Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

Prima pagina

Contattaci

Domande frequenti

Novità

Arte sana

Bibbia ed ermeneutica

Culture e ideologie

Confessioni cristiane

Dottrine

Religioni

Scienza e fede

Teologia pratica

▼ Vai a fine pagina

 

Motti di spirito

 

Società

Vai ai contributi sul tema

Norme di fair-play

 

 

Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia.

  Ecco le rubriche principali:
■ Scenario biblico
■ Vita di comunità
■ Abbecedario riflessivo
■ Ad acta
■ Dietro il velo
■ Casella postale biblica
■ Variazione delle costanti
■ Puntigli e indovinelli
■ Sapienza da quattro soldi
■ Massime e minime
■ Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Serviti della e-mail sottostante!

E-mail

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BOTTI DA ORBI

 

 a cura di Nicola Martella

 

Far esplodere tanti botti, petardi, razzi, castagnole, mortaretti, fuochi d’artificio e quant’altro specialmente a fine anno, è la cosa più insensata, che ci sia. Non pochi hanno rovinato la salute propria e altri. Ogni anno, c’è chi perde dita della mano, chi un occhio, chi la vita.

     Improvvisamente si riempie l’aria di zolfo e di altre sostanze tossiche, che entrano nei polmoni e vanno in circolo nel corpo; il ricade a terra e si miscela con l’acqua e altre sostanze, creando acidi e veleni.

     I più pericolosi sono poi i petardi inesplosi, con cui poi i bambini giocano ed esperimentano, con molti rischi per la salute e la vita.

     Ogni anno, pressoché ogni pronto soccorso è pieno di gente, che pensava che un petardo poteva esplodere solo in mano solo ad altri, che sono sciocchi e non se ne intendono. Si vorrebbe tornare indietro, ma oramai è impossibile. Non è un videogioco, dove si possa fare «game over». La mano è spappolata, l’occhio è perduto o il bambino è morto.

     E per tutto ciò, per pochi istanti colorati e fuggenti, la gente paga soldi, tanti soldi. Prima per comprare i botti, e poi alcuni pagano tutta la vita per i danni subiti.

     Infine, voglio anche ricordare che stress dev’essere per gli animali, domestici e non, oltre ai piccoli bambini, sentire dappertutto boati e mitragliate. Essi tutti si trovano improvvisamente in mezzo a una guerra, che non hanno mai dichiarato, e non sanno che cosa stia avvenendo. Temono solo per la loro vita e, tremando, scappando di qua e di là e urlando la loro paura, non sanno che cosa fare. Che crudeltà!

     Per non parlare di gente che compra i botti di contrabbando e li conserva in casa o in garage, per sé o per rivenderli. Tra di loro ci sono vere e proprie bombe, che se esplodessero, sventrerebbero una casa. Sì, è già successo e intere famiglie si sono travate senza dimora e anche con lutti in casa. Tuttavia, si pensa che, se succederà, toccherà agli altri. Si dimentica che per gli altri «l’altro» sei tu.

     La ruota delle probabilità gira per tutti e, prima o poi, può toccare chiunque maneggi quei petardi, che «tanto sono innocui». O come recita il proverbio: «Tanto va la gatta al lardo (qui al botto), che ci lascia lo zampino». A chi toccherà quest’anno?

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito può dare uno pseudonimo, se richiesto.

I contributi sul tema 

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Edoardo Piacentini

2. Vincenzo Esposito

3. Salvatore Paone

4. Vincenzo Russillo

5.

6.

7.

8.

9.

10.

11.

12. Autori vari

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Edoardo Piacentini}

 

Contributo: Il principe della potestà dell’aria riesce a guastare tutto quello che riesce a sottomettere. Festeggiare l’arrivo di un nuovo anno non è una cosa sbagliata, è l’occasione per fare un bilancio di quello che è stato fatto durante l’anno, che si è concluso, e un preventivo di quello, che si desidera fare durante l’anno che sta iniziando. È un momento di riflessione e di progettualità, che merita di essere vissuto in serenità e non con quella chiassosità e quei pericoli, che si corrono ogni anno, solo perché il principe della potestà dell’aria riesce a trasformare ogni occasione in baldoria e violenza, mentre il desiderio di un futuro migliore, soprattutto se ci appoggiamo e confidiamo nell’aiuto di Dio, è un’occasione di gioia, che va vissuta in tutta calma e fiducia. {25-12-2013}

 

Nicola Martella: È interessante l’accostamento fra «il principe della potestà dell’aria» e i botti esplosi in aria, che potrebbero valere come un «omaggio» a lui con questo mezzo così «inquinante». In Cina, dove sono nati i fuochi d’artificio, si festeggia così il drago. Tali costumi sono casualità?

 

Edoardo Piacentini: Assolutamente no, non sono casualità, anche perché il principe della potestà dell’aria è conosciuto anche come «il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, che seduce tutto il mondo», il quale «fu gettato sulla terra; con lui furono gettati anche i suoi angeli» (Apocalisse 12,9). Dio ci apra gli occhi per vedere e comprendere tutte le astuzie di Satana. {26-12-2013}

 

 

2. {Vincenzo Esposito}

 

Sì, è la cosa più insensata che ci sia. Condivido pienamente, e condivido per fare in modo che non ci siano altre vittime di questa notte folle. Io sono stato una vittima di questa follia: il 1 Gennaio 1984 alle 2 di notte, raccoglievo un petardo inesploso, che di lì a poco mi sarebbe esploso in mano, facendomi perdere tre dita della mano sinistra, e non solo, questo mi ha causato problemi psicologici, e di profonda sofferenza nella società e nel rapporto con gli altri. Per finire, quella notte, sarei morto dissanguato, per il posto e per l’ora, ma Dio ebbe pietà di me perché aveva un piano per la mia vita. 9 anni dopo, mi parlarono del Signore Gesù e della grazia dell’Evangelo, aprii il mio cuore e fui salvato. Ringrazierò il Signore per sempre. {25-12-2013}

 

 

3. {Salvatore Paone}

 

Oramai i botti le sparano in ogni occasione: matrimonio, compleanni, cresime, battesimi, comunioni, feste di lauree, ecc. Ormai tale cultura è penetrata bene anche nel nostro ambiente. Da figli di Dio, per quanto i botti possono apparire affascinanti e suggestivi, io mi astengo da farli esplodere, anzi provo una repulsione verso tali fuochi pericolosi e dannosi per la tasca. {26-12-2013}

 

 

4. {Vincenzo Russillo}

 

Contributi: 1. Ho appreso che l’uso dei botti di capodanno è legato nella tradizione popolare allo scacciare gli «spiriti maligni». Simili rituali, sono presenti anche in Boemia, per scacciare le streghe.

     Al di là delle diverse usanze, oggi i botti vengono usati per sfida e purtroppo ho memoria di conoscenti, che hanno perso la vita. Non posso che aggiungermi anch’io a questo appello. Non solo i botti illegali sono pericolosi, ma anche quelli cosiddetti «legali». Basta toccarli inavvertitamente, che si rischia di perdere l’occhio o la mano. Inoltre, nel lanciarli vi è il pericolo di colpire terze persone o animali. Buon senso e sano divertimento, spero e prego che possano essere le parole d’ordine in queste festività. {26-12-2013}

    2. Ecco il «bollettino di guerra» dell’uso dei botti secondo «Il Fatto quotidiano». {02-01-2014}

     N.d.R: Ecco il titolo e l’introduzione di tale articolo: «Capodanno, fanno esplodere petardi: gravi 7 persone. In Italia oltre 350 feriti. Lunga serie di incidenti: 14enne colpito da un proiettile a Palermo, a Napoli e a Milano due bambini perdono una mano. La polizia ha denunciato o arrestato 281 persone e ha sequestrato oltre 120 tonnellate di articoli pirotecnici». Leggi il resto.

 

Nicola Martella: Il bollettino annuale conferma la triste consuetudine, a cui siamo stati abituati da decenni. Anche quest’anno, i malcapitati avranno pensato prima che non sarebbe successo niente di grave... almeno a loro. Ora, purtroppo, scioccati, si rendono conto che a un attimo di follia personale segue una menomazione a vita per sé o per altri; in alcuni casi, è seguita addirittura la morte del malcapitato o di altri. È la prassi della «normale» follia di una «guerra non dichiarata», ma che lascia sul campo alcuni morti e tanti feriti!

 

 

5. {}

 

 

6. {}

 

 

7. {}

 

 

8. {}

 

 

9. {}

 

 

10. {}

 

 

11. {}

 

 

12. {Autori vari}

 

Italo Basilico: Ogni divinità richiede di essere festeggiata a suo modo. L’ultimo giorno dell’anno era dedicato a Giano. Anticamente lo si festeggiava con fuochi, feste, gozzoviglie, ecc. I figli dell’Eterno chiaramente dovrebbero astenersi da tali cose. {24-12-2013}

 

Andrea Angeloni: Anche se gli effetti pirotecnici sono sicuramente affascinanti e creano entusiasmo sia ai grandi che ai piccini, non posso non essere d’accordo con i punti descritti da Nicola nell’articolo. I botti sono estremamente pericolosi. Anch’io dunque dico NO! {24-12-2013}

 

Eliseo Paterniti: Con i tempi di crisi economica, è uno spregio bruciare il denaro in questo modo. La cosa peggiore è la pericolosità, perché alcuni non si limitano a botti leggeri, ma usano botti pesanti. Per chi non lo sapesse, nel dicembre 2011, queste diavolerie hanno recato un danno, stimato oltre trecentomila euro, al locale di culto della chiesa A.D.I. di Paternò. Il locale fu interamente distrutto. {25-12-2013}

 

Antonio Nappo: Veramente da noi li hanno fatto esplodere anche il 25 dicembre. Per quale motivo ? E guarda caso fuori a un chiesa. {25-12-2013}

 

Adolfo Monnanni: È senz’altro un giuoco scriteriato, un gettar via soldi e tranquillità, un modo con alta probabilità di farsi e fare danni gravi. Il mio cagnolino trema, si guarda in giro e si accuccia vicino a me in cerca di protezione; per gli animali sono momenti terribili, sarebbe bene evitare anche questo danno, oltre a quelli fatti alle persone. Risparmiamoci tutto questo. {26-12-2013}

 

Donatella Nancy Festa: Non è una bella tradizione questa, dovrebbe scomparire e lasciare il posto a qualcosa di meglio. Ogni anno si registra un triste bollettino con morti e feriti. Non sarebbe meglio dividere il proprio piatto con chi non ha nulla, o impiegare questi soldi per i tanti bisognosi che ci stanno intorno? Io sono nettamente contraria ai botti. {26-12-2013}

 

La convenzione del Capodanno {Nicola Martella} (A)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Botti_da-orbi_Mds.htm

24-12-2013; Aggiornamento: 02-01-2014

 

Bild-Pac ▲ Vai a inizio pagina ▲
Proprietà letteraria riservata
© Punto°A°Croce