Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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La lieve danza delle tenebre

 

Occultismo-esoterismo

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L’occultismo viene presentato quale problema sociale, razionale e biblico.

  Alcuni dei temi principali sono i seguenti:
■ La superstizione
■ La divinazione
■ L’astrologia
■ Medianismo e fenomeni extra-sensoriali
■ Lo spiritismo
■ La magia
■ La massoneria
■ La neostregoneria
■ Il satanismo
■ Il paranormale
■ La religione
■ I fenomeni estatici e la falsa profezia
■ L’esoterismo
■ La dottrina occulta
■ I fenomeni occulti nella prospettiva biblica

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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MASSONERIA E PROTESTANTI?

 

 a cura di Nicola Martella

 

Un lettore mi ha messo al corrente di quanto segue: «Carissimo, ho trovato già da tempo notizie che collegano alcuni leader cristiani […] alla massoneria. Ho letto anche un articolo che sottintende un collegamento tra una loggia massonica e la chiesa luterana in Italia». {Giovanni Fogato}

   Si può trattare certo di una manovra di tale Loggia perugina, denominata «San Bevignate» e associata alla «Gran Loggia Regolare d’Italia», per accreditarsi e darsi lustro. Vale sempre la pena andare a fondo alle cose.

   Ce lo vedete l'apostolo Paolo associato a una loggia massonica e a dare «illuminati» precetti deistici (nel caso minore) o addirittura regole esoteriche (nel caso peggiore)? Paolo e gli altri apostoli hanno combattuto contro lo gnosticismo dei loro tempi, mettendo al centro della sua predicazione «Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo e per i Gentili, pazzia» (1 Cor 1,23).

   Si può mai essere cristiani (e addirittura evangelici) e massoni? Pare che per alcuni questo non sia un problema!?

 

Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Nicola Martella

2. Eugenio Bernardini

3. Nicola Martella

4. Andrea Diprose

5. Nicola Martella

6. Andrea Diprose

7. Nicola Martella

8.

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11.

12.

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Nicola Martella}

 

In un articolo della «EosArte» (arte del sole) si parla della nascita della loggia perugina di «San Bevignate» in un miscuglio fra evento culturale, devozione cattolica al santo, richiami alle crociate (massoneria quale «Cavalleria Crociata portatrice di valori spirituali tuttora di forte attualità»), valori massonici idealisti (sentimenti di fratellanza, libertà e lealtà) e così via.

   Tutta normalità di una usuale massoneria che vuole apparire aperta, moderna, trasparente e innocua («un nuovo corso... apertura alla stampa... profondo bisogno di chiarezza, verità e trasparenza»).

   Ecco poi, tra altre, la parte in cui vengono citate la chiesa valdese e quella luterana, nell'intento di accreditarsi: «La Gran Loggia Regolare d’Italia — spiega Fabio Venzi — si contraddistingue dalle altre obbedienze massoniche, che solo in Italia sono oltre cento, perché è l’unica ufficialmente riconosciuta dalla casa madre inglese. Il nostro fine è solo quello d’operare per il miglioramento e il perfezionamento etico dell’individuo. Inoltre non ci siamo mai posti in contraddizione con le Istituzioni religiose ma anzi al nostro interno organizziamo molte iniziative a fine benefico, solo l’anno scorso i proventi di due manifestazioni sono stati devoluti alla chiesa Luterana e a quella Valdese. Auspichiamo che nel corso degli anni s’intensifichi, nel rispetto dei differenti ruoli, la collaborazione e l’interscambio culturale e spirituale tra noi e le varie Istituzioni religiose» (maiuscoletto nostro).

   È inquietante leggere tali parole.

 

 

2. {Eugenio Bernardini}

 

Nota redazionale: Avevo scritto sia alla «Tavola Valdese» sia alla «Chiesa Evangelica Luterana». Ecco il testo: «[…] Mi è stata segnalata la seguente citazione di un’organizzazione affiliata alla massoneria. Prima di fare un articolo che ne parli, volevo sapere da parte vostra che cosa c’è di vero. Vi chiedo quindi di prendere posizione e di mettermi al corrente in tempi ragionevoli, poiché nei prossimi giorni metterò in rete e diffonderò al riguardo un articolo. […]». Segue la citazione sopra riportata. Mi ha risposto finora solo il pastore Eugenio Bernardini:

 

Egr. sig. Martella, da una nostra verifica interna non ci risultano contributi provenienti dalla Gran Loggia Regolare d’Italia né da altre obbedienze massoniche, anche se non possiamo escludere che un qualche contributo possa essere giunta a uno delle nostre diverse istituzioni periferiche. Per avere notizie precise, bisognerebbe chiederle al prof. Venzi.

     La informo anche che alcuni membri della nostra chiesa, soprattutto nel passato, hanno fatto parte della massoneria, come risulta anche dal libro di Augusto Comba, Valdesi e massoneria. Due minoranze a confronto (Claudiana, Torino). Non mi risulta invece che membri della nostra chiesa siano stati coinvolti in alcune esperienze definite «deviate» di tale associazione./span>

     In ogni caso, nel rispetto della libertà di coscienza e di religione di tutti e di ciascuno e del principio di laicità, noi non possiamo che apprezzare ogni forma trasparente di associazionismo che miri al bene comune e alla civile convivenza.

     Sperando di esserle stato utile in qualche modo, riceva i miei più cordiali saluti. [...]

 

 

3. {Nicola Martella}

 

Esistono chiaramente vari tipi di logge massoniche, ad esempio le seguenti.

     ■ La massoneria filosofico-idealista si attiene sul piano teologico a un’idea generale di Dio (Deismo) e sul piano antropologico a valori generali di fratellanza, uguaglianza e libertà. Spesso il loro laicismo è una risposta al clericalismo. Ha vari intrecci con centri di studi e con la politica.

     ■ La massoneria affarista si basa su un patto segreto fra i soci e mira così a consolidare reciprocamente la posizione di forza dei confratelli e a favorirli contro altri. È una specie di comitato d’affari, in cui si fa gruppo per acquisire e mantenere privilegi. Può diventare addirittura un parastato, uno stato parallelo che influenza le sorti della politica e della società.

     ■ La massoneria spiritualista si orienta a certi valori spirituali particolari e, in genere, alla devozione della chiesa romana. Il capo spirituale del cosiddetto «Ordine di Malta», ad esempio, è lo stesso papa; esso possiede addirittura lo status di extraterritorialità, quasi fosse un vero e proprio Stato. Si pensi agli Ordini Crociati e Templari del passato. Si pensi anche all’«Opus Dei», che è una forma moderna di un ordine massonico spiritualista.

     ■ La massoneria razzista unisce a un certo tipo di spiritualità di tipo cristiano o pagano elementi razziali particolari. Si pensi al «Ku Klux Klan» di «cristiani» bianchi contro i neri in America. Si pensi al Nazismo quale massoneria spiritualista germanica. Già qui si intrecciano forti elementi esoterici a quelli spiritualistici e razziali.

     ■ La massoneria esoterica è di natura gnostica, mischiando elementi del paganesimo e della magia con quelli derivanti dalla tradizione giudeo-cristiana. Essa vuole apparire spesso solo come un movimento filosofico-idealista, se non addirittura come paladina della cristianità (cioè del cattolicesimo romano); in effetti esiste una facciata essoterica (che deve essere percepita dall’esterno, p.es. cultura, filantropia) e una prassi esoterica (riservata solo agli iniziati, p.es. riti magici segreti, stregoneria). Alcune frange gnostiche di questo tipo di massoneria inverte i valori cristiani dei racconti biblici e vede in Satana (considerato «Lucifero» o «portatore di luce) il liberatore mediante la gnosi o conoscenza e nel Dio giudeo-cristiano l’Avversario. Bisogna considerare qui anche le varie chiese sataniche.

     ■ La Wicca è una particolare associazione sul tipo della massoneria esoterica che rinuncia del tutto a un linguaggio derivato dalla Bibbia. Essa pratica la stregoneria e culti pagani nel presunto intento di liberare l’uomo e di creare un ordine mondiale particolare, soprattutto anticristiano e pagano.

 

Per l’approfondimento cfr. in Nicola Martella, La lieve danza delle tenebre (Veritas, Roma 1992) i seguenti articoli: «Misteri, gnosi, massoneria», pp. 203-213; «La neoreligione delle streghe e dei druidi», pp. 215-223; «Il satanismo e i fenomeni a esso affini», pp. 225-242; «Esoterismo, satanismo e Bibbia», pp. 367-372; «Misteri, gnosi, immortalità e Bibbia», pp. 373-387; «La dottrina occulta e la Bibbia», pp. 389-417.

     Cfr. anche Nicola Martella, «Massoneria», Dizionario delle medicine alternative, Malattia e guarigione 2 (Punto°A°Croce, Roma 2003), p. 295; si vedano qui le altre voci indicate all’inizio, particolarmente «Esoterismo: natura e sviluppi».

 

Facciamo notare che non esiste in genere un tipo puro di massoneria, ma che spesso i vari tipi sono intrecciati fra loro, sia perché lo prevede la loggia d'appartenenza, sia perché i singoli massoni appartengono contemporaneamente a vari tipi di logge.

   Riporto la presentazione che si trova sul sito della Claudiana riguardo al libro di Augusto Comba su «Valdesi e massoneria»: «La storia dei rapporti tra i valdesi e la massoneria è ricca di contraddizioni. Comincia con l'incontro a Torino, nel 1787, del teologo danese (e massone "illuminato") Friedrich Münter e il pastore, e futuro moderatore, Pietro Geymet, che fonderà nel 1807 la loggia di Pinerolo. Continua, a quanto assicurano gli storici, con l'incontro tra il generale Beckwith e il popolo valdese. S'interrompe negli anni '60 dell'Ottocento perché i valdesi sono cavouriani e i massoni sono mazziniani e garibaldini. Riprende negli anni '80 perché è tramite la massoneria che pastori come Teofilo Gay, Matteo Prochet e Carlo Alberto Tron entrano in comunicazione con gli amici dei valdesi nell'Italia del Sud e negli Stati Uniti. All'inizio del Novecento per lo stesso tramite entrano in contatto con i valdesi Ugo Janni e Giuseppe Gangale. La storia si interrompe nel 1925 quando il fascismo mette al bando la massoneria. Riprende nel secondo dopoguerra, ma s'interrompe nuovamente quando la massoneria è inquinata dalla P2 di Gelli. La possibilità o meno che i rapporti possano continuare - come in tutto il resto del mondo continuano, fra protestanti e massoneria - è il tema conclusivo di questo libro».

 

 

4. {Andrea Diprose}

 

Da una lettura completa del libro di Giorgio Spini, Italia di Mussolini e Protestanti, diventa evidente che nei decenni fra il 1870 e il 1950, ci sono stati conduttori di chiesa, appartenenti a varie denominazioni protestanti, persino anziani di qualche assemblea «dei Fratelli» (in Italia), che sono stati affiliati alla massoneria. Questo, probabilmente, è dovuto al fatto che in passato la massoneria, come i protestanti, lottava per la libertà, in senso anche anti-clericale.

     Anche all’estero alcuni evangelici, appartenenti a chiese evangeliche, sono stati affiliati a logge massoniche.

 

 

5. {Nicola Martella}

 

Per completare il quadro, faccio notare quanto segue. Spesso gruppi perseguitati perseguono gli stessi obiettivi di libertà, non tanto le stesse dottrine.

     ■ Giorgio Spini, Italia di Mussolini e Protestanti (Claudiana, Torino 2006). Nella presentazione si legge, tra altre cose: La storia d’Italia e dei protestanti dalla Marcia su Roma alle leggi razziali; Mussolini, la Chiesa cattolica romana e i culti acattolici.

     «Con Italia di Mussolini e protestanti siamo oltre la Grande Guerra, in un periodo in cui il cammino trionfante della civiltà liberale nata dalla Riforma si è ormai arrestato.

     Mussolini marcia su Roma, si insedia al governo e prepara l’alleanza con la Chiesa cattolica, mentre le teorie politico-religiose che sostengono la separazione fra Stato e Chiesa degradano.

     Nelle mani della polizia segreta, la Legge sui culti ammessi che sembra garantire la libertà religiosa si rivela piuttosto un efficace strumento di controllo e repressione delle chiese evangeliche, finché le leggi razziali intervengono brutalmente nella vita del paese».

     Nell’introduzione Guido Verucci afferma tra altre cose sulle opere di Spini: «Si tratta di una trilogia che […] non mira, semplicemente, alla ricostruzione delle vicende delle diverse Chiese e denominazioni protestanti all’interno delle singole fasi storiche; l’interesse è rivolto anche, e soprattutto, allo specifico, rilevante contributo che la minoranza protestante e in generale anche il protestantesimo nella sua dimensione europea e internazionale, hanno dato prima alla costruzione dell’Italia unita e del suo successivo sviluppo liberale, almeno in parte laico, poi alla resistenza opposta al regime fascista. Una prospettiva che, per i due primi volumi, è valsa non solo a colmare una lacuna, come si suol dire, ma ad approfondire, dare più ampio spazio e maggiormente comprendere gli apporti culturali e religiosi che i protestanti hanno dato alla storia dell’Ottocento e del primo Novecento italiano, in un panorama in cui agiscono altri gruppi minoritari, come quelli del movimento del libero pensiero e del laicismo radicale, e la Massoneria». E aggiunge: «Fra le leggi fasciste in questi anni era anche quella contro le società segrete e specificamente contro la Massoneria. Il mondo protestante, com’è noto, fin dal periodo del processo nazionale unitario, aveva stretto legami con la Massoneria, nella comune battaglia per una Italia liberale e laica, e perciò la soppressione della società nel 1925 indeboliva e isolava la comunità evangelica, che peraltro reagiva blandamente a questa soppressione».

 

     ■ Per una comprensione delle cose durante il fascismo dal punto di vista dei documenti propri della massoneria, si veda Santi Fedele, La Massoneria italiana nell’esilio e nella clandestinità (1927-1939) (Edizioni Franco Angeli). L’autore è professore ordinario di Storia contemporanea nell’Università di Messina.

     Nella presentazione si legge: «Attenzione particolare il volume dedica al tema, sino a oggi quasi del tutto inesplorato, della condizione dei massoni italiani sotto il Fascismo: dai tentativi di ricostituire vere e proprie Logge clandestine in collegamento con gli esuli alle molteplici altre forme (riunioni private, aggregazioni per piccoli gruppi, etc.) nelle quali si espresse la mai venuta meno fedeltà a quel trinomio massonico Libertà – Eguaglianza - Fratellanza del quale il Fascismo italiano ed europeo rappresentò la dichiarata negazione e l’antitesi radicale».

     Nel testo si legge, ad esempio: «In particolare Reghini sembrerebbe aver concepito — almeno a giudicare da quanto riferito sul finire del 1927 da un confidente di polizia suo abituale frequentatore — l’idea di mettersi a capo di una nuova organizzazione massonica, erede della tradizione scozzesista di Piazza del Gesù, dichiaratamente favorevole, anzi apertamente di supporto a un regime fascista che, tornando alle originarie enunciazioni programmatiche, abbracciasse una politica “anticlericale, o meglio imperiale-ghibellina, atta a fare della Chiesa cattolica una semplice chiesa cristiana subordinata allo Stato”».

 

    ■ Segnalo infine come articolo di riferimento «Le origini della massoneria» a cura del Cesnur e come opera di approfondimento dello stesso autore la seguente: Massimo Introvigne, La massoneria (Elledici, Torino 1997). Nell'articolo di Introvigne si legge, tra altre cose quanto segue.

   «Tuttavia la “parola massonica” è una innovazione cinquecentesca, e alla fine del Cinquecento iniziano ad affacciarsi nelle logge gli “accettati” e gli esoteristi. Intorno alla “parola massonica” cominciano così — quasi fin dalle sue origini — a nascere delle leggende, come quella secondo cui si sarebbe trattato di una parola magica capace di rendere invisibili. Per la diffusione di queste leggende gioca un ruolo decisivo il reverendo Robert Kirk (1644-1692). Questo pastore presbiteriano scozzese è soprattutto conosciuto per la sua opera di divulgazione della credenza nelle fate: anche se il suo Regno Segreto sarà pubblicato solo nell’Ottocento, era già una figura molto nota durante la sua vita, e quando morì circolò la leggenda che non fosse veramente morto, ma fosse stato rapito dalle fate nel loro regno. Robert Kirk si interessava a tutti i misteri della Scozia, fra cui elencava “la parola massonica”, di cui affermava che “è come una tradizione rabbinica a guisa di commento su Jachin e Boaz, le due colonne erette nel Tempio di Salomone (1 Re 7, 21), con l’aggiunta di qualche segno trasmesso da mano a mano, per mezzo del quale conoscono e diventano famigliari l’uno con l’altro” (Robert Kirk, Il Regno Segreto, trad. it., Adelphi, Milano 19933, p. 63)».

   «Le logge londinesi riunitesi nel 1717 nella Gran Loggia di Londra affidano al pastore presbiteriano James Anderson (1680 o 1684-1739) — massone “speculativo”, ma anche scrittore di professione disposto a preparare libri d’occasione a pagamento — la redazione delle loro nuove Costituzioni. Il testo, pronto nel 1721, è rivisto da un comitato di massoni, di cui è magna pars il pastore anglicano Jean-Théophile Desaguliers (1683-1744), figlio di un profugo ugonotto francese e terzo Gran Maestro della Gran Loggia di Londra dopo Antony Sayer e George Payne (1675-1757), e pubblicato nel 1723».

 

   ■ Quanto alla «Gran Loggia di Londra» — indicata come «madre di tutte le Logge del mondo» — e all’uso della Bibbia in essa, nell’articolo « Massoneria. La Storia» si legge quanto segue.

     «La nuova associazione conservò gli antichi simboli e riti del mestiere, occupandosi però della costruzione globale della società, trattando questioni politiche, filosofiche, scientifiche. II tutto era disancorato dalle strutture ufficiali, fondato sulla tolleranza religiosa e civile, con l’ammissione di persone di qualsiasi confessione religiosa o filosofica, esigendo unicamente, con giuramento sulla Bibbia, la fede in Dio e nell’immortalità dell’anima, col divieto costituzionale di parlare in loggia di religione e di politica. L’antica corporazione di lavoro era diventata un’associazione di pensatori ben intenzionati, ai quali si mescolavano anche alchimisti, occultisti, cabalisti, maghi, non esclusi gli avventurieri e i seguaci di una moda snob.

     L’istituzione si diffuse rapidamente in Europa e nelle colonie. Furono massoni Cagliostro, Casanova, Necker, La Fayette, Goethe, Lessing, Fichte, i fratelli Verri, Filangieri, forse il Beccaria».

     «La Bibbia è “la grande luce” della loggia: su di essa, ogni nuovo adepto deve giurare di credere in Dio e nell’immortalità dell’anima. Se la Bibbia, o il rispettivo Libro Sacro, resta chiuso, la seduta e le iniziazioni sono invalide».

 

   ■ È chiaro che l’uso strumentale della Bibbia nella massoneria non deve ingannare! Il cuore della rivelazione è questa: Gesù, Dio fatto carne, crocifisso, resuscitato e asceso al cielo, da cui tornerà per regnare e giudicare i vivi e i morti. Questa è la discrimina importante! Non basta credere in un Dio costruttore del mondo e nell’immortalità dell’anima.

   Una nota al margine. Nell’articolo «Storia della Chiesa Evangelica dei Fratelli in Italia» si legge: «Verso il 1870 dei cristiani si organizzarono come “Chiesa libera”. I Fratelli [= Chiesa dei Fratelli, N.d.R.] non vollero legarsi, sia per il rifiuto di ogni forma di organizzazione, sia perché non approvavano i legami che la Chiesa libera aveva con la massoneria e il suo forte anticlericalismo».

{Per la segnalazione di alcune citazioni ha collaborato Giovanni Fogato, che ringrazio.}

 

 

6. {Andrea Diprose }

 

 

Camillo Pace, direttore della rivista «Ebenezer», «visse gran parte della sua esistenza alternando soggiorni ora in Abruzzo ora in Firenze. Dopo la conversione fu “operaio del Signore”», lavorando sia in Abruzzo sia in Firenze. Guidò le comunità di Pescara, Paglieta e Gissi. Dal 1922 fu anche uno dei dirigenti dell’Istituto Comandi a Firenze. Inoltre, successivamente, assunse la direzione del periodico «Ebenezer». Durante il fascismo, il fratello Pace fu vigilato, a causa del suo passato massonico ma non fu ritenuto pericoloso. [Dati tratti da: G. Spini, «I “fratelli” e la nona bolgia», Italia di Mussolini e Protestanti, p. 179.]

     Ancora, dalle pagine 179 e 180 del libro di G. Spini appena menzionato, cito testualmente: «Pace aveva collaborato strettamente con missionari inglesi e si era affiliato alla Massoneria. Forse anche per questo era aspramente anticlericale».

     Inoltre, da altre fonti attendibili ho saputo di evangelici all’estero, appartenenti a movimenti similari alla «chiesa dei Fratelli» italiana e cioè persone aderenti alle «assemblee dei Fratelli» e alle «Chiese di Cristo» che sono state legate anch’esse alla massoneria.

 

 

7. {Nicola Martella}

 

Penso che bisogna fare una differenza fra coloro che hanno avuto un passato nella massoneria, prima della conversione o nei primi tempi della loro vita cristiana, e coloro che anche da credenti praticanti e addirittura impegnati nell'opera del Signore hanno militato in essa. A ciò si aggiunga che, come abbiamo spiegato sopra, c’è massoneria e massoneria. La massoneria idealista, razionalista e politica è certamente da distinguere da una spiritualista, gnostica ed esoterica. Penso comunque che i cristiani, timorosi di Dio e rispettosi della sua Parola, debbano astenersi dall’affiliarsi e partecipare a qualunque tipo di massoneria; questo anche perché non sempre i confini sono chiari e limpidi sia nella singola loggia sia per l'eterogeneità culturale e religiosa dei suoi iniziati. Alcuni di loro hanno i piedi in tante scarpe (o logge) e mischiano volentieri insieme esperienze e tradizioni massoniche di diverso genere.

 

 

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Per l'approfondimento:

Massoneria e protestantesimo 1 | 2

Massoneria e cristianesimo? Parliamone

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Massoneria_protestanti_Oc.htm

22-09-2007; Aggiornamento: 01-02-2008

 

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