«L’omeopatia è quella cosa, con la quale e senza la quale tutto resta
tale e quale. Se l’accetti, però, come religione sostitutiva, qualcosa
produce… nella tua suggestione» (Nicola Martella).
Qui di seguito discutiamo l’articolo «L’omeopatia
è una quasi religione».
Sebbene
l’omeopatia sia, scientificamente parlando, acqua fresca a caro prezzo,
si è sviluppata in una sorta di religione salutista sostitutiva.
Ecco alcuni luoghi comuni sull’omeopatia:
■
L’omeopatia è la cura con le erbe: Non c’è nulla di più errato.
L’omeopatia viene confusa con la fitoterapia o cura con le erbe, ma sono
due cose completamente differenti. Nei prodotti fitoterapici ci sono
principi attivi ponderabili, nell’omeopatia c’è solo il diluente senza
alcuna molecola della sostanza di partenza.
■
L’omeopatia è naturale: Nei preparati omeopatici si trovano anche
composti non naturali, ossia non prodotti da organismi viventi: minerali
e composti non biologici, creati dall’uomo, come ad esempio il
cherosene.
■
L’omeopatia utilizza microdosi: Ciò è errato, poiché l’omeopatia non
utilizza piccole quantità. Infatti, nei rimedi omeopatici non si ritrova
alcuna molecola del composto di partenza. L’omeopatia utilizza solo
ultra-diluizioni.
■
L’omeopatia cura la fase acuta d’una malattia: Anche questo non è
vero, poiché l’omeopatia generalmente si rivolge a malattie croniche.
Anche le industrie produttrici di prodotti omeopatici sono costretti ad
ammettere che l’omeopatia è solo una terapia sintomatica e che, come
tale, non cura la causa stessa della malattia.
È accertato che l’omeopatia «cura» tutto ciò, che guarirebbe da sé anche
senza l’omeopatia.
Vista la grande ignoranza sull’omeopatia
e la sua confusione popolare con la fitoterapia (o cura con le erbe),
consiglio anche la lettura dell’articolo «Omeopatia,
medicina o acqua fresca?»; in esso
spiego brevemente che cosa sia l’omeopatia, come abbia fallito in tutte
le analisi eseguite sotto controllo oggettivo, che cosa sia il
cosiddetto «effetto placebo» e come esso funzioni.
Per ulteriori dettagli sull’omeopatia e per una
rappresentazione sistematica, rimando a Nicola Martella,
Dizionario delle medicine alternative,
Malattia e guarigione 2 (Punto°A°Croce, Roma 2003) gli
articoli: «Omeopatia 1: presentazione», pp. 359-385; «Omeopatia 2:
osservazioni critiche», pp. 385-396»; «Omeopatia 3: problematica
cristiana», pp. 396-400.
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1.
{Barbara Farina}
▲
■
Contributo: Quando fai un vaccino, t’iniettano
spore della malattia stessa... Quanti danni sono causati da vaccini
«allopatici». L’anno scorso alcuni vaccini contro l’influenza
contenevano mercurio, tant’è che chi li faceva ai pazienti, non si
sarebbe mai iniettato quella roba nel suo corpo. La maggior parte dei
primari degli ospedali sono dei
Rosacroce. Non cadete nella banalità. {03-02-2012}
▬ Risposta 1
(Nicola Martella): Sorvolo sulla designazione «banalità» e sul
fatto che i primari degli ospedali sarebbero in massima parte dei
Rosacroce, quindi occultisti.
Sul vaccino si può pensare in un modo o nell’altro, ma non è
questo il tema qui; faccio solo notare che i germi del vaccino sono
morti e, di là dalla gestione del singolo caso, i vaccini hanno salvato
migliaia e migliaia di vite umane, in passato, quando le epidemie hanno
annientato intere popolazioni. Se il vaccino contro la poliomelite fosse
uscita in Italia solo un anno prima e fosse stata obbligatoria per
tutti, mio fratello non si sarebbe ammalato e avrebbe avuto una qualità
di vita del tutto differente da uno che sta in carrozzina e ha frequenti
infezioni.
In ogni modo,
l’omeopatia e il vaccino sono due cose completamente differenti. Nel
vaccino ci sono quantità ponderabili, nell’omeopatia no: in quest’ultima
è come diluire una molecola in una quantità di solvente pari al volume
della terra e pretendere che essa sia casualmente nel preparato, che mi
viene dato. Nell’omeopatia non sono le sostanze a guarire, ma sarebbero
le presunte «energie cosmiche». L’unica cosa accertata, che
producono le «energie cosmiche», è distruggere le cellule e il DNA; i
cosmonauti devono portare per questo scafandri protettivi.
▬ Replica 1 (Barbara
Farina): È un po’ semplicistica
questa descrizione. Diciamo, che la molecola iniziale, tramite
dinamizzazione
(si agita, si sbatte la sostanza) e le caratteristiche della molecola
vengono «fotocopiate» sulle molecole di solvente. Queste, una
volta entrate nell’organismo, il più delle volte non curano il male, ma
stimolano le difese immunitarie dell’organismo. Il medico omeopata (solo
un medico può prescrivere rimedi omeopatici) deve approfondire, deve
studiare meno i sintomi, perché quella, che spesso noi chiamiamo
malattia, non sono altro che i sintomi di quella che è la malattia vera
e propria; e sopprimere i sintomi può far peggiorare la malattia. Ti
assicuro che, se il medico è bravo, a decifrare i sintomi, il più delle
volte il rimedio funziona e lo si può constatare da esami medici. Le mie
nonne soffrivano di osteoporosi e sono guarite, guarite sul
serio: le ossa erano più forti, lo hanno confermato gli esami. Ho visto
tanti altri casi dove l’omeopatia ha funzionato. Così come i fiori di
Bach. Bach credeva molto in Dio. Era convinto che l’unico che poteva
realmente guarire era Dio, ma dato che non tutti credono in Lui, Egli ha
dato la capacità ad alcuni fiori di poter guarire; ma i fiori sono solo
il mezzo, a guarire è Dio. Io preferisco la fitoterapia, ma in
alcuni casi possono essere di aiuto rimedi omeopatici o la floriterapia.
{03-02-2012}
▬ Risposta 2
(Nicola Martella):
Sorvolo sulla designazione «semplicistica».
Ho studiato a fondo tutta l’omeopatia e i suoi meccanismi, anche quelli
da te descritti. Quella della «fotocopiatura» delle
caratteristiche della molecola iniziale, è solo una spiegazione di
comodo, per cui non c’è nessuna prova scientifica. Anche quella della
cura dei sintomi e delle cause è alquanto soggettiva, visto che
l’omeopatia non sa spiegare in modo razionale e scientifico ciò, che
accade con i suoi solventi cosiddetti dinamizzati, cosicché lo si possa
verificare con studi neutrali e scientifici. L’unico vero fatto
accertato è «l’effetto placebo». Nelle analisi scientifiche
condotte col sistema del doppio cieco, l’acqua fresca «guariva» anche di
più dei preparati omeopatici. Come si sa, con i solventi di diluizione e
l’acqua fresca si fanno molti soldi.
Ho scritto anche sull’omeopata e sensitivo Bach e sulla sua
floriterapia. La sua idea di Dio divergeva alquanto da quella del Dio
della Bibbia. Per l’approfondimento dei cosiddetti «Fiori di Bach»,
la loro origine e la loro ideologia omeopatica, rimando in Nicola
Martella, Dizionario delle medicine alternative,
Malattia e guarigione 2 (Punto°A°Croce, Roma 2003), ai seguenti
articoli: «Bach Edward», p. 80; «Floriterapia di Bach 1: presentazione»,
pp. 190-195; «Floriterapia di Bach 2: osservazioni critiche», pp. 196s.
▬ Replica
2
(Barbara Farina): Se l’acqua fresca guarisce senza effetti
collaterali... W l’acqua fresca! {03-02-2012}
▬ Risposta 3
(Nicola Martella): Questo è proprio un approccio «scientifico» alla
problematica: basta che «funzioni» (almeno nella fantasia e suggestione)
e non abbia effetti collaterali! Difficile ragionare con questi
argomenti.
2.
{Adriano Carmelo Bartolomeo}
▲
■
Contributo: Carissimo fratello, sono ignorante nel merito,
ma nella mia ingenuità penso: come facevano a curarsi anticamente?
Ci si curava con rimedi naturali, «erbe», che contenevano dei
principi curativi, penso alle foglie di alloro, al limone, alla
camomilla, ai semi di finocchio, al vino, al miele, ai minerali, ecc.
Questi elencati fanno parte di cure antichissime, sono rimedi
omeopatici e in alcuni casi sono riportati nella Bibbia. Sono
d’accordo con te, quando queste cure sono associate a pratiche
esoteriche e pagane, ma ricordiamoci che la maggior parte della
medicina moderna si basa su molecole naturali, estratte da piante
e animali; e in alcuni casi sono molecole ricostruite o inventate in
laboratorio. Negli ultimi tempi vi è la medicina genetica molecolare con
lo studio delle cellule umane. {03-02-2012}
▬ Risposta
(Nicola Martella): Se uno leggesse la mia opera sulle medicine
alternative, si renderebbe conto che esiste una sostanziale
differenza fra fitoterapia (estratti, ecc. di piante) e omeopatia.
Nella «naturopatia» (di cui la fitoterapia è parte) abbiamo a che
fare con sostanze ponderabili e i cui meccanismi sono in massima parte
conosciuti; l’omeopatia (compresi i cosiddetti fiori di Bach) si tratta
di
diluizioni alla massima potenza e non sono le sostanze a guarire, ma le
presunte energie cosmiche, che per Hahnemann, l’ideatore
dell’omeopatia (era massone ed esoterico) erano energie spirituali, un
po’ come nell’animismo e nello spiritismo.
Purtroppo l’ignoranza comune fa confondere continuamente la
fitoterapia con l’omeopatia. Curarsi con le erbe è una cosa
opportuna (sebbene deve accadere con cautela, poiché se le dosi sono
errate, ci si avvelena!); pretendere di curarsi con l’acqua fresca, è «effetto
placebo».
Per l’approfondimento sulla fitoterapia e sulla cura con le erbe,
rimando in Nicola Martella, Dizionario delle medicine alternative,
Malattia e guarigione 2 (Punto°A°Croce, Roma 2003), ai seguenti
articoli: «Fitoterapia 1: presentazione», pp. 172-182; «Fitoterapia 2:
problemi e pericoli scientifici», pp. 182-188; «Fitoterapia 3: problemi
e pericoli spirituali», pp. 188ss.
▬ Replica (Adriano
Carmelo Bartolomeo): «Purtroppo l’ignoranza
comune fa confondere continuamente la fitoterapia con l’omeopatia». Come
hai detto tu, infatti, si tratta di confondere fitoterapia e omeopatia;
ma è così che l’hanno inculcata i negozi e le varie riviste, e
così la credevo. Come ti dicevo, sono ignorante in materia. {03-02-2012}
3.
{Barbara Farina}
▲
■
Contributo: In effetti, omeopatia e fitoterapia sono due
cose diverse, come anche i fiori di Bach. Preferisco utilizzare i
fitoterapici, anche perché sono un argomento che conosco molto
meglio, ma in alcuni casi i prodotti omeopatici e i
floriterapici sono un valido aiuto e posso tranquillamente affermare
che funzionano, anche se l’effetto spesso non è immediato, in quanto non
sopprimono i sintomi (tranne in casi particolari), ma curano la
malattia. In Francia l’omeopatia è molto più diffusa; se non
funzionasse, dopo un po’ la gente smetterebbe di utilizzarla; e
comunque a prescrivere questi rimedi sono medici, dottori che hanno
studiato medicina. {03-02-2012}
▬ Risposta 1
(Nicola Martella): Se i prodotti omeopatici fossero «farmaci»,
dovrebbero essere
approvati dal ministero della sanità, dopo opportuni controlli
clinici, e ci vorrebbe la prescrizione medica per comprarli.
Quindi, i prodotti omeopatici sono prodotti palliativi, venduti
senza ricetta medica e sono assimilabili a cibi e bevande. Ci sono più
sostanze ponderabili nell’acqua minerale che in un prodotto omeopatico
(fiori di Bach compresi). Nei prodotti omeopatici e floriterapici non
c’è che diluente, quindi non hanno nessun principio attivo e
neppure possono funzionare.
La frase «se non funzionasse, dopo un po’ la gente smetterebbe di
utilizzarla», è la tipica scusa di coloro, che non possono dimostrare
ciò, che affermano, riguardo alle cosiddette «medicine alternative».
Anche i cultori dell’oroscopo e di tutti i riti di scaramanzia e di
buona fortuna possono dire lo stesso!
La suggestione e l’effetto placebo hanno grandi effetti sulla
psiche, ma non per questo sono «farmaci». Come ho già detto, è accertato
che l’omeopatia «cura» tutto ciò, che guarirebbe da sé anche
senza omeopatia.
▬ Replica (Barbara
Farina): Mia nonna rischiava la sedia a rotelle. Per quanto riguarda la
medicina «ufficiale», una volta partiva da prodotti naturali, ora da
prodotti chimici, vedi l’aspirina prodotta dal fenolo ricavato dagli
scarti del petrolio. Le ditte farmaceutiche sono potenti, ti
fanno credere quello che vogliono. Creano malattie, che non esistono.
Hai brucior di stomaco? Non cambiare stile alimentare, prenditi il
Malox. Hai mal di testa? Non fare visite oculistiche, non andare a
dormire presto, anche qui, non curare l’alimentazione, ma prenditi un
Moment. E la
sperimentazione sugli animali non è diabolica? Pensi che Dio batta
le mani a chi tortura gli animali, per trovare il modo di guadagnare più
soldi? {03-02-2012}
▬ Risposta
2
(Nicola Martella): Qui non stiamo parlando dei difetti della
medicina ufficiale (che ci sono e non sto io a difenderla), né delle
multinazionali del farmaco (che vogliono vendere), né della
sperimentazione su cavie (che bisogna aborrire). Io stesso non prendo
abitualmente farmaci di nessun tipo; tuttavia, esistono farmaci
salvavita e interventi chirurgici necessari, che salvano vita e
qualità di vita. Tuttavia, non si può coprire i difetti
ideologici e funzionali dell’omeopatia, cominciando a parlar male
dell’allopatia (la medicina clinica). L’omeopatia resterà acqua fresca
comunque, e non smetterà di essere catalogata fra i rimedi palliativi
(sono elencati fra cibi e bevande!), anche dopo che ci saremo sfogati a
parlar male di alcuni farmaci e degli interessi economici delle
industrie farmaceutiche. I veri farmaci
sono approvati da commissioni ministeriali, dopo anni e anni di studi di
laboratorio, di studi clinici, ecc. In genere solo uno su dieci ottiene
l’approvazione ministeriale.
Anche le industrie, che producono i preparati omeopatici, sono
multinazionali, ma i loro prodotti non vengono presentati ai ministeri
per la sperimentazione e l’approvazione. L’acqua fresca può valere al
massimo come bevanda, ma non come farmaco. Anche le industrie
omeopatiche
ti vendono la luna e ti fanno credere mendacemente che in tale prodotto
omeopatico ci sarebbe un principio attivo (però inesistente), che ti
guarirebbe.
Quindi, meglio non fare ideologia partigiana, come se l’omeopatia
fosse una medicina come quella clinica. Infatti, alla fine, l’omeopatia
rimane solo una credenza costosa, una religione.
4.
{Sabrina Giannicola}
▲
■
Contributo: Una volta, da bambina, durante l’orario
scolastico (frequentavo le elementari) mi venne un fortissimo
mal di testa… piangevo dal dolore. Dovettero chiamare mia madre per farmi
venire a prendere. Mia madre venne e, appena arrivammo a casa, mi fece
sdraiare sul letto, andò in cucina e tornò con un cucchiaino, in cui
disse di aver messo il medicinale per il mal di testa insieme a
un po’ di zucchero. Presi questo cucchiaino, poi mi sdraiai fiduciosa
che il medicinale avrebbe fatto effetto e mi addormentai. Quando
mi svegliai il mal di testa era passato; dissi con entusiasmo a
mia madre: «Il medicinale ha fatto effetto!». Ma lei rispose con amore:
«Nel cucchiaino c’era solo un po’ di zucchero. Ti ho fatto
credere che c’era anche la medicina, perché sapevo che altrimenti non
saresti riuscita a rilassarti. In realtà avevi solo bisogno di dormire».
{03-02-2012}
▬ Risposta
(Nicola Martella): Grazie della testimonianza. Quello, che hai descritto
è il fenomeno della suggestione indotta e l’effetto placebo.
I preparati omeopatici agiscono proprio come quella zolletta di zucchero
in una cornice di fiducia, e proprio come quella zolletta di zucchero
non contengono nessun principio attivo ponderabile.
Quando i nostri figli erano bambini, constatavamo in alcuni casi che
quando i figli d’altri si facevano male, erano spesso i genitori a
suggestionarli negativamente, inducendo in loro il panico con la
loro reazione allarmata e drammatica. Noi, invece, sdrammatizzavamo
subito tutto, sebbene poteva essere una ferita rilevante; lavavamo
la ferita e mettevamo sopra quella pomata particolare, che presto
avrebbe messo a posto tutto. Una buona misura di coccole, di
comprensione e di considerazione faceva il resto.
L’omeopatia, i derivati fiori di Bach e altri simili preparati si
servono dello stesso meccanismo consolatorio, rassicurante e
suggestivo.
5.
{Barbara Farina}
▲
■
Contributo: In ogni caso, tale madre ha fatto meglio a
dare lo zucchero, piuttosto che somministrare un farmaco. Per me
ognuno può pensare quello, che vuole. E io stessa preferisco i
fitoterapici. Tu dici che non funzionano, io ho constatato il
contrario. Il problema non è crederci o non crederci; se funziona,
funziona. Ma alla fine a me non interessa: amici come sempre.
{03-02-2012}
▬ Risposta 1
(Nicola Martella): Io non ho mai detto che la fitoterapia non
funzioni; bisogna distinguere solo la verità (efficacia reale) dalle
fantasie (false attribuzioni di effetti; si pensi a tutte le erbe
vendute falsamente come afrodisiaci). Ripeto che la fitoterapia è la
cura con le erbe e non ha nulla a che fare con l’omeopatia. Nella
fitoterapia ci sono principi attivi ponderabili e accertabili,
nell’omeopatia no. Con la fitoterapia bisogna curarsi con criterio,
se si vuole che sia efficace; chi al riguardo non ha esperienza e
ricorre al «fai da te», rischia di sbagliare le dosi e le combinazioni e
si avvelena. I veleni
più potenti esistono in natura e, se a una certa concentrazione
(diluizione) aiutano, a un’altra uccidono. Ad esempio, è meglio
conoscere bene i funghi, prima di coglierli e mangiarseli; al
riguardo ciò, che sembra quasi uguale, può essere fatale. Lo stesso
valga per le droghe; ad esempio, chi pretende di farsi una cura
di oppio o di foglie di coca, non si meravigli poi degli effetti
collaterali.
Quindi, diciamo sì alla fitoterapia (e no all’acqua fresca
omeopatica), se essa è fatta con criterio, se somministrata da erboristi
professionisti o da persone competenti.
▬ Replica 1 (Barbara
Farina): Io sono competente in fitoterapia: sono naturopata. Per quanto
riguarda l’omeopatia, che non è la mia materia perché, anche volendo,
non potrei studiare dato che non sono medico. In ogni caso ho molti
esempi di persone che si sono curate con
l’omeopatia, nel senso che hanno fatto delle
analisi ed erano malate, hanno fatto una terapia omeopatica e sono
guarite. Se non ci credi francamente non so che dirti e in ogni caso
non è mio interesse convincerti . Il fatto è che in Francia ci sono
tantissime persone che si curano con l’omeopatia, se per te sono tutte
stupide... {04-02-2012}
▬ Risposta
2
(Nicola Martella): Non sono in grado di constatare la competenza
fitoterapica
di Barbara Farina, perché dovrei analizzare da vicino il suo modo di
fare; la sua insistenza sull’omeopatia, però, mi preoccupa. Se le
persone curate con l’omeopatia siano effettivamente guarite,
dev’essere constatato da una commissione esterna, non dagli omeopatici
stessi.
Se i singoli prodotti omeopatici fossero «medicina», dovrebbe
essere testati dalle autorità e ottenere l’espressa approvazione da
parte del Ministero della salute. Poiché ciò non è il caso, essi
rientrano fra i «rimedi palliativi» e fra gli integratori
alimentari, vivande e bevande, ma non fra i farmaci. Quindi, l’omeopatia
non è medicina. Ciò vale in tutti i Paesi occidentali e in quelli,
in cui esiste un Ministero della salute, che approva farmaci, prima che
essi possano essere commercializzati. {03-02-2012}
▬ Replica
2
(Barbara Farina): Però l’omeopatia si può studiare solo alla facoltà
di medicina.
{04-02-2012}
▬ Risposta 3
(Nicola Martella): Potresti indicarmi una università di medicina
italiana, in cui viene riconosciuta una «laurea in omeopatia»?
Nicola MartellaSulla problematica si veda
quanto segue:
■ «Può
esistere la laurea in omeopatia?».
■ «Laurea
Breve in omeopatia» (come diventare con pochi click uno «specialista
omeopata» certificato dalla Boiron).
6.
{Liliane Vitanza Hoffer}
▲
■
Contributo: Io vorrei sottolineare un aspetto importante.
Tante medicine alternative, tra cui omeopatia e fiori di Bach, hanno un
fondo esoterico e occulto. Quindi, se io appartengo a Dio e sono
salvata da Gesù, il Cristo, non posso più utilizzare tutto quello, che
mette a rischio la mia relazione con Dio. Sopratutto perché
l’esoterismo e queste medicine alternative aprono la porta alle forze
occulte, che poi provocano danni. Non è da sottovalutare! Non è
perché i governi francesi e svizzeri danno il permesso di curarsi con
l’omeopatia, che questo sia giusto. Il metro di misura è la
Parola di Dio. Se non volete
subire danni nella vostra relazione con Dio, lasciate stare tutto questo.
{04-02-2012}
▬
Osservazioni
(Marika Rubino): Pace del Signore. Verissimo, sono d accordo con tè,
Liliane, è proprio cosi. Io ho seguito con cura dei programmi, che
parlavano della preparazione omeopatica, ecc.; infatti, dietro c’è un
lavoro occulto. Sono del parere che è bene curarsi, ma visto la nostra
fiducia in Dio, è meglio chiedere sapienza e guida per indirizzarci nel
posto giusto e anche al medico giusto. Dio vi benedica. {01-03-2012}
7.
{Omar Stroppiana}
▲
■
Contributo 1: Caro Nicola, mia moglie, di professione
farmacista, anche se ora è mamma a tempo pieno, mi dice che sapendo
come sono composti tali farmaci, li considera acqua fresca.
Praticamente se funzionano è per effetto placebo. Lei sconsiglia
quei prodotti.
Una volta mia moglie ha parlato con un collega omeopata e questi
gli ha confessato che quei farmaci funzionano solo se uno ci crede.
Con questo credo di avervi detto tutto.
{04-02-2012}
▬
Osservazioni
(Matteo e Adassa Desiderio): Vorrei aggiungere sull’effetto placebo
quanto segue: quando si ripone fede in qualcosa, che non ha le
proprietà, che dichiara di avere, e funziona, allora siamo nella
superstizione… e sfocia nell’occulto. {04-02-2012}
■
Contributo 2
(Omar Stroppiana): I principi attivi presenti nei farmaci
omeopatici sono in quantità tali, da non poter essere di nessun aiuto
nel trattamento di una malattia. Ricordo che mia moglie, farmacista, una
volta ha visto una cliente entrare nella farmacia, dove lavorava, e
scelse la sua medicina accostando le mani ai vari flaconi come una
sensitiva. Vi rendete conto? {04-02-2012}
8.
{Pierluigi Prozzo}
▲ È
vero, per me questa è una delle tante illusioni a cui l’uomo
cerca di appigliarsi facendo finta di studiarle per auto-convincersi di
più della bontà dei propri tentativi per stare meglio.
Diversi anni fa, presi uno di quei raffreddori pazzeschi, che non
respiravo già da una settimana. In farmacia mi consigliarono questa
fialetta che «non ha alcuna controindicazione» ed è «davvero
efficace»; ma dopo averla usata, mi tenni il naso tappato per altre due
settimane. Dall’anno dopo, ho confidato veramente in Dio senza riserva e
senza prendere nulla, e i super raffreddori mi sono passati sempre entro
il terzo giorno. {04-02-2012}
9.
{Santina Rallo}
▲ Posso
dare la mia testimonianza sui prodotti omeopatici! Di persona ho avuto
una brutta esperienza. Un ragazzo andò in piscina, non aveva
messo sulla pelle una protezione, prese una bruciatura e gli
bruciava la pelle. Si rivolse a me! Cosa potevo fare, se non pregare e
nel frattempo fargli fare una doccia con acqua fredda, ma purtroppo non
funzionava. Mi chiedevo il perché. Il ragazzo mi disse che aveva
comprato in farmacia un prodotto da spruzzare. Lo presi io
stessa, più spruzzavo e più dolori aveva lui, cosicché gridava
terribilmente. Subito controllai il prodotto: era omeopatico!
Subito abbiamo invocato il sangue di Gesù, pregando di lavare ogni
cosa... All’istante sono passati i dolori!
Inoltre, qui a Dornach, vicino a Basilea, c’è
un castello, dove ogni tanto si riuniscono dei maghi, che
lavorano sui prodotti omeopatici. {03-02-2012}
10.
{Fausto Facchini}
▲
■
Contributo: Forse sarò un po’ troppo facilone, ma seguo la
medicina omeopatica con ottimi risultati da anni per alcune
patologie che la medicina tradizionale non riesce a risolvere (una di
queste è la psoriasi). Vado dal mio medico, che ha tanto di
laurea in medicina attaccata al muro dello studio, oltre che altri
attestati (non ci sono crocifissi, statue di Buddha o altro).
Periodicamente mi visita e, in base all’esito della visita, mi prescrive
farmaci, che acquisto in farmacia o parafarmacia, non di certo in
negozi di oggetti religiosi, di cui le vie limitrofe al Vaticano sono
piene. Cosa c’è di religioso in tutto ciò? {06-02-2012}
▬
Osservazioni 1
(Stefano Frascaro): Fausto, dai una occhiata a questo articolo: «Paperino
l'omeopata». O questo, forse, è più chiaro: «Big
Placebo».{06-02-2012}
▬ Replica
(Fausto Facchini): Posso portarti brevemente la mia esperienza se
t’interessa. Dal 1987 soffro di psoriasi, una malattia che
provoca croste bianche sul corpo. Io ne avevo su circa il 10% del corpo,
ma belle profonde, anche se ho visto casi di persone completamente piene
di croste. Abitando a Orvieto, sono stato ricoverato anche all’IDI,
un istituto specializzato per la dermatologia di Roma (io sono stato
nella loro succursale di Capranica). In questo periodo ho provato di
tutto, dalla più blanda pomata, ai bendaggi e a una potente cura per
punture intradermiche, che abbassa le difese immunitarie. Cessavo i
cicli di cura e, dopo poco, ero peggio di prima. Ora, In circa
tre anni di cura omeopatica si sta verificando una
regressione progressiva con le placche quasi estinte. Può essere
questo l’effetto di un placebo? Se sì, perché un placebo ha avuto
effetto e terapie specialistiche hanno peggiorato la situazione? L’unica
risposta alternativa al beneficio della cura omeopatica (cosa che non
escludo) è che, in coincidenza con l’inizio delle cure omeopatiche,
ho accettato il Signore
come salvatore. Per me non ci sono dubbi: o mi ha guarito la medicina
omeopatica, o mi ha guarito il Signore, o il Signore si è servito del
medico omeopata. Questo per me è un fatto. E perdonami / perdonatemi:
per me i fatti contano e le chiacchiere stanno a zero. Dio ci benedica
tutti. {06-02-2012}
▬
Osservazioni 2
(Stefano Frascaro): Fausto, scientificamente tu ti curi con pillole
di zucchero. Leggi gli articoli. Apriamo gli occhi davanti a queste
ciarlatanate. Io ci credo che ti sei migliorato, ma scientificamente
parlando, l’omeopatia non centra nulla! {06-02-2012} ▬
Risposta
(Nicola Martella): Rispondo a Fausto Facchini, sebbene nelle mie
risposte ai contributi precedenti ho trattato già la questione (i numeri
riguardano i vari contributi).
1. L’omeopatia è, a differenza dell’agopuntura, una filosofia e una
pratica nata in occidente per l’intuizione di Hahnemann, che era
massone ed esoterista; quindi, chi la pratica, può fare a meno di
crocifissi e statue di Buddha. Non esiste una laurea universitaria
in omeopatia; chi si laurea, fa corsi presso organizzazioni, che
propagano il pensiero omeopatico, e presso industrie produttrici di
rimedi omeopatici.
I rimedi omeopatici non sono «farmaci», sebbene vengano venduti
anche nelle farmacie come tanti altri rimedi palliativi, integratori
alimentari e simili. I farmaci devono essere certificati e approvati dal
Ministero della salute; i rimedi omeopatici non potrebbero mai avere un
tale riconoscimento, non avendo un principio attivo oggettivamente
riconoscibile, testabile, ecc.
Quanto alla psoriasi, leggo quanto segue: «È una malattia infiammatoria
della pelle, non infettiva, solitamente di carattere cronico e
recidivante (per questo un soggetto affetto da psoriasi non sarà mai
completamente guarito, ma avrà momenti in cui gli effetti della malattia
sono meno incisivi)» (Wikipedia).
Uno dei fattori scatenanti (non la causa) è lo stress; c’è quindi una
componente psichica e comportamentale.
2. La conclusione «o mi ha guarito il Signore, o il Signore si è
servito del medico omeopata», è affrettata. Non metto in dubbio
che Dio possa guarire dalla psoriasi, ma bisogna verificare se è
successo. Anche nel caso la malattia è regredita soltanto, chiaramente
la fede porta grandi giovamenti psichici e interiori. Quanto alla tesi
«il Signore si è servito del medico omeopata», sarei cauto. Dio
difficilmente si serve di una menzogna per rivelare la verità,
che rende liberi. L’omeopatia richiede una fede come fosse una
religione; Cristo non è disposto a condividere la fede dei credenti
con altri oggetti fede (2 Cor 6,14ss).
11.
{Pietro Calenzo}
▲
■
Contributo: Caro Nicola, shalom, ho una domanda forse
banale, ma dal mio punto di vista, di un qualche rilievo. Se l’omeopatia
trae la sua sfera d’azione o la sua genesi dall’esoterismo o
dall’occultismo, perché rischiare andando incontro a pericolosi
inquinamenti spirituali. È vero che molti fonti (e numerosi
credenti) affermano l’inutilità di azioni farmacologiche, constatata
l’inesistenza di particelle terapeutiche in prodotti o misture
omeopatiche, ma in tale prospettiva, non è più sapiente il «fuggire
da ogni apparenza di male», come ci esorta la Parola di Dio? Tali
prodotti, saranno anche come acqua fresca o zollette di zucchero, ma
personalmente eviterei qualsiasi approccio con tale pseudo
disciplina. Un fraterno saluto in Gesù Messia. Benedizioni. {08-02-2012}
▬ Risposta
(Nicola Martella): Le mie argomentazioni si sono limitate qui agli
aspetti scientifici; non si può instaurare in rete una discussione a
360° gradi, poiché già per le cose semplici alcuni prendono fischi per
fiaschi e cominciano incredibili e snervanti polemiche.
Per gli aspetti biblici ricordo a te ad ai lettori che per ogni
argomento trattato (p.es. Agopuntura, fiori di Bach, iridologia,
omeopatia) nel mio «Dizionario
delle medicine alternative»
(Malattia
e guarigione 2)
contemplo sempre tre aspetti, che riassumo così: ▪ 1. Che cosa
dicono essi stessi del loro metodo; ▪ 2. Che cosa afferma la scienza in
merito; ▪ 3. Che cosa possiamo affermare al riguardo dal punto di vista
biblico. Anche sull’omeopatia c’è una lunga trattazione dell’ultimo
punto. Buona lettura a chi ha tale opera.
▬ Replica (Pietro
Calenzo): Ho il libro, per grazia di Dio. Lo ri-consulterò senz’altro.
Era doveroso da parte mia farne almeno un cenno. Benedizioni nel
Signore, carissimo Nicola. {08-02-2012}
12.
{Emanuela B, ps.}
▲
■
Contributo: Al di là di quello che una chicchessia persona
possa dire, bisogna pregare Dio e chiedere a Lui cosa ne pensa...
e che dia una personale rivelazione. Non sono d’accordo sulla
lettura di studi fatti da altri, non per qualcosa, ma Dio ha dato
la
Bibbia a tutti e anche il cervello per fare ricerche
personali. {03-02-2012}
▬ Risposta (Nicola
Martella):
Emanuela B? («B» cosa? Sono abituato a parlare con persone a 360°
gradi con nome e cognome veri). Che basti pregare Dio, per avere le
risposte, è un
atteggiamento preoccupante, tipico degli gnostici o degli esaltati.
Dio ha dato nella chiesa carismi specifici, che non tutti hanno,
ad esempio quello del discernimento degli spiriti, della conoscenza,
ecc. Inoltre, che tutti abbiano «il cervello per fare ricerche
personali», è una «pia illusione». Infatti, ricevo ogni giorno lettere
di credenti, che hanno
spiegazioni da chiedere; inoltre, per certe particolari questioni
(p.es. sessualità, occultismo, cura pastorale, medicine alternative...)
ricevo domande anche da parte di credenti maturi e di conduttori di
chiese.
13.
{Salvatore Romano}
▲
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Contributo: Fratello Nicola, sono d’accordo con te, sono
pratiche da evitare come credenti. Purtroppo si fanno strada anche
nelle chiese. Anche da noi a Berna abbiamo avuto delle sorelle inclini
all’omeopatia, cristalloterapia, ecc. Il problema di fondo è il
non essere ancorati alla Parola di Dio, e quindi si prende per buona la
testimonianza di amici o colleghi, anziché quella di Dio. Preghiamo che
il Signore ci aiuti a non cadere in questi tranelli. {03-02-2012}
▬ Risposta (Nicola
Martella): Ho dovuto pensare a Osea 4,6: «Il mio popolo perisce per
mancanza di conoscenza». E inoltre a Geremia 2,13: «Il mio
popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente
d’acqua viva, e s’è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate,
che non tengono l’acqua».
14.
{Luca Matranga}
▲
■
Contributo 1: L’omeopatia è pura e semplice truffa.
Impiega, tra l’altro in modo errato, un principio fisico valido, il
mitridatismo (ossia la progressiva «immunizzazione» a un veleno o
altri nocivi mediante l’esposizione a piccolissime dosi di esso, non
letali), e lo sostituisce col falso principio del «similia similibus
curantur» (una sostanza cura la malattia causata da quella stessa
sostanza). Le vendono anche in farmacia queste pillole fatte di acqua
fresca, le pubblicizzano, hanno conquistato dignità di medicinale.
Addirittura certi preparati veramente medicinali (non omeopatici) sono
venduti come omeopatici, per fare più presa pubblicitaria e sembrare più
«naturali» e «alternativi»; ad esempio ho comprato una crema alla
calendula per le irritazioni della pelle, che viene venduto come
«preparazione omeopatica», ma contiene la cosiddetta «tintura madre»,
ossia l’estratto della pianta non diluito per niente, quindi non si
tratta di omeopatia (che prevede delle fortissime diluizioni, spesso
tali da eliminare la presenza della sostanza diluita), ma piuttosto di
un rimedio fitoterapico anche molto comune.
Aprii o partecipai a delle discussioni sull’omeopatia su evangelici.net,
e mi stupii di quante persone (possibilmente credenti o simpatizzanti)
fossero a favore
di questa. Credevo che fosse ovvio che chi cerca la Verità, la voglia
trovare anche nelle cose della vita. Ti ringrazio, Nicola Martella, di
aver tirato fuori questo argomento, questa truffa che rende
persone, anche ragionevoli,
vittime inconsapevoli. {13-02-2012}
▬ Risposta 1
(Nicola Martella): Luca ca Matranga ha colto nel segno, parlando delle
caratteristiche basilari dell’omeopatia. Ha detto anche giustamente
che le ditte produttrici di prodotti omeopatici e gli esercenti della
parafarmacie usano una subdola strategia di marketing, spacciando
per omeopatia prodotti fitoterapici, ossia a base di estratti di erbe.
Ricordo che, alcuni decenni or sono, fui portato a visitare il museo
egizio di Torino. Un abile cicerone stava intrattenendo un’intera classe
e, per suscitare l’interesse degli studenti, disse: «Gli Egiziani
si curavano con preparati molto alla moda oggi. Con che ci curiamo
noi?». Tutti tacquero. Dopo una lunga pausa, aggiunse: «Ma con
l’omeopatia!». Conoscendo il mondo egiziano antico e l’origine
dell’omeopatia, che è relativamente recente, ebbi l’ardire di chiedere:
«Scusi, che cosa intende per “omeopatia”?». Rispose un po’ meravigliato
e con la mina delle cose scontate: «Chiaramente l’omeopatia è la cura
con le erbe!». Gli risposi: «Guardi, che la cura con le erbe si
chiama fitoterapia e non ha nulla a che vedere con l’omeopatia».
Fece gli occhi grandi di chi è stato scoperto sul fatto e non sa che
cosa rispondere. Poi, si riprese subito, cambiò discorso e continuò la
sua quotidiana filastrocca sugli antichi Egizi.
È triste anche
l’ignoranza dei credenti riguardo all’omeopatia. Anche loro diventano
vittime della suggestione e dell’effetto placebo e si fanno truffare con
l’acqua fresca
■
Contributo 2: Scrivo a Fausto Facchini. [►
10.] Ti capisco benissimo, però ho conosciuto altre
persone che sono state all’IDI e sono state curate. Vorrei
mettere i miei dieci cent su questo argomento, comunque. Credo che la
psoriasi sia scatenata da periodi di stress prolungato e conflitti
interiori. In effetti, anche la scienza medica propone soprattutto la
tesi che sia una malattia autoimmune, quindi una risposta
esagerata dell’organismo a una situazione di stress. Non sono medico,
quindi il mio pensiero ha una bassa valenza scientifica, ma credo che la
serenità del
perdono in Cristo abbia fatto un’ulteriore miracolo, non solo
rendendoti nuova creatura, ma anche dandoti il prezioso dono della
guarigione. L’effetto placebo è l’unico effetto che può dare un
«medicinale», che non contiene nemmeno una molecola di principio attivo.
{20-02-2012}
▬
Osservazioni
(Gianni Siena): La guarigione da malattie anche gravi senza il
ricorso ai farmaci è una possibilità scientificamente dimostrabile e
attuabile. Grindler e Bandler (esperti di programmazione
neurolinguistica) hanno studiato il fenomeno: gente convinta di bere un
elisir di guarigione è realmente guarita. Non conosco l’omeopatia
e non so se la sua formulazione teorica ha delle basi scientifiche. Fino
a questo momento i pareri degli esperti sono tutti negativi in linea di
massima. Nella Bibbia c’è la guarigione in risposta alla
preghiera, si tratta di studiarla da un punto di vista dottrinale e
riformularne le basi senza tralasciare nulla della sua evidenza; occorre
appropriarsene, imparare a pregare attendendo con fede, non scoraggiarsi
per i primi risultati; Dio non è cieco e neanche sordo. E infine,
bisogna tenersi lontano tutti i ciarlatani del mondo!
{20-02-2012}
▬ Replica (Luca
Matranga): I folli ci sono dappertutto, ma l’omeopatia non è magia,
è solo una truffa.
{26-02-2012}
▬ Risposta 2 (Nicola
Martella): Luca Matranga, sebbene l’omeopatia sia «acqua fresca», il
pensiero, con cui viene diffusa, è proprio magico-esoterico,
poiché la sua presunta efficacia viene presentata come derivante da
energie cosmiche, spirituali o trascendentali. Per questo ho detto
che l’omeopatia ha i tratti di una «quasi religione» esoterica.
15.
{Valeria Palminteri}
▲
■
Contributo:
Ho lavorato per alcuni mesi in uno studio medico omeopatico, e concordo
sul fatto che i preparati omeopatici più che altro facciano
l’effetto «placebo». Ma la cosa che non capisco è che li facciano
pagare più dei medicinali tradizionali.
L’unica cosa, che mi ha insegnato l’omeopatia e che condivido appieno, è
di usare meno medicine possibili, giusto quando proprio non se ne
può fare a meno. Perché hanno tantissimi effetti collaterali, più
di quelli che possiamo immaginare, e a volte fanno più male che bene,
come tutte le cose non naturali. Quindi, secondo me, dobbiamo
prediligere, per quanto possibile, i rimedi naturali
(erboristici). {01-03-2012}
▬ Risposta (Nicola
Martella): È giusto prendere meno medicine possibili; a tale
filosofia di vita aderisco da sempre. Tuttavia, ciò non ha a che fare
con l’omeopatia e fiori di Bach, visto anche essi hanno un «rimedio»
per ogni malessere. I loro seguaci non consumano meno prodotti in
assoluto, ma meno medicine allopatiche (quelle normali per intendersi);
i loro armadi sono, però, spesso pieni di rimedi omeopatici.
Faccio anche notare, ancora una volta, che i più grandi veleni si
trovano in natura; quindi, anche con i «rimedi
naturali» ci si può intossicare, se non si osservano le
giuste dosi. Inoltre, molte medicine allopatiche (o cliniche) non
solo contengono estratti fitoterapici, ma contengono anche le giuste
dosi, testate in laboratorio. A ciò si aggiunga che le medicine cliniche
hanno salvato innumerevoli vite, cosa che «l’acqua fresca»
omeopatica non è in grado di fare.
16.. {Vari
e brevi}
▲
■
Vasile Nita: È vero ciò, che dici! {03-02-2012} ■
Rosalba Dal Negro: Non ci credo alla medicina
omeopatica. {03-02-2012}
■
Giovanni Sarruso: Sì, può essere che si tratti solo
di effetto placebo; poi, si capisce, nella disperazione,
si prova di tutto. {03-02-2012} ■
Italo Carvello: Poverina! Dio la liberi!
{03-02-2012} [N.d.R.: È riferito alla donna, a cui si fa riferimento
nell'articolo.]
■
Claudio Ferro: Grazie per l’informazione. Le stavo
cercando proprio in questi giorni. {05-02-2012}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Omeopatia_relig_MeG.htm
04-02-2012; Aggiornamento: 01-03-2012 |