Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Sessualità e contestiSesso & affini 1: Qui è trattata la sessualità nella società e nella Bibbia. Ecco le parti principali:
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■ Etica e Bibbia
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Tenerezza e fedeltàSesso & affini 2: Qui sono presentati alcuni consigli per vivere una sessualità matrimoniale felice. Ecco le parti principali:
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■ Matrimonio e sesso
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Disturbi e abusiSesso & affini 3: Qui sono trattati i problemi del sesso e le sue deviazioni. Ecco le parti principali:
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TEMI TABÙ PER I CRISTIANI?

 

 di Nicola Martella

 

 

1.  ENTRIAMO IN TEMA: Dopo aver pubblicato l’articolo « Fango sulla moralità del rabbino Gesù: Smentiamo le falsità storiche», i lettori hanno reagito in modi diversi. Nell’annesso tema di discussione « Fango sulla moralità di Gesù? Parliamone» si potrà vedere che alcuni mi hanno accusato ingiustamente di trattare temi che offendono Dio e la sua Parola. Purtroppo si erano limitati a leggere l’inizio dell’articolo nella forma dell’invito alla lettura ricevuto. Qualcuno di loro, dopo aver seguito il mio invito a leggere l’intero articolo, si sono resi conto di come stanno le cose e si sono scusati. Altri però hanno fatto finta di nulla, sebbene i loro giudizi fossero pesanti.

     Secondo alcuni lettori, non bisogna affrontare certi temi né bisogna rispondere alle accuse che di coloro che formulano tesi contro Dio, la moralità di Gesù e la sana dottrina. Mi sono meravigliato leggere che difendere la reputazione di Gesù rientri fra le «questioni stolte» e non fra le «cose serie», come ha affermato un lettore.

     Ho dovuto ancora una volta prendere atto che ci sono temi tabù per alcuni tipi di cristiani. La seguente lettrice ha superato ogni limite e mostra un certo tipo di approccio alla fede, fatto di devozionalismo entusiastico, interiorismo mistico e religiosità dualistica, con cui pretende di misurare ogni cosa e di dare pagelle di spiritualità. Per questo motivo, sono stato costretto ad analizzare il suo scritto e di risponderle dettagliatamente. Nonostante ciò, per misericordia cristiana, ho preferito darle uno pseudonimo.

 

 

2.  QUESTIONI INQUIETANTI: Nicola, shalom, mi fa piacere che altri mi hanno preceduta, volevo dare il mio contributo prima, ma non mi è stato possibile.

     Ma ti rendi conto di ciò che pubblicizzi? Non dovresti neppure rispondere a tali ingiurie sopra il nome Santo di Gesù. Mi fa una rabbia e nel frattempo una grande tristezza leggere tutte quelle sconcezze, piene d’immoralità sul nome Santo, tre volte Santo, di Gesù! Satana vuole questo ragionare, pubblicare fango su Gesù, e tu ci vai dietro, invece di tagliare corto, così facendo tu fai il suo gioco, cioè screditare Gesù e rendere pubbliche le sue accuse, affinché anime instabili cadono nella rete, mettendo dubbi e incertezze sulla persona e divinità di Gesù.

     Nicola, te lo ripeto, hai fatto male a pubblicare tutte quelle dicerie del diavolo, a noi cristiani interessa vedere anime piegate ai piedi di Gesù, pubblicare che Gesù salva, guarisce, ritorna... ma stiamo scherzando? Questo è stato troppo!!!

     La lettera uccide ma lo spirito vivifica! In tanti argomenti non sono d’accordo con te! Su altri temi, come per i gay, perché portarla alla lunga, basta citare le Scritture i passi biblici per i cavillatori e ciarlatani, fai parlare la Parola, e inutile fare lunghe filastrocche, in quanto è la Parola che colpisce fino al midollo delle ossa, e non secondo filosofia o ragionamenti umani, basta rispondere: «Sta scritto!». Gesù fece così! Troppi discorsi... invece di leggere la Bibbia, si sta a leggere e scrivere su argomenti che feriscono Dio e noi cristiani. Non volermene, mi conosci! Amo troppo Dio per essere insensibile a tutte queste lordure degne di Satana e dei suoi seguaci. {Rosa Rapallo, ps.; 16-10-2008; le parole in grassetto, sono state evidenziate dal redattore}

 

A Tale lettera inquietante ho risposto come segue: Cara Rosa, prima che pubblico la tua lettera, mi puoi assicurare che hai letto l’intero articolo sul sito? Dalle tue parole mi sembra di no, ma ti sei limitata al suo inizio, corrispondente all’invito alla lettura. Se tu lo facessi, ti renderesti conto che la Bibbia l’ho fatta parlare e come! Coloro che lo hanno letto, me ne hanno dato conto. Quindi? {Nicola Martella}

     Ella ha risposto come segue: Non ho letto tutto... un po’ qua e un po’ là! Lo stesso ti dico che, anche se hai citato le Scritture, e lo fai sempre, però certi argomenti su Gesù non dovresti abbordarli!

     Non dovresti né rispondere, né tanto meno pubblicarli! Satana vuole questo: discutere... ragionare, affinché in altri, che non credono, aumenta di più l’incertezza sulla santità di Gesù! {Rosa Rapallo, ps.; 16-10-2008}

 

 

3.  OSSERVAZIONI E OBIEZIONI: Quello espresso da Rosa, è un sentimento diffuso fra certi tipi di cristiani con una fede entusiastica. Bisogna darle atto di essere coraggiosa (anche un po’ viscerale e impetuosa) nell’esprimere le sue convinzioni. Leggendo le sue riflessioni, ho dovuto pensare: «Santa ingenuità cristiana!». Quanto qui segue non vuole rispondere solo a questa lettrice, ma a tutti coloro che mi palesano gli stessi atteggiamenti.

     Si vuole una «religione di buoni sentimenti», un umanesimo spiritualista spesso cristianizzato, una devozione interiorista, trasporti mistici e belle parole edificanti — tutto senz’altro utile dal punto di vista di alcuni, ma per noi non è per nulla sufficiente. Questa è anzi una fede ingenua, rimasta al latte, e non per «uomini fatti». Ai Corinzi, che erano stati subornati da giudei gnostici quanto a una religione misticheggiante, Paolo raccomandò quanto segue: «Fratelli, non siate fanciulli per senno; siate pur bambini quanto a malizia, ma quanto a senno, siate uomini fatti» (1 Cor 14,20). Chi è arrivato allo «stato d’uomini fatti, all’altezza della statura perfetta [= matura] di Cristo» si comporta diversamente dai «bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore» (Ef 4,12s).

     I bambini tremano dinanzi a problemi presenti nella società e preferiscono ritirarsi in luoghi sicuri; essi necessitano «i primi elementi degli oracoli di Dio… di latte e non di cibo sodo» (Eb 5,12; 6,1 «l’insegnamento elementare»). Infatti, «chiunque usa il latte non ha esperienza della parola della giustizia, poiché è bambino» (v. 13). Al contrario, «il cibo sodo è per uomini fatti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno i sensi esercitati a discernere sia il bene sia il male» (v. 14).

     Se guardiamo la vita di Gesù e degli apostoli, vediamo che essi non si sono tirati indietro ad accettare le sfide e a dare risposte alle domande presenti nella società. Essi hanno apostrofato le persone (Mt 23) e denunciato i comportamenti trasgressivi o quelli ipocriti. Essi non conoscevano tale «religione di buoni sentimenti» e di sola interiorità. La maggior parte delle epistole sono nate proprio nelle situazioni concrete, in cui gli apostoli hanno preso posizione verso le deformazioni della fede e contro i loro fautori. È molto ingenuo e tantissimo pericoloso affermare che oggigiorno non dovremmo neppure nominare certi argomenti e non dovremmo né trattarli né denunciarli. Se facessi così, mi renderei colpevole dinanzi a Dio che mi ha chiamato a tale funzione ministeriale.

     Perché non riconoscere che il medesimo Spirito di Dio ha dato funzioni ministeriali differenti? (Ef 4,11ss). Perché mettere la testa sotto la sabbia, facendo finta che non esistono? Perché non dovremmo insistere a tempo e fuor di tempo (2 Tm 4,2), nella speranza che le nostre riflessioni bibliche anche su temi scabrosi tocchino la mente di persone, immerse in tali situazioni, e che esse giungano al ravvedimento? In internet si dibattono tali temi sia in modo pagano, sia in modo pseudo-cristiano, e proprio noi cristiani biblici dovremmo sottrarci dall’indicare il pensiero biblico proprio su tali temi scabrosi e proprio su ciò che attiene l’onore e la reputazione del nostro Signore Gesù Cristo? Ciò non solo è irrealistico, ma è malsano e pericoloso! Dovremmo lasciare il campo alle falsità e alle mezze verità, rifugiandoci nella nostra dorata devozione interiorista, che nulla deve scuotere o turbare!?

     Il NT parla di lotta spirituale quotidiana, di soldati esercitati alla battaglia, di armatura, di vegliare e di combattere il buon combattimento. Contro che cosa deve accadere tutto ciò, se non contro le menzogne, contro il «padre della menzogna» (Gv 8,44) e contro i propugnatori di falsità ben congeniate?

     Satana preferisce lavorare nelle tenebre, di nascosto, e, come il lievito, predilige che lui e i suoi adepti operino in modo celato, ignorati e indisturbati. Il diavolo teme che si denuncino lui e tutte le sue macchinazioni, che si porti la menzogna alla luce, la si affronti e la si confuti! Quando mi recai a Torino alcuni decenni or sono, ci andai sapendo che era una delle città più occulte d’Europa. Notai dappertutto manifesti su corsi di esoterismo e conferenze di gnosticismo, di pratiche occulte e quant’altro, vidi sui muri evidenti segni esoterici sparsi in tutta la città. Quando chiesi ai credenti riguardo alla presenza occulta ed esoterica nella loro città, mi risposero che non ne sapevano nulla!

     Inoltre io non pubblicizzo cose, come mi rinfaccia la lettrice, ma le denuncio. Quando stavo per pubblicare il libro «La lieve danza delle tenebre», quanti cristiani mi dissero di non farlo, poiché così si dava pubblicità alle opere di Satana. Per questo misi all’inizio un articolo dal titolo: «Ignorare o appurare la realtà» (pp. 3-6). Eppure questo è stato (ed è) uno dei miei libri più letti. Simili avvertimenti li ho ricevuti per vari altri libri; essi però hanno fatto un gran bene, aprendo gli occhi alla gente. Similmente faceva Paolo. «Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; poiché è per queste cose che l’ira di Dio viene sugli uomini disubbidienti. Non siate dunque loro compagni! Infatti già eravate tenebre, ma ora [siete] luce nel Signore. Conducetevi come figli di luce… E non abbiate nulla in comune con le opere infruttuose delle tenebre, anzi, piuttosto mettetele a nudo; poiché ciò che accade di nascosto da parte loro, già dirlo è raccapricciante. Ma tutto ciò, che è messo a nudo dalla luce, diventa manifesto; poiché tutto ciò che è manifesto, è luce» (Ef 5,6ss.11ss).

     Nella sacra Scrittura fu data risposta alle ingiurie contro la verità, la sana dottrina e contro il nome Gesù. «Le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti nel cospetto di Dio a distruggere le fortezze; poiché distruggiamo i ragionamenti e ogni altezza che si eleva contro alla conoscenza di Dio, e facciamo prigioniero ogni pensiero traendolo all’ubbidienza di Cristo» (2 Cor 10,4s). «Vi sono molti sediziosi, ciarlatani e seduttori di menti, specialmente fra quelli della circoncisione, ai quali bisogna turare la bocca» (Tt 1,10).

     Che cosa vuole Satana? Vuole che tutti gettino fango sulla verità, sulla sana dottrina e sul Signore Gesù e che i cristiani tacciano, rifugiandosi in una devozione interiorista, che chiudano gli occhi, mettano la testa sotto la sabbia e colpevolmente tacciano. E magari a ciò si aggiunge la «sindrome di Sansone» con un atteggiamento apocalittico del genere: «Che io muoia insieme coi Filistei!» (Gdc 16,30). Paolo affermò invece che «noi non siamo sopraffatti da Satana, poiché non ignoriamo le sue macchinazioni» (2 Cor 2,11). Il cristianesimo del NT non era un devozionalismo ritirato e difensivo, ma era una fede militante e d’attacco: «Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. Perciò, prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e dopo aver compiuto tutto il vostro dovere, restare in piè…» (Ef 6,11ss). Sono questi i cristiani che il diavolo teme!

     La fine della prima lettera della lettrice è particolarmente pesante e colpevole e risente di un atteggiamento mistico della fede. Satana non teme un devozionalismo ingenuo, meramente spiritualista e interiorista; egli non paventa una «religione di buoni sentimenti». Egli teme uomini maturi nella fede che difendono l’onore di Dio, denunciano il male e mettono a nudo le macchinazioni delle tenebre. Bisogna denunciare le false dottrine, anche quelle su Gesù, e bisogna dare risposte bibliche e logiche. Solo così si farà sì che tanti cristiani, abituati al biberon, poiché rimasti bambini nella fede, non vengano sballottati qui e là da ogni vento di dottrina (Ef 4,14), ma avendo profonde radici (convinzioni, ammaestramento, maturità), possano essere persone mature nella fede e cristiani militanti, che non solo riconoscano le menzogne, ma anche le combattano.

 

Tacere o dialogare su questioni spinose? {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Temi_tabu_cristiani_S&A.htm

17-10-2008; Aggiornamento: 18-10-2008

 

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