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1.
{Michela Piccolo}
▲
Io sono da anni moderatore del settore «arte cristiana» in Evangelici.net. È sorta una conversazione sui
messaggi subliminali. [...] Un tuo intervento sarebbe molto
prezioso.
2.
{Nicola
Martella}
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È da anni che intento pubblicare qualcosa sul questo tema, perché
infastidito dagli argomenti. Ora si pone l'occasione. Ecco qui di
seguito alcune riflessioni che possono orientare la discussione.
Tutti citano le tesi apparentemente «scientifiche» di altri, prendono
argomenti dai cosiddetti «messaggi subliminali visivi» (anche qui i
risultati sono scarsi, a dire il vero) e li applicano a quelli «sonori».
Io personalmente rimango molto scettico, finché non ci sarà un
esperimento serio, condotto col «doppio cieco», che dimostri il
contrario. [Sul «doppio cieco» cfr. Nicola Martella, «Placebo (Effetto
~)», Dizionario delle medicine alternative,
Malattia
e guarigione 2 (Punto°A°Croce, Roma 2003), pp. 430-435, spec. pp. 431s.] Se
già non ci capiamo, parlando la stessa lingua, non credo che possiamo
essere in grado di percepire, quale «messaggio al di sotto della
coscienza», ciò che è registrato al contrario. Bisogna distinguere fra
gag, dediche segrete, trovate di marketing e altro, da una parte, e
un fenomeno accertato scientificamente, dall’altra, che mostri
l’esistenza reale dei cosiddetti «messaggi subliminali sonori» e delle
loro effettiva influenza sulla psiche umana. Finora nessuno mi ha
sufficientemente convinto. Spesso tutto si basa su una confusione fra i
«messaggi subliminali acustici» (dove le cose sono alquanto controverse)
e i «messaggi subliminali visivi» (anch’essi discussi) e, in genere si
passa in modo indifferenziato da questi ultimi ai primi, come se fossero
la stessa cosa!
Gli unici «messaggi subliminali sonori» accertati sono quelli dati da un
esperto a una persona sotto ipnosi, usando un tono basso e lento; ma
tutto ciò dipende dalla disponibilità del soggetto ipnotizzato e, anche
in tal caso, i «filtri» della coscienza non sono messi semplicemente
fuori uso. Un altro esempio è il modo come comunichiamo qualcosa (p.es.
a un bambino quando si è escoriato la pelle cadendo): un tono isterico
del trasmettente (p.es. la mamma) allarmerà il ricevente (p.es. il
figlio), un tono rassicurante lo calmerà. [Per l’approfondimento di
questi fenomeni cfr. in Nicola Martella, Dizionario delle medicine alternative,
Malattia
e guarigione 2 (Punto°A°Croce, Roma 2003), gli articoli: «Ipnosi», pp. 251-258;
«Suggestione», pp. 515ss.]
La mia impressione è, come recita un proverbio, che «si batta il sacco
per colpire il gatto», ossia si mettano in campo tali falsi argomenti
per parlare male del genere musicale «rock». Di là dalle proprie
preferenze musicali, si fa bene a non «barare», se si ama la verità:
solo essa può rendere liberi! Bisogna rifiutare certi gruppi musicali
non perché le loro «dediche a rovescio» abbiano una vera influenza su
chi ascolta i loro dischi, ma per i contenuti di tali «firme segrete».
Di là da ciò, coloro che pongono nei loro dischi a rovescio dediche
sataniche o istigazioni lascive, nei loro testi «in chiaro» ci sono in
genere tante idee anti-cristiane e anti-bibliche da indurre un credente
a prenderne le distanze già per questo! Perché contribuire a farli
arricchire? Perché ascoltare e canticchiare motivi pieni di contenuti
contrari alla Parola di Dio e alla morale cristiana?
Ora, però, ciò è una cosa ben diversa che avere un rifiuto programmatico
verso un certo tipo di musica, chiunque se ne serva come mezzo di
comunicazione. Non credo che bisogna «buttare il bimbo con tutta l’acqua
sporca». Ci vogliono argomenti razionalmente validi e non tabù
preconcetti. E neppure bisogna barare sulle evidenze della realtà,
perché sarebbe demagogia; non posso usare un argomento sbagliato o
discutibile (i presunti «messaggi subliminali acustici») per difendere
la verità. Inoltre una cosa può anche non piacermi (p.es. la musica rock
— io stesso non ci vado pazzo), ma non per questo la etichetterò in
massa come satanica; nelle mani degli iniqui tutto diventa strumento
d’iniquità! «Tutto è puro per quelli che sono puri; ma per i
contaminati e increduli niente è puro; anzi, tanto la mente che la
coscienza loro sono contaminate» (Tt 1,15).
Molte delle musiche presenti da secoli nei nostri innari provengono da
melodie popolari; ogni inno rispecchia le preferenze musicali dell’epoca
in cui è nato. Ciò che debba essere una «musica sacra» (se mai esiste
veramente tale genere), è mutato nei secoli, anzi nei decenni.
Addirittura molte melodie della «Passione secondo Matteo» (alcune delle
quali si trovano nei nostri innari) furono prese da J.S. Bach da canzoni
cantate nelle bettole; i testi originali erano poco raccomandabili.
Sebbene ci sia un limite alla buona creanza (1 Cor 14,40), la più grande
vittoria cristiana sul «mondo» è quella di assoggettare ogni cosa
a Cristo (cfr. 2 Cor 10,3-6 «facciamo prigioniero ogni pensiero
traendolo all’ubbidienza di Cristo»; cfr. Ef 1,22; 4,14s; Col 1,18).
Gli apostati della fine dei tempi daranno retta a spiriti seduttori e a
dottrine di demoni e perciò proferiranno la menzogna, perché segnati
d’un marchio nella loro propria coscienza, e proibiranno varie cose
nobili, create da Dio (p.es. matrimonio, cibi; 1 Tm 4,1ss). Quelli che
crederanno e avranno ben conosciuta la verità, ne useranno invece con
gratitudine, poiché tutto ciò che Dio ha creato è buono e non vi è nulla
da riprovare, se usato con ringraziamento, perché è «santificato
dalla parola di Dio e dalla preghiera» (vv. 3ss). Perché ciò non può
essere applicato alla musica in sé, visto che essa è una dote innata che
Dio ha messo nell’uomo e uno dei pochi linguaggi veramente universali?
Ciò che dobbiamo chiederci in ogni cosa è questa: È lecita? È
utile? Mi rende veramente libero o mi domina? (1 Cor 6,12). Edifica? (1
Cor 10,23). Promuove «l’utile comune» (1 Cor 12,7) e la devozione (1 Tm
4,8)? È dettata da «verità in carità» (e viceversa)? (Ef 4,15). Promuove
l’unità della fede? (Ef 4,13). Concorre all’espansione dell’Evangelo e
della conoscenza biblica? (At 6,7; 19,20; Ef 4,13). Concorre a farci «risplendete
come luminari nel mondo, tenendo alta la Parola della vita»? (Fil
2,14s). Nel caso specifico, tale musica concorre a farci cantare «di
cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni, e cantici
spirituali»? (Col 3,16). Quest’ultimo verso prosegue con questa
esortazione: «E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate
ogni cosa nel nome del Signor Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per
mezzo di lui» (v. 17).
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Messaggi_subliminali_MeG.htm
24-04-2007; Aggiornamento: 30-06-2010