Qui di seguito diamo voce ai lettori e discutiamo insieme tale tematica.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
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1.
{Klaus
Döring}
▲
Ti segnalo il seguente link che porta a un sito, che dimostra la falsità della
presunta dimostrazione della menzionata composizione Powerpoint:
http://www.snopes.com/politics/business/mondex.asp. Le tue argomentazioni
sono senz'altro valide! {09-09-07}
2.
{Pietro Arnese}
▲
Questo articolo (sebbene leggermente modificato negli anni) gira almeno dal
1996. Io lo avevo pubblicato sul mio sito, ma un lettore mi ha messo in allerta
sul fatto che il cosiddetto dott. Sanders era un truffatore nel senso che molte
delle cose che lui aveva scritto non erano vere.
Ho fatto qualche ricerca (a quei tempi non c'era Google) e
qualche telefonata negli Stati Uniti, ma non ho potuto confermare granché. Ho
tolto il testo dal mio sito, just-in-case.
Tale articolo mi viene rispedito periodicamente da diverse fonti e
lingue. Condivido il tuo scetticismo ma ci sono nondimeno cose interessanti in
esso.
{10-09-07; www.apocalypsesoon.org}
3.
{Roberto
Sargentini}
▲
Ho letto molto attentamente l'articolo relativo alla MONDEX e concordo al cento
per cento con la tua risposta. Temo che sia un'ennesima bufala. Nel libro
Harmaghedon, che ho scritto pochi anni fa, demolivo con fatti concreti le
elucubrazioni di alcuni catastrofisti circa il codice a barre, giungendo alle
tue stesse conclusioni. Ti saluto caramente. {11-09-07}
4.
{Emanuele
Favareto}
▲
Io non avevo mai sentito parlare di Mondex, ma di «VeriChip» sì. Stesso
discorso di chip sottopelle, usato come gadget anche in alcune
discoteche famose per identificare i clienti, addebitare il conto o
consentire l’accesso in maniera automatica. Essi sono spacciati pure
come utili a contenere i dati della cartella clinica di pazienti magari
in gravi condizioni che non sono in grado di interagire...
Il problema dei chip a radiofrequenza (RFID) è
purtroppo reale e in futuro potrà solo diventare più complicato. Ci sono alcune
ragioni a favore ma anche moltissimi potenziali rischi di tele-controllo,
tecno-controllo e furto d’identità. Anche se non li si hanno fisicamente
sottopelle. E poi essendo a radiofrequenza possono essere letti da chiunque
abbia un lettore compatibile. E anche clonati (vedi i passaporti elettronici
inglesi che sono stati spacciati per sicuri e invece dimostrati molto
vulnerabili perché clonati in pochissimo tempo da semplici «smanettoni»). Tutto
ciò indipendentemente da questioni bibliche... (Perché non fare qualche
riflessione su pance e sederi nei pantaloni a vita bassa e la loro relazione con
l’Apocalisse? oppure su...)
Un sito molto interessante, anche se generale, è
http://punto-informatico.it che tratta d’informatica ma anche di
problemi legali, etici, ecc. legati al settore. Se si fa una ricerca di TAG
RFID, si trova sicuramente delle riflessioni interessanti. E inquietanti. E
possibili. Io ho il badge aziendale col chippetto dentro. Basterebbe che
ci fosse un lettore davanti alla macchina del caffè per sapere quante ore
trascorro lì davanti... {12-09-07}
5.
{Sandro
Bertone}
▲
Anche se c’è chi dice che la tecnologia e l’informatica interessano un
limitatissimo strato di popolazione, quelli che non la utilizzano attivamente ne
possono subire le conseguenze passive e oltretutto senza possibilità di
difendersi, in quanto ignorano i limiti e le possibilità che le nuove tecnologie
offrono all’umanità e, come sempre, nel bene e nel male. Riterrei opportuno che
come chiesa affrontassimo il tema, magari invitando un qualche esperto e, perché
no, Nicola Martella che esperto magari non è, ma ci può aiutare a non cadere
nelle trappole interpretative. Che ne dite? {12-09-07}
6.
{Gabriele
Crespi}
▲
Credo che ci siano numerose imprecisioni nel filmatino sulla Mondex e
concordo con Martella sul tono usato e sui numerosi (sic!) falsi
allarmismi «apocalittici» del passato (bar-code, internet…). Tuttavia
alcune delle seguenti obiezioni formulate non credo siano pertinenti.
➊ Martella: «Apocalisse 13,16s
parla d’un marchio, non d’un oggetto impiantato sottocute».
■
Osservazione: Sul piano simbolico dell’Apocalisse potrebbe benissimo
esserlo, allo stesso modo in cui le «coppe dell’ira di Dio» non saranno
realmente coppe.
➋ Martella: «…mentre un marchio
mostra ciò che è «stampato», un oggetto sottocute non lo fa. […] Perché
sotto la loro pelle viene iniettato un bio-chip. Quest’ultimo può essere
LETTO con uno scanner».
■
Osservazione: La stragrande maggioranza delle informazioni non
vengono più scritte o lette a mano ma in formato digitale e il chip (al
pari del codice a barre) non è altro che un contenitore d’informazioni
«scritte» in digitale. Inavvertitamente nell’articolo la contraddizione
viene evidenziata.
➌ Martella: «…tossicità delle
batterie al litio e l’esposizione delle micro-capsule al pericolo di
rottura, rendono per ora tale sistema pericoloso e poco praticabile in
massa».
■
Osservazione: La Bibbia afferma che tale marchio sarà imposto a
tutti quindi Apocalisse 13,16. Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi,
ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano
destra o sulla fronte.
➍ Martella: «…nel contesto
originale essa [= la piaga] non è provocata dal “marchio della bestia”,
ma dall’esterno, ossia dal versamento della coppa dell’ira di Dio (v.
1)».
■
Osservazione: Apocalisse 16,2 Il primo angelo andò e versò la sua
coppa sulla terra, e un’ulcera maligna e dolorosa colpì gli uomini che
avevano il marchio della bestia e che adoravano la sua immagine.
Nell’ipotesi che il chip sia il marchio non sarà il chip stesso a
provocare danni e ulcere ma «qualcosa» che, secondo quanto è scritto nel
verso 16,2, romperebbe tutti i chip del mondo simultaneamente.
Poi scusate, nell’ironico esempio della «capocciata» è il muro che rompe
il chip o no?
Comunque, Gesù tornerà, quando sarà il suo tempo. Dobbiamo essere sempre
pronti! Il filmato mi ha comunque fatto tremare come cristiano. E credo
sia uno sprono a testimoniare e a tornare a Dio… chip o non chip!
{17-09-07}
7.
{Nicola
Martella}
▲
Risposte alle osservazioni
Ringrazio il lettore per le sue osservazioni. Bisogna sempre onorare chi
fa uno sforzo positivo per produrre una critica costruttiva. Faccio
alcune osservazioni e obiezioni, seguendo la numerazione che ho dato al
suo contributo.
➊
Sul piano esegetico, le «coppe» sono coppe. Se si sminuiscono gli
elementi riportati nell’Apocalisse, mediante una generalizzazione, si
rischia che tutti gli elementi perdano senso e diventino vulnerabili al
soggettivismo e all’arbitrio del singolo. Allora i 144.000 non sono più
Giudei (ognuno delle tribù elencate; Ap 7), ma «unti», seguaci della
Torre di guardia. La gloriosa donna di Ap 12 non è più Israele (sebbene
abbia in testa una corona di 12 stelle), ma la Madonna cattolica.
Tornando ad Ap 13,16s, bisogna intendere ciò che Giovanni vide, capì e
descrisse; questo conta. Egli parlò effettivamente di un «marchio». Il
termine greco cháragma intende «segno, impressione, morso,
contrassegno, marchio, carattere, scrittura, iscrizione, impronta,
conio, sottoscrizione, firma». Non è un caso che la Vulgata traduce qui
characterem. Il termine deriva dal verbo charássein «solcare,
fendere, incidere, scolpire, imprimere». Il parallelo positivo è la
segnatura dei servi di Dio sulla fronte, quindi un contrassegno esterno
e visibile. L’angelo comandò: «Non danneggiate la terra, né il mare,
né gli alberi, finché abbiamo segnato in fronte col suggello i servitori
del nostro Dio» (Ap 7,3). Un suggello ricorre spesso nell’Apocalisse
e serviva per sigillare documenti, ad esempio con la sua impronta messa
a caldo su ceralacca. Ad esempio, i numeri tatuati sui deportati nei
lager nazisti era un marchio. Sarà quindi qualcosa di esternamente
visibile.
➋
Un marchio può essere visto a occhio nudo (come Giovanni fece),
perché è un segno messo con un suggello (Ap 7,3), un bio-chip invece può
essere
rilevato solo con uno scanner. Dov’è la contraddizione? La vera
contraddizione è che si proietta il sapere tecnico del momento negli
scritti apocalittici. Così fanno oggi ridere i tentativi di alcuni
secoli fa (ma anche di alcuni decenni fa) di interpretare i contenuti e
i segni dell’Apocalisse con lo standard tecnico-scientifico del momento.
Ciò che si credeva ormai la tecnica definitiva, oggi è già preistoria. E
si rischia che i tentativi odierni faranno ridere domani.
Un vero esegeta si chiede che cosa volesse dire l’autore e non tanto che
cosa interpreta oggi la gente. Giovanni vide persone che avevano un
marchio leggibile sulla man destra e sulla fronte: questo è il dato.
Come ciò avverrà nel futuro è una questione che resta aperta. Già
oggigiorno non mancano tecniche laser per incidere qualunque codice
negli strati profondi della pelle e per renderli visibili all’esterno.
Nel futuro ciò potrà essere ancor più affinato e sofisticato unitamente
a sostanze particolari.
➌
Il lettore fa l’errore sopra accennato: parte dall’assunto che la
tecnica attuale sarà quella definitiva e proprio quella che verrà usata
dal dittatore mondiale escatologico! Certo che egli imporrà tale marchio
a tutti! Ma — per i motivi sopra esposti — non è assodato che sarà un
bio-chip né tanto meno che sarà proprio quello della Mondex! Il lettore
non ha visto neppure che scrivevo: «…rendono per ora tale sistema pericoloso e poco praticabile in massa».
Un vero dittatore non si mette in genere le masse contro, ma le
circuisce e le trascina (cfr. Hitler); egli le convince che la tale cosa
è innocua, anzi utile e necessaria. Nel nostro caso, se mai userà un
bio-chip, farà sviluppare dapprima (se già non ci saranno) delle
batterie non tossiche.
➍
Il lettore fa nuovamente lo stesso errore: parte dall’assunto che la
tecnica attuale (il bio-chip) sarà proprio quella che verrà usata dal
dittatore mondiale escatologico! Perciò, lontano da ogni regola
esegetica, cerca di accordare il testo a tale ipotesi. È un falso
sillogismo, dovuto a premesse sbagliate, ossia che il marchio e il
bio-chip siano identici. Questo si chiama anche speculazione eisegetica.
Allora la piaga diventa un telecomando universale con cui l’angelo fa
saltare, a livello mondiale, tutte le batterie al litio dei bio-chip. Mi
viene da dire che allora nel cielo si sentirà: «Chip, chip, chip,
urrà!». No, in Ap 16,2 non è scritto che «”qualcosa”…
romperebbe tutti i chip del mondo simultaneamente». Chi vuole
interpretare correttamente il testo, non può ragionare e procedere così
verso il testo… anche perché i rischi che si affrontano sono tanti, non
per ultimo quelli di Ap 21,18s!
A parte la battuta sulla capocciata contro il muro, sta di fatto che
oggigiorno le leggi nazionali impediscono di produrre e vendere prodotti
dannosi per la salute. Dove c’è di mezzo la salute, si può ottenere una
patente solo dopo attente e complesse prove che attestino la non
nocività di un prodotto. La rottura di una batteria al litio per un
evento meccanico esterno rendono un tale prodotto attualmente non
commerciabile e non iniettabile sottopelle. Altra cosa sono le prove
sperimentali con volontari all’interno di un programma circoscritto e
controllato.
Aspetti conclusivi
Il lettore esordiva, dicendosi d’accordo sulla mia denuncia sui numerosi
e falsi allarmismi apocalittici del passato. Che si dirà fra 10-20 anni
di quelli suscitati dal bio-chip? Abbiamo visto che il lettore prende
per scontato che esso sarà il «marchio della bestia» e interpreta in
questo senso il testo biblico. Che si penserà di ciò, se una nuova
tecnica, ancora sconosciuta, metterà presto all’ombra il bio-chip?
La conclusione finale è condivisibile. Bisogna essere pronti per il
ritorno del Signore e a testimoniare il suo nome… chip o non chip; e
altresì quantunque Gesù torni domani, fra dieci anni, un secolo o quanto
riterrà opportuno il consiglio di Dio.
Ringrazio comunque il lettore per l’occasione datami per puntualizzare
meglio alcune cose.
8.
{Pino
Destratis}
▲
Ho riletto l’articolo sulla Mondex, e anche il tuo pensiero nel sito «Fede
controcorrente». Questa presentazione è da qualche anno che l’avevo vista […] e
questa mattina in un sito cristiano l’ho rivista in formato wmw aggiornata, e a
dire il vero mi ha in qualche modo fatto riflettere nuovamente.
Un po’ di tempo fa, nella città dove vivo, un negozio
ha adottato un nuovo sistema di pagamento, denominato «biometrico». Mi sono
informato e, in pratica, ha a che fare con l’impronta digitale.
Qualche giorno dopo nella homepage del mio provider,
c’era un articolo nel quale si parlava che in Inghilterra si vuole cominciare
con l’impiantare il tanto menzionato «verichip» sui neonati, in pratica sulla
nuova generazione.
Ho riflettuto nuovamente; le tue considerazioni sono
esatte, ma devo anche dire, che il tutto, lascia un po’ con il fiato sospeso.
Il mio piccolo pensiero, consiste nel fatto che
l’Apocalisse è stata una visione che coinvolgeva solo Giovanni, a differenza
d’altri fatti successi nella Bibbia, dove altre persone hanno potuto vedere e
quindi trascrivere e divulgare quegli avvenimenti.
Appunto perché è stata una visione, presumo che in
queste immagini futuristiche Giovanni di sicuro non sarebbe riuscito a capire
per un sacco di cose di che cosa si trattasse veramente. Certo il termine
«marchio» sta anche a indicare un modo visibile di riconoscimento ma, pensandoci
sopra, potrebbe anche essere che la visione sia in qualche modo stata resa
semplice per essere comprensibile a Giovanni, nel senso di dargli giusto l’idea.
Oggigiorno non s’usano sempre i soldi, ma si fa un
largo uso delle carte di credito, le quali rappresentano i soldi ed è un metodo
relativamente sicuro; ci sono posti dove addirittura non accettano contanti ma
solo con carta di credito. Cosa avrebbe pensato una persona di 2.000 anni fa che
avrebbe visto la gente acquistare e pagare con la carta di credito? Di sicuro
che si stava barattando, scambiando la merce.
Comunque la mia opinione, resta che sono argomenti sui
quali non possiamo essere certi, quindi «tutto potrebbe essere». {03-10-07}
9.
{Nicola
Martella}
▲
Faccio presente solo alcune cose. Il sistema biometrico (con impronta digitale)
è differente da un «marchio». Quest’ultimo è altra cosa dell’inserimento di un «VeriChip».
Checché ne dica un articolo di un portale internet, l’inserimento di un
«bio-chip» in massa sui neonati necessita di una legge dello Stato e
probabilmente di una modifica costituzionale, cosa che non è scontata, né
semplice, né realistica al momento. Una cosa sono le prospettive di una lobby,
altra cosa è la realtà. Fino a tutt’oggi il «VeriChip»
risulta attaccabile e inaffidabile come gli altri sistemi. [►
VeriChip, clonarlo è ancora più facile; ►
Violati gli impianti VeriChip con RFID!]
Certo che le cose che attengono al futuro lasciano «un
po’ con il fiato sospeso». Bisogna però stare attenti alle semplificazioni e
agli allarmismi. Di ciò ne parlo nella mia opera Escatologia fra legittimità
e abuso.
Escatologia 2. Quando ero ragazzo con le
possibilità d’allora si aveva lo stesso atteggiamento; da allora ad oggi il
mondo e la tecnica hanno fatto passi allora impensabili. Coloro che hanno
giurato che le possibilità d’allora erano quelle definitive e apocalittiche,
sono stati smentiti dai fatti e le loro idee sembrano oggi «archeologia». Non
dobbiamo fare gli stessi errori, pensando che l’attuale stato delle cose sia
quello definitivo e apocalittico. Dobbiamo però vegliare e vigilare!
In una visione il visionario non percepisce (sempre) la realtà così
com’è, ma come viene rappresentata e spesso mediata da simboli (è il
linguaggio apocalittico p.es. di Daniele, Ezechiele). I simboli (p.es.
regni e personaggi rappresentati mitologicamente da animali) hanno il
vantaggio di potersi applicare in modo comprensibile a situazioni
storiche e politiche mutevoli. Sebbene i simboli non sono concreti, il
loro significato lo è. Il «marchio» però non era un simbolo,
poiché al tempo dell’autore era usato per marchiare a fuoco gli schiavi
o i proscritti.
Nell’Apocalisse non si parla primariamente di denaro (o
di carta di credito) o di baratto, ma del fatto che chi avrà il «marchio» potrà
comprare o vendere; il mezzo come tale transizione avverrà non viene detto.
Giovanni vide una tale «marchiatura», ordinata dal dittatore apocalittico, e
comprese che cosa volesse dire; similmente accadrà agli eletti viventi da parte
degli angeli di Dio,sebbene ciò avverrà probabilmente in altro modo. È
verosimile che nel futuro ci sarà una tecnica meno invasiva e pericolosa di un
«bio-chip», che consisterà nello «stampare» in modo semplice e indolore (p.es.
mediante la tecnica laser) delle informazioni indelebili direttamente sulla
pelle; una tecnica simile avviene oggigiorno per lo stampaggio su metalli e
altri supporti e nella creazione di ologrammi.
Quindi è meglio non «fissarsi» su ciò che sappiamo
oggi. Ma vale la pena di vegliare e provare gli spiriti. La ricerca della verità
deve avvenire però nel rispetto dell’esegesi biblica, quindi senza cedere alla
tentazione di «barare», proiettando ad esempio lo status quo d’oggi nei
fatti descritti nell’Apocalisse.
10. {}
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12. {}
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Mondex_Bibbia_parla_Oc.htm
10-09-2007; Aggiornamento: 30-06-2010