Ho letto con gioia e curiosità la testimonianza di Vincenzo e il suo
passaggio dalle tenebre alla luce. Nel corso dei secoli, la Bibbia,
anche se letta da soli, è capace di trasformare le persone, poiché è
la Parola di Dio e perché le sue parole diventano spirito e vita nel
cuore del lettore sincero e onesto. Il Signore non è un idolo morto,
fatto dagli uomini e posto in qualche nicchia a proprio uso e
consumo, per appagare i propri sentimenti religiosi, ma Egli è
realmente il Dio vivente e personale. Chi lo incontra e l’accoglie,
non rimane mai più lo stesso. Chi lo accetta quale Salvatore e
Signore, ha il privilegio di abitare all’ombra dell’Onnipotente e
nella tenda dell’Altissimo (Salmo 91). Gloria a Dio per ciò che ha
fatto nella vita di Vincenzo e per quanto farà ancora mediante la
sua vita. {Nicola Martella} |
Mi
chiamo Vincenzo ho 20 anni e dall’età di 13 anni ho iniziato un percorso
che da un anno, mi ha portato a conoscere il Signore Gesù Cristo.
Mi spiego meglio, fin da piccolo ho ricevuto dalla mia famiglia
un’impronta cattolica se pur non frequentando la chiesa, ho sempre
conservato l’esteriorità di quella fede ovvero m’inginocchiavo davanti
alle statue dei santi o invocavo Maria per darmi sostegno; Gesù lo avevo
messo da parte, non sapendo ancora quale fosse lo scopo della sua
«missione». Pian piano crescendo ho dovuto affrontare le dure esperienze
della vita e proprio all’età di 13 anni che provai cosa volesse dire
perdere una persona cara, in quell’anno morirono, un mio carissimo amico
in un incidente stradale e pochi mesi dopo per una gravissima malattia
mio nonno. È strano che proprio queste esperienze, se pur dolorose,
crearono in me una reazione, provai a trovare un senso alla mia vita,
cercando d’avvicinarmi di più al cattolicesimo. Di tanto in tanto andavo
a seguire, la messa, arrivai al punto d’andare in pellegrinaggio a San
Giovanni Rotondo da Padre Pio; se pur c’era lì gente estasiata, io mi
trovai scoraggiato, mi domandavo: «Ma anche Padre Pio, se pur un grande
uomo, è sepolto qui sotto i miei occhi…».
Passarono i giorni e il mio vuoto rimaneva incolmabile, pur essendo un
ragazzo esuberante e pieno di vita, nemmeno una partita a pallone con
gli amici mi rendeva a pieno felice. Da lì a poco iniziai i miei studi
liceali, cercai di rifugiarmi nella scienza, in un mondo tutto mio,
accantonando quella che era stata la mia esperienza religiosa. Passai
molto tempo a leggere libri, a scoprire sempre nuove teorie
scientifiche, con il passare degli anni conobbi il pensiero di molti
filosofi, ma niente riusciva a colmare il mio vuoto. Fino a quando,
proprio l’anno scorso, riordinando in casa tutti i miei libri, ritrovai
una vecchia Bibbia che apparteneva ai miei genitori; devo dire che
all’inizio avevo molti preconcetti, sapevo ben poco di questo libro
meraviglioso, molti miei amici m’incoraggiavano a lasciare perdere
tutto, dicendomi che era ormai un libro vecchio e superato, che le
storie che raccontava erano solo favole inventate niente di più.
La mia grande curiosità però mi portò a leggere, iniziai a percorrere
una strada tutta nuova, non senza difficoltà. Oltre a ciò, un secondo
evento mi ha portato a continuare; infatti girovagando per la rete
trovai il sito «Fede controcorrente» di Nicola Martella: fu davvero un
faro edificante per la mia conversione a Cristo, ogni suo scritto mi
confortava a leggere e a ricercare quella che è il mio personale
progetto scritto dal Signore. Ad oggi sto continuando i miei studi, i
miei amici che tanto insistettero a non leggere la Bibbia, sono dei miei
«compagni di viaggio», la Parola di Cristo è stata contagiosa e non
senza ardui dibattiti sono arrivato a convincerli a scoprire quella che
è la Verità. In accordo con le parole della Sacra Scrittura posso dire:
«Il dio di questo mondo ha accecato le menti degli increduli,
affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo,
che è l’immagine di Dio»
(2 Corinzi 4,4). «Una cosa so, che ero cieco
e ora ci vedo»(Giovanni 9,25). La
mia vita è cambiata poiché il Dio vivente del cielo e della terra mi ha
ridato certezza nella mia vita, infondendomi serenità e tranquillità.
Cerco d’applicare gli insegnamenti di Cristo nella mia vita quotidiana e
a diffondere la Parola di nostro Signore Gesù con piccole azioni
pratiche, anche con un piccolo sorriso a chi è in difficoltà. Ecco come
esortava l’apostolo Paolo bisogna essere sempre operativi per diffondere
quel messaggio di pace e d’amore che ci ha lasciato in custodia nostro
Signore: «Quanto allo zelo non siate pigri... servite il
Signore», è scritto in Romani
12,11.
Quanto a coloro che trovano ostacoli nella propria vita e hanno non
ancora conosciuto l’amore di Dio, v’invito ad avvicinarvi senza
pregiudizi a scoprire il Suo grande messaggio. Infatti, «l’Eterno,
il tuo Dio, ti ha portato come un uomo porta suo figlio, per tutto il
cammino che avete fatto, finché siete arrivati in questo luogo»
(Deuteronomio 1,31).
«Getta sull’Eterno il tuo affanno e Egli
ti sosterrà»(Salmo
55,22). {13 maggio 2008}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Tenebre_lux_EnB.htm
19-05-2008; Aggiornamento: |