1. ENTRIAMO IN TEMA: Dalla fede cristiana alla
cosiddetta «spiritualità» il passo può essere breve per alcuni,
come pure quello dalla spiritualità religiosa allo spiritualismo
esoterico, magari condito di elementi cristianizzati. Certuni sono
interessati alla fenomenologia del «sacro», a ciò che è
trascendente e miracoloso, senza porsi la questione della fonte e della
verità. Non meraviglia che, prima o poi, finiscano nel paranormale
e sono accecati dal diavolo, che volentieri si presenta come «angelo di
luce». Allora si credono di essere «sensitivi», di avere facoltà
di medium, ossia di poter fare da tramite fra morti e viventi; si danno
a fare esperimenti di parapsicologia o a prendere contatto, come
credono, con i defunti, da cui credono di poter carpire
conoscenze e informazioni nascoste. Gli spiriti, che essi evocano, sono
in effetti demoni ed essi non li lasceranno facilmente, ma
cercheranno di illuderli, di ingannarli, di renderli soggetti e di
penetrare in loro sempre più, a mano a mano che essi proseguiranno con
tale «lieve danza delle tenebre», come recita un mio libro
sull’occultismo e affini.
2. LE QUESTIONI: Ero rimasto meravigliato di come
un lettore era intervenuto in un tema di discussione riguardante la
perizia e l’amore. [►
Perizia e amore] Nulla lasciava immaginare che lui si
mettesse a parlare della morte e della sensibilità (o
sensitivismo), oltre a quello fatalista del destino.
Come se ciò non bastasse, egli ha replicato come segue alla mia
risposta: Per me la
religione è anche prodigio, qualcosa che rafforza l’anima e dà
coraggio. Comunque io mi ero occupato di fenomeni sovrannaturali,
ma poi avevo deciso di smetterla con queste cose perché se i morti
anche solo da un Paradiso ci rivelassero le verità di questo
mondo terreno, saremmo più preoccupati ancora e non troveremmo neppure
il coraggio di vivere. Viviamo, ma se i morti del paradiso potessero
parlare, ci rivelerebbero cose che poi, alla fine, ti farebbero star
male. È solo per questo fatto che nessun defunto può rivelare le verità
della terra, ma io credo che da sensitivo qualcosa ci è
rivelato anche dai defunti; ma spesso tutto quanto rivelato, è vago,
e quando invece sono rivelate cose precise, ci si spaventa. […] E
comunque io, con tutto il rispetto, l’argomento del sovrannaturale
l’avevo preso sul serio, in maniera fin troppo seria che, alla fine, può
anche rivelarti qualcosa di sconvolgente; ecco perché si dice di non
fare mai sedute spiritiche. Ma io non faccio sedute spiritiche,
solo che talvolta, quando sento e vedo qualcosa scritto, mi spavento un
po’ per una terra, che molte volte si è rivelata da inferno. Certe cose
sono già un miracolo perché anche nella religione il fatto di
riuscire a sapere qualcosa, è un miracolo. {Alessandro Catarinolo;
23-02-2012}
3. LE RISPOSTE: Ho messo le asserzioni di questo
lettore e le mie risposte qui in una articolo ad hoc, poiché ciò,
che egli asserisce, era decisamente fuori tema in tale luogo. Infatti,
come ho già ricordato, ero rimasto meravigliato come il tema di
discussione su «perizia e amore»
avesse potuto far deviare sullo spiritismo!
Questo lettore si sente sensitivo e parla di religione e
paranormale: fenomeni sovrannaturali, defunti che rivelano cose, sedute
spiritiche e miracolismi vari. Tuttavia, egli deve sapere che spiritismo
e contatto con i defunti è per il Signore abominio. Nella legge
mosaica fu comandato: «Non vi rivolgete agli spiriti, né agli
indovini; non li consultate, per non contaminarvi per mezzo loro»
(Lv 19,31; Dt 18,11).
Il destino di
Saul fu segnato proprio per aver consultato una evocatrice di spiriti (1
Cr 10,13; cfr. Manasse 2 Re 21,6; 2 Cr 33,6;
Is 19,3). È scritto che Giosia, un re
fedele al Signore, «fece anche sparire gli evocatori di spiriti
e gli indovini, gli idoli domestici, gli idoli e tutte le abominazioni
che si vedevano nel paese di Giuda e a Gerusalemme, per mettere in
pratica le parole della legge» (2 Re 23,24).
A chi consultava spiritisti e medium il profeta Isaia annunziava, tra
altre cose, «angustia, tenebre, oscurità piena d’angoscia, e sarà
sospinto in fitta tenebra» (Is 8,22). Egli affermava pure: «Se vi
si dice: “Consultate quelli, che evocano gli spiriti, e gli
indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano”, rispondete: “Un popolo
non deve consultare il suo Dio? Consulterà i morti per i vivi?”.
Alla legge e alla testimonianza [= Decalogo]! Se essi non parlano così,
non vi sarà per loro alcuna aurora!» vv. 19s).
I morti
non sanno nulla di ciò, che avviene in terra (Ec 9,5), né possono
rivelare alcunché ai viventi. Sono i demoni che si spacciano per
loro.
Do un serio avvertimento a questo lettore e a tutti coloro che si
approssimano sulla soglia dello spiritualismo esoterico e dello
spiritismo. All’inizio, ci si sente «sensitivi» e tutto appare
trasfigurato, eccitante e prodigioso. Inoltre, si crede di avere alcune
facoltà particolari e un certo «potere» nella vita e sulle «entità», che
si interpellano. Non ci si accorge, però, che tali entità, che in
effetti sono demoni, stanno giocando come fa il gatto col topo;
ci si può immaginare che fine farà quest’ultimo! Non ci si potrà disfare
facilmente degli spiriti, che si evocano. Aggiogamento mentale,
dipendenza e delirio sono programmati, come pure conseguenze
fisiche, psichiche, spirituali ed esistenziali.
Solo Gesù Cristo può liberare da tali catene dell’occulto chi è
disposto a entrare nel suo patto, rinunciando a quello diabolico.
Infatti, Egli solo ha sconfitto
le potenze diaboliche, «avendo spogliato i principati e le potestà ne
ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo
della croce» (Col 2,15). Gesù quale «il Figlio di Dio è stato
manifestato per
distruggere le opere del diavolo» (1 Gv 3,8). Il Signore ha
fatto sì che
«mediante la morte, distruggesse colui, che aveva il potere della morte, cioè
il diavolo, e liberasse tutti quelli, che per il timore della
morte erano per tutta la vita soggetti a schiavitù»
(Eb 2,14s).
Per l’approfondimento rimandiamo all’articolo «Spiritismo...
l’aldilà a portata di mano?». Si veda inoltre la seguente letteratura dell’autore.
■ Nicola Martella,
La lieve danza delle tenebre (Veritas, Roma 1992): «Lo
spiritismo», pp. 155ss; «Spiritismo ed esoterismo a scuola», pp. 171ss;
«Spiritismo e Bibbia», pp. 347ss; si veda pure l’articolo «La dottrina
occulta e la Bibbia», pp. 389ss.
■ Nicola Martella, Dizionario
delle medicine alternative,
Malattia e guarigione 2 (Punto°A°Croce, Roma 2003): «Spiritismo
e paramedicina», pp. 506s.
►
Dallo spiritualismo allo spiritismo? Parliamone {Nicola Martella} (T)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Spiritual_spiritis_Oc.htm
25-02-2012; Aggiornamento: 29-02-2012 |