatore... come Dan Brown. {03-09-2010}
3.
{Nicola Martella}
▲ Non
entro in merito al genere fantastico avventuroso o fanta-storia. Ammesso
e non concesso che Maria Maddalena fosse stata tra i Giudei (cristiani e
non), che nell’ultimo quarto del primo secolo abbandonarono la
Palestina, ci si immagina quanti anni aveva lei a quel tempo? Se
approssimativamente poniamo la morte di Gesù nell’anno 30 del 1° secolo
e l’età di Maria Maddalena a 30 anni, alla distruzione di Gerusalemme
(70 d.C.) avrebbe avuto 70 anni e il suo arrivo nell’attuale
Francia sarebbe avvenuto anni dopo. Quale donna anziana prende su di sé
simili strapazzi (basta vedere il viaggio di Paolo per Roma!) e
abbandona le sue radici? Inoltre a quel tempo la vita era molto usurante
e l’età media era abbastanza bassa.
Ammesso e non concesso che Maria Maddalena fosse veramente arrivata a
Marsiglia o in Britannia, che storia ci si poteva mai aspettare ancora
da una donna, a quel tempo, stravecchia? Inoltre, fra tutte le cose
strettamente essenziali, che una persona portava con sé per
sopravvivere durante un così lungo viaggio, si doveva portare con sé un
calice di terracotta, ossia proprio quello che Gesù usò nella sua ultima
Pasqua in terra? È appunto tutta una storia favolosa, che vive
solo nella fervida mente di inventori di favole pseudo storiche.
▬ Replica
(Gianni Siena): Non ho mai affermato, come ben sai, che Maria di Magdala
abbia raggiunto la Francia e da qui sia nata la leggenda.
Ho solo detto che alcuni Giudei «condividenti» idee teologiche dei
Giudei cristiani possono aver portato con loro, in Francia, i «germi»
della leggenda esoterica; che certi «imbriaca-popolo» esoteristi, avidi
di guadagno, sfruttano oggi per fare soldi e accattare consensi.
Tra gli Ebrei gli inventori di miti e storie varie sono dotati di una
fervida fantasia narrativa e inventiva: ricordi le «ciance da megere e
le favole giudaiche»?! Per il resto sono d’accordo, come al solito.
{06-09-2010}
4.
{Vincenzo Russillo}
▲ Il
mondo legato alla New Age sta tornando in voga in questi ultimi
anni; questo movimento porta avanti la conoscenza delle dottrine così
dette occulte, legate all’esoterismo. Si afferma che attraverso l’uso di
simboli o pratiche occulte, il mondo magico porterebbe alla
realizzazione dell’uomo e all’interazione con il «Supremo», entità
superiore che viene identificata con Dio. Legato all’esoterismo celtico
e al mito di re Artù, in Europa fece la comparsa il Graal (la
coppa dal quale avrebbe bevuto Gesù nell’ultima Cena). Bisogna precisare
che varie sono le tesi. ■ Alcuni
lo identificano come un oggetto fisico. In tale recipiente utilizzato da
Gesù per l’ultima cena sarebbe stato anche raccolto il suo sangue, dopo la
crocefissione. Altri lo associano all’Arca dell’alleanza o alla Sindone di
Torino;
■ Altri lo associano a un simbolo. Per René-Guenon sarebbe
simbolo del Sacro Cuore di Cristo. Per Carl Jung sarebbe un archetipo
dell’inconscio. Per Jesse Weston sarebbe un simbolo sessuale e di
fertilità.
Inoltre, intorno al Graal è sorta una nutrita corrente letteraria,
legata alle crociate e associata a Gesù. Secondo le tradizioni
esoteriche, esso sarebbe un mezzo di conoscenza. È stato
documentato che i nazisti erano alla ricerca di quest’oggetto:
come substrato alla dittatura infatti c’era un mondo legato al
paganesimo, al movimento dei nuovi templari e all’occultismo. Anche
Dan Brown
ci ha speculato sopra, associandolo a una stirpe discendente dal Cristo.
Le speculazioni sono tante e di diverso genere, ma i racconti dei
Vangeli
sono dettagliati e non parlano di misteriose coppe.
È altresì vero che molti gruppi, legati all’esoterismo e all’occultismo,
fanno uso di
tecniche esoteriche, le quali promettono falsamente di donare
benessere psicofisico o spirituale agli individui, ma in effetti servono
per coinvolgerli in modo sempre più profondo e diretto con le sfere
dell’occulto e con le potenze demoniache, che a tali sfere
sovrintendono. Il recupero di dottrine stregonesche risalenti
all’alto Medioevo, nella cui simbologia sono confluiti elementi pseudo
cristiani (vedi il Graal), serve per confondere le genti e allontanarle
da Cristo. Tuttavia solo attraverso Gesù possiamo arrivare alla
Verità, senza il tramite di ambigui simboli o di altre credenze occulte
(Gv 14,6). {13-09-2010}
5. {}
▲
6. {}
▲
7. {}
▲
8. {}
▲
9. {}
▲
10. {}
▲
11. {}
▲
12. {}
▲
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Santo_Graal_MeG.htm
05-09-2010; Aggiornamento: 14-09-2010 |