Ogni tanto arriva qualche e-mail contenente qualche «bufala» o «leggenda
metropolitana». Non mancano neppure le cosiddette «lettere a catena» o
«catene di sant’Antonio». La specifica di tali «lettere a catena» è la promessa
di un’immane fortuna, se si fa qualcosa in un certo numero di giorni. Poi
seguono le minacce per chi non lo fa e vengono paventati i disastri e le
disgrazie più impensabili. Sono anche accluse delle «testimonianze» (che nessuno
può controllare) riguardo a chi ha fatto quanto ingiunto e alla fortuna
risultante; oppure sono descritte le terribili disgrazie successe a chi si è
dimenticato di fare quanto ingiunto o lo ha appositamente rifiutato.
Si parla di quante volte tale scritto abbia già fatto il giro del
mondo (potenti mezzi della tecnica: sono capaci anche di questo!).
Si avverte con rigore di non spezzare tale «catena» per non attirarsi le
ire del destino! Il tutto serve a creare panico in chi legge.
Che dire di tutto ciò dal punto di vista cristiano? Devo pensare
a quanto dice un salmista: «Chi dimora nel ritiro dell’Altissimo,
alberga all’ombra dell’Onnipotente. […] Poiché tu hai detto: “O Eterno,
tu sei il mio rifugio”; tu hai preso l’Altissimo per il tuo asilo, male
alcuno non ti coglierà, né piaga alcuna s’accosterà alla tua tenda»
(Salmo 91,1.9s).
Come affrontare tali «bufale» e «lettere a catena»? Per prima cosa, non
bisogna partecipare a esse. Per seconda cosa, bisogna avvertire gli
altri. In terzo luogo, bisogna riprendere chi mette in giro cose del
genere; la Parola ci comanda a non partecipare alle «opere
infruttuose delle tenebre», ma a riprenderle (Efesini 5,11). In
quarto luogo, bisogna mostrare con umorismo, ironia e sarcasmo
l’inconsistenza di tali promesse di immani fortune e di tali minacce di
terribili disgrazie. La Parola di Dio ci esorta a mettere la nostra
sorte nel Signore e a confidarci in Lui, affinché Egli operi in nostro
favore! (Salmo 37,5).
Per questi motivi, avendo ricevuto una composizione in PowerPoint
(questa è una delle ultime trovate della superstizione elettronica!) di un autore sconosciuto, l’ho
analizzata e vi ho aggiunto le mie osservazioni umoristiche e sarcastiche. Clicca qui:
(chiaramente devi avere istallato il
programma, per vederlo). Buon divertimento!
Dio dice: «Invocami nel giorno della necessità: io te ne trarrò
fuori, e tu mi glorificherai» (Salmo 50,15). E ancora: «Invocami,
e io ti risponderò, e t’annunzierò cose grandi e impenetrabili, che tu
non conosci» (Geremia 33,2).
«Io dico all’Eterno: “Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza,
il mio Dio, in cui confido!”. Certo Egli ti libererà dal laccio
dell’uccellatore e dalla peste mortifera. Egli ti coprirà con le
sue penne, e sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti è
scudo e targa. Tu non temerai lo spavento notturno, né la saetta
che vola di giorno, né la peste che va attorno nelle tenebre, né lo
sterminio che infierisce in pieno mezzodì. Mille te ne cadranno al
fianco, e diecimila alla destra; ma tu non ne sarai colpito. Solo
contemplerai coi tuoi occhi e vedrai la retribuzione degli empi»
(Salmo 91,2-8).
Per l’approfondimento del tema delle «lettere a catena» e sistemi
simili cfr. Nicola Martella, «Alcune forme di superstizione»,
La lieve danza delle tenebre (Veritas, Roma 1992), pp. 314-317 (II. Le lettere a catena).
Si veda anche il seguente tema di discussione su «Fede controcorrente»:
►
Lettere a catena {Nicola Martella} |
►
La superstizione telematica: Condividi e ti porterà fortuna {Nicola Martella} (A)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Precetto_cinese_Oc.htm
16-10-2007; Aggiornamento: 15-02-2013 |