«Che iella!». «Sei proprio scalognato!». «Sei proprio una
iattura!». «Dove appari, porti male!». Queste sono solo alcune
espressioni usate dalla gente. Nell’articolo «
Iella, malocchio e fatture» abbiamo visto che la logica di alcuni è
attribuire i propri mali all’invidia della gente, al malocchio. Essi
credono che alcuni abbiano la capacità di guardare con «cattivo occhio»
coloro, che essi vogliono male, e che i loro desideri si avvererebbero.
Si pensi al film «Totò lo iettatore» e al fatto che alcuni traggono da
ciò l’opportunità di far soldi (vedi sotto). Altri per proteggersi fanno
riti superstiziosi da sé o, se particolarmente sotto tiro della
iattura, si rivolgono agli «esperti»; questi saranno abili a
incantarli e a sottrarre loro denaro. Così nasce il pensiero magico e la
dipendenza dalla superstizione e dai cultori delle arti occulte.
[Continua nel primo contributo]
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1.
{Nicola Martella}
▲
Il
termine «iettatura» intende l’atto di gettare il malocchio su
qualcuno. Poiché lo iettatore è evitato da tutti, credendo che
porti male, è una persona solitaria e taciturna; a causa della rabbia
che cova dentro, diventa cinica, egoista e piena di desiderio di
vendetta. Nell’immaginario popolare si tratterebbe di una persona magra
e pallida, che indossa un abito nero e occhiali scuri. Alla sua vista,
per allontanarne l’influenza malefica, che gli si attribuisce, la gente
fa gesti scaramantici, ad esempio i seguenti: toccare ferro, un
corno o un gobbo rosso, che si ha come portachiavi. A ciò si aggiungono
vari riti scaramantici: fare le corna, toccarsi le parti intime,
dire formule propiziatorie, gettarsi chicchi di sale grosso alle proprie
spalle. In modo preventivo, alcuni portano
amuleti in tasca o alla catenina, che portano al collo (numero 13,
trifoglio, cornicello, ecc.).
La figura dello iettatore è stata stilizzata da Luigi Pirandello
nella sua novella intitolata «La patente» (1911), successivamente
adattato da lui per il teatro (1918) e da Luigi Zampa per il cinema in
«Questa è la vita» (1954), in cui lo iettatore era interpretato da Totò.
Tale novella narra che il povero Rosario Chiàrchiaro era considerato dai
suoi ignoranti e superstiziosi concittadini un menagramo, uno iettatore,
un uccello del malaugurio. Poiché tale maschera oramai gli era
appiccicata addosso, per riscattarsi dalla sua tragica realtà chiese al
giudice la patente di iettatore, per così esercitare legalmente la
professione di menagramo.
Ecco le sue
parole rivolte al giudice: «[…] Mi pagheranno per farmi andare via!
Mi metterò a ronzare attorno a tutte le fabbriche; mi pianterò innanzi a
tutte le botteghe; e tutti, tutti mi pagheranno la tassa, lei dice
dell’ignoranza? Io dico la tassa della salute! Perché, signor giudice,
ho accumulato tanta bile e tanto odio, io, contro tutta questa schifosa
umanità, che veramente credo d’avere ormai in questi occhi la potenza di
far crollare dalle fondamenta una intera città». Avendo ottenuta tale
patente, l’uomo aveva intenzione arricchirsi, visto che tutti i suoi
compaesani, quando se lo fossero trovato davanti, gli avrebbero pagato
volentieri un contributo per toglierselo dai piedi.
Tutto
questo pensiero magico - superstizioso rientra nei «vani
ragionamenti» e nelle «opere infruttuose delle tenebre»,
a cui i cristiani biblici quali «figli di luce» non devono partecipare,
ma che devono riprendere (Ef 5,6-13).
2.
{Gianni Siena}
▲
Vorrei
solo esprimere considerazioni basate sull’esperienza, anziché sulla
dottrina. Io non sono mai stato eccessivamente «permeabile» a queste
suggestioni, ma ho toccato con mano che esse possono diventare vere, se
uno si «apre» a esse e vi crede, per apertura culturale o per
pratica.
Nella mia famiglia non si parlava di queste cose; mia nonna, morta prima
della mia nascita, s’era convertita al Vangelo e, di seguito, i miei
genitori. Ma la cultura di ricordare il «caro estinto» non morì in un
giorno: paura dei defunti, timore dei fantasmi, idea che i santi
siano comunque persone speciali; paura del diabolico potere del mago;
una certa sorpresa nel veder esercitare facoltà paranormali... tutto
contribuisce a rendere la vita spirituale instabile.
Ho scoperto, solo dopo anni, che qualcuno m’ha liberato dal timore
di queste cose: «Se qualcuno è in Cristo, egli è una nuova creazione;
il vecchio è passato, ecco è diventato nuovo» [2 Cor 5,17]. Si
tratta, quindi, di un cammino nuovo
in cose nuove. Non è facile, ma non impossibile. {02-12-2010}
3.
{Innocenzo Palmita, ps.}
▲
Caro
Nicola, ti ringrazio per aver risposto dettagliatamente a questa mia
questione adesso mi è tutto più chiaro. Vivendo la situazione in una
famiglia, legata fortemente alla credenza popolare, posso confermare
pienamente tutto ciò che hai detto. Dietro non c’è la semplice
ignoranza, ma ancor peggio una forma mentis d’apertura all’occulto.
Ho spesso sentito dire: «È destino che dovesse accadere». Si è altresì
sempre con sguardo sull’altolà, cercando di scoprire il «nemico», che
potesse portare iella. Si entra in una voragine senza fine e si è
attorniati da nemici ovunque; alcune persone vengono evitate
perché porterebbero sfortuna. Ad esempio, alcuni eventi vengono
ricondotti alla presenza in quel luogo di Tizio o Caio.
Molte
trasposizioni cinematografiche ci hanno fatto delle scenette
comiche, ma quel che è più grave, è che tutto tragicamente vero. Si
tratta di una trasposizione dei «Malavoglia», che prende forma. Posso
essere testimone di
riti per scacciare il malocchio con piattino, acqua e olio; e nello
svolgersi del rituale, si ripete una formula a bassa voce, rivolta a
santi o alla vergine Maria. Inoltre questo rituale viene trasmesso solo
nella notte a cavallo del 24 e il 25 dicembre; quindi, esiste quasi
un’iniziazione a livello familiare. Purtroppo m’accorgo che è ancora
più difficile far uscire queste persone da questo tunnel.
Mi vengono in mente alcuni versetti come 2 Re 21,6 e Isaia 2,6, che
sottolineano come l’uomo possa legarsi a queste pratiche occulte, pur di
non riconoscere la superiorità di Dio. «Guardate che nessuno
faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo
la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo
Cristo; perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità;
e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e
di ogni potenza» (Colossesi 2,8-10). {02-12-2010}
4.
{Alessandro di Giacomo}
▲
■
Contributo: Ciao Nicola, prendo spunto dalla tua
riflessione e dopo aver letto alcuni dei tuoi trattati sull’argomento!
Permetto che non sono un cultore di tali scienze, ma mi ritengo una
persona estremamente sensibile e rientrante in alcuni parametri da
te enunciati! Non voglio certamente dibattere su tali argomenti in tale
sede, perché richiederebbero un largo respiro e approfondimento. Però
volevo solo fissare alcuni miei pensieri, dove in maniera cordiale
lievemente dissento!
■ 1.
Non ritengo che solo le persone con uno spirito guida possano
usufruire di «poteri» particolari, quali visioni, predizioni o forze
mentali, ma anche le persone particolarmente colpite da sofferenze e
dolori! Uno spirito guida, secondo me, non necessariamente debba essere
un demone o quant’altro, ma può essere anche una persona a noi
vicina, a noi cara, magari scomparsa prematuramente! Inoltre non
ritengo in assoluto o in astratto che tali «poteri» possano essere di
natura maligna o malvagia, ma il tutto dipende da come e perché
possano essere utilizzati, e in che modo si possono utilizzare!
■ 2. È vero il mezzo per poterci difendere da «attacchi», è
soprattutto la fede, il nostro credo, ma soprattutto la nostra
volontà! Dio ci offre le vie per sconfiggere quotidianamente il
male, sotto qualsiasi spoglia e forma, ma dal mio punto di vista, non
dobbiamo «temere» il nostro Dio, ma dobbiamo soprattutto «amarlo»
profondamente e rimanere sempre aperto a lui il nostro cuore. Ciò che
alla fine più piega il male è l’amore profondo, senza condizioni,
senza se e ma. L’amore, dal mio punto di vista, è la forza più grande,
che possa esistere, ed è il dono più grande che Dio ci ha dato! Il male
si può solo insinuare nei nostri dubbi, nelle nostre riserve e nei
nostri perché! Lasciamo sempre forte il nostro amore, liberiamoci dalle
riserve e il male non potrà insinuarsi! Un caro e cordiale
saluto. {02-12-2010}
▬
Osservazioni
(Stefano Frascaro): Ritengo, gentile
Alessandro, che tu non sappia neppure di cosa stai parlando. Con quale
strano meccanismo, associ un dolore con la possibilità di visioni?
È vero che una forte botta in testa ti fa veder le stelle: perdonami la
battuta,
ma quello è l’unico tipo di visione che scaturisce
dal dolore. Non sai la pericolosità di quello che dici, o forse
lo sai ed è per questo che lo dici?
Ecco il link di un articolo, dove potrai leggere la mia testimonianza:
Un ex-occultista sull’esoterismo cristianizzato. Ciò ha lo scopo solo per dimostrarti che so di cosa stai parlando.
Parli di volontà
come se solo con quella credi di affrontare l’avversario, non sapendo
chi è veramente! L’amore di Dio? E chi lo discute; tuttavia Egli
ci dice che per Lui queste cose sono abominio, afferma inoltre
che non si devono consultare maghi, astrologhi ecc. E poiché sono
convinto che Dio non si contraddice, non posso far altro
che pensare che stai barando. Fai attenzione perché con le tue parole rischi che qualcuno possa
abbassare la guardia, possa pensare che Dio è solo amore. Lo è, ma è
anche un Dio geloso dei suoi e vendicativo verso gli empi. È un giusto
giudice e giudicherà anche queste tue parole. Il Signore c’insegna a
discernere, chiedi a Dio che lo Spirito Santo ti dia il giusto
discernimento, quando ti poni alla lettura della Parola.
{02-12-2010}
▬
Risposta (Nicola Martella): Avrei preferito che l’intervento
di Stefano Frascaro fosse stato un po’ più pacato, ma posso capirlo,
essendo egli stesso
ex-occultista ed essendo stato lui stesso nella fase, in cui era tentato di
cristianizzare la filosofia esoterica e le facoltà occulte. Quindi,
essendosi bruciato lui stesso, ora reagisce in modo istintivo e
allergico a tutto ciò che appare ambiguo e odora di compromesso. Ecco,
quindi la mia risposta al contributo di Alessandro di
Giacomo.
■ 1. Devo dissentire completamente dal primo punto, essendo io uno studioso
dei fenomeni occulti ed esoterici e conoscendo abbastanza tale mondo.
Nei fenomeni dell’occultismo uno «spirito guida» è sempre la
manifestazione di un essere sovrannaturale. Certo lo spiritismo e
l’animismo parlano anche di spiriti di trapassati, ma ciò è un inganno.
Biblicamente parlando, i morti non possono essere «spiriti
guida», poiché nel luogo in cui vanno (Paradiso o Ades) sono tagliati
fuori da questo mondo fino alla risurrezione (cfr. Lc 16,19-31). [►
I credenti morti possono pregare nell’aldilà?;
►
L’aldilà e i suoi luoghi] Gli spiriti guida sono quindi sempre dei
demoni, che la Scrittura chiama «spiriti impuri» (Mc 1,27; 3,11;
5,13) e «forze spirituali della malvagità» (Ef 6,12).
Per l’approfondimento rimando in Nicola Martella,
La lieve danza delle tenebre (Veritas, Roma 1992), ai
seguenti articoli: «Medianismo e fenomeni extrasensoriali», pp. 145ss;
«Lo spiritismo», pp. 155ss; «Spiritismo e Bibbia», pp. 347ss; «Medium,
estasi e falsi profeti e Bibbia», pp. 363ss.
Che il male non possa insinuarsi, dove amiamo, è un bel pensiero,
ma ciò manca di realismo. La Scrittura ci parla di persone menomate fin
dalla nascita (p.es. cieco Gv 9,1; zoppo At 3,2) e addirittura di
possedute da un demone fin dalla tenera età: «Gesù sgridò
l’indemoniato, e il demonio uscì da lui; e da quell’ora il fanciullo fu
guarito» (Mt 17,18).
■ 2.
Inoltre, quanto al secondo punto, il «timor di Dio» è, oltre alla
fede, un’importante dottrina biblica e significa mettere Dio e la sua
volontà al primo posto nella propria vita. È scritto: «Per
fede Noè, divinamente avvertito di cose che non si vedevano
ancora, mosso da pio timore,
preparò un’arca per la salvezza della propria famiglia; e per essa
fede condannò il mondo e fu fatto
erede della giustizia che
si ha mediante la fede»
(Eb 11,7). E a Israele il suo Dio poneva questo grande interrogativo,
che è la quintessenza del credo dell’AT: «Ed ora, Israele, che chiede
da te l’Eterno, il tuo Dio, se non che tu
tema l’Eterno, il tuo Dio, che tu
cammini in tutte le sue vie, che tu
l’ami e
serva all’Eterno, ch’è il tuo Dio,
con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua, che tu
osservi per il tuo bene i comandamenti dell’Eterno e le sue
leggi che oggi ti do?» (Dt 10,12s).
Inoltre
l’amore senza la verità biblica non basta, poiché per prima cosa
bisogna amare Dio e la sua volontà, così come Egli l’ha rivelata. Per
prima cosa, bisogna aprire «il cuore all’amore
della verità per esser salvati» (2 Ts 2,10). Poi l’amore per
Dio, per essere verace, deve portare a compiere la sua volontà. «Questo
è l’amore di Dio: che osserviamo i suoi
comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi» (1 Gv
5,3). Infine, biblicamente parlando, non è possibile neppure amare
veramente il prossimo, senza ubbidire alla verità. «Avendo purificate
le anime vostre con l’ubbidienza alla verità per arrivare a un amore
fraterno non finto, amatevi l’un l’altro di cuore, intensamente…» (1
Pt 1,22).
5. {Luca
Ciotta}
▲
■
Contributo: Grazie, caro fratello Nicola, ho molto apprezzato
la tua replica. Mi ha molto colpito questa tua frase: «Se la persona
destinataria di tale “fattura” è già permeabile in senso magico
(superstizione, ha praticato riti anti-iella, è stato da maghi) o, al
contrario, non ha abbastanza integrità, timor di Dio o fede in Cristo,
tale fattura si “attaccherà”, ossia il demone sarà in grado di
realizzare ciò, che il mago ha “promesso” di fare».
Ne approfitterei per chiederti se, secondo la tua conoscenza ed
esperienza in questo campo, questa «permeabilità» esiste anche nel caso
di persone che nascono con un «impianto occulto» (scusami, lo
chiamo così). Si tratta di persone che non hanno direttamente praticato
arti occulte e non sono mai andate da maghi, ma che si ritrovano dalla
nascita, loro malgrado, legate a una «potenza», avendo
ereditato questo dalle passate generazioni familiari. Sono
naturalmente
«portate» alla divinazione, al paranormale, ai presagi, a sentire e
vedere ciò che gli altri non vedono né sentono. Sono «allargate»
spiritualmente, familiari a stati estatici e a esperienze di
«allargamento della coscienza». Le ritroviamo spesso in ambienti
carismaticisti, poiché la loro struttura si sposa pienamente con quella
linea. Scusami se ti rivolgo questa domanda, ma non credo sia fuori
tema.
È molto interessante il riferimento al Salmo 91 che,
paradossalmente, Satana cita a Gesù nella tentazione nel deserto (Matteo
4,5-6). Notiamo che il diavolo decontestualizzò totalmente il Salmo,
fermandosi al v. 12. La continuazione del Salmo non era più conveniente
per lui, dato che recita: «Camminerai sul leone e sulla vipera,
schiaccerai il leoncello e il serpente»! Ecco come Satana usa la
Parola di Dio.
Un altro Salmo, a mio avviso significativo, è il Salmo 121: «Io
alzo i miei occhi verso i monti... Da dove mi verrà l’aiuto? Il mio
aiuto viene dal Signore che ha fatto il cielo e la terra». Ecco
un’indicazione interessante. La tendenza dell’uomo da sempre è trovare
un aiuto dall’alto, dai monti (pensiamo agli «alti luoghi», che
Giosia distrusse; 2 Re 23,5), dalle stelle, dai pianeti, da esseri
superiori. Leggere il Salmo 121 in quest’ottica contro l’occultismo, mi
pare interessante. Nessuna stella, pianeta, essere celeste, «divinità»
adorata negli alti luoghi ha creato oppure ha contribuito in qualche
modo alla creazione dei cieli e della Terra. Il Salmo 121 ci ricorda che
nessuno è più in alto dell’Eterno, il Dio altissimo, il solo Creatore
dei cieli e della terra. A chi chiedere aiuto se non «al più
alto»? (Ricordo che quand’ero bambino ero molto piccolo di statura e,
per esser protetto, mi nascondevo dietro a un mio compagno, che era il
più alto della classe!) Ogni cosa è al di sotto di Lui e niente potrà
soggiogarci, se a Lui ci rivolgiamo. Diamogli la nostra totale fiducia e
troviamo rifugio sotto le sue ali (Salmo 91,4). {02-12-2010}
▬
Risposta (Nicola Martella): Visto che tutto il resto è
chiaro, rispondo soltanto al punto della permeabilità magica.
Essa può essere acquisita mediante esperienze dirette nel campo
occulto-esoterico. Essa può però essere anche ereditata da
familiari in linea diretta, che si sono aperti all’occulto prima della
sua nascita o addirittura da generazioni. La permeabilità occulta può
essere altresì
indotta in tenera età, laddove i genitori praticano o fanno
praticare dei riti propiziatori, scaramantici o magici da parte di maghi
e altri cultori delle arti occulte.
Nella cura pastorale mi sono trovato dinanzi a tutti questi casi.
Nei casi di permeabilità ereditata o indotta, non si trovava nessuna
esperienza diretta nella persona, sebbene ci fossero tutti gli indizi di
una permeazione occulta, di fenomeni paranormali o di facoltà
medianiche, sebbene le persone non le avevano cercate. Descrivo alcuni
di questi fenomeni, che bloccano una sincera conversione, nel mio libro
«Entrare
nella breccia», dove mostro come superare tale «punto
morto».
Quanto alla subdola interpretazione di tali facoltà paranormali in senso
spirituale quali carismi e fenomeni visionari provenienti dello Spirito,
ciò è ricorrente nella cura pastorale di persone che sono state
nell’occultismo o sono affette da tale «permeabilità medianica». Lo
«spirito guida» si manifesta qui come spirito religioso e inganna i
neofiti, cercando di riciclare tali facoltà occulte, spacciandole come
carismi cristiani. Chiaramente il mondo carismaticista
è l’humus ideale per tale riciclaggio; qui famosi «unti» non sono altro
che detentori di facoltà medianiche cristianizzate. [►
Carismaticisti esoterici o esoteristi carismatici] Inoltre,
chi in tali ambienti è succube della «teologia dell’esperienza», scambia
facilmente fenomeni psichici, parestetici ed esoterici con
manifestazioni dello Spirito Santo. [►
Worship, unzione ed esperienze iperestetiche;
►
L’unzione quale falsa etichetta]
6.
{Salvatore Paone}
▲
■ Contributo: Ho letto l’intero articolo «Iella,
malocchio e fatture» ben due volte. Sì, volevo capire bene di
cosa si trattasse, e trovo tale articolo molto eloquente e a dir poco
profondo!
Tale articolo chiarisce dettagliatamente leastuzie
di satana
e le sue macchinazioni e parla di persone, che cadono nella sua
trappola.
Inoltre devo ammettere che noi al sud di queste
manifestazioni se ne odono molte; ci sono addirittura persone, che
pagano centinaia di euro per farsi togliere queste «negatività» (da
maghi e occultisti e donne che in qualche modo hanno imparato tale
strategie per toglierle).
Qualche volta mi è capitato di sentire, per
curiosità, alcuni «maghi radiofonici» e sinceramente le assurdità
che ho ascoltato da tali uomini sono inverosimili e sconcertanti.
La cosa che mi sconcerta di più è che tali uomini
usano anche il nome del Signore Gesù, un vero e proprio misticismo, se
così lo possiamo chiamare, poiché Dio condanna ogni sorta di magia e
ogni sorta di occultismo. Condivido con Nicola che tali manifestazioni
sono dal nemico, anche se apparentemente hanno una bella «facciata», ma
in realtà e tutt’altro «palazzo».
Ad ogni modo credo che non esiste una magia
buona o una magia cattiva o un occultismo buono o un occultismo
cattivo, come ci fanno credere nelle favole per ragazzini. La magia non
è da Dio, e se tale fenomeno non è da Dio, è dal nemico.
{02-12-2010}
▬
Osservazioni (Stefano Frascaro): Giustamente, non esiste
magia buona o cattiva, o magia bianca o nera, esiste la magia e
basta ed essa viene da satana, non da Dio! {02-12-2010}
7.
{Mariella Di Carlo}
▲
■
Contributo: È facile parlare del sud, perché pensano
che ci sia comunque molta ignoranza, ma il nord non scherza. Poi,
quanto agli intelligenti, oggi le astuzie sono più sofisticate:
si leggono gli occhi, i piedi... Inganni c’è ne ovunque ti giri,
bisogna tenere gli occhi aperti sulle insidie del male perché lui
e in agguato e cerca di divorarne quanto più può. Attenti, dunque.
{02-12-2010}
▬
Osservazioni (Stefano Frascaro): Ed è proprio per questo che
il Signore ci esorta a vegliare e a discernere! Non credo che si
tratti solo d’ignoranza. Infatti, Torino è un vertice di un triangolo
molto importante dal punto di vista esoterico. Purtroppo anche la
chiesa cattolica (questa sì che al sud ha fatto più presa) ci ha
messo molto del suo. {02-12-2010}
▬
Replica (Mariella Di Carlo): Torino è la capitale dei
satanisti. Quindi, o chiesa del Signore, alza fervide preghiere per il
tuo paese, come dice la Scrittura. {02-12-2010}
8.
{Pietro Calenzo}
▲
In un
paese come l’Italia — invaso, in ogni sfera della vita,
dall’esoterismo e dall’occultismo, dai sogni preannuncianti grosse
vincite, da contatti di negromanzia in ogni dove mediante il culto
dominante, dalla lettura di pessimi libri
come quelli della Rowling (Harry Potter) o di W. Smith, da corni portati
allegramente in auto, da visioni e terapie demoniache di santoni
cattolici o orientaleggianti sincretisti e non — parlare di
malocchio (ed affini) mi pare un
quadro molto, ma molto allarmante, e non solamente nel sud.
Per conoscere le arti dell’inganno del nostro avversario, Satana o
diavolo, e delle sue schiere, potrei consigliare molti libri,
avendone letti un buon numero, ma mi si consenta di privilegiarne alcuni
per l’accuratezza esegetica e scritturale: «Entrare
nella breccia» di Nicola Martella, «La
lieve danza delle tenebre» anch’esso di Nicola Martella, e i libri sempre più attuali per le ultime
tendenze carismaticiste «Carismosofia»
sempre di Nicola Martella; consiglio inoltre «I Carismatici» di John Mac
Arthur (Ed. Centro Biblico). Benedizioni nel Signor Gesù Cristo.
Ve ne sarebbero molti altri, ma non sono ancora stati redatti in
italiano, come quelli di Dave Hunt «La seduzione della Cristianità» o
«Oltre la seduzione». Un caro abbraccio del Signore Gesù Messia. {03-12-2010}
9. {Antonino Messina}
▲
Lontani dalla luce di Dio, sono solo tenebre; e nelle tenebre succede un
po’ di tutto. Lì, nel buio dell’incredulità verso Colui che è luce,
agisce con molta destrezza «lo spirito dell’errore», dell’inganno
che, con mille espedienti, indirizza le
persone in tutte le direzioni, tranne che nella direzione giusta.
Bisogna stare attenti perché non è una semplice questione di
creduloneria, poiché siamo attorniati da forze infernali, che
fanno manovra nella vita delle persone, nella misura della «fede» posta
in tali cose. Dietro queste cose non ci sono sempre dei ciarlatani, ma
vere e proprie potenze del male, da cui possiamo metterci al
riparo solo e solamente aprendo la nostra vita al solo, che può
liberarci dal peccato, dalla condanna e dalla morte. Solo Gesù
può renderci liberi, spezzando ogni catena del male, mettendoci al
riparo dalle superstizioni, dalle molte paure, dall’inganno del male.
{03-12-2010}
10. {Francesco Lauretta}
▲
1. È veramente triste che alcuni cosiddetti cristiani, invece di rivolgersi al Signore per i loro bisogni,
credano ancora a questi professionisti dell’occulto. La Parola di Dio è
chiara. Stiamo attenti, in modo particolare in questo periodo dove cartomanti,
astrologi, ecc. ti vogliono prevedere il futuro. Solo Dio sa. Siamo
ubbidienti e avveduti. Dio vi benedica. {04-12-2010}
2.
Vorrei dire la mia e mettere in guardia tutte quelle persone che
hanno a che fare con oroscopi, cartomanti, new age, ecc.; sono pratiche
che ci allontanano da Dio, perché il Signore è molto chiaro: «Non
praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia...»
(Lev 19,26). A volte, s’inizia per scherzo o per caso, ma poi si
diventa schiavi di queste stupide pratiche. Tante persone hanno perduto
il senno, i soldi e la vita, affidandosi a ciarlatani, ma pur sempre
servi di satana.
Gesù disse: «Se perseverate nella mia Parola, siete veramente
miei discepoli, e conoscerete la verità e la verità vi farà
liberi». Chi ha occhi per
leggere, legga. Dio vi benedica. {04-12-2010}
11. {}
▲
12. {Autori
vari}
▲
■
Michela Parente:
Pace, fratelli, io non ho d’aggiungere nulla a tutto ciò. Volevo solo
salutarvi nell’amore del Signore. Notate comunque una cosa molto bella:
se anche c’è stata una discussione, nessuno di voi è andato fuori le
righe, niente offese o parolacce; anche questo è un buon esempio per il
mondo. Che Dio benedica la nostra vita. {03-12-2010}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Iella_maloc_fatt_EnB.htm
02-12-2010; Aggiornamento: 04-12-2010 |