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LIBERATA DALLE CATENE OCCULTE! PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Liberata dalle catene occulte»,  in cui presentiamo dapprima la testimonianza di una lettrice; poi, seguono le mie analisi e osservazioni.

 

    Alcuni elementi, che accomunano tutte le testimonianze del genere (vedi anche i contributi dei lettori in questo tema), sono i seguenti: paura, avvenimenti inaspettati e senza una causa razionalmente accertabile, una certa lotta, singolari presenze, essere disturbati o addirittura toccati fisicamente (specialmente di notte), voci (specialmente se chiamano il proprio nome), e così via.

     Per il resto rimando alle mie analisi dei fenomeni occulti nell’articolo sunnominato. La discussione è interessante, anche perché alcuni hanno trovato il coraggio di raccontare la loro personale esperienza in campo occulto.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito può dare uno pseudonimo, se richiesto.

I contributi sul tema 

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Claudia Biscotti

2. Franco Caparco

3. Giovanni Samperi

4. Mariella Cremonini

5. Aurora Geraci

6. Danilo Ristagno

7. Guerino Boscariol

8.

9.

10.

11. Vari e medi

12. Vari e brevi

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Claudia Biscotti}

 

Contributo: Grazie, Nicola, per questo articolo. Mi sorge spontanea una domanda: Quando la persona si libera dal patto, come descritto nell’articolo, interrompe il patto anche per le generazioni future o solo per se stessa? {22-07-2015}

 

Nicola Martella: Il patto con Cristo abolisce ogni altro tipo di patto. Non c’è bisogno di particolari «unti» per eliminarlo, come propongono alcuni «mungitori» carismaticisti, che prima ungono e poi mungono.

     «Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce» (Col 2,13ss). Ciò, che vale addirittura per il «vecchio patto» (Eb 8,13), vale per ogni patto precedente alla conversione, di qualunque specie e natura esso sia.

     L’unica premessa è un sincero pentimento, il ravvedimento, la conversione, la rinuncia a tale altro patto precedente, la confessione al Signore, la rinuncia a eventuali facoltà magico-medianiche. Ciò permette allo Spirito di Dio di rigenerare il peccatore penitente, liberandolo da ogni cosa. Solo i furbi, ossia coloro che si cristianizzano soltanto e che cristianizzano le loro facoltà medianiche e l’esercizio della magia bianca, chiamandoli «carismi», non solo non vengono liberati dai passati contratti, ma avranno un triste risveglio, dopo la morte e nel giudizio finale, quando il Signore dirà loro: «Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità» (Mt 7,23).

 

Claudia Biscotti: Nicola, questo è chiaro, non mi sono espressa bene. Intendevo nei «patti occulti vincolanti per generazioni», se una persona si libera, gli eventuali figli, sono liberi o sono ancora soggetti al patto occulto vincolante. {22-07-2015}

 

Nicola Martella: Avevo capito bene e ti avevo risposto. Chi ha Cristo come Signore, non ci sono «patti occulti vincolanti per generazioni» che tengano! I rigenerati sono chiamati «santi», ossia «speciali» per Dio. Come possono essere «amati figli di Dio», a causa del patto con Cristo, ed essere ancora legati ad altri patti? I presunti «patti occulti vincolanti per generazioni» sono carta straccia. Le condizioni le ho descritte già sopra.

 

Claudia Biscotti: Nicola questo è chiaro, non mi sono espressa bene. Intendevo nei «patti occulti vincolanti per generazioni», se una persona si libera, gli eventuali figli sono liberi o sono ancora soggetti al patto occulto vincolante? {22-07-2015}

 

Nicola Martella: Per entrare nel nuovo patto e uscire da ogni vecchio contratto, chiaramente ognuno deve accettare personalmente Gesù come suo Messia, ossia come Signore e Salvatore; ciò vale sia per i genitori, sia per i figli. Tuttavia, è scritto che «il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito credente; altrimenti i vostri bambini sarebbero impuri, mentre ora sono santi» (1 Cor 7,14). Ciò non li salva, ma pone i minori (gr. tékna anche «bambini, ragazzi, discendenti») in un «ambito sacro (= speciale)», dove godono dell’efflusso di benedizione, che Dio dà alla parte credente. Poi, un giorno, i figli dovranno camminare per conto loro. Rimarranno essi in «ambito sacro ( = speciale)», avendo già accettato personalmente Gesù come loro Signore e Salvatore; oppure gli gireranno le spalle, avendo già scelto per l’arbitrio? Qui solo il Signore conosce la risposta. Comunque, solo l’entrata personale nel nuovo patto spezza ogni altro patto esistente. Qui non esiste una procura dei genitori per i figli.

 

 

2. {Franco Caparco}

 

Contributo: Alcune volte ho sentito parlare di questo argomento e del bisogno di confessare il passato e «rompere il legame» con Satana, avendo un credente vicino. Ma il credente, quando si converte, non viene liberato dallo Spirito Santo da ogni legame col passato e da ogni patto fatto con Satana da lui o da altri per lui? {22-07-2015}

 

Nicola Martella: Chi si converte, non sempre si rende conto del suo vero problema, né sa che cosa confessare al Signore e come farlo. E non sempre chi si converte, diventa automaticamente un rigenerato. Infatti, laddove ci sono legami di qualsiasi genere (p.es. si vive in fornicazione), lo Spirito Santo non trova le condizioni per creare una «nuova creatura». Succede spesso che chi crede, accetta l’amore di Dio ed esprime la fede in Gesù quale Salvatore, ma non sa ancora che deve accettarlo pure come Signore, impegnandosi alla completa ubbidienza.

     La conversione è ciò, che fa l’uomo; la rigenerazione è ciò, che fa Dio. Non sempre all’una, se è deficitaria o ci sono impedimenti, segue immancabilmente l’altra. Allora un credente maturo o un consulente spirituale può accompagnare tale neofita nel cammino della fede, affinché confessi le sue trasgressioni, rinunci alla vita di peccato e a ogni facoltà medianica, corregga la propria vita e faccia «frutti degni del ravvedimento» (Mt 3,8). La biologia ci insegna che non basta che ci sia la fecondazione, ma l’ovulo fecondato deve attaccarsi alla parete dell’utero, per ottenere nutrimento, e l’embrione deve svilupparsi fino a che nasca un bambino. Come si sa, alcune gravidanze finiscono con un aborto. Così è anche nella conversione, se è fatta a metà o se ci sono impedimenti.

     Passando all’agricoltura, la similitudine dei terreni differenti ci mostra come lo stesso seme viene acconto in modo differente e, sebbene germogli, non sempre arriva ad attecchire completamente e a produrre (Mt 13,3ss). Così è anche nel processo della conversione.

     Comunque, tutto ciò è molto diverso da ciò, che fanno i presunti santoni carismaticisti con la loro «pastorale esorcistica», secondo cui c’è bisogno di loro per spezzare i legami generazionali e altri ancora. Essi, come si sa, prima «ungono» e poi «mungono» i credenti. E in tal modo aumentano il loro potere sulle anime.

 

 

3. {Giovanni Samperi}

 

Quando ero poco più che ragazzo e frequentavo le medie, capitò un episodio, che dovetti ben imprimere nella mia mente, sapendo che mi sarebbe servito da adulto e che doveva essere radicato e confermato nella mia mente. Oggi, passati i cinquant’anni della mia vita, posso dire che non era la fantasia di un ragazzino, ma un fatto avvenuto.

     Ecco il fatto. Erano circa le nove di sera; io andavo a letto il primo dei miei fratelli maggiori, per la stanchezza dai giochi frenetici dell’intera giornata. Mi coricavo con la luce accesa, perché poi sarebbero venuti gli altri a dormire nella stessa stanza; e così mentre i miei genitori, erano in cucina a guardare la televisione, io stavo nella mia camera sotto le coperte a fissare il soffitto con i pensieri, che potevo avere a quel tempo.

     Ad un certo punto guardando il soffitto, vidi muovere il lampadario da solo, come se qualcuno gli avesse dato una forte spinta, un lampadario pesante con 6 grossi boccioni di vetro, che non si sarebbe potuto muovere, neppure se ci fosse stata una forte corrente d’aria e che comunque non c’è stata perché la porta e la finestra erano chiuse con la serranda abbassata fino a terra.

     In quel momento detti a me stesso un «pizzicotto», per dire: «È vero quello che vedo o sto sognando?». Sì, era proprio vero, mi nascosi sotto le coperte fin con il capo coperto, fino all’indomani; naturalmente nessuno in famiglia diede peso al mio racconto. E tutti i giorni ricordavo quello, che avevo visto io stesso e che reputavo che fosse la verità.

     Andando a ricostruire qualche fatto, ricordo che in quel periodo, prima di questo evento, comprai in una bancarella un libro di occultismo, che parlava di come preparare filtri magici; era un libro con una copertina nera e ricordo di avere letto qualcosa su «ingredienti strani», da usare per fare questo o quell’altro. Nello stesso periodo, usavamo radunarci tra ragazzini per raccontarci fatti di lupi mannari, spiriti e racconti del genere, che probabilmente influenzavano la nostra vita.

     Dopo quell’evento del lampadario, più volte mi mettevo a letto a fissarlo, per vedere se ancora si muovesse, ma quella fu l’unica volta. Solo che quei racconti tra ragazzini assumevano ora un significato più preoccupante; avevo paura, forse terrore, non potevo più stare a casa da solo, se ero costretto a farlo, accendevo le luci in tutta la casa, la televisione ad alto volume e cantavo. Il suono del din-don, proveniente dal salone, mi metteva ansia, avevo incubi notturni pazzeschi e mi svegliavo durante la notte con la sensazione che il letto si muovesse: ogni notte alla stessa ora, per tanto tempo;ormai mi ero abituato, non ci facevo più caso.

     Nella parete della stanza c’era un crocifisso e una immagine della madonna; mia madre era molto religiosa e frequentava la chiesa, e io tra me dicevo, ma se succedono queste cose, allora qualcosa di vero ci deve essere, esiste anche Dio. Il tempo passava io ricordo di avere avuto dei combattimenti dentro di me, come una lotta tra un angelo del bene e uno del male, come una doppia personalità, che nella mente diceva sì e no, fai questo, no, non lo fare; erano come due forze che si combattevano, a una delle quali io dovevo tendere. Fu una lotta fino allo sfinimento, un brutto periodo che non potevo condividere con nessuno. Esso durò molto.

     Crescendo, uno dei miei fratelli si sposò e, quindi, nella stanza presi il suo posto nel letto libero. Altri due fratelli dormivano nella stessa stanza con me ed, essendo più grandi, rincasavano dopo; quindi io mi coricavo con la luce accesa. Una sera di queste avvenne un altro fatto raccapricciante, di cui sono certo al 100%: ero in procinto di entrare sotto le coperte, quando il letto cominciò a muoversi e a sbattere contro il muro, facendo perfino rumore; mi catapultai quasi rassegnato con la testa sotto le coperte e non uscii fino all’indomani mattina.

     Naturalmente gli altri non mi credevano, malgrado le mie insistenze; infine, una di queste volte, dissi a uno dei miei fratelli maggiori: «Non ci credi che si muove il mio letto? Facciamo cambio per una notte». E fu così che quella notte mi svegliai, ormai per abitudine alla stessa ora, per sentire il rumore dello scricchiolio del mio letto e per la voce di mio fratello, che diceva a qualcuno: «Chi sei? Dammi i numeri». Beh, dissi in quel momento: Ah, non ci credevi e ora con chi stai parlando? E la sua risposta fu: «E dormi tu, sei sempre sveglio?».

     L’indomani mattina, volendo tornare sull’argomento, ma egli negò tutto. E solo a distanza di oltre 20 anni, parlando di queste cose con mia madre, disse: «Sì, mi ricordo che tuo fratello allora disse qualcosa del genere».

     In conclusione ritengo di avere passato una brutta infanzia da questo punto di vista. Non so dire di preciso se fossi disturbato o altro, non escludo nulla. La mia liberazione da queste paure o pensieri è stata lunga e combattuta, ma è stata fortemente voluta. Cercavo il Signore, e Egli si è fatto trovare. Quando me lo hanno presentato, ho detto: «Eccomi Signore». {23-07-2015}

 

 

4. {Mariella Cremonini}

 

Contributo: Ricordo da ragazza di essere andata a casa di una zia per un po’ di giorni. Ahimè, faceva sedute spiritiche; vedevo muoversi lampadari e sentivo sbattere porte. Avevo all’incirca una quindicina di anni. Sinceramente ho avuto una grande paura, tant’è che non volli restare in quella casa più del dovuto; infatti scappai a gambe levate. Grazie a Dio, che non mi ha mai abbandonata. Tutto finì con le mie preghiere. {23-07-2015}

 

Giovanni Samperi: Cara Mariella, la vita peccaminosa e il peccato attira la morte spirituale. Chi diventa schiavo del peccato, è schiavo di Satana, il quale facilmente usa tale persona per la rovina di se stessa e degli altri, che gli stanno vicino. La preghiera e la comunione con il nostro Signore distruggono le fortezze di Satana, e sono una potente arma; e chi è entrato una volta in battaglia, non si tiri mai indietro e non si allontani mai da Dio. {23-07-2015}

 

 

5. {Aurora Geraci}

 

Contributo: Se devo essere sincera, qualche mese fa, spinta dai miei compagni di scuola sono arrivata a fare una seduta spiritica; e dopo, non so se fosse stata suggestione o altro, ma avevo una paura bruttissima e si sono verificati alcuni episodi non molto carini. So solo che questa paura è passata con un profondo pentimento. L’ho fatto una volta e non lo faro mai più. {23-07-2015}

 

Giovanni Samperi: Cara Aurora, purtroppo oggi il mondo apre tante porte al diavolo, anche in maniera inconsapevole, con cose che il mondo da per cose normali e innocenti, con certa musica, con certi giochi, con un fare peccaminoso. Poi, vediamo quanti omicidi, quanti ragazzi che sentono «le voci» e ammazzano perfino i genitori. Stiamo uniti al Signore. Crediamo in Gesù Cristo. {23-07-2015}

 

Aurora Geraci: Lo so. Una mia amica, dopo tutto sto manicomio che era successo sotto scuola, ha addirittura valutato l’ipotesi del suicidio, per mettere fine alle sue paure. Comunque queste cose, che combinavamo, pensavamo fosse un gioco, con la quale non sarebbe successo nulla, ma era ben altro che un gioco. {23-07-2015}

 

Giovanni Samperi: E ora come è la situazione? {23-07-2015}

 

Aurora Geraci: Io ho smesso. Loro no dicono che sono cose belle, ma non lo sono affatto. A me la paura è passata, dopo essermi pentita, confessata e aver preso la comunione. Ho provato anche a convincerli, per smettere, ma non mi hanno neppure ascoltata. {23-07-2015}

 

Giovanni Samperi: Essi sono in pericolo, avvisali chiaramente. {23-07-2015}

 

Aurora Geraci: L’ho fatto più volte, ma non esiste peggior sordo che non vuole sentire. Vorrei tanto che smettessero, ma non vogliono. {23-07-2015}

 

Nicola Martella: I demoni, che si è invocati, praticando sedute spiritiche, non si lasciano impressionare solo dal pentimento (che è sempre positivo), dalla confessione a un prete e dal fatto che si prende l’ostia. Bisogna convertirsi a Cristo, passando così «dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me [Gesù], il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati» (At 26,18). Solo entrando personalmente nel patto di Cristo, vengono spezzati tutti gli altri patti. Solo allora si diventa parte di «una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa» (1 Pt 2,9).

 

Aurora Geraci: L’Eterno, già solo vedendo il pentimento, perdona scacciando via da noi il maligno; ma ovviamente per questo c’è bisogno anche della nostra volontà. {24-07-2015}

 

Nicola Martella: Rimando all’articolo «Spiritismo... l’aldilà a portata di mano?», per capire questo fenomeno e per sapere che cosa fare, se si è sotto tali catene del Maligno. Si veda anche l’articolo «Dallo spiritualismo allo spiritismo».

 

 

6. {Danilo Ristagno}

 

Circa una decina d’anni fa, praticai alcuni rituali di una religione pagana chiamata wicca. Ero un «eclettico solitario», cioè uno stregone senza congregazione e dedito alla «magia bianca» (che poi non è diversa in realtà quanto a pericolosità da quella nera). Sembrava tutto bello: un mondo fatto di meditazioni, arte, religiosità e robe simili. Si, tutto molto bello, tutto un bell’inganno. Dopo alcuni anni, infatti, la mia vita invece di migliorare diventava sempre più un inferno: depressione, irascibilità, bestemmie, litigi familiari e così via erano all’ordine del giorno.

     La situazione divenne più seria quando una notte, convinto di poter sfidare satana, mi svegliai come legato a letto, non potevo più muovere un muscolo. Questo avvenne lo stesso giorno, in cui decisi di affrontare il male con le mie proprie forze (avevo insultato ripetutamente satana con la mia bocca). Rimasi immobilizzato per una decina d’interminabili secondi.

     Infine, un bel giorno, conobbi il Signore e fui liberato da tutto, ma proprio tutto, quello che ero diventato in quegli anni. La mia testimonianza sarebbe troppo lunga da narrare ora, ma potete star certi che chi gioca col fuoco, in un modo o nell’altro infine so brucia. Il mio Salvatore, l’autore della vita e il dispensatore della grazia, Gesù Cristo, ha vinto per me tutti quei legami e quelle forze occulte, che mi tenevano prigioniero per offrirmi quella libertà, che può essere trovata soltanto in Lui.

     Il mio consiglio è questo: state lontani dal paganesimo, esso conduce dritto all’inferno. Andate al Signore, perché oggi è il momento, chi aspetta sempre un domani, alla fine non saprà mai cosa potrebbe ritrovarsi.

     Dopo un mese dalla mia conversione, il Signore in un sogno spirituale mi ha mostrato il mio nome scritto nel libro della vita dell’Agnello. Dio vuole scrivere in quel libro anche il tuo nome, apri il tuo cuore a Cristo. Dio ti benedica grandemente. {23-07-2015}

 

 

7. {Guerino Boscariol}

 

Voglio raccontarvi la mia esperienza. Io mi sono convertito al Signore, dopo una vita sperperata in varie attività ludiche. Nulla di trascendentale, ma cose che i giovani amano fare piuttosto che dedicarsi a Dio. Ed avendo lasciato il peccato, per riconoscenza all’opera di Cristo Gesù, ho cominciato dopo un certo periodo di discepolato a uscire con dei credenti maturi ad annunziare l’Evangelo ai perduti come ero io. Con la guida di un fratello anziano, abbiamo cominciato ad aiutare persone bisognose di preghiere e sostegno.

     Andavamo a pregare e a sostenere una giovane, che purtroppo era affetta da una certa infermità, la quale mostrava segni di possessione. Una sera, insieme a mia moglie, convertitasi con me, a quel fratello anziano e con la presenza di una sorella impegnata nell’opera, venni interpellato da questa giovane, con una voce alterata, che mi accusò di cose, che in effetti io avevo commesso nella mia gioventù, ma che avevo confessato a Dio, nel nome di Gesù, e avevo coscienza di essere stato perdonato per il sangue di Gesù Cristo. (1 Gv 1,7).

     Il fratello anziano, allora le pose una domanda precisa, rivolgendosi non all’entità spirituale, ma alla persona stessa: «Ma tu, “Tizia” (il nome di quella giovane), vuoi essere liberata?». Ella rispose immediatamente, dicendo: «No! Perché altrimenti nessuno si prenderebbe più cura di me».

     A questo punto, capimmo che quella giovane, aveva donato se stessa al nemico. E noi non avevamo più alcun potere di poterla liberare. Con grande rincrescimento la lasciammo. E dopo qualche tempo di vita perduta, senza speranza da parte sua, sapemmo che morì nella disperazione. In quel caso perdemmo la battaglia e un anima fu perduta, a causa della scelta fatta da lei stessa. Ma in altri casi, abbiamo visto la potenza del Signore agire con tutta la sua forza. Dobbiamo affidarci al signore Gesù, se vogliamo aver la vittoria. A Lui sia la gloria. {23-07-2015}

 

 

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11. {Vari e medi}

 

Andrea Angeloni: Ho potuto imparare molto sul tema dell’occulto grazie alla lettura delle tue opere al riguardo. Ho compreso per esempio il ruolo nefasto delle pratiche esorcistiche (praticate in tutte le religioni), le quali rafforzano certi vincoli. Solo Cristo Gesù libera veramente e definitivamente! (a volte attraverso «lotte» che possono durare anche anni). Il maligno è molto astuto, e si nutre delle paure per assoggettare gli uomini; anche i credenti possono cadere nella trappola. Certo, questi possono chiamarsi disturbi occulti e non possessioni (casi rari ed estremi), ma fanno comunque danno a chi le subisce, come nella donna del racconto; ciò è appunto dovuto ai patti con le forze del maligno, i quali sono un macigno, che ricade sulle generazioni di chi li attua. Ringraziamo per la liberazione di questa donna! {22-07-2015}

 

Gianni De Pasquale: Mi sorge una domanda, anche se non attinente al tema. Da quanto si legge negli Evangeli (anche nelle epistole), ai tempi di Gesù in Israele c’erano molti posseduti, e i demoni erano una realtà presente. Come si spiega ciò tra il popolo di Dio? {22-07-2015}

 

Nicola Martella: Tale questione è qui fuori tema. Ecco, perciò, una brevissima risposta. Nel popolo d’Israele c’erano categorie contrapposte: giusti ed empi, credenti e miscredenti, chi adorava Dio e chi venerava i falsi dèi, chi viveva nella devozione biblica e chi praticava esoterismo. Il paganesimo con i suoi oracoli, guaritori, stregoni e indovini facevano sentire il loro fascino (cfr. Simone il Mago in At 8). Perciò, c’erano diversi demonizzati con varia intensità: da infastiditi a posseduti.

 

Michela De Rose: Questa testimonianza mi tocca da vicino. Quando anch’io ero ventenne, esercitavo tali pratiche viste come normali nei nostri ambienti. Paure, sensazioni di non essere sola, ecc. corrispondono tutte a verità e sono comuni a chi vive in prima persona questi fenomeni. Ma, per grazia di Dio, anch’io a 27 anni sono stata efferata dal suo immenso amore; Egli mi ha liberata dopo che insieme ad altri fratelli ho riconosciuto il mio peccato. Da allora sono libera completamente da ogni forma di paura. Grazie, caro Nicola, per come riesci sempre a parlare al mio cuore. {22-07-2015}

 

Serena Pedrelli: Approfitto anche io di questo tema e chiedo se qualcuno mi può fare capire questo: quando eravamo piccoli io e i miei fratelli, d’inverno la mamma ci metteva a dormire nel letto matrimoniale! Di fronte al letto c’era un armadio con specchio! Il punto è questo: sia io che i mie fratelli avevamo il terrore di quello specchio. E la mamma, ogni sera prima di spegnere la luce, copriva lo specchio con un lenzuolo! Ma noi non ricordiamo assolutamente il perché di quella paura! {23-07-2015}

 

Nicola Martella: A volte i bambini si fissano su alcune cose, poiché la loro fantasia suggerisce questo o quello. Ad esempio, le luci che filtrano da una finestra, che uno specchio riflette, possono creare col riverbero sui muri singolari proiezioni, che poi si riflettono nello stesso specchio. Altre volte si somma a ciò quello, che si è visto in un film o un cartone animato, in cui gli specchi hanno un certo ruolo. Lo stesso accade con le favole. Infine, ci sono casi in cui i bambini non sanno perché, ma ognuno alimenta la fantasia dell’altro in una specie di dinamica di gruppo, proiettando insieme le proprie paure in un oggetto: qui lo specchio.

 

 

12. {Vari e brevi}

 

Luca Sini: Grazie per questa testimonianza e per la sorella che l’ha condivisa. Spero che sempre di più, Nicola, puoi far luce su questi argomenti, che sono un po’ «out» per molti credenti. {21-07-2015}

 

Angela Sica: Signore, opera potentemente nel Nome di Gesù, libera perché tu puoi ogni cosa, nulla ti è impossibile. Alleluia. {21-07-2015}

 

Samuele Maodda: Grazie, Nicola. È un argomento molto interessante. Lo condivido in bacheca cosicché i miei contatti possano leggerlo e capire da sé come sono ingannati dalle forze del nemico riguardo a ciò che chiamiamo «magia bianca» o pratiche religiose e pie. {22-07-2015}

 

Liliane Hoffer Vitanza: Grazie a questa sorella della sua testimonianza. Che questo possa incoraggiare tanti a riacquisire la loro libertà in Cristo. {22-07-2015}

 

Roberta Laspina: Meno male che da queste cose ne sono uscita! J {23-07-2015}

 

Mariella Cremonini: Purtroppo queste pratiche dell’occulto sono in voga tra i giovani, e io ne so qualcosa. LPreghiamo Dio che li attiri più a sé. {23-07-2015}

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Caten_occult_MeG.htm

24-07-2015; Aggiornamento:

 

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